Domanda: Perché nei cancerogeni http://ntp.niehs.nih.gov/ntp/roc/toc11.html si ammettono limiti di soglia?
L'ACGIH pubblica accanto ad ogni cancerogeno il relativo TLV-TWA, è corretto? A quanto mi risulta tali sostanze non dovrebbero possedere limite di soglia.
Boh
Ciao
Marzio
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
cancerogeni e TLV
Concordo, non ci dovrebbero essere soglie.
Però, questo lo dice la ns. legislazione, che prevede la dicitura "ridurre al minimo l'esposizione", mentre l'ACGIH dice che quei livelli di concentrazione per 40 ore alla settimana per tutta una vita lavorativa dovrebbero cautelare quasi tutti i lavoratori. La stessa ACGIH, peraltro, sottolinea che questi limiti, in particolare i TLV-TWA, devono essere utilizzati come orientamenti o raccomandazioni per la prevenzione dei rischi nell'ambiente di lavoro, e soprattutto non costituiscono una linea di demarcazione netta tra concentrazione pericolosa e concentrazione non pericolosa.
Dire "stiamo al di sotto dei TLV dell'ACGIH" significa esattamente quello che sembra, ossia che si è al di sotto: ma i TLV devono essere usati propriamente nel senso appena detto. E molto, ma proprio tanto, conta quanto si è al di sotto. Perchè se si superano I TLV, è ragionevole prevedere un danno per gli esposti, mentre al di sotto entrano in campo le suscettibilità individuali.
Inoltre, < 1/5 è una cosa, <1/20 è un'altra cosa, <1/100 mi sentirei più tranquilla.
Nofer
Però, questo lo dice la ns. legislazione, che prevede la dicitura "ridurre al minimo l'esposizione", mentre l'ACGIH dice che quei livelli di concentrazione per 40 ore alla settimana per tutta una vita lavorativa dovrebbero cautelare quasi tutti i lavoratori. La stessa ACGIH, peraltro, sottolinea che questi limiti, in particolare i TLV-TWA, devono essere utilizzati come orientamenti o raccomandazioni per la prevenzione dei rischi nell'ambiente di lavoro, e soprattutto non costituiscono una linea di demarcazione netta tra concentrazione pericolosa e concentrazione non pericolosa.
Dire "stiamo al di sotto dei TLV dell'ACGIH" significa esattamente quello che sembra, ossia che si è al di sotto: ma i TLV devono essere usati propriamente nel senso appena detto. E molto, ma proprio tanto, conta quanto si è al di sotto. Perchè se si superano I TLV, è ragionevole prevedere un danno per gli esposti, mentre al di sotto entrano in campo le suscettibilità individuali.
Inoltre, < 1/5 è una cosa, <1/20 è un'altra cosa, <1/100 mi sentirei più tranquilla.
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Concordo con NOFER ( e come non potrei !!!):
in emilia vige il limite di 1 decimo del TLV, con valori rapportati alla durata della esposizione. Inoltre è fuor di dubbio che la esposizione ai cancerogeni accertati dovrebbe essere evitata in assoluto, a meno che non sia strettamente inidispensabile.
in emilia vige il limite di 1 decimo del TLV, con valori rapportati alla durata della esposizione. Inoltre è fuor di dubbio che la esposizione ai cancerogeni accertati dovrebbe essere evitata in assoluto, a meno che non sia strettamente inidispensabile.
La differenza fra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti.
Beh penso che il documento della home di oggi sia proprio un utile approndimento sulla suscettibilita' ai cancerogeni:Nofer ha scritto:...mentre al di sotto entrano in campo le suscettibilità individuali.
http://www.sicurezzaonline.it/homep/inf ... 050304.htm
Saluti gente da
Onesto :smt00_01
Ovviamente il problema è per lo meno delicato. Mi risulta che l'effetto dell'esposizione a cancerogeni riconosciuti è di tipo "stocastico", cioè probabilistico. Porto sempre in questi casi l'esempio dell'amianto: se sei esposto per tot tempo a tot concentrazione di fibre, puoi stare tranquillo che ti verrà l'asbestosi; però puoi vivere tutta la vita in mezzo all'amianto senza che ti venga il mesotelioma, così come se inspiri nei polmoni una fibra in tutta la tua vita, dopo 30 anni ti viene il tumore.
E' altrettanto evidente però che maggiore è l'esposizione, maggiore è la probabilità che ti venga il tumore.
In conclusione, anche a me sembra che stabilire un TLV per i cancerogeni, che in genere si aggira sui 5 mg/mc, sia un controsenso: l'esposizione deve essere semplicemente evitata oppure contenuta ai minori livelli possibili quando non si possa fare altro. Almeno in questo la nostra legislazione è garantista, perché in parte se ne frega dei TLV, che costituiscono comunque un rischio calcolato.
Adesso non ho sottomano documentazione, ma i TLV per i cancerogeni non sono di tipo C?
E' altrettanto evidente però che maggiore è l'esposizione, maggiore è la probabilità che ti venga il tumore.
In conclusione, anche a me sembra che stabilire un TLV per i cancerogeni, che in genere si aggira sui 5 mg/mc, sia un controsenso: l'esposizione deve essere semplicemente evitata oppure contenuta ai minori livelli possibili quando non si possa fare altro. Almeno in questo la nostra legislazione è garantista, perché in parte se ne frega dei TLV, che costituiscono comunque un rischio calcolato.
Adesso non ho sottomano documentazione, ma i TLV per i cancerogeni non sono di tipo C?