Serafino, per alcuni aspetti hai molto più che ragione.
Mi chiedo tuttavia se passare attraverso la bastonata di 150.000 Euro (dicasi centocinquantamila euro) non sia l'implicita ammissione che, visto che non si sorveglia il mercato, almeno lo si spaventa. E poi, a chi tocca, tocca.
Distorsione per distorsione, faccio la seguente considerazione.
Viviamo in un paese dove per fare l'RSPP non datore di lavoro di una rivendita di verdure sei obbligato a farti 76 ore di corso di formazione (28+24+24).
E dove per rilasciare un dichiarazione di conformità di un impiantino elettrico l'installatore deve possedere una figura di responsabile tecnico che assicuri un livello minimo di competenza (laurea, diploma con almeno due anni di esperienza, ecc.). Che, in questo caso, condivido.
Se invece pinco e pallino domattina decidono di costruire presse da 10000 tonnellate (dico per dire, eh?
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non è richiesto alcun tipo di profilo di formazione e di competenza. Basta che trovino un cliente al quale vendere (e in questo periodo mica è facile).
Io dico, distorsione per distorsione, obbligherei piuttosto i fabbricanti italiani di macchine, soprattutto in allegato IV, alla partecipazione a corsi di formazione con verifica (vera) di apprendimento. E obbligherei alla frequenza il direttore tecnico.
Vabbé.
Ciao
Marzio