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Richiesta verifica messa a terra periodica: ARPA o ISPESL

Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
In questo archivio sono riportati tutti i posts relativi agli impianti elettrici, termotecnici, impianti a gas e a pressione, tutte le discussioni sulla direttiva ATEX e le radiazioni (Riservato agli abbonati)
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serafino
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Secondo me sfugge un particolare.....

Gli Organismi Terre che funzionano davvero, sono quelli basati su professionisti e non su dipendenti.

Indoviniamo perchè?
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Anonymous ha scritto: Ma si dimentica che siamo dipendenti, con datore di lavoro che paga per l'orario che faccio, non sono, non siamo Don Chisciotte e non si lavora per una missione della vita, .

AAAALT!!!!

No? e perchè mai, no?per me, il mio lavoro è una missione, e non perchè io sia una santa (non ci penso nemmeno!!!), ma perchè mi capitò, giustappunto nel prendere servizio nel 1972 in un Ente Mutualistico che poi è confluito nel SSN nel 1980, di giurare fedeltà alla Costituzione e di osservare le Leggi dello Stato. Ed io, quando giuro, lo faccio seriamente.
Per comodità di lettura di chiunque, riporto
Costituzione della Repubblica Italiana, art. 4 c. 2 ha scritto:Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

nonchè
[quote="Codice Civile, Libro Quinto "del lavoro", art. 2104"]Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale [/quote] combinato disposto con
[quote="Codice Civile, libro Quarto "delle obbligazioni" art. 1176"]Nell'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio di un'attività professionale la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell'attività esercitata [/quote]
Ospite, mi rendo conto della frustrazione: se non mi fossi sentita frustrata, non avrei dato le dimissioni, 18 anni fa, a un anno e mezzo dal maturare il minimo di pensione.
Ma ho giurato fedeltà alla Costituzione, e cerco per tutto quel che posso che il mio lavoro concorra al progresso mateRiale e spirituale della società, anche adesso che, da libero impenditore, secondo il gioco delle parti dovrei pensare fondamentalmente al mio ricavo.
Non sono una santa, ti ripeto, anche se a volte mi sento un pochetto martire; sono solo una professionista. E cerco di farlo al meglio, per le mie capacità.  
Quindi, non vernirmi a dire che Dio non vi ha fornito di intelligenza, perchè magari sarà anche vero ma è una questione individuale reperibile in tutte le categorie di lavoratori, e tutto quello che si chiede all'impiegato pubblico è che nell'esercizio del suo lavoro applichi la diligenza del "buon padre di famiglia".
Beh, mi rendo conto che ci sono anche padri di famiglia beoni, violenti, infingardi: ma per l'appunto le Legge specifica "buon padre di famiglia".
Non venirmi a dire che siete pagati poco, perchè se ritenete di valere di più tirate fuori le vostre brave OO e vi licenziate, come ho fatto io, vi mettete in piazza in prima persona e non, come sin troppo spesso accade, vi mettete a fare concorrenza -sleale e per di più in nero- ai privati.
Non venirmi a dire che non vi lasciano lavorare come si deve, perchè anche se so che talvolta per voi è davvero da colica di bile vi assicuro che chi vuole davvero fare, fa: a costo di litigare tutti i santissimi giorni con il proprio dirigente, a costo di impegolarsi in infinite discussioni e ricorsi gerarchici, a costo di scendere dall'ufficio e andare a denunciare all'A.G. (quella vera, intendo) ii reati che vede e che si possono anche provare.

Ognuno di noi, da solo, è nulla. Ma magari tutti assieme un pochetto a testa qualcosa la risolviamo, giorno dopo giorno con tenacia ed umiltà.

E nemmeno questo l'ho detto io con la mia testolina santa, sto solo citando. Sto citando il Che, per inciso, un altro che proprio santo ci sarebbero difficoltà a definirlo.
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Gianbisv

Faccio solo una piccola nota: un mio cliente ha richiesto l'omologazione dell'impianto all'ISPESL competente, corredando la domanda con tutti i papiri del caso.
La risposta dell'Ente è stata strana: parlano di omologazione e contemporaneamente di verifica secondo i tariffari già approvati. Allegano anche un bollettino postale.
Ora, l'ISPESL dovrebbe omologare secondo quanto scritto dall'installatore. Non capisco perchè vogliano denaro per fare una verifica (non richiesta) sopra un impianto appena installato.
Il foglio riporta vaghi riferimenti al 462 ed alle tariffe approvate. Alla chiamata all'Ente per maggiori spiegazioni ho trovato risposte classiche del tipo "Deve parlare con tizio", "Il funzionario è fuori ufficio" etc.
Qualcuno di voi ha avuto esperienze in merito?
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ursamaior
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col 462 l'omologazione non la fa l'ispesl, ma l'installatore.
che impianto è?
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
Gianbisv

