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OBBLIGO INDICAZIONE IDRANTI PRESENTI, NELLA PRATICA VV.F.

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weareblind
Messaggi: 3267
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

A me è già capitato. Diverse volte. Premesso che non esiste un riferimento di legge in tal senso, il mio flusso logico è il seguente:
- preparo il progetto per ottenimento parere di conformità;
- ivi inserisco quanto ritengo necessario;
- gli idranti non li ritengo necessari;
- ergo non li inserisco;
- ottengo il parere di conformità;
- in parallelo, se sono RSPP o comunque fornisco consulenza al DDL, valuto con lui l'opportunità di mantenere in efficienza l'impianto (detto più chiaramente; lo mantengo in efficienza per quanto di pertinenza, verificando portata e pressione, eseguendo manutenzione come da D.M. 10 marzo 1998 e UNI EN 671 - UNI 10779); inserisco ciò nel DVR e nella VRI;
- richiedo uscita dei VV.F.; ottengo il CPI senza idranti.
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alessandrog
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Iscritto il: 05 dic 2010 19:41
Località: Milano

Grazie weareblind. Sei stato chiarissimo.

Quindi oltre a non segnarli nella pratica di esame progetto non presenti nè progetto rete nè collaudo rete!

Il funzionario con cui avevo parlato mi aveva messo in guardia sul fatto che, se non avessi indiacto nel progetto la presenza degli idranti, in fase di sopralluogo, trovandoli (contrariamente al progetto), difficilmente mi avrebbero rilasciato il cpi. Quindi mi aveva suggerito di inserirli, fare in modo che fossero un presidio funzionante (deposito progetto, collaudo e prova poretata e pressione di solo quelli sulla proprità oggetto di richiesta cpi).

Invece secondo te potrei non indicarli nel progetto, lasciare le cassette sprovviste di lancia e tubi, dire nel progetto che non sono necessari in quanto non prescritti da norma autorimesse e in fase di sopralluogo non dovrei correr rischi che non mi rilascino il cpi?

grazie ancora per i suggerimenti
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weareblind
Messaggi: 3267
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Il progetto, in via del tutto teorica, è eseguito PRIMA che l'attività venga realizzata. Ergo, in quel momento potresti avere davanti a te una bella spianata. Ne deriva che tu inserisci quanto ritieni necessario / quanto la norma ritiene necessario. Altro non serve. Poi, se il DDL decide che vuole sovraproteggere l'attività, è ben libero di farlo. Ma se lo inserisci nel progetto ti incateni mani e piedi per l'eternità.
Inoltre, le migliorie apportate NON richiedono variante a progetto approvato.
Non solo; e se quell'impianto fosse disconesso? Io avrei il mio progetto approvato SENZA idranti (il che vuol dire che per il professionista e per i VV.F. va bene senza), poi semplicemente avrei dei simulacri inoperosi in campo. E lì restano.
E sempre in questo filone, se il funzionario arriva e mi trova dei vecchi tubi di un impianto sprinkler a soffitto, con tutto il resto smantellato, che fa, mi chiede di ripristinarlo solo perché li ha visti lì? Ma che modo di ragionare è?
Aggiungo che io lavoro a Milano principalmente (bada bene, non vuol dire nulla - i cavali pazi si incontrano ovunque).
Io non li inserirei nel progetto, non fornirei nessuna dcumentazione, non darei nulla al sopralluogo. Fatti del DDL se li vuole mantenere operatvi.
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