Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
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laurea tecniche della prevenzione nell'amb. e nei luoghi lav

Archivio Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) attività varie/Mobbing/Discussioni Legislative/Tecniche di carattere generale.
Discussioni Legislative e Tecniche, non rientranti nelle categorie specifiche degli altri archivi, dove vengono affrontati gli aspetti di applicazione della legislazione e della normativa tecnica in materia di sicurezza e salute sul lavoro (assetti societari e relative conseguenze sulla sicurezza, documenti di valutazione dei rischi (DVR) di attivita' specifiche, mobbing, ecc...) (Riservato agli abbonati)
romano

Gent.mi esperti
Sono un laureato nella medesima disciplina P.A.L.L. (laurea triennale) conseguita pressso la cattolica di roma.
Ho ricevuto da uno studio tecnico la possibilità di effettuare vari P.O.S. per diverse società: secondo voi posso effettuare tale documenti?
Vi informo che gli organi preposti ci ribadiscono che possiamo effettuare qualsiasi valutazione dei rischi,quindi di norma anche il pos dovrebbe rientrare in questa categoria. comunque sarei grato se qualcuno di voi piu informato di me potesse rispondermi al quesito. ciao e grazie.
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vise
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Iscritto il: 29 ott 2004 00:02
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Il D.Lgs. 494/96 come modificato dai decreti 528/99, 276/03 e 251/04 all'art. 9 comma 1 lettera c-bis recita "obbligo del datore di lavoro è redigere il POS di cui all'art.2, comma 1 lettera f-ter", quindi tu redigerai dei POS che poi firmeranno i responsabili delle aziende che li commissionano...giusto?!?!
Nelle aziende dovrebbe redigerlo il RSPP, ma per le piccole imprese spesso si ricorre a studi esterni, ma nel mio caso la firma la mette sempre e comunque il legale rappresentante dell'azienda o ditta.
Alla domanda "io posso redigere POS?" mi sembra di poter rispondere SI....

Questa volta ho indicato articoli e commi di una legge facilmente reperibile su questo sito, mi scuso se in altre occasioni ho risposto "leggiti la legge e vedrai che in un secondo ci salti fuori".....chissà che ne dice il sig. Mod.

Cordialmente


PS: beh il Mod intanto ringrazia molto 'vise' per i numerosi e precisi e interventi ben conscio che non sempre si puo' avere tempo a disposizione per essere così circostanziati come si vorrebbe ma il fatto che rispondiate lo stesso e' comunque utilissimo per dare almeno dei riferimenti di massima a chi cerca un orientamento nel complicato e vastissimo mondo della sicurezza e salute sul lavoro.

Ringrazio e saluto di nuovo molto cordialmnete 'vise' e, ovviamente, anche tutti gli altri amici della community che hanno gia' ripreso il lavoro nell'anno nuovo.
Ne approfitto per fare infiniti auguroni a tutti anche se con notevolissimo ritardo!

Mod  :smt039
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Giuliano
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Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

La redazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un obbligo del datoro di lavoro dell'impresa esecutrice, il quale, ovviamente, puo' avvalersi di consulenti esterni di sua fiducia, ma che comunque si assume la responsabilità del piano stesso (art.9 del D.L.vo 494/96).
Questo per rispondere al tuo quesito che del resto ha già soddisfatto "vise".

