Buongiorno a tutti.
Piccolo quesito.
Devo fare il PSC, per il rifacimento copertura di una tettoia lunga circa 25 metri e larga 6.
Ha un'unica falda; è costituita da un muro esterno (che da su strada) e da dei pilastri di 80*80 lato cortile.
Si è deciso con l'impresa di fare un ponteggio perimetrale esterno ed un impalcato calpestabile interno (sorretto da tubi e giunti).
Avendo il tetto una pendenza abbastanza accentuata, si è concordato con l'impresa di fare l'impalcato su due livelli, per poter lavorare meglio.
Il livello superiore (larghezza circa, di 150 cm dal muro), sarà protetto da un parapetto e vi si potrà accedere tramite una scala.
Le domande sono:
- E' a norma una soluzione del genere?
- Il sottoponte è d'obbligo (sotto l'impalcato)? Io l'ho richiesto, visto che l'art.128 non fa riferimenti particolari.
- Se il ponteggio esterno è a telai prefabbricati ed internamente è a tubi e giunti, ci va il progetto per ognuno?
Un saluto,
Enry
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Manto di copertura...ponte e sottoponte...
Sotto ogni ponte di servizio ci vuole un ponte di sicurezza a distanza non maggiore di metri 2,50; quindi vedi tu se rientri o meno in questa casistica.
Il progetto è richiesto nei casi in cui non siano rispettati gli schemi autorizzati, cioè quelli riportati sul libretto di ciascun ponteggio. Nel tuo caso i ponteggi sono due (due marche diverse), ma indipendenti tra loro.
Comunque il loro montaggio deve essere fatto da operai che abbiano fatto il corso specifico per pontaroli (o pontisti) e sulla base del PiMUS (due PiMUS perchè i ponteggi sono due).
Il progetto è richiesto nei casi in cui non siano rispettati gli schemi autorizzati, cioè quelli riportati sul libretto di ciascun ponteggio. Nel tuo caso i ponteggi sono due (due marche diverse), ma indipendenti tra loro.
Comunque il loro montaggio deve essere fatto da operai che abbiano fatto il corso specifico per pontaroli (o pontisti) e sulla base del PiMUS (due PiMUS perchè i ponteggi sono due).
Ti ringrazio Giuliano per le tue pronte risposte.
I ponteggi sono appunto come dici tu: indipendenti.
Quindi 2 PIMUS.
Il fatto è che il ponteggio esterno (teai prefabbricati) rispetterà lo schema tipo, e quindi non mi preoccupa.
Il ponte interno, andrà a costituire un impalcato largo 5 metri circa.
Questo non va progettato?
L'art.128 comma 2 parla di omissione di costruzione del sottoponte.
Se la lavorazione non supera i 5 giorni lavorativi, si può non costituire un sottoponte.
E' giusta questa interpretazione?
Ma i 5 giorni partono dal giorno di montaggio del ponteggio?
O partono dal giorno in cui comincio la lavorazione vera e propria?
Ti ringrazio,
Un saluto,
Enrico
I ponteggi sono appunto come dici tu: indipendenti.
Quindi 2 PIMUS.
Il fatto è che il ponteggio esterno (teai prefabbricati) rispetterà lo schema tipo, e quindi non mi preoccupa.
Il ponte interno, andrà a costituire un impalcato largo 5 metri circa.
Questo non va progettato?
L'art.128 comma 2 parla di omissione di costruzione del sottoponte.
Se la lavorazione non supera i 5 giorni lavorativi, si può non costituire un sottoponte.
E' giusta questa interpretazione?
Ma i 5 giorni partono dal giorno di montaggio del ponteggio?
O partono dal giorno in cui comincio la lavorazione vera e propria?
Ti ringrazio,
Un saluto,
Enrico
Ciao Styler77
A mio parere il PiMUS potrebbe essere unico (i disegni esecutivi riporteranno le due tipologie diverse di ponteggi su prospetti diversi, vi saranno due sequenze di montaggio separate (una per i telai, l'altra per i tubi e giunti); non vedo il motivo di scorporare due documenti, in quanto il cantiere è unico.
Per quanto riguarda il sottoponte diventa obbligatorio per lavorazioni di manutenzione o di riparazione di durata superiorre ai cinque giorni, escluso il periodo dedicato al montaggio e smontaggio del ponteggio.
A mio parere il PiMUS potrebbe essere unico (i disegni esecutivi riporteranno le due tipologie diverse di ponteggi su prospetti diversi, vi saranno due sequenze di montaggio separate (una per i telai, l'altra per i tubi e giunti); non vedo il motivo di scorporare due documenti, in quanto il cantiere è unico.
Per quanto riguarda il sottoponte diventa obbligatorio per lavorazioni di manutenzione o di riparazione di durata superiorre ai cinque giorni, escluso il periodo dedicato al montaggio e smontaggio del ponteggio.
Non è importante il colore del gatto, ma il numero di topi che riesce a catturare. (Mao Tse-Tung)...
Posso essere d'accordo per un unico PiMUS, tanto la sostanza non cambia. Non sono d'accordo sul conteggio dei 5 giorni, anzi una sentenza della magistratura non è stata d'accordo in un altro caso simile. A quest'ora non chiedetemi quale è la sentenza!
Ringrazio Bosol70 e Giuliano per le risposte.
Ho sentito anche un geometra di una ditta che monta ponteggi.
Lui mi ha detto che se c'è un'unica ditta che monta ponteggi, allora il PIMUS può essere unico, con la differenziazione delle due tipologie, appunto come diceva Bosol70.
Per quanto mi riguarda, non penso che utilizzerò l'art.128 comma 2. Lo vedo poco dimostrabile se passasse un organo di vigilanza.
E' vero che ci sarebbero verbali, ma ho paura che facciano lo stesso storie.
Ritorno un attimo sul discorso sottoponte.
Per quanto riguarda l'impalcato interno della tettoia, mi è stato detto che se sto sotto il filo del muro di 2 metri, posso evitare il sottoponte.
Ma io penso che questo lo sia solo nel caso in cui l'impalcato non sia calpestabile.
Giusto?
Dal momento in cui le maestranze cominciano a camminare sopra, per effettuare lavorazioni, allora dovrò avere un impalcato ed al di sotto, un sottoponte.
E' giusto secondo voi?
Si può sostituire un sottoponte, con delle reti anticaduta?
Penso di no, vero?
Vi ringrazio come sempre.
Un saluto,
Enry
Ho sentito anche un geometra di una ditta che monta ponteggi.
Lui mi ha detto che se c'è un'unica ditta che monta ponteggi, allora il PIMUS può essere unico, con la differenziazione delle due tipologie, appunto come diceva Bosol70.
Per quanto mi riguarda, non penso che utilizzerò l'art.128 comma 2. Lo vedo poco dimostrabile se passasse un organo di vigilanza.
E' vero che ci sarebbero verbali, ma ho paura che facciano lo stesso storie.
Ritorno un attimo sul discorso sottoponte.
Per quanto riguarda l'impalcato interno della tettoia, mi è stato detto che se sto sotto il filo del muro di 2 metri, posso evitare il sottoponte.
Ma io penso che questo lo sia solo nel caso in cui l'impalcato non sia calpestabile.
Giusto?
Dal momento in cui le maestranze cominciano a camminare sopra, per effettuare lavorazioni, allora dovrò avere un impalcato ed al di sotto, un sottoponte.
E' giusto secondo voi?
Si può sostituire un sottoponte, con delle reti anticaduta?
Penso di no, vero?
Vi ringrazio come sempre.
Un saluto,
Enry