Mi presento brevemente. Il mio nome e’ Daniele e lavoro nel settore dell’impiantistica ferroviaria e dell’illuminazione pubblica dallo scorso Maggio. Sino ad allora invece ero impiegato come elettricista industriale per le aziende chimico farmaceutiche.
Per quanto riguarda il discorso sicurezza fintanto che la lavoravo nel farmaceutico tutte le normative venivano scrupolosamente rispettate quasi in maniera ossessiva.
Ora invece ho notato che il discorso sicurezza e’ molto trascurato.
Sabato scorso e’ stata fatta una riunione sulla sicurezza focalizzando principalmente il tema della responsabilizzazione di ogni singolo operaio. Il concetto si puo’ riassumere con la frase “se ti succede qualcosa mentre lavori a rimetterci sei tu,quindi stai attento!”.
Non sono stati affrontate problematiche su come utilizzare al meglio i DPI e sul lavoro che si svolge in galleria.
Mi sono inscritto al forum per avere alcune risposte alle seguenti domande:
1) Lavorando in una galleria ferroviaria,viene utilizzato un carrello con motore diesel.Tale carrello emette una quantita’ notevole di gas di scarico rendendo irrespirabile l’aria sia all’interno del carrello stesso che quella circostante.
Quali sono le normative che regolano l’utilizzo di tali mezzi?
2) I carrelli in cui si lavora sono molte volte ricoperti di brina,acqua e nei casi peggiori di ghiaccio,quindi molto scivolosi.
Esistono restrizioni per l’utilizzo dei carrelli in condizioni ambientali non favorevoli?
3) Per effettuare alcune lavorazioni in altezza vengono impiegati trabattelli che sono fissati ad un carello chiamato piattina tramite cinghie.Il trabattello dispone di pedane retrattili che non sempre ti consentono di raggiungere il punto dove effettuare la lavorazione.Per ovviare viene approntata una piattaforma con tubi innocenti e tavole in legno.
C’e’ una normativa per usare i trabattelli e devono disporre di una certificazione?
4) Lavorando in ambienti come le gallerie la temperatura puo’ raggiungere anche i 15 – 20 gradi sottozero.
Quale normativa di riferimento bisogna conoscere per lavori in particolari condizione di temperatura?
L’azienda per cui si lavora e’ obbligata a munirti di opportuno vestiario per temperature eccessivamente basse?
Ringrazio chiunque possa aiutarmi a togliermi queste curiosita’ e auguro Buone Feste.
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Lavori in galleria e con utilizzo di carrelli ferroviari
Non mi concentrerei, visto il problema, sulle norme che regolano tali macchine ma bensì sulla presenza di un rischio chimico bello e buono. Innanzitutto effettuerei delle misure ambientali e personali per capire la concentrazione di inquinanti presenti e programmare l'installazione di potenti mezzi di aspirazione/ventilazione. I gas di scarico dei motori diesel sono infatti costituiti da una miscela di diverse decine di sostanze allo stato gassoso e sotto forma di particelle inquinanti (fumi) molte delle quali sono sospettate di essere o sicuramente sono cancerogene (idrocarburi policiclici aromatici o IPA, benzene, formaldeide, diossine, metalli tra cui l’arsenico, ecc.). Queste sostanze si aggiungono agli inquinanti “tradizionali” che tutti i motori emettono nell’atmosfera, a partire dagli ossidi di azoto che in estate reagiscono in atmosfera con altre sostanze formando ozono e in inverno formano le cosiddette “nebbie acide” (fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità).dannyc ha scritto:Mi sono inscritto al forum per avere alcune risposte alle seguenti domande:
1) Lavorando in una galleria ferroviaria,viene utilizzato un carrello con motore diesel. Tale carrello emette una quantita’ notevole di gas di scarico rendendo irrespirabile l’aria sia all’interno del carrello stesso che quella circostante.
Quali sono le normative che regolano l’utilizzo di tali mezzi?
A quanto pare mancano proprio i fondamenti di prevenzione in questa azienda. Scusa l'affermazione ma la cosa mi turba e non poco. Ma secondo te è necessario un articolo di legge per dire che se è ghiacciato e quindi scivoloso è necessario prendere dei provvedimenti? Il DdL aiutato dal suo RSPP sono tenuti a prendere tutti i provvedimenti del caso a finchè il rischio venga minimizzato.dannyc ha scritto:2) I carrelli in cui si lavora sono molte volte ricoperti di brina, acqua e nei casi peggiori di ghiaccio,quindi molto scivolosi. Esistono restrizioni per l’utilizzo dei carrelli in condizioni ambientali non favorevoli?
