Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Nomina medico competente ditta installazione impianti

Archivio Medicina del Lavoro/Registro infortuni/Strutture sanitarie.
In questa sezione vengono riportate tutte le problematiche inerenti la medicina del lavoro, gli infortuni e le strutture sanitarie (Riservato agli abbonati)
Rispondi
mintdijesolo

Ho una ditta d'installazione di impianti elettrici sono obbligato a nominare un medico competente?
Se si esiste un albo o un elenco?
Grazie
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Immagino che sia già stata effettuata una valutazione dei rischi correlati alle attività aziendali,  :smt003  visto che va fatta entro i 3 mesi dall'effettivo inizio attività: ecco, lì ci dovrebbe esser ricompresa anche l'eventualità di Sorveglianza Sanitaria per rischi tabellati/normati. Il parere di uno specialista è sempre benvenuto.
Per quanto di mia personale esperienza, ci possono essere tipologie aziendali del comparto che la richiedono, ed altre no: ma più spesso sì. Tra l'altro, anche il rischio di elettrocuzione (la scossa) è un rischio normato, soprattutto avrebbe delle controindicazioni di buona prassi sanitaria, anche se è un tema poco trattato persino nelle scuole di specializzazione, a volte.
Per i nominativi degli specialisti abilitati, i locali Ordini dei Medici hanno gli elenchi degli specialisti in Medicina del Lavoro e presso gli Assessorati alla Sanità sono reperibili anche i nominativi di coloro che, pur non in possesso di specifica specializzazione, rientrano tra i Medici Competenti ex 277 (una specie di sanatoria per attività pluriennale pregressa fatta nel 1991), e da un paio di anni anche i medici specialisti in Igiene e Medicina Preventiva e in Medicina Legale possono svolgere questa attività, poi ci sono sicuramente delle indicazioni tipo gli elenchi telefonici e così via. Solo l'imbarazzo della scelta, direi.
Codialmente.
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Avatar utente
weareblind
Messaggi: 3196
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Siamo in attesa dell'accesso anche dei medici dello sport.
We are blind to the worlds within us waiting to be born
Mindy

E' un po' che saltello per il sito e per questo forum interessante, così, dato che cominciano a prudermi le mani sulla tastiera  :smt024 , mi intrometto.
Concordo con Nofer sulla variablilità di situazioni nel comparto, anche se non ho seguito il discorso sulle "controindicazioni di buona prassi sanitaria" (rischio elettrocuzione normato in chiave antinfortunistica, ma dal punto di vista dell'obbligo di sorveglianza sanitaria quale riferimento normativo?).
La risposta di Nofer mi risveglia un dubbio "esistenziale": valutazione dei rischi e misure conseguenti dall'inizio dell'attività o entro tre mesi? Il 626 dà tre mesi di tempo per la stesura del documento, ma se questo non è obbligatorio devo aver subito pronte valutazione, autocertificazione, designazioni e nomine, misure di prevenzione e protezione? Un aspirante imprenditore, preoccupato di eventuali sanzioni :smt022 , mi ha posto la domanda e io propenderei per il sì.
Cordiali saluti (mi sa tanto che ci risentiremo presto  :smt039 )
Mindy
Avatar utente
manfro
Messaggi: 2110
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

ciao mint
per gli istallatori di impianti (elettrici, idraulici, telefonici, ecc...) io direi senz'altro che esiste l'obbligo della sorveglianza sanitaria o per lo meno esiste l'obbligo di un'attenta valutazione sul discorso attivarla o non attivarla.
Esistoni diversi fattori di rischio cominciando dal rumore (vedi la valutazione quello che ti dirà ma sicuramente siamo sopra 80 dB di Lep week), continuando con le polveri (se eseguono tracce, fori, tagli , molature), alcuni miei clienti anche se di rado eseguono anche saldature, movimentazione di carichi senza contare il rischio chimico se presente.
Ciao.
manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

