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277 in PUB

Archivio Rischi da agenti fisici: Rumore (D.Lgs. 277/91) e Vibrazioni (D.Lgs. 187/05).
Sezione in cui vengono archiviate tutte le discussioni inerenti il rumore e le vibrazioni negli ambienti di lavoro (Riservato agli abbonati)
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Nofer
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caro salvatore, immagino che manfro debba fare una valutazione ex 277 perchè gli hanno chiesto una valutazione ex 277!
Non so se la struttura di manfro fa anche tematiche ambientali (io, ad esempio, sì, ma mica tutti), ma 277 per noi vuol dire (mica solo per noi, ok!) a che rischio stanno le "recchie" dei lavoratori addetti.
Il 215 invece si interessa di come staranno i nervi dei signori affianco, di fronte, di lato, sulla strada laterale e così via.
Ti faccio un esempio, sperando che sia luminoso come quando mi vengono bene!
Tu, hai presente lo smog? ecco, in questo caso è come se misurassimo lo smog durante le ore di servizio del vigile urbano, solo per vedere se gli prende il coccolone subito o no. Che poi l'aria sia irrespirabile anche all'interno delle camere ai primi piani non conta, perchè il vigile sta in mezzo all'incrocio.
Ma abbi fede: prima o poi, qualcono realizzerà che le cose sono strettamente collegate!
Manfro, ora che ci penso, mi vien da chiedermi una cosa: ma fa' che tu misuri, e -come io sospetto- il sabato sera ti ritrovi un LEQ di 95-96 (dipende se metti più o meno bassi e superbassi). Che fai? ordini al DdL di ridurre l'amplificazione entro i 90 dB.A misurati all'orecchio dei lavoratori, o di tenere acceso giusto per 2 ore e mezza (che portano a 89.9 il Lep-d relativo della giornata), o gli prescrivi l'uso di tappi/cuffie/otoprotettori in genere?
Io mi chiedo da ormai 13 anni perchè è proibito diventar sordi in fabbrica ma si può fare nel week end!
Facciamone un principio, come per il fumo: se >90 dB.A fa male, fa male. Proibito >90. Se non fa male, non fa male nè il sabato nè il lunedì. Mettiamoci d'accordo, una buona volta.
Nofer
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manfro
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Località: Ascoli Piceno

cara Nofer
hai proprio buttato lì un grosso macigno nelle acque chete dello stagno.
E' proprio quello che mi stavo chiedendo io.
Prima di fasciarmi la testa voglio però sbatterla ergo prima misuro poi vediamo.
Comunque per la "fonometria ambientale" al momento non è stata richiesta dal Comune in quanto non è stata eseguita la zonizzazione e il pub è collocato in una zona esclusivamente industriale e per altro è insonorizzato non credo ci saranno problemi per l'esterno.
Pensa che bello se i camerieri andassero in giro con le cuffie ih ih ih.

Ciao ciao
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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Salvatore
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Iscritto il: 19 ott 2004 14:45

