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La abissale differenza tra un TdP e un compilatore

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

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kgirmi
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Iscritto il: 01 lug 2008 16:59
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tcam ha scritto: Tuttavia, e qui davvero l'abisso tra un cartaro e un Consulente diviene abbagliante, nel caso specifico da cui è nato questo dibattito il cartaro dopo aver scritto che il rischio è irrilevante stabilisce che i DPI siano da utilizzare e in particolare prescrive per l'utilizzo del mastice (neokitt) dato con pennellino sul bordo del componente di pelle da assemblare:
"UTILIZZARE ADEGUATI SISTEMI DI PROTEZIONE DELLE VIE
RESPIRATORIE QUANDO SI VERIFICANO CONCENTRAZIONI SUPERIORI AI LIMITI DI ESPOSIZIONE,
GUANTI IN CASO DI CONTATTO PROLUNGATO,
OCCHIALI PROTETTIVI CONTRO GLI SPRUZZI,
INDUMENTI DA LAVORO ANTISTATICI E RESISTENTI ALLE ALTE TEMPERATURE.
Su questa parte non posso che esprimere la mia più che totale condivisione con le Sue evidenze... direi che questo tipo di valutazione è assolutamente INUTILE al fine stesso di una valutazione del rischio. Della serie: "dico tutto per non dire niente!"...

... sul resto ho qualche dubbio (uso DPI=rischio certo) e profonda confusione. Premesso che quanto da Lei evidenziato trova pieno riscontro ed è estremamente condivisibile, mi chiedo: come mai, volendo utilizzare l'algoritmo  MOVARISCH, la valutazione preventiva vuole assolutamente che si tenga conto degli eventuali DPI già in uso ancor prima di arrivare a una valutazione finale?

Io sono un piiiiicolo RSPP in confronto a chi popola questo Forum ma ho sempre cercato di adempiere nel migliore dei modi e durante una valutazione del rischio specifica, come il chimico per l'appunto, seguendo l'applicazione a matrice del MOVARISCH ho sempre tenuto conto in fase preventiva dei DPI predisposti (maschera, guanti o altre analoghe attrezzature - cito lo stesso modello). E quand'anche alla fine del percorso le risultanze avessero evidenziato la valutazione del rischio in IRRILEVANTE PER LA SALUTE (vedi tutte le variabili in gioco come quantità, tipologia d'uso, di controllo e tempi di esposizione), i DPI predisposti non li avrei annullati affatto, anzi, li avrei posti pesantemente sotto controllo in quanto strumenti necessari per il mantenimento del livello di rischio visto che hanno concorso alle risultanze.

Dove sbaglio?

La ringrazio fin d'ora per le risposte e i chiarimenti che vorrà darmi.

Roberto.
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Luca84
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Iscritto il: 09 mar 2009 09:46
Località: San Lazzaro di Savena

givi ha scritto:Non capisco:
Ingegnere laureato in ingegneria           ?                        oppure
Laureato in tecnica della prevenzione bla bla ....?
Non credo cambi molto, la possibile probabile ed eventuale incompetenza non si misura dal titolo di studio...o mi son perso qualcosa?? :smt002
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tcam
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Iscritto il: 23 feb 2009 01:18
Località: firenze

x kgirmi

Lei è Roberto, piccolo o grande RSPP, una persona di qualità nella misura in cui si pone i problemi e cerca di dare loro risposta con coerenza ed onestà professionale.
Il tema del rischio chimico e della sua "stima" è di difficile definizione specie nei casi "borderline" dove non è facile nè ammetere il rischio, nè tantomeno escluderlo.
Però a mio avviso il modello matematico deve essere considerato un supporto valutativo e non la valutazione[/color
Nella confusione tra questi due concetti giace a mio avviso la matrice dell'errore o della inappropriata valutazione, per la quale è necessaria una collaborazione multidisciplinare.
Ma assodato questo, vi sono chiare linee guida universalmente riconosciute ed accettate sul tema e ad esse la rimanderei.
Le riporto in allegato un estratto dei principali orientamenti e se vuole approfondire la questione può trovare i documenti originali on-line con grande facilità. E' chiaro che c'è grande differenza tra linee guida e norma, ma è anche vero che la norma è non raramente oscura e sucettibile di indurre in errore o malinterpretazione.
Il tema che è interessante trasversalmente per entrambe le nostre competenze, merita sicuramente il dibattito, non nuovo peraltro su questo sito.