Resto comunque perplesso poichè non mi sarei aspettato quasta domanda da un laureato- diplomato nella materia specifica. Nel piano di studi al primo posto dovrebbe esserci la conoscenza approfondita (cioè discussa, sviscerata, analizzata, ricomposta ecc.) della normativa vigente di cui fa parte il D.L.vo 494/96.
Ciao.
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Al quesito giuridico specifico , si è già risposto. D'altra parte, in un sito universitario di tutto rispetto, per quanto riguarda questo diploma di laurea, c'è scritto
Competenze professionali e area di attività
Un’altra questione che deve essere tenuta presente è la differenza tra le funzioni che il professionista è abilitato a svolgere in base al titolo e quelle che possono essere effettivamente svolte in relazione agli incarichi attribuiti nell’ambito organizzativo in cui si trova ad operare.
Infatti si distinguono diversi ambiti ed aree di attività che comportano diverse possibilità e restrizioni:
- Nel Servizio Sanitario Nazionale – nelle Aziende ULSS – dove ad esempio non ha competenze in campo ambientale e ambienti di vita;
- Nel Ministero dell’Ambiente – nelle ARPA – dove ad esempio non ha competenze in campo di igiene sanità pubblica;
- Nella Libera Professione – ad esempio come responsabile della sicurezza in aziende (decreto legislativo 23 giugno 2003, n.195) – dove non ha competenze
di Polizia Giudiziaria.
Ciò che mi ha ulteriormente confuse le poche idee che avevo al merito, specie per quanto attiene il decreto 195. Se io ho studiato per saper fare qualcosa, non vedo per quale motivo non potrei avere sempre e comunque le stesse competenze, escludendo ovviamente quelle di UPG che sono altrimenti regolate. Sarebbe come dire che un ingegnere può fare l'ingegnere se lavora in un'impresa edile ma non se dipende dal ministero del tesoro o delle comunicazioni, o da un provveditorato, o da un'azienda ospedaliera. E per quel che ne so io, in 3 anni si può anche imparare ad essere dei buoni tecnici della prevenzione negli ambienti di vita (acqua, aria, suoli, rifiuti, emissioni, immissioni, reflui, impatto ambientale) e di lavoro (antinfortunistica, antincendio, igiene del lavoro, tossicologia etc.) e dell'igiene e sanità pubblica (HACCP, epidemiologia, profilassi attiva e passiva etc.): ma temo si debba essere mandrake.
Al quesito pratico, anche se non è educato rispondo alla tua domanda con un'altra domanda: ma tu, te la senti?
Se la risposta è sì, bene, allora significa che hai imparato le cognizioni base su cui andare poi adesso a studiarti le singole fattispecie, perchè in questo lavoro non si smette mai d'imparare.
Se la risposta è no, nessun problema: vai a rivederti quello che ti hanno insegnato, scaricati lo scaricabile e qualcosa in più dal questo sito sui POS, l'edilizia in genere e in particolare, stampi, ti leggi tutto con la tranquillità che non ci sarà nessuno a farti proprio l'unica domanda di cui non hai mandato a memoria la risposta, ci ragioni un po' su con la tua testa, tiri un gran respiro e... e inizi: tutti, abbiamo iniziato dall'inizio.
La domanda di Giuliano, però, mi fa sorgere un dubbio: ma nel corso di studi universitari che hai fatto, qualcuno vi ha mai parlato dei POS?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Giuliano
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Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Mi sembra giusta la domanda di Nofer: ma tu, te la senti?. Anche se, a mio avviso, per fare un POS valido occorrerebbe avere esperienza di cantiere. Cioè sapere (ed aver visto) come si fanno le cose, come si usano gli attrezzi e le macchine, come ci si muove in un ambiente sempre mutevole e non certo privo di pericoli di vario genere.
Quando ho cominciato a fare piani di sicurezza per i mondiali del 1990 (poco diversi dai POS almeno nella parte individuazione dei rischi) non avevo molta esperienza di certe lavorazioni o per lo meno non avevo la conoscenza necessaria della lavorazione per individuare i possibili rischi ad essa riconducibili.
Allora ero sempre in cantiere a domandare a quello e a quell'altro come svolgeva un determinato lavoro (insomma "rompevo le scatole" a tutti).
Ti assicuro è stata un'esperienza esaltante, ho imparato tante cose, e sono stato inoltre gratificato nel rapporto umano con il lavoratore che vedeva in qualche modo riconosciuto il suo ruolo specie quando gli chiedevo una sua opinione su quel che stava facendo.
Certo occorre umiltà (opposto di saccenteria scolastica) e nello stesso tempo faccia tosta (occorre superare la naturale diffidenza che c'è nei confronti dell'ingegnere...).
Va be', mi accorgo che sto facendo concorrenza a Nofer.... e poi mi sto incensando troppo (difetto delle persone anziane).
Spero tu abbia comunque capito.
Ciao e auguri
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Premetto che sono solidale con il collega che inizia l'attività lavorativa (come dice Nofer bisogna pur  sempre iniziare e noi tutti l'abbiamo fatto) e che non voglio difendere alcuna rendita di "posizione".

