Signori buongiorno, in seguito a riunione avuta con cse e funzionario ASL,
nasce un problema immediato e relativamente al quale necessito di una consulenza:
rischio biologico a seguito presenza di zone infestate da escrementi organici animali, zecche piccioni e immondizia varia in un cantiere.
vorrei sapere se oltre a formazione e informazione, dpi quali tutte monouso, calzari o stivali, si debbano usare mascherine particolari per le lavorazioni.
per la disinfezione e poi la rimozione occorre eseguire una lavorazione particolari che mi suggerite? un disinfestante disinfestante?
grazie
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Rischio biologico in cantiere
il funzionario ASL è la persona giusta per rispondere alle tue domande (se non lo sa lui..., magari è anche un medico del lavoro!).
Non è importante il colore del gatto, ma il numero di topi che riesce a catturare. (Mao Tse-Tung)...
La Dottoressa Magnificentissim, Illustrissima Nofer è la persona più giusta per risponderti (se non lo sa lei... il funzionario ASL dovrebbe essere la II persona giusta per rispondere alle tue domande anche se possiede il 5% del sapere di Nofer... ma può bastare)
Pendiamo dalle sue labbra... anzi dalle sue dita
Ciaaa
Bond
Pendiamo dalle sue labbra... anzi dalle sue dita
Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
...secondo me, mi sono sentita chiamare dagli sfottò di Bond, più che dal titolo del post.
Vabbé.
In effetti, quando ho letto "rischio biologico in cantiere" nel forum dedicato all'edilizia tra me e me ho pensato che eravamo davanti al solito pischellino che deve trovare per forza tutti i rischi dappertutto.
Poi leggo, e mi rendo conto che in effetti -fosse solo perchè le cacche secche puzzano e fanno schifo a chiunque- il problema si pone.
In effetti, più che le cacche secche (che essendo secche ragionevolmente hanno a loro volta bassa carica batterica) la parolina che mi ha fatto drizzare i capelli sulla nuca è "zecche".
Le zecche sono ectoparassiti che possono (diciamo che sono) essere vettori di diversi microrganismi assai patogeni per l'uomo, e i malefici piccioni possono a loro volta essere portatori di acari che provocano una scabbia fastidiosisiima e anche difficile da diagnosticare (perchè diversa dalla scabbia tipicamente umana, l'acao è di un'altra specie).
Diciamo che solo a rispondere mi sta venendo un prurito orrendo...
Io, che ho tendenze veterostaliniste, sarei per l'uso di lanciafiamme o anche di napalm, ma mi dicono non si possa fare. All'epoca mia, si studiava che per situazioni del genere era consigliabile una fumigazione spinta con gas cianuro e volumi sigillati, ma il Zyglon B mi terrorizza solo a nominarlo.
E allora, quelli che per primi dovranno piangersi 'sta cosa saranno dei disinfestatori professionali, molto agguerriti, che attueranno una disinfestazione (eliminazione degli organismi pluricellulari, vertebrati o invertebrati che siano) con agenti chimici, seguita da rimozione dei "defunti" e successiva disinfezione (per via chimica o meglio ancora con sterilizzazione a ultravapore), quindi lavaggio dell'area e poi possono entrare gli operai.
Che comunque dovranno avere ma soprattutto indossare e non mollare mai tutti i DPI citati. Le oronasali, se sono state eseguite le attività di disinfestazione e disinfezione, le vedo quasi superflue, perchè il rischio non è di tipo microbiologico come anche ricordato dal coso 81, ma è un rischio parassitologico che non vede possibilità di infestazione per inalazione.
Ti spiego in modo un po' brutale: se ti capitasse di respirare un ovetto di acaro smosso dalle lavorazioni, non riuscirebbe a finire nei polmoni perchè questi ovetti sono più grandi di 10 micron, e se pure ci finisse il primo globulo bianco macrofago che incoccia se lo spolpa. Se invece di respirarlo lo ingoi, l'ambiente foetemente acido dello stomaco lo fa fuori subito, quindi rischio di inalazione o ingestione e successiva patologia non c'è. L'acaro non vola, cammina; quindi il problema è se ti capita sulla pelle per contatto diretto con la superficie dove vive o per ricaduta dallo smovimento della superficie (penso a demolizione di pavimenti, infissi etc.), perchè non lo si vede, quello zitto zitto piano piano si infila sotto la pelle e inizia a scavarci il suo canale, che poi è la sua casa, da dove va e viene dall'esterno, dove va a rimediare pezzi di pelle morta, e ci ritorna a deporci gli ovetti. Gli ovetti si spandono nell'ambiente quando ci si gratta. Ogni specie di acaro ha la sua zona di attecchimento preferita, ma non è da potersi fidare, dove trovano più facile entrare si fiondano.
Ok, e adesso basta che mi sto grattando anche troppo!
P.S. riconosco che come biologa, quando si parla di besti pluricellulari invertebrati lascio molto a desiderare, mi fanno uno schifo immane! Preferisco i batteri, proprio dovendo.
Vabbé.
