Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

frase di rischio R65

Archivio sui Rischi di carattere Chimico/Biologico/Cancerogeno.
Questo archivio contiene tutte le discussioni relative ai rischi da agenti chimici/biologici/cancerogeni, schede di sicurezza di preparati e sostanze pericolose, ecc... (Riservato agli abbonati)
Rispondi
Avatar utente
Ognimax
Messaggi: 4
Iscritto il: 11 nov 2004 16:55

La frase di rischio R65 indica una sostanza che "se ingerita provoca danni ai polmoni"; durante un corso è nata la discussione tra due interpretazioni: la prima era che il danno veniva provocato se la sostanza veniva ingerita direttamente nei polmoni, mentre l'altra era che il danno veniva prodotto anche se ingerita nello stomaco e poi, dal sangue, irrorata in tutti gli organi e quindi anche i polmoni. Secondo voi qual'è l'interpretazione giusta? la domanda mi serve per definire la probabilità dell'accadimento in quanto berla potrebbe avvenire per errore umano, ingerirla nei polmoni solo in caso di incidente molto improbabile viste le esigue quantità della sostanza che preciso essere un "impregnante e finitura a cera" e i due componenti R65 sono nafta pesante (50%) e nafta aromatica leggera (7%). Cordiali saluti.
Avatar utente
Delma
Messaggi: 402
Iscritto il: 12 ott 2004 09:02
Località: Milano

non mi ero mai posto il problema ma io opterei decisamente per la seconda ipotesi... come farebbe mai una sostanza ad entrare direttamente nei polmoni?
R65 - Sostanza ingerita, che successivamente produce danno ai polmoni.
Luca
Agisci da uomo di pensiero e pensa da uomo di azione. (Henry Bergson)
Avatar utente
Marzio
Messaggi: 1321
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Per ingerita ritengo si intenda deglutita. Attenzione che nei reparti non è infrequente una simile modalità di esposizione. Basta la presenza di una macchinetta del caffè, piuttosto che l'assenza del divieto di rifocillarsi nel luogo di lavoro ed il gioco è fatto. La sostanza se aerodispersa si deposita nelle labbra, nelle mani e... olè appena bevo un caffè la butto giù. Una procedura a questo proposito ritengo sia opportuna.

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Ognimax ha scritto:la prima era che il danno veniva provocato se la sostanza veniva ingerita direttamente nei polmoni, mentre l'altra era che il danno veniva prodotto anche se ingerita nello stomaco e poi, dal sangue, irrorata in tutti gli organi e quindi anche i polmoni.
La secònda che hai dètto...
Io, invece, mi son posta subito la domanda "che senso ha, che mi fa male ai polmoni se me la bevo? e allo stomaco, niente?"
E quindi mi sono andata a "intricare". La frase di rischio R 65 è utilizzata per le sostanze che ingerite per la consueta via (bocca, esofago,cardias, stomaco, piloro, duodeno etc. etc.) in uno qualunque dei punti di passaggio ne provoca l'adsorbimento (N.d.r.:adsorbimento è diverso da assorbimento, il primo è una momentanea e reversibile adesione ad una superficie, il secondo è un'irreversibile transito da un "esterno" a un "interno") superficiale, il cui rilascio può portare ad una inalazione massiva nei polmoni, tramite il passaggio aereo (e quindi non ematico) nel punto di comunicazione tra l'esofago (apparato digerente) e la trachea (apparato respiratorio), che quando deglutiamo viene normalmente "chiuso" dall'epiglottide. Beninteso, inalazione massiva con effetti acuti gravi (D.Lgs.65/03, all.1, parte A, punto 3.1)
Prendiamo, ora, il caso specifico presentato da ognimax: nafta pesante al 50% e nafta leggera al 7%.  
Il D.M. Salute 14 giugno 2002, per entrambe le voci, riporta diversi composti chimicamente ravvicinabili, con una quantità a mio avviso da panico di voci con diversi numeri CAS e CE, tutte con indicazione di frase di rischio R 65. Per la precisione, la frase R 65 è prevista per concentrazioni superiori pari o superiore al 10%, quindi mi fa strano che anche per il secondo componente, dichiarato al 7%, ci sia questa indicazione.
C'è però un particolare, che mi fa ancora più strano: per entrambe le sostanze, nonchè per le varie omologhe, c'è l'obbligo di etichettatura R45 (che è molto più chiara per tutti) già da percentuali di 0,1%.
Com'è, che non c'è scritto sulla "buattella" (N.d.T.= contenitore)? E sulla scheda di sicurezza?
Se mi posti i numeri CAS o CE di 'ste cose, ti copioncollo il relativo testo del D.M. 14 giugno 02, così hai un gran bel motivo per fare vedere i sorci verdi al produttore.
Non dico cosa ne penso in genere, perchè sul problema "schede di sicurezza" mi son pronunciata abbastanza in passato: ma non posso dire cosa penso con esattezza di chi omette un R45 perchè, alla fine, son purtuttavia una signora.
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Avatar utente
effenne
Messaggi: 817
Iscritto il: 18 gen 2005 13:56