Pertanto, un bocca al lupo al giovane collega.
Sappia che per un consiglio, documentazione, ecc., può contare sul sottoscritto e, senza tema di essere smentito, sugli altri colleghi frequentatori del corso.

Sono, però, assolutamente inviperito con quanto affermato dall'università/enti di vigilanza riguardo i presunti requisiti che il corso di laurea breve assicura ai discenti.

Ma come si fa a dire che basta una laurea, breve o lunga, per esercitare un'attività e poter redigere DVR o POS che dir si voglia.
E l'esperienza concreta sul campo?
E l'affiancamento con colleghi più esperti?.
Mica quando esci con una laurea in architettura, in ingegneria, ecc., Ti dicono che puoi permetterti domani mattina di progettare il ponte sullo stretto o la stalla del contadino?

Queste affermazioni, guarda caso, le trovi solo nel campo della sicurezza sul lavoro, come se questa fosse un'attività che possono fare tutti basta che si abbia, e in alcuni casi neanche questo, un pezzo di carta.
Del resto anche il legislatore, nel 195, ha dato uno sconto per i neolaureati (oltre che peri DL/RSPP).

Ma stiamo veramente scherzando?

Il livello, poi, dei docenti universitari che insegnano materie riguardanti la sicurezza sul lavoro, è mediamente basso, vuoi perchè, come nel campo della sicurezza cantieri, prima del '96 non se ne occupava nessuno di loro (non ci vedevano il business per la loro attività privata professionale), vuoi perchè l'approccio è sempre stato teorico e distante dai problemi concreti che si vivono in cantiere.

Vi invito, come fatto tempo fa, ad andare a guardare la qualità della documentazione disponibile nei siti di queste università e riguardanti, nel caso specifico, la sicurezza nei cantieri.
Documenti, ad esempio, che "parlano" di sicurezza in galleria, dove sono riportate delle foto esemplificative delle lavorazioni ed in cui si vedono (e non a fini didattici!!!), lavoratori in palesi condizioni grave pericolo.

Come dice ilnostro caro ing. Onesto: Viva L'Italia
Ospite

Concordo con i precedenti interventi.

Vorrei solo aggiungere che la redazione di un POS non abbisogna di alcun titolo di studio ed è in capo solamente ed esclusivamente al Datore di Lavoro dell'Impresa che lo deve redigere.

A parte la stomachevole scelta di "redigere" POS fotocopia la cui redazione, in caso di reato d'evento, non ti esonererebbe dalle specifiche responsabilità nonostante risultino sottoscritti dal Datore di Lavoro, all'inizio puoi certamente trovare notevoli difficoltà ma, la passione e la volontà di fare le cose bene ti consentirà di "tamponare" le momentanee inesperienze.

Gli ottimi consigli di Giuliano (lui dice di essere anziano ma ti assicuro che è, invece, un giovanissimo tuo concittadino romano) sono veramente consigli di pratica saggezza che mi auguro seguirai.

