Sono uno studente del vecchio ordinamento di ingegneria civile a ferrara.
Vorrei fare una tesi sulla sicurezza e l'ho domandata al mio professore solo che avendo molti tesisti ha detto che al momento non ha argomenti e dovrei trovarlo io.
In generale l'argomento è la SGSL ma ovviamente dovrei trovare io il titolo della tesi sapete darmi una mano o un consiglio ?
ve ne sarei grato
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
consiglio per trovare un argomento x tesi su SGSL x ing civ
intanto ben arrivato,
a me, fossi uno studente laureando, piacerebbe lavorare su una tesi "sul campo" e che serva a qualcosa.
In questo momento andrei nei cantieri (non perchè purtroppo sono di triste attualità, o meglio , non solo, ma perchè è un ambiente che mi affascina per tanti motivi).
Dicevo andrei nei cantieri e farei una sorta di indagine su come in realtà la sicurezza viene percepita dai datori di lavoro e dai lavoratori.
Secondo me ci sono seri problemi a fare capire che la sicurezza non è fatta di termini inglesi, di sigle, di leggi, circolari ecc... (ed la sigla che hai usato tu SGSL), bensì di piccole cose che effettivamente possono essere fatte.
Partendo dalla mia ferma convinzione che la prevenzione è un investimento in ogni senso e non una spesa, mi piacerebbe dimostrare che molti luoghi comuni devono cadere di fronte a dati certi (es. "se lavoro in sicurezza non ci vado a pari con le spese"; "tanto i miei lavoratori non usano le protezioni perchè gli impicciano"; "e sci, mo per un lavoro di 7 gg alzo il ponteggio" ecc...)
In particolare sarei curioso di leggere un lavoro in cui si evinca che se le imprese perdessereo tempo a mettere in sicurezza un cantiere, di certo non cadrebbero sul lastrico ma risparmierebbero vite umane oltre che denari.
Poi a corollario della tesi metterei una serie di rilevazioni fatte da me sulle macro infrazioni presenti nei cantieri e su quelle farei domande ai lavoratori per vedere come percepiscono il pericolo.
La tesi, visto che vuoi un suggerimento sul titolo, la intitolerei " come farei una legge, se fossi al governo"
Intanto un "in bocca al lupo" di cuore per tutto.
manfro
a me, fossi uno studente laureando, piacerebbe lavorare su una tesi "sul campo" e che serva a qualcosa.
In questo momento andrei nei cantieri (non perchè purtroppo sono di triste attualità, o meglio , non solo, ma perchè è un ambiente che mi affascina per tanti motivi).
Dicevo andrei nei cantieri e farei una sorta di indagine su come in realtà la sicurezza viene percepita dai datori di lavoro e dai lavoratori.
Secondo me ci sono seri problemi a fare capire che la sicurezza non è fatta di termini inglesi, di sigle, di leggi, circolari ecc... (ed la sigla che hai usato tu SGSL), bensì di piccole cose che effettivamente possono essere fatte.
Partendo dalla mia ferma convinzione che la prevenzione è un investimento in ogni senso e non una spesa, mi piacerebbe dimostrare che molti luoghi comuni devono cadere di fronte a dati certi (es. "se lavoro in sicurezza non ci vado a pari con le spese"; "tanto i miei lavoratori non usano le protezioni perchè gli impicciano"; "e sci, mo per un lavoro di 7 gg alzo il ponteggio" ecc...)
In particolare sarei curioso di leggere un lavoro in cui si evinca che se le imprese perdessereo tempo a mettere in sicurezza un cantiere, di certo non cadrebbero sul lastrico ma risparmierebbero vite umane oltre che denari.
Poi a corollario della tesi metterei una serie di rilevazioni fatte da me sulle macro infrazioni presenti nei cantieri e su quelle farei domande ai lavoratori per vedere come percepiscono il pericolo.
La tesi, visto che vuoi un suggerimento sul titolo, la intitolerei " come farei una legge, se fossi al governo"
Intanto un "in bocca al lupo" di cuore per tutto.
manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
... uhm...ingegneria civile vecchio ordinamento...
...e tesi su qualche tematica di sicurezza, che ci azzecchi con l'ingegneria civile...