Il danno maggiore derivante dall'entrata in contatto con tali sostanze, e con altre appartenenti alla stessa frase di rischio, non deriva dalla deglutizione delle stesse (quindi danni esofagei o all'apparato digerente) bensì dalla loro metabolizzazione. Il danno allo stomaco, in caso di deglutizione, è irrisorio, se confrontato con quello al polmone in seguito all'assorbimento e alla distribuzione. :smt002
Avatar utente
Ognimax
Messaggi: 4
Iscritto il: 11 nov 2004 16:55

vi ringrazio delle indicazioni; comunicherò i numeri CAS e CE e ringrazio Nofer per le indicazioni che riuscirà a darmi (anche se la spiegazione ricevuta sulla frase R65  è stata oltremodo esaustiva).  Ognimax.
Avatar utente
nicoletta
Messaggi: 8
Iscritto il: 29 nov 2004 17:49
Località: Quattordio (AL)

Buonasera a tutti, vorrei fare una precisazione riguardo alla cancerogenicità  delle nafte:
le nafte hanno l'obbligo di classificazione R45 quando hanno un contenuto di benzene inferiore allo 0,1%, non quando loro sono nel preparato in quantità superiore allo 0,1% (vedi nota "P" - DM 14 giugno 2002), pertanto credo che nessuno abbia omesso qualcosa. Sulla scheda di sicurezza il fornitore ha l'obbligo di dichiarare la classificazione del suo prodotto e di conseguenza deve dichiarare anche se la % di benzene è sup. o inf. al limite da cui deriva la R45. Nella mia azienda si usano 2 tipi di nafta, ma nessuna delle due è classificata cancerogena.
Per quanto riguarda la frase R65, sono d'accordo con Marzio e Fabio: le sostanze possono avere tossicità sui polmoni non solo per inalazione, ma anche per ingestione in seguito all'assorbimento ed alla loro distribuzione (ovviamente quando non sono già molto tossiche per via orale...).
Ciao!
Nicoletta
Nofer.

