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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Olio Diatermico
grazie per il feed.back che userò se necessario
salutoni
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
Volevo informare a Ugo e Marzio che hanno partecipato a questa disussione
che evitare la problematica spray con la garzatura delle flange
potrebbe creare un pericolo aggiuntivo in quanto la medesima essendo un materiale assorbente potrebbe in caso di perdita infiammarsi per ossidazione
dell'olio (reazione esotermica).
Una soluzione alternativa è l'applicazione si scatole di lamierino per il cont. di eventuali spray intorno alle flange .
Ciao
PS: le guide API dove si possono acquistare ? ( solo tamite Internet? )
che evitare la problematica spray con la garzatura delle flange
potrebbe creare un pericolo aggiuntivo in quanto la medesima essendo un materiale assorbente potrebbe in caso di perdita infiammarsi per ossidazione
dell'olio (reazione esotermica).
Una soluzione alternativa è l'applicazione si scatole di lamierino per il cont. di eventuali spray intorno alle flange .
Ciao
PS: le guide API dove si possono acquistare ? ( solo tamite Internet? )
grazie Bayern... ma allora le vendole queste "mussule" con l'avvertenza che si possono incendiare? o hai avuto tu un colpo di genio e hai valutato anche questo rischio (visto la tua acutezza penso sia la seconda ipotesi quella vera! :) )
grazie ancora
grazie ancora
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
Atmosfere esplosive ce le dovresti avere per forza di cose!
Se non ho letto male, hai scritto che la temperatura dell'olio in esercizio è di 260°. L'olio ovviamente a quelle temperature non ha grossi problemi a sviluppare vapori, figuriamoci se poi sbuffa caoticamente da un tubo in pressione.
Io onestamente le garze poi le sconsiglierei (oddio non so come sono fatte e se ce n'è di apposite) ma metti che davvero possano incendiarsi per qualche motivo sarebbero una fonte di innesco in più per il tuo sistema, e quindi nella valutazione dei rischi dovresti tenerne conto.
Piuttosto ti consiglierei, previa valutazione economica, di incamiciare le tubazioni nelle parti sensibili - vedi le flange - in una tubazione più larga, e di porre un misuratore di pressione che, in caso di perdite, segnali aumenti anomali di pressione.
__________________
Ing. David T.
Se non ho letto male, hai scritto che la temperatura dell'olio in esercizio è di 260°. L'olio ovviamente a quelle temperature non ha grossi problemi a sviluppare vapori, figuriamoci se poi sbuffa caoticamente da un tubo in pressione.
Io onestamente le garze poi le sconsiglierei (oddio non so come sono fatte e se ce n'è di apposite) ma metti che davvero possano incendiarsi per qualche motivo sarebbero una fonte di innesco in più per il tuo sistema, e quindi nella valutazione dei rischi dovresti tenerne conto.
Piuttosto ti consiglierei, previa valutazione economica, di incamiciare le tubazioni nelle parti sensibili - vedi le flange - in una tubazione più larga, e di porre un misuratore di pressione che, in caso di perdite, segnali aumenti anomali di pressione.
__________________
Ing. David T.
Ciao David provo a inquadrare meglio la situazione
Se la Top=260°C > ( anche se di poco ) alla Tinf=250°C
una atmosfera esplosiva si può avere per due cause :
1) Formazione Pozza per rilascio liquido da foro di emissione in quanto
Top > Tinf.
2) L'atmosfera esplosiva si può avere anche a causa di nebbie o spray
dal foro di guasto anche per Top < Tinf
La causa 2 si puà eliminare mettendo una protezione che eviti la formazione di spray o nebbie
La causa 1 sono d'accordo con te che il rischio è bassissimo ma secondo il procedimento della Guida CEI si ottengono i seguenti risultanti:
per tempo di emissione = 90' ( locale genericamente presidiato, ad esempio la CT ad olio diatermico), Pressione olio =2,5 bar si ottiene una pozza di area 5m2 e distanza a pari a circa 9 cm dal bordo della pozza ( consideranto il fattore di riduzione che considera il raffreddamento del liquido a Ta).
dato che le apparecchiature elettriche nelle CT ad olio diatermico almeno quello in cui mi sono imbattatuto sono ordinarie ( ad es: motori pompe) questo è un bel problema per mettere a posto le cose secondo la direttiva Atex
Tra l'altro la formula della dz secondo la guida CEI è valida solo , nel caso di ambienti chiusi; per Aree di qualche m2 .
