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Autocertificazione DVR per aziende sotto i 10 dipendenti

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Nofer
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Mauro ha scritto:ok, Nofer meraviglia, ma il problema e': in una azienda piccola, ammesso che ci sia una qualunque fonte di rumore, ad esempio il trapano di una elettricista con ragazzo al seguito, nell'autocertificare l'avvenuta valutazione dei rischi, ritieni di dover presentare una qualche nota specifica o no? E se si, cosa ci scrivi sopra? Che hai valutato a orecchio, con dati di letteratura, misure, per paragone con attivita' simili?
maurotesoro... GRAZIE per il meraviglia, ho deciso di ritenerlo un complimento!
No, se c'è la fonte del rumore la valuto. Per esempio, la tipografia: ci hanno la macchina litografica che -quando gira- poco poco ma gli 80 li supera, non l'ho misurata quella nello specifico ma ho dati di altre 5 macchine uguali presso altri clienti e fanno da 80.3 a 81.7 (ma quella di 81.7 era in un bugigattolo minuscolo). Poichè la mansione in quella fattispecie produttiva prevede che la macchina non lavori per più di 4 ore giorno, al massimo ed a pieno regime, è facile farsi i conti : 81.7 - 3.0 =78.7 =< 80.0. Però gli ho segnalato che nell'eventualità di incremento produttivo (ed occupazionale) che consenta un utilizzo prossimo alle 8 h/die di procedere a valutazione basata su misure sperimentali fonometriche. Il rilegatore lavora a mano e con la colla, nemmeno se canta super gli 80, finiti lavori.
Per i posti come la tabaccheria o il bar (che non ha musica) e gli altri mi rifaccio alla mitica circolare 4 della regione Lazio ed alle LG dell'Ispesl di buona anzi ottima memoria, che trattando del "valore inferiore di azione" rimasto invariato ritengo siano ancor più che valide.
Analogo farei il discorso per il trapano dell'elettricista "di casa" o per l'idraulico (che ufficialmente non esistono), anche per le vibrazioni.
Per i bar ed un salumiere, per la MMC (prevalentemente delle confezioni di acqua) mi sono regolata sul fatto che la movimentazione, e il posizionamento, sono eseguite sul carrellino del fornitore dal fornitore stesso quando consegna e loro si limitano a rifornire quotidianamente il frigorifero o il banco refrigerato con le bottiglie sfuse. E a spostare anche 12 bottiglie da kg.1,5 max in 2 volte o persino 24 al giorno -mo' che fa caldo- in 4 volte tenderei ad escludere si possa superare un IR di 0,75. Se ci tieni, ti faccio il conticino preciso e ti dico quanto viene.
Ho cercato di usare i residui cerebrali, insomma.
Nofer
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gibbo39
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alle LG dell'Ispesl di buona anzi ottima memoria, che trattando del "valore inferiore di azione" rimasto invariato ritengo siano ancor più che valide.
adotto la stessa identica metodologia .

bye

gibbosky
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Bond
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Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
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gibbo39 ha scritto:Bond... non è che il mio desiderio è quello di contraddirti per partito preso, è che leggendo la legge non vedo altro modo di interpretarla.
Sto solo cercando di capire la "vostra" filosofia
:smt047

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Bond
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ph_lapher
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Località: ProfondoSud

leggendo i vostri interventi (e non solo su questa discussione) mi sento di dire che la "filosofia" è la stessa per tutti...
cambia l'applicazione, è ovvio, perchè ognuno di noi combatte in luoghi diversi e per clienti diversi (per dimensione, cultura, stimoli esterni, ecc.)

nella mia realtà quando mi chiama un cliente, non ha mai (vi stupisce?) e dico mai applicato una norma in sicurezza.
proporgli di botto un mare di valutazioni tecniche (e io non posso farle nemmeno tutte... quindi gli devo proporre di contattare altre professionalità) vuol dire perderlo prima ancora di cominciare!
e perderlo vuol dire darlo alla concorrenza (mia) che produce false autocertificazioni, falsi attestati e tuttoquellochenoisappiamobenissimo...
tanto non è successo niente fin'ora!!!

spero di non sbagliare se riporto un principio di nostra maestra nofer, riguardo valutazione vibrazioni si/no, e spero di ricordarne bene il senso:
se un piccolo imprenditore decide di considerare alto il suo rischio e spende il suoi soldini in misure di prevenzione e protezione anzichè in misurazioni strumentali sono più contenti tutti... meno che i tecnici misuratori  :smt020 !
è più contento lui, è più contento il tutelato, è più contento l'ispettore...

ovvio: per tutto ci vuole misura...
tutto è veleno e niente è veleno, è la dose che fa il veleno... non si dice così?

se un ddl conosce i suoi 9 lavoratori e SA che sono felici, può autocertificare di aver valutato il rischio da stress lavoro correlato e di non temerlo?
secondo il dl81 (v.riferimenti di gibbo) si!

se un ddl conosce i suoi 3 lavoratori e se ne frega se sono felici può autocertificare lo stesso?
secondo il dl81 si!