cara nofer mi spiace contraddirti ma la 215 “determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi” si interessa delle "recchie" che si librano all'interno(o nel caso che esistano anche locali all'aperto) che esse siano dei clienti o dei lavoratori addetti al servizio nel caso in cui esiste un minimo di impianto di sonorizzazione e che l'attività è dichiaratamente un disco pub. Per l'esterno invece, per completezza  d'indagine  fonometrica ed al fine di evitare problemi al gestione o proprietario del pub da parte del vicinato si esegue una valutazione a seguito del D.P.C.M. 14/11/1997 “Valutazione dell’esposizione al rumore nell’ambiente esterno e nell’ambiente abitativo”.
Mi dite che qualcuno ha richiesto la 277....chi? ..un organo di controllo?..non mi meraviglia visto che gli svariati organi di controllo (asl..e da qualche tempo nas..siae etc :smt021 ) molto spesso non è che le idee chiare di cosa sia fare delle misure fonometriche..e cosa richiedere.. combatto ogni giorno con questi e passo molto più tempo negli uffici asl per rimostranze  :smt005  che a fare misure ..sai cosa mi rispondono spesso?..ci scusi, ma noi siamo solo medici. Pensate che ad un mio cliente, in fase di controllo preventivo alla prima apertura del locale gli hanno richiesto il Dcreto 11 dicembre 96 (criterio differenziale impianti a ciclo produttivo continuo  :smt022 ).
Saluti
Salvatore
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Hai certamente ragione, salvatore, in particolare per il riferimento al DPCM 14 novembre 1997, che è pure richiamato esplicitamente nel 215.
Quello che io intendevo stigmatizzare, è che il 215/99, alla fine, determina, sì, i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di pubblico spettacolo etc., ma con un occhio particolare proprio ai limiti di tutela degli ambienti abitativi che infatti sono primariamente richiamati come si diceva, ma tali requisiti sono in chiara, numerica, precisa antinomia giuridica con i limiti di pressione sonora, sia pure mediati per il tempo di esposizione, giudicati "rischiosi" per la salute, ed in particolare per l'udito.
D.Lgs. 277/91, art. 41 ha scritto:2. Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga la propria mansione per l'intera giornata lavorativa, un'esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa) è esposta una segnaletica appropriata.
3. Tali luoghi sono inoltre perimetrati e soggetti ad una limitazione di accesso qualora il rischio di esposizione lo giustifichi e tali provvedimenti siano possibili.
però anche
DPCM 215/99 art. 2 ha scritto: (...) i valori dei livelli massimi di pressione sonora consentiti, determinati in base agli indici di misura LASmax e LAcq, definiti dal decreto del Ministro dell'ambiente in data 16 marzo 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 1° aprile 1998, sono i seguenti:
a) 105 dB (A) LASmax, a decorrere dal 1° giugno 1999, limitatamente ai luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento danzante, e da sei mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento, per tutti gli altri pubblici esercizi;
b) 103 dB (A) LASmax, a decorrere da dodici mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento;
c) 102 dB (A) LASmax, a decorrere da ventiquattro mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento;
d) 95 dB (A) LAcq a decorrere dal 1° giugno 1999, limitatamente ai luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento danzante, e da sei mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento, per tutti gli altri pubblici esercizi.
2. I valori di cui al comma 1 sono riferiti al tempo di funzionamento dell'impianto elettroacustico nel periodo di apertura al pubblico.
E quando si va a leggere l'allegato A, scopriamo dalla formuletta magica che LAcq altro non è che il Livello Equivalente Integrato, per i tempi e le postazioni, in cui il tecnico competente fa le sue brave misure.
Io adoro la musica, ma quando vado a qualche concerto cerco sempre disperatamente un posto il più lontano possibile dagli amplificatori. All'ultimo, mi son portata i tappini gialli...Potrei perdere altro tempo, e dimostrare come questi 95 dB.A, con il livello dei bassi che c'è in molti di questi luoghi, equivalgono a pressioni veramente da mal di stomaco (tecnicamente parlando), ma tralascio se no weareblind  :smt003 chissà dove mi vuole trascinare.
E poi, non dimentichiamo che
D.Lgs. 277/91, art. 40 ha scritto:1. Il datore di lavoro procede alla valutazione del rumore durante il lavoro, al fine di identificare i lavoratori ed i luoghi di lavoro considerati dai successivi articoli e di attuare le misure preventive e protettive, ivi previste. Si applica l'art. 11, comma 6.
2. Se a seguito della valutazione di cui al comma 1 può fondatamente ritenersi che l'esposizione quotidiana personale ovvero quella media settimanale, se quella quotidiana è variabile nell'arco della settimana, supera il valore di cui all'art. 42, la valutazione comprende una misurazione effettuata nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VI.
e pertanto è ragionevole ed anzi correttissimo che il DdL del pub, sapendo che può stare a 95 in mezzo al locale mediamente parlando, abbia valutato di poter superare l'esposizione ad 80, per i suoi, e quindi procede alle misure. Poi, voglio vedere come la mettiamo con gli articoli successivi, anzi come la metterà manfro, po'rello !
Mi si potrebbe obiettare che in discoteca gli avventori non ci stanno tutte le sere. A parte che non è detto, bisogna vedere quanti soldini si hanno a disposizione, ma giusto per dirne una: 4 ore a 95 dB.A danno un livello di esposizione del sabato di 92 dB.A. Ipotizziamo tutto il resto della settimana a 60 dB.A al giorno(che ipotizzando le 8 ore di sonno a 35 significa che chiacchieri giusto con tua mamma per la colazione, tuo padre per dire che esci e la tua ragazza ma senza esagerare), si ottiene un'esposizone settimanale di 85 dB.A.
Basta stare in questi posti a 95 per 5 ore, una sola volta in una settimana, e già possiamo ritrovarci con Lep-W di 86 dB.A, ossia soggetti a rischio e obbligo di audiometria. Se il Ddl ti fa stare a questi livelli, apriti cielo; ma se ci stai tu, niente per nessuno...
Io lo so, come direbbe manfro...
Io, dico buon sonno!
Nofer
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Delma
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Complimenti a Salvatore e Nofer per le vostre interessantissime considerazioni...sulle tematiche acustiche mi sento ancora un po' 'Gnorantello!
(ho passato gli anni della gioventù a suonare per locali e ho le orecchie un po' logore..a studiare prima acustica!)