In effetti, quando ho letto "rischio biologico in cantiere" nel forum dedicato all'edilizia tra me e me ho pensato che eravamo davanti al solito pischellino che deve trovare per forza tutti i rischi dappertutto.
Poi leggo, e mi rendo conto che in effetti -fosse solo perchè le cacche secche puzzano e fanno schifo a chiunque- il problema si pone.
In effetti, più che le cacche secche (che essendo secche ragionevolmente hanno a loro volta bassa carica batterica) la parolina che mi ha fatto drizzare i capelli sulla nuca è "zecche".
Le zecche sono ectoparassiti che possono (diciamo che sono) essere vettori di diversi microrganismi assai patogeni per l'uomo, e i malefici piccioni possono a loro volta essere portatori di acari che provocano una scabbia fastidiosisiima e anche difficile da diagnosticare (perchè diversa dalla scabbia tipicamente umana, l'acao è di un'altra specie).
Diciamo che solo a rispondere mi sta venendo un prurito orrendo...
Io, che ho tendenze veterostaliniste, sarei per l'uso di lanciafiamme o anche di napalm, ma mi dicono non si possa fare. All'epoca mia, si studiava che per situazioni del genere era consigliabile una fumigazione spinta con gas cianuro e volumi sigillati, ma il Zyglon B mi terrorizza solo a nominarlo.
E allora, quelli che per primi dovranno piangersi 'sta cosa saranno dei disinfestatori professionali, molto agguerriti, che attueranno una disinfestazione (eliminazione degli organismi pluricellulari, vertebrati o invertebrati che siano) con agenti chimici, seguita da rimozione dei "defunti" e successiva disinfezione (per via chimica o meglio ancora con sterilizzazione a ultravapore), quindi lavaggio dell'area e poi possono entrare gli operai.
Che comunque dovranno avere ma soprattutto indossare e non mollare mai tutti i DPI citati. Le oronasali, se sono state eseguite le attività di disinfestazione e disinfezione, le vedo quasi superflue, perchè il rischio non è di tipo microbiologico come anche ricordato dal coso 81, ma è un rischio parassitologico che non vede possibilità di infestazione per inalazione.
Ti spiego in modo un po' brutale: se ti capitasse di respirare un ovetto di acaro smosso dalle lavorazioni, non riuscirebbe a finire nei polmoni perchè questi ovetti sono più grandi di 10 micron, e se pure ci finisse il primo globulo bianco macrofago che incoccia se lo spolpa. Se invece di respirarlo lo ingoi, l'ambiente foetemente acido dello stomaco lo fa fuori subito, quindi rischio di inalazione o ingestione e successiva patologia non c'è. L'acaro non vola, cammina; quindi il problema è se ti capita sulla pelle per contatto diretto con la superficie dove vive o per ricaduta dallo smovimento della superficie (penso a demolizione di pavimenti, infissi etc.), perchè non lo si vede, quello zitto zitto piano piano si infila sotto la pelle e inizia a scavarci il suo canale, che poi è la sua casa, da dove va e viene dall'esterno, dove va a rimediare pezzi di pelle morta, e ci ritorna a deporci gli ovetti. Gli ovetti si spandono nell'ambiente quando ci si gratta. Ogni specie di acaro ha la sua zona di attecchimento preferita, ma non è da potersi fidare, dove trovano più facile entrare si fiondano.
Ok, e adesso basta che mi sto grattando anche troppo!
P.S. riconosco che come biologa, quando si parla di besti pluricellulari invertebrati lascio molto a desiderare, mi fanno uno schifo immane! Preferisco i batteri, proprio dovendo.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Maschere antipolvere come dpi, possibilmente napalm come dpc.
Gossip: un noto funzionario asl della bassa multò un mio cliente per mancata valutazione dei rischi (2.mln del vecchio conio) in quanto nella valutazione fatta dal brillante consulente (
) non era stato considerato il rischio biologico legato alla pollina.
Trattavasi di azienda che confezionava i polletti.
IL funzionario ha sostenuto che il pollo vivo, prima della macellazione a catena, "emette" cacca; la stessa se seccata, tramite il battito mediamente nervoso delle ali dei predestinati, può alzare polveri contenenti cacca. Nel Dvr non era stato preso in considerazione tale rischio
Il cliente pagò, arrivò nell'uffico del brillante consulente e ......non sò perchè ma sono anni che non mangio pollo.Bah.
Saluti .
Ritornando similconsulenti...... nei cantieri, anche il tetano è rischio biologico.
Gossip: un noto funzionario asl della bassa multò un mio cliente per mancata valutazione dei rischi (2.mln del vecchio conio) in quanto nella valutazione fatta dal brillante consulente (
![:smt035](./images/smilies/035.gif)
Trattavasi di azienda che confezionava i polletti.
IL funzionario ha sostenuto che il pollo vivo, prima della macellazione a catena, "emette" cacca; la stessa se seccata, tramite il battito mediamente nervoso delle ali dei predestinati, può alzare polveri contenenti cacca. Nel Dvr non era stato preso in considerazione tale rischio
Il cliente pagò, arrivò nell'uffico del brillante consulente e ......non sò perchè ma sono anni che non mangio pollo.Bah.
