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Formazione con accesso a fondi pubblici di finanziamento

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

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Bond
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Stamane ero presso un ente di formazione che aiuta piccole e medie aziende artigiane per l’accesso ai fondi di finanziamento pubblici.
Io collaboro molto con questo ente perché a molti miei clienti io preparo il programma di formazione in conformità con le richieste dei gestori dei fondi e lo presento all’ente per l’ottenimento.
Fino ad ora, salvo problemi politici o sindacali più grossi di me (vedi post specifico), non ho mai avuto problemi con autorizzazioni e permessi.
Mi sono messo a fare quattro chiacchiere con la ragazza che si occupa della parte burocratica e, a quanto sembra, pare che tutto ‘sto sistema previsto dall’art. 11 “Attività promozionali” sia un immensa bolla di sapone.
Mo vi spiego il perché.

Fino ad ora sapevo che non si poteva includere nel programma e di conseguenza finanziare tutta la formazione obbligatoria tra cui:
- corsi per DDL/RSPP
- corsi per RSPP
- corsi antincendio
- corsi di primo soccorso
- corsi per ponteggisti

Tutto il resto era “terra di nessuno” e passava tranquillamente la verifica per l’approvazione.
Ho azzardato una domanda, perché avevo qualche dubbio, chiedendo: “ma la formazione per dirigenti e preposti è considerata formazione obbligatoria?”
Dopo una veloce analisi si è constatato che, in realtà, non esistono ancora programmi ministeriali che dettano i contenuti e la durata minima del corso e quindi potrebbe non essere “obbligatorio” ma (c’è ‘sto <ma>) c’è un preciso obbligo di legge che lo prescrive.
Quindi, se lo dice la legge è obbligatorio e quindi non inseribile in un programma di formazione finanziato.
Alchè ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti.
Ma scusa, allora non c’è praticamente più nulla di <non> o <formazione>
La formazione sull’uso dei DPI di 3° categoria contro qualsiasi rischio è già obbligatoria e questo include tutte le lavorazioni in cui si utilizzi, ad esempio, l’imbracatura di sicurezza (utilizzo di ponteggi mobili, piattaforme sviluppabili)
La formazione sull’uso dei carrelli elevatori è già obbligatoria
La formazione sui gruisti è obbligatoria in alcune regioni e/o lo sarà nelle altre

Applicando in modo esteso questo concetto secondo cui “tutta la formazione prescritta dal coso 81” è già obbligatoria… allora cosa resta da finanziare come <formazione> sulla sicurezza?
Cosa ci mettiamo nel programma di formazione da presentare al Ministero per l’accesso al fondo?
E poi, per quale motivo ci saranno questi fondi se poi non è permesso l’accesso perché il 98% della formazione è obbligatoria in quanto prescritta dal coso 81?

A queste domande non siamo riusciti a dare una risposta e si resta ancora in attesa di comunicazioni ufficiali dall’alto

Cioè, da una parte di danno un bel mazzo di fiori profumato e sgargiante, dall’altro te lo mettono in quel posto perché non lo puoi prendere in mano.

Ci avete mai pensato a questo giochetto infame?
Qualcuno è in grado di rispondere?

Io no

Grazie
Ciaaa
Bond
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Bosol70
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Ciao Bond (questa volta penso di non aver sbagliato il soggetto! :smt016 )
Mi è capitato di essere docente presso alcuni corsi finanziati organizzati da illustri enti formatori i quali hanno mascherato con programmi dai contenuti generali formazioni obbligatorie da te citate tra cui dpi anticaduta, ponteggi, addetti antincendio e primo soccorso. I suddetti corsi finanziati sono andati a buon fine in quanto gli enti in sede di rendicontazione si sono rivelati adempienti percui hanno ricevuto il finanziamento (e mi hanno pagato, anche se con nove mesi di ritardo). Al termine hanno attestato regolarmente la formazione ai partecipanti. Sicuramente hanno trovato l'escamotage per figurare che tutto era in regola.

Dal tuo intervento ho capito tante cose che  non ero riuscito a spiegarmi in precedenza, e anch'io mo trovo partecipe delle stesse tue perplessità  :smt017

L'idea che mi sono fatto è che se l'Ente formatore ha in organico dei bravi burocrati riesce a dimostrare e a fare di tutto e di più. :smt117
Saluti :smt00_01
Non è importante il colore del gatto, ma il numero di topi che riesce a catturare. (Mao Tse-Tung)...
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Bond
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Ma vedi, ora pare che il nuovo indirizzi programmatici del governo e del ministero siano leggermente cambiati rispetto a prima.
Se prima una formazione per l'uso dei ponteggi mobili poteva essere considerata "aggiuntiva o integrativa" ora non lo è più perchè include l'uso delle imbracature di sicurezza
Se prima una formazione per la conduzione di autogrù o autocarri con gru idraulica poteva essere considerata "aggiuntiva o integrativa" perchè include manovre con impianti di sollevamento.

Più in generale, prima la linea operativa era questa: il corso è regolato, in temini di durata ed argomenti, da una normativa nazionale o regionale?
SI -> il corso è considerato obbligatorio e quindi non finanziabile (vedi RSPP, antincendio, PS, ponteggisti)
NO -> il corso è "integrativo o aggiuntivo" alla sicurezze e può essere finanziato

Ora le cose, o meglio, gli indirizzi, stanno cambiando.
L'81 rimarca molto sugli aspetti di informazione, addestramento e formazione ed è praticamente tutto obbligatorio: c'è un rischio specifico nella mansione?
SI -> è obbligatorio informazione, addestramento e formazione
NO -> è obbligatoria solo l'informazione

Da ciò si deduce che tutta la formazione, intesa come informazione+addestramento+verifica-apprendimento, non può passare al vaglio dell'approvazione ministeriale

E io che gli faccio come formazione?
Sull'uso di Excel e Word e su come di introducono le monetine nel distributore del caffè?
Ma suvvia...

Ciaaa
Bond
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Dipiùninso
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Sui modelli di organizzazione e gestione?

oppure organizzando le classi ponte per gli immigrati...
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