Io, invece, da ex musicista, vi pongo tale quesito/considerazione:
ogni gruppo porta nel locale la propria strumentazione, con la propria potenza di emissione dell'amplificazione.
ciò vuol dire che chiunque può entrare a scelta a esibirsi con 80W o con 10.000W...
Non si rischia per questo motivo di fare valutazioni errate o poco significative?
se per un'attrezzatura di lavoro è facile stabilire, in base al tempo di utilizzo, un livello associato di rumore, così non si può dire degli strumenti musicali elettrici, perchè ogni gruppo ed ogni musicista ha la sua strumentazione della potenza che egli ritiene opportuna...
ogni chitarra può andare a 50W con i "zanzarini" da salotto o con 10.000W sovrapponedo armadi di casse da 200W...
se quindi per esempio si vanno a valutare le esposizioni in una settimana in cui hanno suonato solo duetti musicali (piano e voce) con amplificazione da 80W risulteranno poco significative qualora si presentassero successivamente gruppi metal di 5 elementi con 2 casse da 200W per ogni strumento elettrico...non trovate?

(io ho ancora in casa un modesto bisonte da 360W, che faccio, mi ritiro a vita contemplativa?
vengo squalificato a vita per eccesso di caos?)
Luca
Agisci da uomo di pensiero e pensa da uomo di azione. (Henry Bergson)
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Nofer
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Delma ha scritto:io ho ancora in casa un modesto bisonte da 360W, che faccio, mi ritiro a vita contemplativa?
vengo squalificato a vita per eccesso di caos?
...la seconda che dici, mi  pare adatta! 50 W, zanzarini????  :smt035 ....
A parte le MIE considerazioni personali, che non fanno testo, carissimo delma (io, 'sto nick proprio ....) ebbene sì, tu hai ragione: si può incorrere in errori anche clamorosi, nell'eventualità di "ciascuno si porta il suo impianto". Ma non sono errori: il tecnico deve indicare che in quel giorno, a quell'ora, con quella percentuale di presenza di pubblico, con l'impianto fissato in quel certo modo c'erano quei certi decibel, "mediamente". Ovvio che se cambi l'impianto, cambiano i risultati. E allora? Ogni manifestazione con altro impianto può esser considerata "occasionale"
E però il sig. legislatore, come sostengo da parecchio, aveva in mente fondamentalmente le discoteche, ossia i posti con il PROPRIO impianto acustico e basta.
D'altronde, mi dici come fai a dire "non si vendono le casse che producono più di tot decibel" ?  E se uno deve fare un concerto in un prato enormissimo (come si usava quando io ero piccola) ???
Come infatti (allocuzione partenopea e partenapoletana), le manifestazioni "occasionali" non rientrano nel 215.
Dunque, la legge c'è ed è fatta, e l'inganno relativo è anche facile da trovare.
Succede.
Nofer
Nofer
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