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Valutazione del rischio chimico e INRS

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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

a.mattioli ha scritto: Se la malattia professionale è sopravvenuta per esposizione a rischio chimico che era stato considerato "faible" o irrilevante o moderato o inesistente nel DVR, ne consegue che la valutazione era sbagliata.
Non me ne voglia mattioli, ma questa affermazione è scorretta. Noi facciamo previsioni e non profezie.
E' possibile che a fronte di una valutazione del rischio corretta, si generino infortuni o malattie professionali, perché no?

Non è possibile giudicare la correttezza o meno di una valutazione del rischio sulla base di quanto accade in termini di indici infortunistici o di malattia professionale. Sono due piani di analisi differenti. I giudici (ed i loro consulenti) fanno spesso confusione in questo ambito.

La correttezza di una valutazione di rischio si può sviluppare esclusivamente a partire dalla metodologia del modello seguito per la valutazione stessa. E' per questo motivo che essa deve essere esplicimente dichiarata (la metodologia, dico).

Diverso è giudicare l'affidabilità più o meno spinta del modello (ed è di questo che, mi pare, si stia discutendo in questo thread), in termini di indici di infortunio e malattia.

Per i medici è così, per i metereologi è così, per gli strutturisti è così (potrei continuare...), non vedo perché non dovrebbero valere queste considerazioni per il nostro lavoro.

Un saluto

Marzio
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ugo
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Iscritto il: 27 ott 2005 03:16

intervento illuminante Marzio
... ovvio che questo non ci permette di dar i numeri a casaccio...
ma davvero illuminante

ovviamente a uno strutturista se cade l'edificio vuol dire che ha sbagliato i calcoli... ovvio che le sollecitazioni dell'evento dovranno essere confrontate con le ipotesi di calcolo


grazie marzio :)
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cabalio83
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Iscritto il: 27 mag 2008 10:20

proserpino ha scritto:Buon giorno

Ho letto quanto riportato da Ursamaior sul rischio chimico, di cui trattato a Mestre e ho fatto un curiosino  :smt040 .

Il metodo mi pare degno di considerazione e nel sito della CRAM MP (cassa dei Midi Pirenei) ho trovato OSER (strumento semplificato di valutazione del rischio chimico) [belli gli acronimi francesi!!] che mi pare risponda alla bisogna.

fa infatti riferimento al doc. postato da Ursamaior e usa il metodo INRS citato.

Purtroppo non ho molto tempo per tradurlo ma ne riparliamo in tempi migliori (SIGH!)

Per ora potete darci un'occhiata.

BYE   :smt004
C'è un analogo foglio di calcolo che è più completo, va ad analizzare anche il rischio di incendio- esplosione ed ambiente denominato "CLARICE (CLasseur d'Aide à l'évaluation du RIsque Chimique en Entreprise)"

http://www.cram-alsace-moselle.fr/Preve ... index.html
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

... che infanti e per l'appunto, noi magari avremo anche avuto una medaglia d'oro in più, ma loro in assoluto ne hanno avute 12 più di noi, a quasi parità di numero di abitanti (noi, circa 58 milioni, loro circa 60,5).
Ma vi rendete conto che sì, è vero che nel nostro piccolo anche noi abbiamo il modello che sta simpatico all'ER, quello di gradimento del piemonte, quello che gli sconfinfera all'inail e via dicendo, ma per cortesia avete confrontato i livelli? L'approccio metodologico? la rispondenza alla norma europea?
Premettendo che io ritengo fermamente che gli italiani siano il popolo più mediamente intelligente del pianeta, mi chiedo ma com'è possibile...
:smt022 Mannaggia a me, e al fatto che quand'ero piccina c'era ancora De Gaulle, in Francia...
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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steind
Messaggi: 30
Iscritto il: 15 nov 2004 12:14
Località: (PN)

ho letto i vostri interventi e vorrei approfondire il metodo INRS per la valutazione del rischio chimico ma non trovo alcuna notizia (in italiano) nel web,  se non nel forum. Purtroppo non ho assistito al seminario di mestre di Ursamaior di cui tanto si parla... dove potrei reperire (in italiano) una spiegazione o altro semmai esistente inerente questo metodo?
Grazie mille ciao!  :smt039

Riproporremo il seminario ancora in Veneto.
In quella occasione avra' sicuramente la possibilita' di approfondire ulteriormente la questione.
Un cordiale saluto

Mod :smt039
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erx
Messaggi: 836
Iscritto il: 19 feb 2008 18:27
Località: Ascoli Piceno - Teramo

scusa, ursa. non voglio farmi imboccare, ma voglio capire come interpretare al meglio i dati forniti dal prezioso strumento che ci hai dato al seminario di terni.

riguardo il rischio per la salute ci sono 3 diverse possibilità di risultato:

1. ottengo priorità diversa da "3" nel foglio "Val-sal"e priorità diversa da "3" in "val-ina" e/o "val-cut". qui deduco "rischio non irrilevante per la salute.