L'unica soluzione sembra cambiare l'olio diatermico co Tinf > 260°C a fronte di comunque di costi notevoli per le azienda ( per eliminare un rischio di esplosione a mio parere bassissimo)
Cosa ne pensate ?
Se la Top=260°C > ( anche se di poco ) alla Tinf=250°C
una atmosfera esplosiva si può avere per due cause :
1) Formazione Pozza per rilascio liquido da foro di emissione in quanto
Top > Tinf.
2) L'atmosfera esplosiva si può avere anche a causa di nebbie o spray
dal foro di guasto anche per Top < Tinf
La causa 2 si puà eliminare mettendo una protezione che eviti la formazione di spray o nebbie
La causa 1 sono d'accordo con te che il rischio è bassissimo ma secondo il procedimento della Guida CEI si ottengono i seguenti risultanti:
per tempo di emissione = 90' ( locale genericamente presidiato, ad esempio la CT ad olio diatermico), Pressione olio =2,5 bar si ottiene una pozza di area 5m2 e distanza a pari a circa 9 cm dal bordo della pozza ( consideranto il fattore di riduzione che considera il raffreddamento del liquido a Ta).
dato che le apparecchiature elettriche nelle CT ad olio diatermico almeno quello in cui mi sono imbattatuto sono ordinarie ( ad es: motori pompe) questo è un bel problema per mettere a posto le cose secondo la direttiva Atex
Tra l'altro la formula della dz secondo la guida CEI è valida solo , nel caso di ambienti chiusi; per Aree di qualche m2 .
L'unica soluzione sembra cambiare l'olio diatermico co Tinf > 260°C a fronte di comunque di costi notevoli per le azienda ( per eliminare un rischio di esplosione a mio parere bassissimo)
Cosa ne pensate ?
Intanto una premessa: lavoro da poco , e ancor meno nell'ambito della sicurezza!
E mi ritengo davvero fortunato a poter prendere parte alle discussioni sempre molto interessanti presenti in questo forum
Non conosco ancora molto questo mondo però provo a mettermi in gioco!
Leggo qui, su un documento sulla protezione contro le esplosioni, che:
"In accordo alla guida C.E.I. 31-35 punto 2.4, non sono considerate sorgenti di emissione i punti e le parti di impianto da cui possono essere emesse nell'atmosfera sostanze infiammabili con modalità tale da originare atmosfere esplosive solo a causa di guasti catastrofici, non compresi nel concetto di anormalità considerate nella Norma (anormalità ragionevolmente prevedibili in sede di progetto)"
Ti può tornare utile questa info?
E mi ritengo davvero fortunato a poter prendere parte alle discussioni sempre molto interessanti presenti in questo forum
Non conosco ancora molto questo mondo però provo a mettermi in gioco!
Leggo qui, su un documento sulla protezione contro le esplosioni, che:
"In accordo alla guida C.E.I. 31-35 punto 2.4, non sono considerate sorgenti di emissione i punti e le parti di impianto da cui possono essere emesse nell'atmosfera sostanze infiammabili con modalità tale da originare atmosfere esplosive solo a causa di guasti catastrofici, non compresi nel concetto di anormalità considerate nella Norma (anormalità ragionevolmente prevedibili in sede di progetto)"
Ti può tornare utile questa info?
Il senno di poi è una scienza esatta..
Ing. Dave
Ing. Dave
Ciao David ( visto che ti firmi ti chiamo per nome).
Intanto benvenuto nella discussione.
In merito a quanto mi dici:
La norma considera il rilascio in caso di rottura di guarnizione della flangia, tenute di pompe sorgenti di emissione (SE) .