E, nel limite del nostro possibile, se ritieni di trovare nel forum di SicurezzaOnLine degli amici-colleghi che potrebbero darti una mano su dubbi o scelte... noi siamo quà e, se vuoi avere più materiale per le indispensabili conoscenze della professione, allora (anche se sei all'inizio) fai come noi: abbonati a SicurezzaOnLine

Ti assicuro che ne vale veramente la pena.
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vise
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Iscritto il: 29 ott 2004 00:02
Località: Cento (FE)

Come non essere d'accordo con i colleghi.....scusate.... i "maestri" intervenuti precedentemente.
Caro romano ascolta i consigli di Linoemilio....fatti un bel corso di aggiornamento: ABBONATI A SICUREZZAONLINE (così pochi soldi li spendi in due mesi di cellulare......) e buona parte dei tuoi dubbi attuali troveranno risposta......e altri nuovi te ne sorgeranno....
Auguri per la Professione

Saluti
romano

Gentili Maestri,
vi ringrazio tutti per la collaborazione avuta nei miei confronti. Seguirò tutti i vostri consigli. Grazie Ancora.
L'università come sapete dà ad uno studente una formazione teorico-pratica che comunque si perfeziona soltanto con l'esperienza lavorativa. Nel mio caso ho effettuato circa 2000 ore di tirocinio che reputo non adeguate per non potermi permettere dei quesiti sui lavori che dovrò effettuare.
Da circa 1 anno e mezzo dalla laurea  posso affermare che di aiuti nel mondo del lavoro  possono definirsi scarsi, quasi nulli,  come se fosse quasi impossibile immettersi in questo campo lavorativo. Perchè? Qualche perche l' abbiamo ipotizzato anche noi, ma ne restano molti altri oscuri....comunque pazienza...aspetteremo( io e molti altri).
Per Nofer: se me la sento? I miei primi pos li farò affiancato da qualcuno che abbia molta piu esperienza di me. Ci proverò.
Buona giornata e buon lavoro! :smt038
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Nofer
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romano ha scritto:Gentili Maestri,
vi ringrazio tutti per la collaborazione avuta nei miei confronti. Seguirò tutti i vostri consigli. Grazie Ancora.
Non so agli altri, ma se mi chiami maestra mi prende un'orticaria orrenda!
romano ha scritto:L'università come sapete dà ad uno studente una formazione teorico-pratica che comunque si perfeziona soltanto con l'esperienza lavorativa. Nel mio caso ho effettuato circa 2000 ore di tirocinio che reputo non adeguate per non potermi permettere dei quesiti sui lavori che dovrò effettuare.
Splendido, chi sa di non sapere fa parte dei pochi che sanno qualcosa: parti bene, ragazzo! citazioni filosofiche a parte, se dopo 2000 ore c'è qualcosa che non ti quadra, non erano tutte e 2000 buttate, adesso il difficile sarà fare la cernita
romano ha scritto:Da circa 1 anno e mezzo dalla laurea  posso affermare che di aiuti nel mondo del lavoro  possono definirsi scarsi, quasi nulli,  come se fosse quasi impossibile immettersi in questo campo lavorativo. Perchè? Qualche perche l' abbiamo ipotizzato anche noi, ma ne restano molti altri oscuri....comunque pazienza...aspetteremo( io e molti altri).
Ecco, tu riunisci tutti i perchè più insulsi, squallidi e assurdi che ti ritornano in mente. Bene: quella è la parte migliore.
romano ha scritto:Per Nofer: se me la sento? I miei primi pos li farò affiancato da qualcuno che abbia molta piu esperienza di me. Ci proverò.
E io scommetto pizza e birra che ci riesci, magari persino al primo colpo!
Ricorda: una cosa pensata bene la prima volta, è pensata per sempre.
Ciò non vuol dire che poi non la migliorerai, anzi il mio augurio è riguardarla tra sei mesi e dirti "uccacchio, guarda qui cosa avevo dimenticato!", e fa 5-6 anni dirti: adesso sto canovaccio non lo guardo più almeno per 6 mesi!
In bocca al lupo, e se hai bisogno torna a trovarci, sai che quelli che sanno qualcosa e la passano anche appresso sono qui.
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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