Ok, senti questa:
"la progettazione di un capannone industriale per lavorazioni con alti livelli sonori". Questa , ti consentirebbe di mettere una bella sottolineatura al fatto che non si possono ritenere ugualmente utilizzabili i capannoni prefabbricati standard, in quanto ad esempio con la presenza di lavorazioni rumorose il tetto piatto è una tragedia, perchè il suono mi si riflette in tutte le direzioni ed ottengo un amplificazione di riverbero che poi costerà un botto di DPI per l'udito al proprietario/datore di lavoro. E quindi è bene che il colmo sia a "shead", ovvero dente di pescecane come i disegnini dele fabbriche sui segnali stradali, perchè studiando per benino l'inclinazione dello shead, e facendo finestrature apribili a slitta sulla parte verticale, oltre ad avere un buon ricambio d'aria impedisco al rumore di riverberarsi, ed anzi in parte esce, si rifrange sulla parete obliqua di fronte all'apertura, si disperde verso l'alto e non ho problemi nemmeno con l'eventuale vicinato ovvero rientro nei parametri di inquinamento acustico ex L.447/95.
Questa non è proprio sperimentale, a meno che tu non voglia fruire di qualche valutazione fonometrica di qualche azienda, è abbastanza compilativa e soprattutto alla fin fine basta un bel goniometro e qualche nozione base di acustica (che in fisica 2 devi aver fatto per forza). E puoi concludere il tutto dicendo chiaro e tondo che non si può fare vera sicurezza nè tanto meno prevenzione se non si ha precisa conoscenza del ciclo produttivo al quale è destinato l'impianto.
oppure, ci sarebbe quest'altra
"la progettualità impiantistica nell'ottimizzazione dei lay-out operativi: studio di un caso - tipo nell'organizzazione di cantiere". Qua, ti puoi sbizzarrire a come distribuiresti logistica, attrezzaggio e magazzino materie prime in un cantiere qualunque, facendo in modo che la movimentazione di mezzi di cantiere e la movimentazione manuale delle MP siano ottimizzate in funzione al risparmio di tempo in funzione della sicurezza. per esempio, i baraccamenti per gli operai con spogliatoi e mensa devono essere il più lontani possibile dall'ingresso, con percorso pedonale segnalato e delimitato, in modo che vi possano accedere solo gli operai e non risultino sul transito dei mezzi pesanti, mentre per contro la baracca-uffici è bene sia nelle immediate adiacenze dell'ingresso per evitare che accedano all'area di lavoro anche gli estranei occasionalmente presenti sul posto. Poi, ci puoi studiare un percorso a senso unico circolare intorno al cantiere con impossibilità di doppio senso di marcia, che così si evita che il camion con l'autista stupido cada con la ruota nel fosso. e infine puoi piazzare la gru in modo che il contrappeso sia posizionato - a gru ferma - in una zona dove sotto non ci sia assolutamente niente. Piazzi le betonierine a cucchiaio immediatamente vicino al sito di movimentazione dei ponteggi, così che la malta e gli intonaci non comincino a indurirsi finchè arrivano dove devono, ti studi una zona di parcheggio per le betoniere grandi che ti portano il cemento che non sia d'impiccio agli altri mezzi presenti (muletti, dumper etc.) e così via.
te ne propongo un'altra, e poi basta che se no stilo mi dice che a volte gli sembro un ing. cosa che mi irrita assai:
"progettazioni impiantistiche e tutela dei lavoratori: soluzioni tecniche in locali di supporto amministrativo a realtà produttive". Che poi sarebbe la traduzione a parolone di quello che ti aveva suggerito il prof, e la puoi svolgere mettendo i climatizzatori in posizione intermedia rispetto alle previste postazioni di lavoro (altrimenti c'è sempre uno che si lamente che fa troppo freddo o troppo caldo), le scrivanie sistemate per benino con il tavolino per il monitor a 90° rispetto alle finestre, i bagni in posizione piuttosto centrale rispetto all'intera zona uffici (mi raccomando, dividili per maschietti e femminucce!), l'area open di guardiania all'ingresso di capo scala ma comunque ben munita di finestre che quei poveracci sempre con la luce artificiale accesa e senz'aria mi fanno una pietà indicibile, elimina tutti gli spigoli possibili e quindi anche gli infissi guardati bene dal farli in alluminio con gli spigoli, metti tutte luci diffuse e per amor del cielo non prevederci quegli stramaledetti neon con rompiluce lamellari che si riflettono tutti sugli schermi, prevedici anche tutti PC con video del tipo TFT, che un accorgimento in più è meglio di uno in meno, fai gli attacchi elettrici a pavimento in modo che non ci siano fili penduli dietro alle scrivanie, e visto che ti trovi ricorda che le scale devono essere munite di sistemi antiscivolo, e pure quelle se le fai con i bordi degli scalini smussati eviti una bella quantità di rogne (c'è sempre lo stupido che ci cade con il sedere giusto a mezzo). Guai a te se ci piazzi armadi nei corridoi, però puoi fare delle belle pareti attrezzate al posto dei muri per recuperare spazio per gli archivi, e a nome di tutti i fumatori per piacere in fondo al corridoio prevedi un locale per i fumatori, con tutti i requisiti richiesti dalla legge Sirchia (porta a molla, aspiratori, lieve depressione per evitare che aprendo la porta esca il fumo in corridoio e non dimenticare posacenere, poltroncine. Ma sì, mettiamoci anche un distributore di caffè diverso da quello dei non fumatori, che lo piazzi invece all'ingresso).
