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Dubbio sulle attrezzature

In questo Forum verranno aperte discussioni su questioni eminentemente tecniche relative a impianti, macchine, rumore, vibrazioni, ATEX, prevenzione incendi, ecc...
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Bond
Messaggi: 2685
Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

Ho qualche dubbio su di un paio di attrezzature da lavoro e non riesco a reperire le norme tecniche specifiche
Mo vi spiego

1° quesito
Domanda: a quale altezza minima da terra deve essere installato il doppio comando di funzionamento?
Chiedo questo perchè in una pressa-stiro ho notato un problema di progettazione.
Il doppio ocmando è posto ad una altezza di circa 70-75 cm da terra tanto che sia io (che sono fuori taglia perchè oltre 1,90 mt e quindi non faccio testo) che le lavoratrici di taglia normale sono obbligate a chinarsi in avanti di una decina di gradi per pigiare entrami i bottoni che servono alla chiusura automatica del pannello superiore.
Così facendo però la testa entra nel raggio d'azione del pannello e vengono esposte ad urti improvvisi sulla sommità del capo.
Vero è che il pannello è dotato, su tutto il perimetro di esposzione, di barra di sicurezza che interrompe l'abbassamento in caso di presenza di un ostacolo facendolo ritornare in poszione alzata.
Inoltre la bassa di sicurezza è rivestita con guaina imbottita che evita la formazione di bernoccoli.
Però (e l'ho provato su di me) l'operatore riceve comunque una bella botta sulla testa con possibilità di colpo di frusta e ripercussioni sulla parte del collo e cervicale.
Secondo me i pulsanti sono ad un'altezza troppo bassa ma sul MIUM dell'attrezzatura pare che sia tutto in regola.
Voi che ne pensate?

2° quesito
Può una spazzolatrice per calzature essere assimilata ad una mola smeriglio per quanto concerne le sicurezze?
Infortunio occorso presso una spazzolatrice rotatoria di calzature.
Sono attrezzature simili a mole ma non lo sono perchè mancano del disco abrasivo e quindi niente proiezione di sfridi.
Al posto del disco hanno una serie di pezzi di stoffa che servon appunto a lucidare la pelle.
Non fanno assolutamente nulla alla mano proprio perchè non devono danneggiare la pelle pregiata della calzatura.
Esiste comunque il pericolo di contatto con l'asse che è rigorosamente in acciaio liscio senza la benchè minima sbavatura o incrinatura
L'infortunio è successo proprio per impigliamento ma per l'esecuzione di una lavorazione da non eseguirsi con quell'attrezzatura: al posto della scarpa stava lucidando una cintura.
Il mio timore è che gli OOdV chiedano di installare tutte le protezioni previste per la mola smeriglio e quindi cuffia di protezione di 270° su ambo i lati e schermo di protezione contro le schegge
Per quanto concerne lo schermo è ininfluente perchè tanto non ci sono proiezioni di sfridi ma comunque dovrà essere vincolato alla cuffia la quale, se installata, impedisce una perfetta ludicatura della calzatura.
Perchè l'operatore si gira e rigira la scapra tra le mani cercando di in tutti i punti sia onc la sola verso il basso che verso l'alto o girata di lato: è la normale lavorazione di lucidatura a macchina.
Con la cuffia ciò non sarà possibile prchè si lascia all'operatore solo una fetta di 45° per la lucidatura con l'impossiblità di intervenire nei punti più nascosti della scarpa.
nota: la macchina aveva anche il pulsante di emergenza anche se inutile perchp non è presente il freno motore.
Nota per Nofer (perchè prevenire è meglio che curare  :smt045 ): la macchina è dotata di impianto di aspirazione localizzato delle polveri
Voi che ne pensate?

Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
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Mauro
Messaggi: 875
Iscritto il: 22 ott 2004 15:51
Località: Milano

idea se hai voglia di sbatterti:
prendi i due certificati di marcature CE, tirati giu' le norme tecniche che e' dichiarato che sono state seguite per la progettazione, e verifica che le questioni che poni non siano affrontate in tali norme. Se, come spesso accade, molte norme relative al prodotto non sono state tenute in considerazione, vai pure a cercarti quelle che mancano e che sarebbero state applicabili. Poi scrivi alle aziende produttrici chiedendo una relazione tecnica da allegare alle considerazioni che poi invierai alla ASL per l'infortunio o che allegherai al DVR per la prima macchina.

Che ne pensi? e' abbastanza uno sbattimento?

Buon lavoro
Mauro
Chi vede il periglio ne' cerca di salvarsi, ragion di lagnarsi del fato non ha (DEMOFONTE)
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Marcox
Messaggi: 22
Iscritto il: 17 set 2007 14:59

ho trovato questo in SOL

http://www.sicurezzaonline.it/priare/li ... e/dsm5.pdf

alla pag. 4:  "per evitare posizioni scomode, sforzi di manovra, movimenti inadatti e quindi eccessiva fatica, gli attuatori debbono essere opportunamente scelti, progettati ed installati" ... (rif. EN 574)

Ciao
Marcox
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