Ho due questiti relativi all’applicazione del D. Lgs. 388/03 – organizzazione del pronto soccorso in azienda da sottoporre alla Vs. attenzione.
1° quesito
Istituto di Vigilanza (90% dell’attività) che si occupa direttamente anche dell’installazione di sistemi di videosorveglianza (10% dell’attività). Ovviamente il lavoro impiantistico in senso stretto è svolto prettamente in esterno c/o aziende clienti.
Per la prima posizione l’indice di inabilità è inferiore a 4 mentre risulta essere superiore per la seconda. Per classificare l’azienda secondo il DM 388/03 devo considerare entrambe le posizioni (anche se una è svolta prettamente in esterno) e pertanto classificarla nel gruppo A o posso considerare le singole attività o fare considerazioni diverse almeno per la sede?
2° quesito
Azienda di gestione di servizi globali di esercizio, manutenzione e gestione di grandi impianti (es. termovalorizzatori, impianti di cogenerazione, etc.). Si deduce che l’azienda lavora c/o terzi e spesso in realtà diversificate. L’attività dell’azienda ovviamente è correlata da una sede tecnico-amministrativa. Solo due delle attività esterne dell’azienda rientrano in un indice tariffario superiore a 4. In questo caso come si classifica l’azienda: rientrante per la totalità nel gruppo A (e pertanto ad esempio anche gli uffici devono formare gli addetti con il programma delle 16 ore)?
grazie !!
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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classificazione pronto soccorso aziendale
A mio avviso la risposta si trova chiaramente all'art. 1 comma 2 del DM 388/03
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2. Il datore di lavoro, sentito il medico competente, ove previsto, identifica la categoria di appartenenza della propria azienda od unita' produttiva e, solo nel caso appartenga al gruppo A, la comunica all'Azienda Unita' Sanitaria Locale competente sul territorio in cui si svolge l'attivita' lavorativa, per la predisposizione degli interventi di emergenza del caso. Se l'azienda o unita' produttiva svolge attivita' lavorative comprese in gruppi diversi, il datore di lavoro deve riferirsi all'attivita' con indice piu' elevato.ù
Detto questo in entrambi i casi classificherei l'azienda in gruppo A nella totalità.
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2. Il datore di lavoro, sentito il medico competente, ove previsto, identifica la categoria di appartenenza della propria azienda od unita' produttiva e, solo nel caso appartenga al gruppo A, la comunica all'Azienda Unita' Sanitaria Locale competente sul territorio in cui si svolge l'attivita' lavorativa, per la predisposizione degli interventi di emergenza del caso. Se l'azienda o unita' produttiva svolge attivita' lavorative comprese in gruppi diversi, il datore di lavoro deve riferirsi all'attivita' con indice piu' elevato.ù
Detto questo in entrambi i casi classificherei l'azienda in gruppo A nella totalità.
- Dipiùninso
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- Iscritto il: 27 ott 2008 17:09
- Località: RN
Ciao a tutti :smt039
Il discorso è corretto, non hai specificato però il numero esatto di lavoratori, infatti quest'ultimo mentre se l'azienda rientra, per tipologia, nel gruppo AI è ininfluente, se rientra nel gruppo AII deve essere almeno 6, ma non 6 in totale, 6 con quell'indice indortunistico.
II) Aziende o unita' produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o
riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilita'
permanente superiore a quattro, quali desumibili dalle statistiche
nazionali INAIL relative al triennio precedente ed aggiornate al 31
dicembre di ciascun anno (clicca sul collegamento per consultare la
tabella). Le predette statistiche nazionali INAIL sono pubblicate nella
Gazzetta Ufficiale;
Il discorso è corretto, non hai specificato però il numero esatto di lavoratori, infatti quest'ultimo mentre se l'azienda rientra, per tipologia, nel gruppo AI è ininfluente, se rientra nel gruppo AII deve essere almeno 6, ma non 6 in totale, 6 con quell'indice indortunistico.