A memoria mi viene da dirti art. 140 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 e devono rispondere alla norma europea UNI EN1004 secondo il rimanda dato dall' Allegato XXIII del succitato D.Lgs.dannyc ha scritto:3) Per effettuare alcune lavorazioni in altezza vengono impiegati trabattelli che sono fissati ad un carello chiamato piattina tramite cinghie. Il trabattello dispone di pedane retrattili che non sempre ti consentono di raggiungere il punto dove effettuare la lavorazione. Per ovviare viene approntata una piattaforma con tubi innocenti e tavole in legno.
C’e’ una normativa per usare i trabattelli e devono disporre di una certificazione?
Qualcuno...ripeto, nella fattispecie il DdL aiutato dal RSPP avrebbero dovuto effettuare la così detta valutazione dei rischi in cui il "fattore di rischio MICROCLIMA" sarebbe dovuto comparire al fine di poterlo gestire. Riaffermo che in quest'azienda mancano i principi della prevenzione e aggiungerei della comoscenza di base dei dettami normativi. Concludo dicendo e sperando che non sia tu il loro RSPP perchè quest'ultima domanda mi sta mandando in escandescenza. Certo, è il DdL a dotare i propri dipendenti degli idonei DPI...se solo avesse letto la norma e avesse redatto il DVR.dannyc ha scritto:4) Lavorando in ambienti come le gallerie la temperatura puo’ raggiungere anche i 15 – 20 gradi sottozero.
Quale normativa di riferimento bisogna conoscere per lavori in particolari condizione di temperatura?
L’azienda per cui si lavora e’ obbligata a munirti di opportuno vestiario per temperature eccessivamente basse?
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
temo che si siano date al nostro ospite delle informazioni non corrette.
Per la mia esperienza, è da escludersi che nelle gallerie la temperatura possa essere "15 -20 gradi sotto zero". Nemmeno se è una galleria scavata in siberia oltre il circolo polare artico. Nemmeno nell'antartico. D'altronde, se nelle grotte fosse possibile "andare sotto zero" i primi protoumani si sarebbero ben guardati dl fare "gli uomini delle caverne", partivano direttamente dalle palafitte... Persino in caso di incidente in montagna, per ripararsi sia pur parzialmente dalle temperature notturne o comunque sotto lo 0 termico, è opportuno scavare una fossa/galleria nelle neve ed infilarcisi dentro, dove si sta a poco più di 1°C che è assai meglio anche già di -5°C.
L'ambiente confinato tutela se stesso dalle temperature esterne, e la Terra ha il suo calore intrinseco, come i vulcani palesano anche se la temperatura esterna è glaciale . Ad ulteriore sostegno, nelle gallerie delle miniere è noto che la temperatura possa arrivare persino a 38 °C, e ciò accadeva anche nelle miniere in belgio, anche se l'aria respirabile insufflata e prelevata all'esterno era diversi gradi sotto zero, come in questi giorni...
Per tutto il resto, le risposte date da Bohr sono integralmente perfette.
Per la mia esperienza, è da escludersi che nelle gallerie la temperatura possa essere "15 -20 gradi sotto zero". Nemmeno se è una galleria scavata in siberia oltre il circolo polare artico. Nemmeno nell'antartico. D'altronde, se nelle grotte fosse possibile "andare sotto zero" i primi protoumani si sarebbero ben guardati dl fare "gli uomini delle caverne", partivano direttamente dalle palafitte... Persino in caso di incidente in montagna, per ripararsi sia pur parzialmente dalle temperature notturne o comunque sotto lo 0 termico, è opportuno scavare una fossa/galleria nelle neve ed infilarcisi dentro, dove si sta a poco più di 1°C che è assai meglio anche già di -5°C.
L'ambiente confinato tutela se stesso dalle temperature esterne, e la Terra ha il suo calore intrinseco, come i vulcani palesano anche se la temperatura esterna è glaciale . Ad ulteriore sostegno, nelle gallerie delle miniere è noto che la temperatura possa arrivare persino a 38 °C, e ciò accadeva anche nelle miniere in belgio, anche se l'aria respirabile insufflata e prelevata all'esterno era diversi gradi sotto zero, come in questi giorni...