Nicoletta cara, e siamo d'accordo che a praticamente tutti i derivati del petrolio, per un qualche misterioso motivo, è prevista la nota P da te citata, ma è anche vero che tutti i composti che ti riporto
indice da Tabella A D.M. 14 giugno 2002 ha scritto:649-261-00-8 benzina naturale; Nafta con basso punto di ebollizione
649-312-00-4 benzina, C5-11 alto ottano stabilizzata riformata; Nafta di reforming catalitico con basso punto di ebollizione
648-151-00-7 benzina, estrazione del carbone con solvente, nafta da idrocracking
649-373-00-7 benzina, pirolisi, frazioni residue del debutanizzatore; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-389-00-4 benzina, pirolisi, idrogenata; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-270-00-7 benzina, prima distillazione, impianto di topping; Nafta con basso punto di ebollizione
649-269-00-1 benzina, recupero vapori; Nafta con basso punto di ebollizione
649-378-00-4 benzina; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-319-00-2 distillati (petrolio), aromatici leggeri; Nafta di cracking termico con basso punto di ebollizione
649-318-00-7 distillati (petrolio), aromatici pesanti; Nafta di cracking termico con basso punto di ebollizione
649-332-00-3 distillati (petrolio), bassobollenti, processo di idrotrattamento di distillati leggeri; Nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione
649-358-00-5 distillati (petrolio), C3-5, ricchi di 2-metil-2-butene; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-394-00-1 distillati (petrolio), C7-9, ricchi di C8, idrodesolforati dearomatizzati; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-360-00-6 distillati (petrolio), crackizzati a vapore, frazione C5-12; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-272-00-8 distillati (petrolio), frazioni di testa dallo stabilizzatore del frazionamento benzina leggera di prima distillazione; Nafta con basso punto di ebollizione
649-363-00-2 distillati (petrolio), frazioni di testa del depentanizzatore; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-305-00-6 distillati (petrolio), frazioni di testa di nafta di prima distillazione sottoposta a reforming catalitico; Nafta di reforming catalitico con basso punto di ebollizione
649-331-00-8 distillati (petrolio), frazioni intermedie di idrotrattamento, punto di ebollizione intermedio; Nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione
649-440-00-0 distillati (petrolio), frazioni leggere di nafta crackizzata con vapore d'acqua; Gasolio da cracking
649-361-00-1 distillati (petrolio), crackizzati con vapore, frazione C5-10miscelati con nafta leggera da petrolio crackizzato con vapore frazione C5; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-390-00-X distillati (petrolio), crackizzati con vapore, frazione C8-12, polimerizzati, frazioni leggere della distillazione; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-324-00-X distillati (petrolio), da nafta e gasolio di cracking termico, estrattivi; Nafta di cracking termico con basso punto di ebollizione
649-388-00-9 distillati (petrolio), ricchi di C6; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
... non li ho copiati tutti, perchè se no il mod mi fa pagare supplemento per spazio occupato, ma anche quelli dichiaratamente privi di aromatici per definizione, quali
649-386-00-8 idrocarburi, C4-11, cracking di nafta, privi di aromatici; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata
649-343-00-3 idrocarburi, C6-11, idrotrattati, dearomatizzati; Nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione
sono classificati
Carc. Cat. 2; R45 Xn; R65
Io penso che se hanno deciso così, magari avranno dei motivi.
Inoltre, tutti hanno anche la  nota 4:
Nota 4
I preparati contenenti queste sostanze devono essere classificati come nocivi e contrassegnati dalla frase R65 se rispondono ai criteri di cui al punto 3.2.3 dell'Allegato VI.
Ciò cui intendo dare evidenza, è che la classificazione di un prodotto-composto-sostanza può o meno essere evidenziata nell'etichettatura commerciale, e a dirle tutte non mi pare -con questa affermazione- di aver fatto chissà che grande scoop, ne discutiamo da anni. Sempre che, beninteso, l'etichettatura stessa sia possibile. E' infatti ragionevole ipotizzare che ci siano benzine che contengono più dello 0,1% di benzene, altrimenti una particolare Sorella delle 7 non ci farebbe così tanta pubblicità alla sua benzina. Ma non mi risulta che sui relativi (degli altri!) distributori ci sia scritto nulla. O magari c'è e non l'ho visto perchè  :smt003 siccome non guido non mi applico più di tanto ai distributori?
Nei derivati del petrolio non c'è solo il benzene, ad esser cancerogeno. Buona parte dei policiclici anche leggeri, naftalene compreso, lo sono. Poi, se ben ricordo, la differenziazione di tutte 'ste schifezze deriva dalla temperatura di distillazione, che va dalle benzine (circa 110°c) alle nafte (ca. 180°C) al kerosene (260°C) fino al gasolio (ca. 340 °C), e dalle modalità di distillazione (che infatti sono espresse da tutti quei numeri EC diversi).
Ovvio che se vogliamo assumere il benzene tra i componenti liquidi e il benzo(a)pirene tra i componenti solidi come punto unico di riferimento per la cancerogenicità, hai ragione tu.
Quanto poi alla frase R65, nella fattispecie, è attribuibile principalmente alle caratteristiche di bassa viscosità del composto, che può influire -per interazione con le molecole a carattere poco polare delle membrane cellulari- sulla tensione del surfactante polmonare/alveolare, con rischio di edema polmonare acuto. Secondo l'ISS, è una frase di rischio relativa alle modalità infortunistiche (fenomeno che nasce e si manifesta entro la durata di un singolo turno lavorativo), mentre mi sembra palese che la frase di rischio R45 è relativa a modalità di malattia professionale, con esposizioni protratte, ovvero occasionali ma significative.
Trovo sempre preferibile un eccesso di cautela, in questi casi. Il rischio di edema pomonare acuto da ingestione, secondo me, per quanto bruttissimo, è in ogni caso preferibile a quello di neoplasia polmonare maligna. Se non altro, mentre ti sta venendo l'edema te ne accorgi; invece, mentre ti si cresce un K purtroppo no.
Magari sono un po' troppo garantista: sopportatemi così, se è possibile, perchè alla mia età difficile che cambio :smt009
Nofer
Rispondi

Torna a “Archivio Rischi Chimici/Biologici/Cancerogeni”