Saluti .
Ritornando similconsulenti...... nei cantieri, anche il tetano è rischio biologico.
Sfottò?Nofer ha scritto:...secondo me, mi sono sentita chiamare dagli sfottò di Bond, più che dal titolo del post.
No perchè?
Per me (e penso per noi) sei la massima autorità in questo campo.
Se non so qualcosa sul biologico lo chiedo a te.
50 anni di esperienza nel campo non sono mica bruscoline.
Tsè
E infatti si vede... si legge
Grazie Grande Biologo
Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
fabri, dimmi che è uno scherzo... la cacca non è rischio biologico: pensa,fabrizio ha scritto: IL funzionario ha sostenuto che il pollo vivo, prima della macellazione a catena, "emette" cacca; la stessa se seccata, tramite il battito mediamente nervoso delle ali dei predestinati, può alzare polveri contenenti cacca. Nel Dvr non era stato preso in considerazione tale rischio
...
Ritornando similconsulenti...... nei cantieri, anche il tetano è rischio biologico.
![:smt002](./images/smilies/002.gif)
Comunque il rischio microbiologico in un macello potenzialmente c'è, ma non è certo dovuto alle cacche; inoltre, in un'azienda di macellazione a causa delle imprescindibile procedure di igiene degli alimenti le potenziali sorgenti di batteri e besti del genere sono ampiamente segregate, se no li chiudono proprio. E sono proprio le procedure diciamo HACCP che dovrebbero prevenire anche altre malattie come la brucellosi o la salmonellosi, perchè non si possono macellare bestie ammalate, apposta ci sono i veterinari. C'erano, vero, i veterinari?
E quanto al tetano... ahi-ahi-ahi amichetto mio! tu mi cadi sul tetano! il rischio microbiologico da tetano, anche effettivamente riscontrabile, di fatto non lo è nè può esserlo perchè chiunque entri in un cantiere deve essere vaccinato. No vaccinato, no cantiere. Ricordate che il tetano è bacillo sporigeno anaerobiotico, ossia all'aria lui "schiatta" ma le sue spore no...
Che poi sul DVR si possa considerare di parlarne, e concludere che è un rischio prevenuto totalmente con la profilassi antitetanica attiva dei lavoratori, è altro discorso.
E posso sapere perchè in nessuna discussione sui cantieri riguardanti le condotte fognarie, se proprio devo approfondirmi e rompervi l'irrompibile, ho mai sentito parlare di rischio leptospirosi che invece c'è tanto che la chiamavano "malattia dei fognaiuoli"?
E l'infestazione da anchylostoma duodenalis, detta anche febbre del S. Gottardo, che si può facilmente manifestare quando si lavora in terreni argillosi ed assai umidi specie in zone rurali? Nessuna delle patologie professionali appena descritte è prevenibile con profilassi sanitaria attiva, l'unica sono i DPI. SS solo su richiesta, a sintomi sospetti: quindi, formazione e spiegazioni del caso.
Se volete mi approfondisco, eh!
P.S.però, vedo che concordiamo sul napalm!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Quindi Nofer, da quel che ho capito conviene per prima cosa fare entrare una ditta di disinfestazione e successiamente fornire come DPI unicamente delle tute usa e getta per eitare il contatto con la cute..
E se invece, non mi affidassi a nessuna ditta di disinfestazione, ma facessi entrare direttamente i miei operai, oltre alle tute come DPI cosa dovrei fornire? Le mascherine oronasali di cui parlavi prima sarebbero sufficienti?
Grazie mille della risposta
E se invece, non mi affidassi a nessuna ditta di disinfestazione, ma facessi entrare direttamente i miei operai, oltre alle tute come DPI cosa dovrei fornire? Le mascherine oronasali di cui parlavi prima sarebbero sufficienti?
Grazie mille della risposta
Scusa Nofer, Rallyman ero sempre io ma mi sono dimenticato di fare log in...
Piuttosto, ho parlato con il mio Datore di lavoro, il quale mi ha riferito che non intende affidarsi ad una ditta di disinfestazione. mi è stato quindi chiesto quali disinfestanti possono utilizzare direttamente i nostri operai e quali tipologie di maschere fornirgli per l'utilizzo delle stesse.
Chiedo gentilmente un tuo aiuto in quanto sono abbastanza acerbo in materia di rischio biologico...![:smt010](./images/smilies/010.gif)
![:smt009](./images/smilies/009.gif)
Piuttosto, ho parlato con il mio Datore di lavoro, il quale mi ha riferito che non intende affidarsi ad una ditta di disinfestazione. mi è stato quindi chiesto quali disinfestanti possono utilizzare direttamente i nostri operai e quali tipologie di maschere fornirgli per l'utilizzo delle stesse.
Chiedo gentilmente un tuo aiuto in quanto sono abbastanza acerbo in materia di rischio biologico...
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