Questi tipi di perdite non sono previste durante le condizioni operative normali ma possono ragionevomente accadere --> Emissioni di secondo grado
Diverso il caso ad es di un tubo saldato : la norma non li considera SE anche se porebbe rilasciare liquido infiammabile in seguito ad un evento catastrofico
che non va considerato.
Ciao e buon lavoro
Intanto benvenuto nella discussione.
In merito a quanto mi dici:
La norma considera il rilascio in caso di rottura di guarnizione della flangia, tenute di pompe sorgenti di emissione (SE) .
Questi tipi di perdite non sono previste durante le condizioni operative normali ma possono ragionevomente accadere --> Emissioni di secondo grado
Diverso il caso ad es di un tubo saldato : la norma non li considera SE anche se porebbe rilasciare liquido infiammabile in seguito ad un evento catastrofico
che non va considerato.
Ciao e buon lavoro
Grazie Ugo per i complimenti fanno sempre piacere .... come ti divevo di queste "mussule" non ho trovato granchè solo un catalogo nel Web che assolutamente non indicava tale rischio.grazie Bayern... ma allora le vendole queste "mussule" con l'avvertenza che si possono incendiare? o hai avuto tu un colpo di genio e hai valutato anche questo rischio (visto la tua acutezza penso sia la seconda ipotesi quella vera! :) )
Ma più di un colpo di genio c'è solo tanto studio delle problematiche che di volta in volta si stanno affrontanto e indagine quanto si riesce a farlo come in situaz. analoghe è stato affrontato io problema.
Ciao
"Secondo voi a parte la teoria, concretamente quale rischio di formazione atmosfera Atex possiamo avere nel caso di fuoriuscita per guasto dell'olio diatermico con Tinf=250°C e
Toperativa 260°C considerando Ta=30°C.? "
Intanto grazie per il benvenuto!!! :smt005
Tornando al quesito iniziale, ti dico che dal mio punto di vista è impossibile eleiminare ogni fonte di rischio. Per cui, se hai a che fare con un olio come il tuo, e con le condizioni operative che hai descritto, di sicuro hai la necessità di tener conto del fatto che un'atmosfera esplosiva è possibile che si verifichi.
Ovviamente l'evento dovrebbe essere considerato un evento di tipo raro, per cui quando assicuri: impianti elettrici a norma (anche con componenti antideflagranti? si dice così?), una buona ventilazione (che diluisca eventuali vapori o nebbie), e un presidio costante dell'impianto (tipo un controllo visivo almeno una volta al giorno più manutenzione regolare) dovresti essere al riparo concreto - ma non teorico - della formazione di atex.
Per cui nella documentazione ne terrai conto, ma come di un evento poco probabile.
In caso cambia olio! Se vuoi ne ho un litro a casa di quello buono eheheh :smt003
Toperativa 260°C considerando Ta=30°C.? "
Intanto grazie per il benvenuto!!! :smt005
Tornando al quesito iniziale, ti dico che dal mio punto di vista è impossibile eleiminare ogni fonte di rischio. Per cui, se hai a che fare con un olio come il tuo, e con le condizioni operative che hai descritto, di sicuro hai la necessità di tener conto del fatto che un'atmosfera esplosiva è possibile che si verifichi.
Ovviamente l'evento dovrebbe essere considerato un evento di tipo raro, per cui quando assicuri: impianti elettrici a norma (anche con componenti antideflagranti? si dice così?), una buona ventilazione (che diluisca eventuali vapori o nebbie), e un presidio costante dell'impianto (tipo un controllo visivo almeno una volta al giorno più manutenzione regolare) dovresti essere al riparo concreto - ma non teorico - della formazione di atex.
Per cui nella documentazione ne terrai conto, ma come di un evento poco probabile.
In caso cambia olio! Se vuoi ne ho un litro a casa di quello buono eheheh :smt003
Il senno di poi è una scienza esatta..
Ing. Dave
Ing. Dave