è qui che vedo differenze di "filosofia", non sulla presenza di DVR o autocertificazioni.
il primo non teme smentita, e il secondo non teme ispettori!
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ursamaior
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Località: L'isola che non c'è

Recupero questo thread per  riportare quanto indicato dalle linee guida rumore della regione Piemonte, perfettamente in linea con quanto avevo precedentemente asserito:

L’art. 29, al comma 5, indica che le aziende che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate, che allo stato attuale non sono ancora emanate ed in tal caso è previsto che gli stessi datori di lavoro possono autocertificare l'effettuazione della valutazione dei rischi.
Si ricorda che da tale semplificazione sono esclude le attività particolari di cui all’art. 31
Tuttavia l’art. 181 precisa che si deve comunque poter testimoniare di aver fatto la valutazione del rischio ed è anche detto che la valutazione deve essere stata eseguita da una persona qualificata. Inoltre il comma 5 dell’art. 190 prevede che la valutazione individui le misure di prevenzione e protezione necessarie ai sensi degli articoli 192, 193, 194, 195 e 196 ed documentata in conformità all'articolo 28, comma 2.
Pertanto, similmente a quanto succede per tutti i rischi per i quali esistono specifiche regole di valutazione (ad es.: ACM, ACh), l’azienda deve quindi disporre quanto meno di una documentazione nella quale risulti l’identificazione delle sorgenti, degli esposti e in quale classe di rischio questi ultimi sono stati collocati ai fini della adozione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti e tutto questo per valutazione di personale qualificato.
L’indicazione operativa per le aziende è quella di richiedere sempre una relazione tecnica a firma del personale qualificato, se la valutazione prevede misurazioni a sostegno del documento di valutazione o dell’autocertificazione.

Come al solito si può rispondere che queste sono linee guida e non legge. Fermo restando che la norma riconosce come il riferimento a norme tecniche linee guida e prassi sia garante della corretta applicazione della norma stessa, se comunque non vi convince nemmeno il fatto che quanto la logica suggerisce viene ribadito anche da una regione, non so che farci...
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gibbo39
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Buongiorno Ursa,
premesso che il post ha preso in considerazione estremi legati alla mera interpretazione della legge, e che chiaramente il buon senso in una azienda di due dipendenti dove è presente un maglio porta chiunque a fare una valutazione del rumore, volevo sempre farti notare che si tratta di linee guida.
Il senso del post,  in modo provocatorio è legato all'interpretazione della legge...che ha denotato chiaramente una spaccatura e disomogeneità di pensieri all'interno del forum, tutto qua.

D'accordo con tutto quanto dici, e con quello che è consigliato di fare da tutte le linee guida del mondo...
Il punto focale riguarda l'esistenza o meno di sentenze verso coloro che hanno solo il mero foglietto con l'autocertificazione dell'avvenuta valutazione del rischio.

Ciao e grazie del contributo.

gibbosky
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

gibbo39 ha scritto: volevo sempre farti notare che si tratta di linee guida.
ursamaior (un post sopra) ha scritto:Come al solito si può rispondere che queste sono linee guida e non legge. Fermo restando che la norma riconosce come il riferimento a norme tecniche linee guida e prassi sia garante della corretta applicazione della norma stessa, se comunque non vi convince nemmeno il fatto che quanto la logica suggerisce viene ribadito anche da una regione, non so che farci...
C.V.D.
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Bond
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:smt026

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ricky21000
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Iscritto il: 11 feb 2005 22:05

Io ai DL faccio sempre un piccolo esempio. E' come quando si va in farmacia e si acquista un farmaco. Si può autocertificare il possesso di certi requisiti di reddito firmando l'autocertificazione. Al momento finisce lì (ossia il farmacista mi dà il farmaco gratis senza fiatare). Un domani ci fosse un controllo sul possesso dei requisiti mi verrebbe richiesta la dichiarazione dei redditi e tutto quanto necessario. Questo non vuol dire che la dichiarazione dei redditi sia un allegato all'autocertificazione. Per la VDR la vedo allo stesso modo. Posso autocertificare di averla fatta ed in prima istanza è sufficiente. In caso di infortunio o altri problemi qualcuno mi chiederà conto dei requisiti sottostanti l'autocertificazione. A questo punto andrà mostrato qualcosa di simile ad un DVR (= dichiarazione dei redditi, che sarà piccola perchè l'azienda è piccola e non ha rischi particolari) perchè altrimenti è come essere evasori totali (no dichiarazione dei redditi, non significa non avere reddito). Io la riassumo così.
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Mauro
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:51
Località: Milano

In Italia si stimano 300 miliardi di euros all'anno di sommerso!!! Evasione fiscale tra imposte dirette e indirette pari a 160 miliardi di euros all'anno!!! Siamo i primi in Europa.
Chi vede il periglio ne' cerca di salvarsi, ragion di lagnarsi del fato non ha (DEMOFONTE)
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