Per questa tesi, puoi fruire di una bella quantità di linee-guida dell'OMS, ma anche di INAIL e ISPESL, in merito ai ricambi d'aria ed al tenore di contaminazione microbiologica, al tipo di illuminazione ed ai lux richiesti, e così via.
Ricordati che le superfici orizzontali non devono mai essere riflettenti (quindi niente cristalli lucidi sulle scrivanie) e che le porte a vetri sembrano belle ma sono un pericolo immediato se i vetri non sono antisfondamento. Particolare cura all'isolamento acustico, e non ti sognare di mettere moquette neppure in sala riunioni, che è un covo di acari.
Dacci notizie!
Nofer
P.S. : Però, scusa una domanda: se ti piace la tematica sicurezza, com'è che non ti è venuto nulla in mente? ti piace il tema ma non lo conosci bene?
...e tesi su qualche tematica di sicurezza, che ci azzecchi con l'ingegneria civile...
Ok, senti questa:
"la progettazione di un capannone industriale per lavorazioni con alti livelli sonori". Questa , ti consentirebbe di mettere una bella sottolineatura al fatto che non si possono ritenere ugualmente utilizzabili i capannoni prefabbricati standard, in quanto ad esempio con la presenza di lavorazioni rumorose il tetto piatto è una tragedia, perchè il suono mi si riflette in tutte le direzioni ed ottengo un amplificazione di riverbero che poi costerà un botto di DPI per l'udito al proprietario/datore di lavoro. E quindi è bene che il colmo sia a "shead", ovvero dente di pescecane come i disegnini dele fabbriche sui segnali stradali, perchè studiando per benino l'inclinazione dello shead, e facendo finestrature apribili a slitta sulla parte verticale, oltre ad avere un buon ricambio d'aria impedisco al rumore di riverberarsi, ed anzi in parte esce, si rifrange sulla parete obliqua di fronte all'apertura, si disperde verso l'alto e non ho problemi nemmeno con l'eventuale vicinato ovvero rientro nei parametri di inquinamento acustico ex L.447/95.
Questa non è proprio sperimentale, a meno che tu non voglia fruire di qualche valutazione fonometrica di qualche azienda, è abbastanza compilativa e soprattutto alla fin fine basta un bel goniometro e qualche nozione base di acustica (che in fisica 2 devi aver fatto per forza). E puoi concludere il tutto dicendo chiaro e tondo che non si può fare vera sicurezza nè tanto meno prevenzione se non si ha precisa conoscenza del ciclo produttivo al quale è destinato l'impianto.
oppure, ci sarebbe quest'altra
"la progettualità impiantistica nell'ottimizzazione dei lay-out operativi: studio di un caso - tipo nell'organizzazione di cantiere". Qua, ti puoi sbizzarrire a come distribuiresti logistica, attrezzaggio e magazzino materie prime in un cantiere qualunque, facendo in modo che la movimentazione di mezzi di cantiere e la movimentazione manuale delle MP siano ottimizzate in funzione al risparmio di tempo in funzione della sicurezza. per esempio, i baraccamenti per gli operai con spogliatoi e mensa devono essere il più lontani possibile dall'ingresso, con percorso pedonale segnalato e delimitato, in modo che vi possano accedere solo gli operai e non risultino sul transito dei mezzi pesanti, mentre per contro la baracca-uffici è bene sia nelle immediate adiacenze dell'ingresso per evitare che accedano all'area di lavoro anche gli estranei occasionalmente presenti sul posto. Poi, ci puoi studiare un percorso a senso unico circolare intorno al cantiere con impossibilità di doppio senso di marcia, che così si evita che il camion con l'autista stupido cada con la ruota nel fosso. e infine puoi piazzare la gru in modo che il contrappeso sia posizionato - a gru ferma - in una zona dove sotto non ci sia assolutamente niente. Piazzi le betonierine a cucchiaio immediatamente vicino al sito di movimentazione dei ponteggi, così che la malta e gli intonaci non comincino a indurirsi finchè arrivano dove devono, ti studi una zona di parcheggio per le betoniere grandi che ti portano il cemento che non sia d'impiccio agli altri mezzi presenti (muletti, dumper etc.) e così via.
