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Autocertificazione DVR per aziende sotto i 10 dipendenti

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

Benvenuti nella nostra nuova community e buone discussioni a tutti!
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Dato che sono un contemporaneo, mi autointerpreto... :-)

Se c'è necessità di un rilievo strumentale o specialistico su cui fondare la valutazione dei rischi, si deve fare. Pena la non affidabilità delle misure di prevenzione e protezione. Il rumore lo devo misurare altrimenti su cosa baso le misure di prevenzione e protezione? Stesso per l'ATEX e per molti altri titoli tecnici.
Le misure di prevenzione e protezione devono essere studiate e proporzionali al rischio valutato. E se sono necessari rilievi strumentali o parere esperti, questi devono essere effettuati/richiesti.
Altrimenti diviene priva di significato la valutazione dei rischi. Scafandriamo tutti e abbiamo risolto il problema alla fonte come fa l'OSHA con il Cow Boy (vedi allegato)

Con l'esempio del colesterolo volevo intendere questo.

Fatto questo, è importante che siano adottate le misure di prevenzione e protezione e non solo scritte in un meraviglioso documento.

Se l'azienda può far ricorso all'autocertificazione, lo faccia pure. Anzi, risorse risparmiate da destinare ad altra prevenzione. Ma metta in sicurezza i luoghi di lavoro. E' questo quello che conta.

Ciao

Marzio
Allegati
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"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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pes
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Iscritto il: 19 mag 2008 17:47

:smt005
io avrei una risposta che nasce dalla strada:

Negozio di cartolibreria con n. 2 dipendenti + datore di lavoro:
il commercialista ha fatto fare l'autocertificazione (pezzo di carta) al titolare dell'azienda.
Arriva la ASL a Dicembre 2008 (perchè andare in una cartolibreria???) Bhooo!!! si è scoperto dopo che c'era stato un esposto.

L'ispettore chiede la valutazione dei rischi, il titolare tutto baldanzoso gli presenta l'autocertificazione, loro dicono ok, però chiedono al titolare quali rischi ha valutato e come li ha valutati?
gli estintori non erano facilmente accessibili (c'erano le fotocopiatrici davanti). Gli ha chiesto quali misure di prevenzione e protezione aveva adottato per ridurre al minimo i rischi derivanti dall'utilizzo delle fotocopiatrici?
Come ha valutato il rischio incendio e dove erano le misure di prevenzione e protezione (cartellonistica di sicurezza)?
Gli incaricati antincendio e primo soccorso????

Il titolare completamente all'oscuro di queste cose non ha risposto ad una sola delle loro domande.

RISULTATO: verbale di 8.000 euro e BUON NATALE


Il commercialista in vacanza a Saint Moriz   :smt030
Il titolare dell'azienda a piangere sotto l'albero di Natale.  :smt022

UN BUON TECNICO PARLA CON IL PROPRIO CLIENTE!!!
abbasso l'autocertificazione (pezzo di carta)!!!!
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

pes ha scritto: RISULTATO: verbale di 8.000 euro e BUON NATALE
Il glorioso professor Chiffi dell'Università di Padova, al termine di ogni dimostrazione, scriveva in grande sulla lavagna:

CVD

Ciao

Marzio
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cimmi
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Iscritto il: 13 nov 2008 21:16

pes ha scritto::smt005

UN BUON TECNICO PARLA CON IL PROPRIO CLIENTE!!!
abbasso l'autocertificazione (pezzo di carta)!!!!
Capita a fagiolo questa tua bellissima frase, ecco cosa ho fatto io due giorni fa:

Rivendita giornale con profumeria e giocattoli:

Leggo punto per punto con il titolare l'autocertificazione e punto per punto gli dico cosa deve fare, devi fare il corso come Datore di Lavoro RSSP, devi fare il corso come Adetto alle emergenze, devi fare il corso come adetto all'incendio.
Metti sulla dichiarazione che hai fatto la valutazione con il sottoscritto.
Poi siamo andati in giro per il negozio, valutato gli scaffali e le scale e come sono ancorate, ho valutato la possibilità di cauta delle scatole accatastate, ho detto di prendere contatto con il suo elettricista per fare un prima verifica dell'impianto elettrico e poi di chiamare un organismo notificato (cosa sarà mai questa cosa strana), siamo andati nel deposito, gli ho detto di togliere tutto il materiale accatastato nelle corsie, sistemare bene il materiale sugli scaffali stando attento a non sovraccaricare il tutto, ho verificato che le scale fossero idonee, ho verificato la presenza degli estintori e il numero, gli ho fatto mettere sulla porta del deposito vietato fumare e usare fiamme libere.

E da quello che hai scritto mi sembra di capire che gli ispettori non hanno chiesto la documentazione ma che dimostrasse a voce come avesse valutato.

e qui torniamo al punto di partenza.

Comunque UN BUON TECNICO PARLA CON IL PROPRIO CLIENTE se il cliente chiama il tecnico e il tecnico non è un commercialista (chiedere a NOFER per dettagli).

