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Rischio esplosione :lavorazioni bitume

In questa sezione sono archiviate discussioni di carattere generale che le aziende si trovano ad affrontare quotidianamente in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
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Bayern
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Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Un saluto a tutti  

Sto analizzando le problematiche ai fini del rischio esplosione
nello stocaggio e lavorazione Bitume per la produz. di membrane bituminose.

Da quello che ho potuto  vedere studiando alcuni documenti  di produttori di bitume che trattano anche la problematica in esame  :

Ai fini della creazione di atmosfera esplosiva il bitume ha una temperatura di infiammabilità  intorno a 250°C questo significa che le potenziali esplosioni dovrebbero essere limitate ( Il bitume per esigenze produttive/qualitative normalmente è stoccato all'esterno in depositi a 150°C e anche la temperatura di lavorazione nei mescolatori non supera 210°C.)

In ambienti confinati si possono comunque sviluppare atmosfere infiammabili
a causa delle seguenti cause:

a) Presenza di contaminanti nel bitume
b) Superamento della temperatura di infiammabilità
c) I vapori di bitume intrappolandosi nei depositi di carbone ( che si formono nelle pareti del serbatoio) possono formare ossido di acciaio piroforico --> autoinnesco
d) Contaminazione di materiali porosi ( ad esempio il materiale usato per l'isolamento termico dei serbatoi) con il bitume --> autoinnesco a 100°C


Avete  esperienza in merito su tali impianti  ? Avete della documentazione (Libri, Doc on line) interessanti da segnalarmi ?

Ciao
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Se la lavorazione è quella che penso io (produzione, aspirazione localizzata, convogliamento in condotta, abbattimento in scrubber ad umido e/o venturi scrubber), la maggiore criticità consiste nella determinazione della protezione dell'impiantistica (convogliamento e eventuali scrubber).

Ciao

Marzio
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Bayern
Messaggi: 240
Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Marzio ha risposto
Se la lavorazione è quella che penso io (produzione, aspirazione localizzata, convogliamento in condotta, abbattimento in scrubber ad umido e/o venturi scrubber), la maggiore criticità consiste nella determinazione della protezione dell'impiantistica (convogliamento e eventuali scrubber).
Per tua esperienza si adottano i  pannelli di rottura?


:smt017 Però il mio confronto con voi era per il problema che abbiamo a monte del determinare le zone atex che partano dalle caratteristiche di infiammabilità e quindi di produrre rischio di esplosione del bitume.

Ora il bitume quanto tale ha un Fash Point  di circa 250°C e quindi dato che  viene stoccato a circa 150°C uno potrebbe concudere--> Nessuna possibilità di formazione di atmosfera esplosiva --> Nessuna Classificazione

Ma sembra che il bitume già a 150°C cominci ad emettere fumi i quali radoppiano ogni 10°C tali fumi sono composti da idrocarburi e piccole quantità di idrogeno solforato H2S (LEL=4%)e pare che questa sia la sostanza da considerare per il rischio esplosione se dovesse fuoriesce dai tubi di apirazione per una rottura.

Cosa ne pensate ?
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