te ne propongo un'altra, e poi basta che se no stilo mi dice che a volte gli sembro un ing. cosa che mi irrita assai:
"progettazioni impiantistiche e tutela dei lavoratori: soluzioni tecniche in locali di supporto amministrativo a realtà produttive". Che poi sarebbe la traduzione a parolone di quello che ti aveva suggerito il prof, e la puoi svolgere mettendo i climatizzatori in posizione intermedia rispetto alle previste postazioni di lavoro (altrimenti c'è sempre uno che si lamente che fa troppo freddo o troppo caldo), le scrivanie sistemate per benino con il tavolino per il monitor a 90° rispetto alle finestre, i bagni in posizione piuttosto centrale rispetto all'intera zona uffici (mi raccomando, dividili per maschietti e femminucce!), l'area open di guardiania all'ingresso di capo scala ma comunque ben munita di finestre che quei poveracci sempre con la luce artificiale accesa e senz'aria mi fanno una pietà indicibile, elimina tutti gli spigoli possibili e quindi anche gli infissi guardati bene dal farli in alluminio con gli spigoli, metti tutte luci diffuse e per amor del cielo non prevederci quegli stramaledetti neon con rompiluce lamellari che si riflettono tutti sugli schermi, prevedici anche tutti PC con video del tipo TFT, che un accorgimento in più è meglio di uno in meno, fai gli attacchi elettrici a pavimento in modo che non ci siano fili penduli dietro alle scrivanie, e visto che ti trovi ricorda che le scale devono essere munite di sistemi antiscivolo, e pure quelle se le fai con i bordi degli scalini smussati eviti una bella quantità di rogne (c'è sempre lo stupido che ci cade con il sedere giusto a mezzo). Guai a te se ci piazzi armadi nei corridoi, però puoi fare delle belle pareti attrezzate al posto dei muri per recuperare spazio per gli archivi, e a nome di tutti i fumatori per piacere in fondo al corridoio prevedi un locale per i fumatori, con tutti i requisiti richiesti dalla legge Sirchia (porta a molla, aspiratori, lieve depressione per evitare che aprendo la porta esca il fumo in corridoio e non dimenticare posacenere, poltroncine. Ma sì, mettiamoci anche un distributore di caffè diverso da quello dei non fumatori, che lo piazzi invece all'ingresso).
Per questa tesi, puoi fruire di una bella quantità di linee-guida dell'OMS, ma anche di INAIL e ISPESL, in merito ai ricambi d'aria ed al tenore di contaminazione microbiologica, al tipo di illuminazione ed ai lux richiesti, e così via.
Ricordati che le superfici orizzontali non devono mai essere riflettenti (quindi niente cristalli lucidi sulle scrivanie) e che le porte a vetri sembrano belle ma sono un pericolo immediato se i vetri non sono antisfondamento. Particolare cura all'isolamento acustico, e non ti sognare di mettere moquette neppure in sala riunioni, che è un covo di acari.
Dacci notizie!
Nofer
P.S. : Però, scusa una domanda: se ti piace la tematica sicurezza, com'è che non ti è venuto nulla in mente? ti piace il tema ma non lo conosci bene?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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eheh, l'insulto più sanguinoso... :smt005Nofer ha scritto:a volte gli sembro un ing. cosa che mi irrita assai
d'altro canto il rude (rozzo?) ingegnere sa benissimo che l'ottimizzazione del layout di cantiere è pura utopia in molte condizioni, rispettare un unico senso di marcia richiederebbe non solo una nutrita squadra di vigili, ma anche un certo numero di franchi tiratori per abbattere quelli che non sentono proprio ragioni...
spesso e volentieri, non si riesce nemmeno ad impedire che i camion più pesanti salgano le rampe non adatte, nonostante gli appositi giganteschi cartelli (in tal caso l'ingegnere con sprezzo del pericolo opporrà il suo proprio corpo, con gandiano stoicismo, per salvare l'opera così faticosamente eretta).
Ecco, se io dovessi scrivere qualcosa sull'argomento, sceglierei un titolo tipo "i falsi miti della sicurezza in cantiere" (questa del resto è saggezza antica, la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni).
solo che probabilmente non basterebbe un libro. e temo che non avrebbe neppure molto successo.
PS: la moquette crea anche altri problemi, oltre agli acari...
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Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
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