Ciao
Bisogna essere seri, ma mai sul serio
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

... ed a chiamata rispondo.
Vi racconto come sto gestendo i clientini piccinini che mi ha mandato quel commercialista di quella mia cliente che etc. etc. .
Sto acquisendo "gli ordini" che mi vengono inviati con frasi del tipo "cara nofer, siccome che io l'anno scorso (o anche negli anni scorsi, dipende) mi sarei fatto la valutazione dei rischi del mio bar/tabaccheri/rivendita parati/cartoleria/tipografia/etc, ti dispiace venire a vedere se poi ho sistemato ciò che c'era da sistemare e se il mio unico dipendente corre rischi o stiamo tranquilli?". Eh, perchè la cartuscella dell'autocertificazione già ce l'hanno... Allora, io tutta pimpante e baldanzosa (limitatamente alle condizioni meteo) ci vado, e faccio esattamente ciò che fa cimmi, e dopo sto anche inviando, con data di protocollo rigorosamente esatta del giorno in cui la edito una relazioncella. In detta relazioncella ci segno davvero in brevissimo le eventuali misure preventive adottate (dalla luce di emergenza ai guanti per quando si fanno le pulizie), segnalo ciò che potrebbe essere ulteriormente migliorato a costo 0 o al più 0,5 (dalla disposizione del materiale sino al programma di ritinteggiatura dello sgabuzzino/servizi alla segnalazione di qualche gradino se ci sono e se serve), confermo che quindi lui aveva fatto una corretta valutazione ed aveva esaminato tutti i fattori significativi.  E lì veramente in una sola frase condenso tutti i rischi che NON ci sono. Così siamo sicuri di 2 cose: 1°, nessuno potrà mai contestargli che non li ha valutati, siamo in due a dire che non ci sono ed io lo sottoscrivo anche, e poi 2° ho così avuto modo di fare un briciolino di cultura della sicurezza.
Per esempio, ho spiegato al signore del bar che lui non ha il rischio da "radiazioni ottiche artificiali" perchè usa solo normale illuminazione (schermata) che non è suscettibile di ingenerare questo rischio, mentre magari il meccanico affianco quando usa la saldatrice ad elettrodo ce l'ha, al signore della tipografia ho "confermato" che effettivamente il MC dev'essere nominato, etc. etc.  
Non mi sto arricchendo, sto perdendo un sacco di tempo, ma in compenso sto facendo fare tanta scuola alla giovincella che aveva conseguito presso l'univ il titolo di "responsabile di sicurezza, prevenzione e protezione" (sic!), che finalmente inizia a capire cosa avrebbero dovuto raccontarle in ben 1500 (ebbene sì, proprio 1500) ore di Master con tanto di moduli A, B e C.
Invecchio, mi si incanutisce il capello, ma sono sempre orribilmente coerente con me stessa.  
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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ursamaior
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Località: L'isola che non c'è

:smt049
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Mauro
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Località: Milano

ok, Nofer meraviglia, ma il problema e': in una azienda piccola, ammesso che ci sia una qualunque fonte di rumore, ad esempio il trapano di una elettricista con ragazzo al seguito, nell'autocertificare l'avvenuta valutazione dei rischi, ritieni di dover presentare una qualche nota specifica o no? E se si, cosa ci scrivi sopra? Che hai valutato a orecchio, con dati di letteratura, misure, per paragone con attivita' simili?
Chi vede il periglio ne' cerca di salvarsi, ragion di lagnarsi del fato non ha (DEMOFONTE)
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Bond
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Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

Domanda ai sostenitori della toria dell'autocertificazione "unica".

Avete intenzione di estendere l'autocertificazione anche ai rischi da stress da lavoro-correlato?

:smt016

Ciaaa
Bond
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Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
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cimmi
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Iscritto il: 13 nov 2008 21:16

Bella domanda Bond......................

Due risposta positiva Se Vale Vale

risposta negativa che ci pensi il MC ............ma se non c'è.?

Comunque mi sembra che tutti siamo d'accordo che l'autecertificazione è un pezzo di carta inutile e l'articol di legge realtivo è scritto male, ma se è una possibilità che la legge ammette e non viene scritto da nessuna parte che ci devono essere pezzi giusticativi perchè devo allegarli o devo negare al cliente di fare l'autocertficcazione.

Posi ci sono altri due problemi:
Primo se il cliente chiama un tecnico questi gli dirà come comportarsi e se fare autocerficiazione o DVR semplificato.
Secondo : se fa tutto da solo MA CHE COLPA ABBIAMO NOI (da una famosa canzone).

Tornando al punto della legge, sicuramente è scritto male l'articolo,  perchè il limite non deve essere le dieci persone, o almeno solo quello ma si devono individuare una serie di attività che oggettivamento non hanno bisogno dl DVR.

E' chiaro, è parlo per la mia ditta di impianti elettrici con 2 dicasi 2 dipendenti, con ufficio usato SOLO sal sottoscritto, piccolo magazzino (box), che ho fatto un misto, ho autocertificato ma ho eseguito le valutazioni del rumore e delle vibrazioni, ma poi devo dare il POS quando lavoro in cantiere e quindi  ho eseguito un piccolo DVR.

Qui ci stiamo incartando e penso, che forse sia arrivato il momento di cominicare a tirare le somme di questa interessante disquisizione. :smt021

Ciao
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gibbo39
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Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Domanda ai sostenitori della toria dell'autocertificazione "unica".

Avete intenzione di estendere l'autocertificazione anche ai rischi da stress da lavoro-correlato?
E' evidente che continuiamo a parlare lingue diverse :
Quanto previsto nel precedente
periodo non si applica alle attività di cui all’art. 31, comma 6, lettere a), b), c), d) nonché g).
l'organizzazione rientra in una di quelle riportate in questi commi ?

Se no:
gli stessi datori di lavoro possono autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi
Lo stress lavoro correlato è un rischio ?

Se si:

è evidentela possibilità da parte del DL di autocertificare la sua valutazione insieme a tutte le altre.

Bond... non è che il mio desiderio è quello di contraddirti per partito preso, è che leggendo la legge non vedo altro modo di interpretarla.


Se poi vogliamo inventarci i mostri... allora quella è un'altra cosa, giusto sbagliato ? questa è un'altra cosa ancora... ma non è certo colpa di chi applica quanto scritto nella legge... bensì di coloro che l'hanno scritta.

ciao

gibbosky
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