Per tutto il resto, le risposte date da Bohr sono integralmente perfette.
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
La galleria ferroviaria di cui sto parlando e' lunga circa 150-200 metri. Si trova in una regione del nord Italia a ridosso delle Alpi. E' costantemente percorsa da una corrente di aria gelida.Se cerchi riparo dal freddo e' meglio uscirvi.
Venerdi mattina ho effettuato un intervento e anche i cellulari si bloccavano dal freddo siberiano che alle 9 di mattina era di 15-16 gradi sottozero.
Ho avuto esperienza di lavoro in celle frigo a -25°C.Ma in tal caso rimanevi dentro 15minuti per lavorare e poi uscivi qualche minuti per riprenderti.In questo caso mi erano stati forniti indumenti adatti ai "cellisti".Ovverro giubbotto e pantaloni trapuntati,passamontagna,guanti e stivali imbottiti.
Adesso l'unica cosa che mi e' stata fornita dalla azienda per cui lavoro e' un giubbotto (gilet) alta visibilita' con interno in pile.I pantaloni alta visibilita' che utilizzo sono quelli che mi sono stati consegnati per la primavera-estate.
Venerdi mattina ho effettuato un intervento e anche i cellulari si bloccavano dal freddo siberiano che alle 9 di mattina era di 15-16 gradi sottozero.
Ho avuto esperienza di lavoro in celle frigo a -25°C.Ma in tal caso rimanevi dentro 15minuti per lavorare e poi uscivi qualche minuti per riprenderti.In questo caso mi erano stati forniti indumenti adatti ai "cellisti".Ovverro giubbotto e pantaloni trapuntati,passamontagna,guanti e stivali imbottiti.
Adesso l'unica cosa che mi e' stata fornita dalla azienda per cui lavoro e' un giubbotto (gilet) alta visibilita' con interno in pile.I pantaloni alta visibilita' che utilizzo sono quelli che mi sono stati consegnati per la primavera-estate.
Buon giorno ed Auguri a tutti per le prossime festivita'.
Trovo sempre irresistibili e magnifici i commenti e le indicazioni di Nofer come anche didattiche le frustate di Bohr.
Dannyc,
per quanto riguarda le emissioni ti consiglio di consultare la direttiva 2004/26/CE del 21/04/2004 ( non so se vi e' qualche cosa di più aggiornato e nel caso, mi scuso in anticipo ).
Poi, potresti dare un'occhiata a: progetto VERT - progetto collettivo AUVA/SUVA/TBG ( da reperire in rete ).
dal punto di vista pratico ti direi che sarebbe opportuno montare un filtro catalizzatore antiparticolato ( d'obbligo nella regione Emilia-Romagna ) ed in piu' ( a valle del filtro ) un depuratore ad acqua per contribuire ad abbattere SO2.
Il ventolino non serve visto che hai una cospicua corrente d'aria......
Carlo
Trovo sempre irresistibili e magnifici i commenti e le indicazioni di Nofer come anche didattiche le frustate di Bohr.
Dannyc,
per quanto riguarda le emissioni ti consiglio di consultare la direttiva 2004/26/CE del 21/04/2004 ( non so se vi e' qualche cosa di più aggiornato e nel caso, mi scuso in anticipo ).
Poi, potresti dare un'occhiata a: progetto VERT - progetto collettivo AUVA/SUVA/TBG ( da reperire in rete ).
dal punto di vista pratico ti direi che sarebbe opportuno montare un filtro catalizzatore antiparticolato ( d'obbligo nella regione Emilia-Romagna ) ed in piu' ( a valle del filtro ) un depuratore ad acqua per contribuire ad abbattere SO2.
Il ventolino non serve visto che hai una cospicua corrente d'aria......
Carlo
Rispondo a Bohr,ringraziandolo per le risposte che mi ha fornito.
Esistono dei sensori che posti sui carrelli rivelano la presenza di fumi nelle gallerie.Questi vengono chiamati in gergo "nasi".
In taluni casi,come mi e' stato riferito,vengono spenti in quanto suonano in continuazione perche' rilevano quantita' eccessive di gas e fumi nelle gallerie.
Nel carrello in cui ho avuto l'occasione di lavorare non era dotato di naso.
Per quanto riguarda il ghiaccio sui carrelli basterebbe gettare del sale. Ma questo non dovrei essere io a dirlo in quanto non sono il RSPP ! !