II) Aziende o unita' produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o
riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilita'
permanente superiore a quattro, quali desumibili dalle statistiche
nazionali INAIL relative al triennio precedente ed aggiornate al 31
dicembre di ciascun anno (clicca sul collegamento per consultare la
tabella). Le predette statistiche nazionali INAIL sono pubblicate nella
Gazzetta Ufficiale;
siamo in presenza di circa 15 installatori esterni e circa 80 impiegati.
quindi classificando l'intera azienda nel gruppo A devo formare sia gli installatori (che lavorano prettamente in esterno) con un corso di 16 ore che gli impiegati della sede?
quindi classificando l'intera azienda nel gruppo A devo formare sia gli installatori (che lavorano prettamente in esterno) con un corso di 16 ore che gli impiegati della sede?
- Dipiùninso
- Messaggi: 532
- Iscritto il: 27 ott 2008 17:09
- Località: RN
Sì, il tipo di corso deriva dalla classificazione dell'azienda.
Al momento che io sappia non sono previste sgmentazioni.
Anche perché, nella maggioranza dei casi, impiegati e operai lavorano a pochi metri di distanza, quindi l'impiegato deve saper soccorrere l'operaio all'occorrenza, non solo chi svolge la sua stessa mansione.
Al momento che io sappia non sono previste sgmentazioni.
Anche perché, nella maggioranza dei casi, impiegati e operai lavorano a pochi metri di distanza, quindi l'impiegato deve saper soccorrere l'operaio all'occorrenza, non solo chi svolge la sua stessa mansione.
nel mio caso gli uffici sono completamente distaccati dall'attività degli installatori.
la normativa è chiara sulla classificazione, ma mi pare pazzesco che debba formare gli impiegati con un corso di 16 ore per un rischio in effetti non loro.
inoltre chiedo un parere sulla comunicazione all'ASL della classificazione al Gruppo A: deve essere trasmessa una tantum o per ogni luogo di lavoro?
la normativa è chiara sulla classificazione, ma mi pare pazzesco che debba formare gli impiegati con un corso di 16 ore per un rischio in effetti non loro.
inoltre chiedo un parere sulla comunicazione all'ASL della classificazione al Gruppo A: deve essere trasmessa una tantum o per ogni luogo di lavoro?
- Dipiùninso
- Messaggi: 532
- Iscritto il: 27 ott 2008 17:09
- Località: RN
ogni luogo di lavoro?
Al massimo per ogni unità produttiva.
Diversamente se è classificazione dell'Azienda nella sua totalità, è una, non puoi classificare l'azienda in più gruppi, tant'è che ti dice che se sono più di uno devi riferirti a quello con l'indice più elevato.
Dopo di che una variazione della comunicazione potrà avvenire se quelli con l'indice più elevato, scendono sotto i 5 e quindi muta la classificazione.
Capisco la tua difficoltà, ma nell'applicazione della legge il nostro punto di vista è secondario, soprattutto se non è lasciato spazio all'interpretazione. L'unica cosa che puoi fare è tenere più alto il numero degli addetti tra i lavoratori con indice più elevato e abbassare il numero degli addetti tra gli impiegati (pur garantendo il servizio di primo soccorso).
![:smt017](./images/smilies/017.gif)
Al massimo per ogni unità produttiva.
Diversamente se è classificazione dell'Azienda nella sua totalità, è una, non puoi classificare l'azienda in più gruppi, tant'è che ti dice che se sono più di uno devi riferirti a quello con l'indice più elevato.
Dopo di che una variazione della comunicazione potrà avvenire se quelli con l'indice più elevato, scendono sotto i 5 e quindi muta la classificazione.
Capisco la tua difficoltà, ma nell'applicazione della legge il nostro punto di vista è secondario, soprattutto se non è lasciato spazio all'interpretazione. L'unica cosa che puoi fare è tenere più alto il numero degli addetti tra i lavoratori con indice più elevato e abbassare il numero degli addetti tra gli impiegati (pur garantendo il servizio di primo soccorso).