2. ottengo priorità diversa da "3" nel foglio "Val-sal"e priorità "3" in "val-ina" e/o "val-cut".

3. ottengo priorità "3" nel foglio "Val-sal"e priorità diversa da "3" in "val-ina" e/o "val-cut".

nei casi 2 e 3 indicati, come devo interpretare il risultato?
a quale foglio dare più peso? forse al "val-sal" che è generiso?
oppure prendo comunque il risultato peggiore e se trovo un risultato diverso da "3", indipendentemente dal foglio, considero rischio non irrilevante?

grazie, erx
Se ci scambiamo una moneta avremo entrambi una moneta. Se ci scambiamo un'idea avremo entrambi due idee.
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

No, capisco il problema.
Faccio una premessa utile a tutti coloro i quali utilizzeranno questo algoritmo (ma vale in tutti i casi). E' importante conoscerne e capirne bene la logica perchè altrimenti il valutatore non analizza i risultati ma se li beve come acqua fresca. Dunque è necessario studiare la metodologia che (è qui il problema) è in francese.
La metodologia in questo caso prevede che in VAL-SAL tu determini una gerarchizzazione delle sostanze. Quelle irrilevanti, le puoi definitivamente buttare nel prosieguo della trattazione, mentre per le altre devi approfondirne la valutazione.
Sostanzialmente, una volta che hai trovato un rischio per la salute pari a 3, l'algoritmo per calcolare l'aliquota di rischio dovuta ad inalazione ed a contatto, parte da questo risultato. Dunque VAL-INA e VAL-CUT non fanno altro che dirti "ok, hai trovato un rischio non irrilevante. Sappi inoltre che esso presenta questo indice di rischio per inalazione e quest'altro per contatto". Il rischio complessivo è sempre 3.
E' evidente che la via di penetrazione in cui hai l'indice di rischio più alto è quella che presenta maggiori criticità: un VAL-INA = 3 e un VAL-CUT = 1 ti diranno che devi concentrarti principalmente su misure di prevenzione e protezione riguardanti la dispersione dell'agente chimico nell'aria, dunque intervenire potenziando, esempio, la tua aspirazione.
In ogni caso ogni osservazione e chiarimento aiuteranno a conoscere meglio l'algoritmo ed a chiarirne i passaggi.
Ciao
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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ilmonty
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Iscritto il: 18 set 2008 17:05
Località: quel della collina modenese

Ciao a tutti io sto già usandi il metodo di valutazione francese e lo trovo difacile applicazione e piuttosto preciso nelle valutazioni.
Il movarisk richiede quantita' e tempi di esposizione giornalieri, che in un caso come il mio (impinato chimico con relative manutenzioni) possono risultare molto variabili da giorno a giorno dato che le sostanze impiegate e i loro tempi di utilizzo variano a seconda delle varie manutenzioni da effettaure, per cuifare una media su periodi più' lunghi mi sembra migliore.
L'unica cosa e' che divide la classi di rischio in tenue, moderato e non moderato un po' come ai vecchi tempi e bisogna capire se moderato puo' equivalere ad IRRILEVANTE, come gia' detto in altre risposte, ampliando forse un pelo troppo tale classe.

A me, me piace!   :smt026      :smt026
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manfro
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Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

semmai "tenue" equivale a irrilevante.....
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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ilmonty
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Iscritto il: 18 set 2008 17:05
Località: quel della collina modenese

Piu' ke esatto, concordo pienamente per FAIBLE.
Quello che intendevo dire e' che ci sono 3 classi di priorita', come la chiamano loro:
- faible
- moyenne
- forte

Per faible e forte nessun problema, ma per moyenne.........si dovra' effettuare un'indagine specifica (contatto ed inalazione) per ogni sostanza che ricade in tale insieme?
Potrebbe essere un disastro  :smt013

Inizio a pensare di essere solo nelle mani di DIO.                :smt039
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