.....magari me ne porto un pacchetto da casa e lo getto dalle spalle visto il modo con cui gestiscono le normative di sicurezza.
Concludo dicendo che non e' facile oggi giorno trovare delle aziende che siano realmente preparate sulle normative.
Quello che ti dicono durante le riunioni e' "La cosa piu' importante e' la sicurezza".Poi ti accorgi in cantiere che cio' che realmente gli interessa e' che tu svolga il lavoro il piu' velocemente possibile.
Esistono dei sensori che posti sui carrelli rivelano la presenza di fumi nelle gallerie.Questi vengono chiamati in gergo "nasi".
In taluni casi,come mi e' stato riferito,vengono spenti in quanto suonano in continuazione perche' rilevano quantita' eccessive di gas e fumi nelle gallerie.
Nel carrello in cui ho avuto l'occasione di lavorare non era dotato di naso.
Per quanto riguarda il ghiaccio sui carrelli basterebbe gettare del sale. Ma questo non dovrei essere io a dirlo in quanto non sono il RSPP ! !
.....magari me ne porto un pacchetto da casa e lo getto dalle spalle visto il modo con cui gestiscono le normative di sicurezza.
Concludo dicendo che non e' facile oggi giorno trovare delle aziende che siano realmente preparate sulle normative.
Quello che ti dicono durante le riunioni e' "La cosa piu' importante e' la sicurezza".Poi ti accorgi in cantiere che cio' che realmente gli interessa e' che tu svolga il lavoro il piu' velocemente possibile.
avevo scritto una lunga e dettagliata risposta, e mi si è incantato il PC !!! resettato, ovviamente ho perso tutto.
Il succo condensato è che io mi riferivo a gallerie di ben maggiore rilievo, e soprattutto che in quelle condizioni il problema del freddo non è certo dovuto alla galleria ma al microclima relativo, decisamente severo in questi giorni, e che anche l'81/08 parla di indumenti protettivi contro il freddo .
Poi, se posso, riprendo il discorso stasera, ma di base condivido sia quanto ipotizzato da Bohr sulla qualità della sicurezza aziendale in questione, sia l'amara constatazione del ns ospite in merito alla preparazione e coscienza nel campo della sicurezza.
Il succo condensato è che io mi riferivo a gallerie di ben maggiore rilievo, e soprattutto che in quelle condizioni il problema del freddo non è certo dovuto alla galleria ma al microclima relativo, decisamente severo in questi giorni, e che anche l'81/08 parla di indumenti protettivi contro il freddo .
Poi, se posso, riprendo il discorso stasera, ma di base condivido sia quanto ipotizzato da Bohr sulla qualità della sicurezza aziendale in questione, sia l'amara constatazione del ns ospite in merito alla preparazione e coscienza nel campo della sicurezza.
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
dal punto di vista pratico ti direi che sarebbe opportuno montare un filtro catalizzatore antiparticolato ( d'obbligo nella regione Emilia-Romagna ) ed in piu' ( a valle del filtro ) un depuratore ad acqua per contribuire ad abbattere SO2.
Il carrello e' stato recentemente equipaggiato con marmitta ad acqua. Ti posso garantire che tale sistema non abbatte affatto le emissioni dei gas di scarico.
Il carrello e' stato recentemente equipaggiato con marmitta ad acqua. Ti posso garantire che tale sistema non abbatte affatto le emissioni dei gas di scarico.
Buon giorno dannyc,
un buon depuratore ad acqua non abbatte qualsiasi emissione dei gas di scarico. Puo' invece abbattere SO2 fino al 80% ed il particolato fino al 70% se viene manutenuto convenientemente e se si utilizzano gli idonei additivi.
In condizioni ottimali, una marmitta catalitica puo' abbattere fino al 90% di CO, fino al 90% di HC, fino al 25% di NOX, fino al 20% di SO2, fino al 35% di particolato ( valori massimi in condizioni ottimali dichiarati da un costruttore ).
un buon depuratore ad acqua non abbatte qualsiasi emissione dei gas di scarico. Puo' invece abbattere SO2 fino al 80% ed il particolato fino al 70% se viene manutenuto convenientemente e se si utilizzano gli idonei additivi.
In condizioni ottimali, una marmitta catalitica puo' abbattere fino al 90% di CO, fino al 90% di HC, fino al 25% di NOX, fino al 20% di SO2, fino al 35% di particolato ( valori massimi in condizioni ottimali dichiarati da un costruttore ).
