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Assicurazione INAIL casalinghe

Archivio Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) attività varie/Mobbing/Discussioni Legislative/Tecniche di carattere generale.
Discussioni Legislative e Tecniche, non rientranti nelle categorie specifiche degli altri archivi, dove vengono affrontati gli aspetti di applicazione della legislazione e della normativa tecnica in materia di sicurezza e salute sul lavoro (assetti societari e relative conseguenze sulla sicurezza, documenti di valutazione dei rischi (DVR) di attivita' specifiche, mobbing, ecc...) (Riservato agli abbonati)
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Stavo seguendo una trasmissione televisiva in cui un gruppo di casalinghe inferocite sta imprecando (educatamente, ma imprecano) contro quella che è percepita come una vera e propria "tassa", e che sarebbe nelle pie volontà del legislatore l'assicurazione obbligatoria per gli infortuni nel lavoro casalingo; per inciso obbligatoria da ieri, se ho ben capito.
Ok, sono solo 12,91 euro. Però, le devono pagare anche quelli che hanno un lavoro stagionale, perchè nei 3-4-6 mesi che non sono in fabbrica stanno a casa, gli studenti lavoratori perchè studiano ma non lavorano e si fanno le faccende domestiche, e... insomma, vi copioncollo quello che c'è nel sito inail.
- Chi si deve assicurare
Sono obbligati ad assicurarsi coloro, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui dimora. Sono esclusi coloro che svolgono altra attività che comporti l’iscrizione a forme obbligatorie di previdenza sociale.

C'è un signore che pare sia il presidente della commissione lavoro della camera, che -unitamente alla presidentessa della Federcasalinghe nonchè del comitato di gestione di questi fondi speciali- sostiene che la L.493/99 è un grande traguardo democratico perchè si riconosce al lavoro domestico appunto la dignità di lavoro. E lo stesso signore, ad una pensionata che opponeva l'aver fatto comunque per tutta la vita lavorativa "tradizionale" ANCHE il lavoro domestico ricordando che questa è la situazione della stragrande maggioranza delle donne, ha detto: <<E quindi, signora, lei sa che tutti i lavoratori dipendenti -che si possano definire tali- sono tutti assicurati INAIL, perchè lei vuole negare questa possibilità anche alle casalinghe?>>

Ora, Nofer tra sé e sé si sta chiedendo: appunto, quelli che si possono definire dipendenti.
E da donna, ma il problema riguarda a questo punto non solo la metà femminile del cielo, mi chiedo: per gli interinali (che spessissimo vanno a svolgere lavori piuttosto pericolosi in posti non del tutto agnostici, e lo sappiamo tutti) è la società di somministrazione che paga l'INAIL, e non ci giurerei che siano gli stessi premi che pagherebbe l'impresa utilizzatrice, quindi l'inail incassa di meno pur avendo una incidenza annua di infortuni di quasi il 7,5% ( http://www.inail.it/pubblicazionierivis ... nnuale.pdf , pag. 32), e poi si va a prendere 13 euro all'anno da quelli che anche non per propria scelta stanno a casa? Mi state dicendo che ... ?

Bello, così con i soldi delle casalinghe pagheremo gli infortuni dei loro mariti!
Mi sembra uno splendido esempio di solidarietà sociale.
Per inciso: la tabella di indennizzabilità è sempre quella INAIL; ma se un lavoratore dipendente o equiparato dal D.Lgs.38/2000 può essere indennizzato per invalidità anche del 6%, le casalinghe solo dal 35 % in sù.
Per chiarirci: lavoratore inciampa e cade per le scale in sede aziendale, si scassa una spalla e gli resta bloccata: avrà una Anchilosi completa dell'articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole con invalidità dal 20 al 25%, e suppongo rendita o indennizzo conseguenti.
Casalinga inciampa e cade per le scale di casa, e uguale si scassa la spalla, stessa diagnosi stessa percentuale, ma non becca una lira, nè un centesimo ovviamente, e resta sempre con la spalla bloccata.
Non c'è che dire: abbiamo avuto un grande riconoscimento del lavoro domestico; mi sa che i relatori in commissione si chiamavano uno Prof. Matrigna Cattiva e l'altro Avv. Sorellastre.

Come direbbe il ns. carissimo onesto: che italietta.
Sono davvero indignata.
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Renato

Hai perfettamente ragione Nofer  :smt006
Premio assicurativo basso e soglia di invalidità elevata, il modo per incassare tanti soldi e spenderne pochi.
Il lavoro domestico è proprio il contrario, tanti infortuni di piccola/media gravità.

Proviamo i conti della serva :2 milioni di casalinghe (mi sembra ) per 13 euro = 26 milioni di euro, mettiamo 1 milione a infortunio
E quando mai ci saranno 25 casalinghe all'anno con infortunio invalidante oltre il 35%  :smt038

Per stare in tema, non so se avete mai letto quelle splendide polizze di assicurazione "tuttocasaefamigliaerrecifurtoincendioeventiatmosferici" a 50 euro l'anno.
Ve ne dico una sola : la compagnia rifonde l'assicurato per tutti i danni causati da sovraccarico di neve sul tetto.............purchè il sovraccarico abbia causato il crollo di una superfice maggiore del 5%, massimale di 10.000 euro, franchigia 1000 euro :smt019
ciao
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Due note.
La prima: l'indennizzo parte dal 33% o così han detto per radio (io non ho letto nulla, prendetela col beneficio dell'inventario).
La seconda: questa è sicura, ribadita più e più volte in radio da esponenti istituzionali (io non ho la tv, non so se si era capito); LA MORTE NON E' INDENNIZZATA.  :smt073
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