Si tratta di un normalissimo impianto di un capannone industriale (carpenteria) con obbligo di progetto.
Ci siamo stupiti tutti. CHe anche l'ISPESL abbia bisogno di fare cassa, sulla scorta di enti come l'ARPA?
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ursamaior
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Località: L'isola che non c'è

Come già detto l'omologazione la fa l'installatore e solo dopo questa, che di fatto si traduce nella trasmissione della dichiarazione di conformità da parte dell'installatore al DdL, l'impianto può essere messo in esercizio.
Tale dichiarazione, come noto va trasmessa all'ISPESL ed all'ASL con una descrizione sommaria dell'impianto.
La descrizione sommaria dell’impianto, fatta con il modulo di trasmissione della dichiarazione di conformità, serve all’ISPESL per effettuare delle verifiche a campione sulla conformità degli impianti alla normativa vigente, inserite in una programmazione concordata con la regione. Le risultanze di tali verifiche vengono inviate dall’ISPESL all’ASL/ARPA di competenza territoriale. Queste verifiche sono a carico del datore di lavoro.

L'ISPESL non può chiedere una tariffa di omologazione, semmai può farti pagare la verifica a campione
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manfro
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ciao Ursa
una domandina, ma l'obbligo di trasmettere a ASL ed ISPESL della relazione e della descrizione dell'impianto, non spetta all'istallatore?
:smt006 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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ursamaior
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Ciao Manfro.
A volerla dire tutta, la norma richiede l'invio della sola certificazione di conformità da parte del DdL. Se però ricordi il vecchio Mod. B esso richiedeva la compilazione di alcuni campi di massima che identificavano il tipo di impianto (dati che nella cert. di conf. non sono presenti). E' prassi inviare pertanto ancora tali dati.
In ogni caso l'invio spetta al DdL (art.2 DLgs 462/01), nn all'installatore

:smt039
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Ronin
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Iscritto il: 07 apr 2006 19:09

Nofer ha scritto:Supponiamo che d'improvviso i manager ASL si ricordino di essere manager... a volte mi sembra di inventare l'acqua calda... non solo , ma mi sento anche un genio, per averla inventata!
eh, nofer, fai i conti senza l'oste (o meglio, inventi l'acqua calda, ma mancano i fiammiferi per accendere il fuoco per scaldarla).
L'oste in questo caso è il governo, che con i ripetuti blocchi delle assunzioni rende nullo il margine di manovra dei cosiddetti manager su questo aspetto (anzi se riescono a ridurre i costi del personale, ricevono incentivi faraonici).
così almeno la prossima volta sai a chi dare il mattarello sulla testa...

PS: nel caso di gianbisv, io dico che l'impiegato ispesl le richieste non le legge nemmeno, e risponde sempre con lo stesso modulo prestampato, presupponendo che se qualcuno chiede omologazione ha bisogno anche di verifica (come è di solito)...
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Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Concordo con Nofer per la parte: chi vuole fa.
Non concordo con Nofer, anzi dissento veementemente, sul "possiamo impiegare una fracca di gente".
Io faccio verifiche di terra ex DPR 462.
Io mi sono pagato la formazione + le ore lavorative perse.
Io mi pago gli strumenti e la taratura.
Io mi sono pagato la notifica al Ministero (una barca di soldi per la pratica).
Io perdo tempo e quindi soldi facendo marketing e commerciale per trovare clienti.

LA ASL NO. IO CON LE MIE TASSE PAGO LORO GLI STIPENDI E L'ATTREZZATURA.

Se solo la ASL fa le verifiche, mi sta bene.
Altrimenti devono farle solo i privati.

In sostanza io foraggio con le mie tasse un concorrente sleale. Badate, sul piano commerciale, ovviamente non tecnico.

I colleghi qui mi dicano cosa succederebbe se alle ASL venisse permesso di sviluppare loro le 626 (cosa che diffusamente viene fatta in nero, come diceva Nofer) in chiaro. Voi gli paghereste gli stipendi e la formazione e le banche dati, e loro farebbero il vostro stesso lavoro.

Per inciso, esite pure un monito dell'Antitrust, di cui bellamente lo stato se ne frega.

NOFER PERDONAMI!!!  :smt022
We are blind to the worlds within us waiting to be born
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