- alessandra
- Messaggi: 155
- Iscritto il: 02 mar 2007 22:14
- Località: Bologna
Ciao Daniele, che macello !! Non so quasi da dove cominciare.
- Esposizione ad agenti chimici: gas di scarico dei motori diesel
Come diceva Bohr i gas di scarico del diesel contengono parecchie schifezze.
Ti allego una descrizione delle principali (allegato 1).
Inoltre i prodotti della combustione dei motori diesel sono stati inseriti nel gruppo 2A dello IARC: Probabili cancerogeni.
Singolarmente, lo IARC ha inserito nel gruppo 2 B i seguenti componenti dei gas di scarico diesel:
1,6-Dinitropyrene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
1,8-Dinitropyrene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
6-Nitrochrysene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
2-Nitrofluorene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
Fonte: Monografia International Agency Research Cancer, Volume 46 – 1989 - Diesel and Gasoline Engine Exhausts and Some Nitroarenes (allegato 2) .
http://monographs.iarc.fr/monoeval/allmonos.html
La cancerogenicità dei gas di scarico del diesel viene confermata da varie ricerche (allegato 3).
Gli effetti poi si vedono dai darti epidemiologici delle categorie professionali più colpite (allegato 4).
C’è da dire che la marmitta catalitica comincia a funzionare ad una temperatura di esercizio di 300 ° C .
Come diceva Bohr, i tuoi datori di lavoro avrebbero dovuto redigere una valutazione del rischio chimico/cancerogeno sulla base dei campionamenti degli inquinanti, determinando l’esposizione individuale tua e dei tuoi colleghi, e prendere i provvedimenti del caso per ridurre/eliminare tale esposizione (ma i carrelli sono delle ferrovie o della ditta?).
Se le anali avessero mostrato una vostra esposizione a cancerogeni, la ditta era poi in obbligo di riportarne i risultati su apposito registro e spedirne copia all’ISPESL e alla AUSL..
La valutazione del rischio chimico serve anche a mettere a punto la sorveglianza sanitaria.
- I trabattelli devono essere costruiti secondo la norma tecnica UNI HD 1004, che prevede , fra l’altro che il costruttore fornisca le istruzioni per l’impiego. Il trabattello è costruito e dimensionato per quell’altezza, qualsiasi modifica “fai da te” ne può minare la stabilità.
Le istruzioni di uso del fabbricante escludono (normalmente) che vi si possano apportare modifiche.
Il datore di lavoro , in base al D.Lgs. 81/08 art 71 comma 4, deve prendere le misure necessarie affinché “ le attrezzature di lavoro siano installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso”.
Inoltre gli addetti al montaggio e smontaggio devono aver ricevuto formazione specifica.
- Ambienti severi freddi
Premesso che la ditta ha l’obbligo di fornirti i DPI contro il freddo, a cui l’allegato VIII del D.Lgs. 81/08 fa pure esplicito riferimento (copricapo di protezione; scarpe, stivali e soprastivali di protezione contro il freddo;giubbotti termici; indumenti di protezione contro il freddo), ha pure l’obbligo di fare la valutazione in presenza di climi severi freddi e di predisporre le misure di prevenzione e protezione (per es. predisporre vicino alla galleria prefabbricati riscaldati e con bevande calde, prevedendo delle pause;utilizzo di mezzi a cabina riscaldata, ecc)
Per la valutazione del microclima dai un’occhiata alle linee guida dell’ISPESL a pp.33 e 34 (le scarichi da http://www.ispesl.it/linee_guida/tecnic ... 062006.pdf).
Per quanto la valutazione sia piuttosto complicata, puoi provare a misurarti la temperatura orale durante il lavoro per verificare qual è il livello di rischio in base alla tabella a p. 34.
A p.150 delle Linee Guida vengono descritti i DPI per i climi severi .
PS x Dannyc: registrati, così puoi vedere e scaricare gli allegati.
Ringrazio sentitamente alessandra per i suoi interessanti interventi e mi unisco a lei nel chiedere cortesemente a dannyc la registrazione con dati corretti nel forum perche' solo cosi' puo' vedere e scaricarsi i 4 allegati riportati, cosi' generosamente, qua sotto da alessandra, che saluto molto cordialmente.
Mod :smt039
- Esposizione ad agenti chimici: gas di scarico dei motori diesel
Come diceva Bohr i gas di scarico del diesel contengono parecchie schifezze.