eeehhhhhhh....uno alla volta!
Allora, mindy: ovvio che tu non possa seguire il discorso delle controindicazioni di buona prassi sanitaria: 1°, non sono normate (e io aggiungo, "per fortuna"), 2° si tratta di teorie direi piuttosto specialistiche che non trovano unamine interpretazione ed applicabilità neppure tra i Sanitari.
Tento di spiegarmi, ma se non ci riesco tranquilli, me lo dite e cerco di essere ancora più semplice.
Per strano che vi possa sembrare, ogni organismo vivente funziona a elettricità, in particolar modo gli animali, nel senso che tutto il sistema gira grazie all'esistenza e persistenza di determinati equilibri elettrochimici. Si altera l'equilibrio, si scassa tutto. Per quanto riguarda l'uomo, e l'elettrocuzione in particolare, questi equilibri vengono alterati a diversi livelli di apparato e organi a seconda dell'intesità di corrente che li attraversa, e qui ci rifacciamo alla sempre cara, vecchia, buona legge di Ohm: I=V/R; qualche scriteriato si è dato la pena di vedere che I serve per i vari effetti macroscopici, così si è deciso che fino a 16 mA in AC e 76 mA in CC (10,5 e 50 per la femmina) non si resta "attaccati", da 25 a 30 si ha paresi dei muscoli respiratori, di solito a 50 c'è fibrillazione ventricolare -se la corrente passa per il torace- e dopo i 60 mA in genere ci si resta.
Ma per un elementare principio di matematica, per tenere basso I o abbasso V o alzo di parecchio R, e sempre rifacendoci alla legge di Ohm, si può considerare intrinsecamente sicura, nel senso che non può provocare infortuni mortali , una corrente con tensione massima di 25-50 V: e così ci spieghiamo il perchè di tante norme. Infatti, la R di un organismo umano è di circa 15000 ohm per punto di contatto su pelle integra e asciutta, e di circa 700-1000 ohm se il punto di contatto è invece su pelle bagnata, mucose, ferite etc. (non voglio sapere come l'hanno scoperto...), nonchè all'interno del corpo umano. R è però funzione di numerosissime variabili, tra cui l'età (la pelle più vecchia o più callosa ha meno acqua e quindi R più alto), la temperatura (il calore stimola la sudorazione), l'ampiezza della superficie di contatto etc.
Poichè non sempre si può intervenire su V tutto quello che posso fare è portare al maggior livello possibile R, cosa che ottengo con gli isolanti.  
Ci tengo a sottolineare però che quando ho aggiunto il "per fortuna" di cui sopra è stato per una serie di buoni motivi: tanto per cominciare, il rischio di elettrocuzione non è precipuo di una categoria, anzi io direi che gli elettricisti sono proprio quelli meno a rischio perchè pur trovandosi più spesso degli altri lavoratori in situazioni "a rischio" sono quelli che ne conoscono con dovizia il funzionamento, e quindi è difficilissimo che compiano manovre azzardate o anche solo imprudenti.
Quindi, limitare ex lege l'accesso a determinati lavori a soggetti con caratteristiche che possano far ritenere la relativa R ridotta rispetto alla media (es: individui ipersensibili al calore con sudorazione frequente e profusa, individui con presenza di discontinuità dell'integrità cutanea etc.) sarebbe un eccesso di cautela decisamente abnorme: come ho ricordato prima, non parliamo di un rischio limitato ad una particolare categoria di attività, come per esempio il piombo o l'amianto ma persino il cemento, non avrebbe un senso realmente preventivo, in particolar modo quando si ha a che fare con voltaggi superiori ai 48 V in CC, ossia nella maggioranza dei casi. Alla fine, soprattutto, nulla che non si possa ottenere con un buon paio di guanti isolanti e un buon paio di scarpe isolanti in condizioni di sicurezza tecnica concretamente attuabili nella maggior parte dei casi.
Ecco perchè, saggiamente, la prevenzione dell'elettrocuzione è attuata con norme tecniche a carattere impiantistico, valevoli e funzionanti erga omnes, piuttosto che non attraverso inidoneità o limitazioni individuali.
Spero di non avervi confuso ulteriormente le idee.. :smt009
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Avatar utente
Giuliano
Messaggi: 1480
Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Bravissima!!
Hai reso semplice il difficile con il complicato.
Lunedi devo fare un incontro formativo con un gruppo di termoidraulici e parlare di contatti diretti, indiretti ecc. Sfrutterò la tua esposizione e l'argomento  sarà compreso ed interiorizzato anche dai meno dotati (spero!).
Ciao, ti voglio bene
Giuliano
Rispondi

Torna a “Archivio Medicina del Lavoro”