Ti allego una descrizione delle principali (allegato 1).
Inoltre i prodotti della combustione dei motori diesel sono stati inseriti nel gruppo 2A dello IARC: Probabili cancerogeni.
Singolarmente, lo IARC ha inserito nel gruppo 2 B i seguenti componenti dei gas di scarico diesel:
1,6-Dinitropyrene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
1,8-Dinitropyrene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
6-Nitrochrysene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
2-Nitrofluorene : Gruppo 2 B dello IARC: possibile cancerogeno
Fonte: Monografia International Agency Research Cancer, Volume 46 – 1989 - Diesel and Gasoline Engine Exhausts and Some Nitroarenes (allegato 2) .
http://monographs.iarc.fr/monoeval/allmonos.html
La cancerogenicità dei gas di scarico del diesel viene confermata da varie ricerche (allegato 3).
Gli effetti poi si vedono dai darti epidemiologici delle categorie professionali più colpite (allegato 4).
C’è da dire che la marmitta catalitica comincia a funzionare ad una temperatura di esercizio di 300 ° C .
Come diceva Bohr, i tuoi datori di lavoro avrebbero dovuto redigere una valutazione del rischio chimico/cancerogeno sulla base dei campionamenti degli inquinanti, determinando l’esposizione individuale tua e dei tuoi colleghi, e prendere i provvedimenti del caso per ridurre/eliminare tale esposizione (ma i carrelli sono delle ferrovie o della ditta?).
Se le anali avessero mostrato una vostra esposizione a cancerogeni, la ditta era poi in obbligo di riportarne i risultati su apposito registro e spedirne copia all’ISPESL e alla AUSL..
La valutazione del rischio chimico serve anche a mettere a punto la sorveglianza sanitaria.
- I trabattelli devono essere costruiti secondo la norma tecnica UNI HD 1004, che prevede , fra l’altro che il costruttore fornisca le istruzioni per l’impiego. Il trabattello è costruito e dimensionato per quell’altezza, qualsiasi modifica “fai da te” ne può minare la stabilità.
Le istruzioni di uso del fabbricante escludono (normalmente) che vi si possano apportare modifiche.
Il datore di lavoro , in base al D.Lgs. 81/08 art 71 comma 4, deve prendere le misure necessarie affinché “ le attrezzature di lavoro siano installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso”.
Inoltre gli addetti al montaggio e smontaggio devono aver ricevuto formazione specifica.
- Ambienti severi freddi
Premesso che la ditta ha l’obbligo di fornirti i DPI contro il freddo, a cui l’allegato VIII del D.Lgs. 81/08 fa pure esplicito riferimento (copricapo di protezione; scarpe, stivali e soprastivali di protezione contro il freddo;giubbotti termici; indumenti di protezione contro il freddo), ha pure l’obbligo di fare la valutazione in presenza di climi severi freddi e di predisporre le misure di prevenzione e protezione (per es. predisporre vicino alla galleria prefabbricati riscaldati e con bevande calde, prevedendo delle pause;utilizzo di mezzi a cabina riscaldata, ecc)
Per la valutazione del microclima dai un’occhiata alle linee guida dell’ISPESL a pp.33 e 34 (le scarichi da http://www.ispesl.it/linee_guida/tecnic ... 062006.pdf).
Per quanto la valutazione sia piuttosto complicata, puoi provare a misurarti la temperatura orale durante il lavoro per verificare qual è il livello di rischio in base alla tabella a p. 34.
A p.150 delle Linee Guida vengono descritti i DPI per i climi severi .
PS x Dannyc: registrati, così puoi vedere e scaricare gli allegati.
Ringrazio sentitamente alessandra per i suoi interessanti interventi e mi unisco a lei nel chiedere cortesemente a dannyc la registrazione con dati corretti nel forum perche' solo cosi' puo' vedere e scaricarsi i 4 allegati riportati, cosi' generosamente, qua sotto da alessandra, che saluto molto cordialmente.
Mod :smt039
- Allegati
-
- Allegato 1.doc
- (36.5 KiB) Scaricato 8 volte
-
- Allegato 2.doc
- (42 KiB) Scaricato 7 volte
-
- Allegato 3.doc
- (52 KiB) Scaricato 8 volte
-
- Allegato 4.doc
- (196 KiB) Scaricato 12 volte
Alessandra