Un link può essere il seguente

Un caro saluto
Tcam
Allegati
2011 MODALITA' di valutazione riferimenti.pdf
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Bond
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Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

kgirmi ha scritto:
tcam ha scritto:Io sono un piiiiicolo RSPP in confronto a chi popola questo Forum ma ho sempre cercato di adempiere nel migliore dei modi
Dove sbaglio?
Tu non sei piccolo (oddio, dipende dalla statura  :smt030 ), non preoccuparti.
Già il fatto di porti queste domande fa di te un grande RSPP

Considera che tutti gli RSPP in Italia sono costretti a vivere nella dimensione in cui regna Dea Alea.
Nel mondo della sicurezza nulla è mai come appare e non si deve mai dare nulla per scontato; ergo...
... 2+2 non fa sempre 4
... l'acqua non scorre sempre da monte a valle
... e le mezze stagioni durano un anno intero

L'unica certezza che abbiamo sta tutta in questo proverbio: la mamma degli imbecilli è sempre gravida.

Quindi, finchè continuerai a porti dei dubbi e ad approfondire l'argomento sarai sempre un grande RSPP; diversamente, dovrai preoccuparti quando non avrai più nessun "perchè" da soddisfare.

In tutte le mie slide di formazione metto sempre una citazione di Confucio:
"Sapere di sapere quello che si sa, sapere di non sapere quello che non si sa, questo è il vero sapere"

Gente come quella che ha incontrato Tcam non sta più svolgendo il ruolo di RSPP, ossia di ricercatore perchè da tutto per scontato e crede di avere il dono del supremo sapere.

Ehi Tcam, forse ho risposto al tuo quesito principale circa la differenza tra un TdP ed un cartaio.
Che dici?

Ciaaa
Bond
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kgirmi
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Iscritto il: 01 lug 2008 16:59
Località: Besana in Brianza - (MB)

tcam ha scritto: Un caro saluto
Grazie infinite per gli spunti e il materiale, saranno certamente motivo di approfondimento.

Le auguro buon lavoro unito all'augurio di una serena Pasqua.

Roberto
Bond ha scritto:Tu non sei piccolo (oddio, dipende dalla statura  :smt030 )
Caro Bond,
sono alto 1,90cm e passo di gran lunga il quintale... purtroppo però, questo non fa di me un "grande" RSPP ma solo un "grosso" RSPP!!!  :smt003

Grazie per il Suo intervento e auguro a Lei e a tutta la comunity il più sincero augurio di Buona Pasqua.

Roberto.  :smt006
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tcam
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Iscritto il: 23 feb 2009 01:18
Località: firenze

Bond ha scritto:Ehi Tcam, forse ho risposto al tuo quesito principale circa la differenza tra un TdP ed un cartaio.
Che dici?

Ciaaa
Bond
Hai risposto ma......purtroppo il "mercato" non ci sente e non ci legge, e se legge non capisce e se capisce non fa tesoro del proprio capire.

Oggi pomeriggio, ahimè, debbo andare nell'azienda di cui vi ho raccontato in questo post perchè il DDL mi chiede di orientare su una corretta valutazione il cartaro, di dirgli cioè quello che deve fare per mettere a posto il DVR.
Peggio di così!
E' una sconfitta, almeno così io leggo l'incarico.
L'unica soluzione sarebbe dare le dimissioni, ma non sono abbastanza "nobile".
E' umiliante non tanto indirizzare, cosa che si farebbe anche molto volentieri e con grande soddisfazione se l'opera fosse rivolta a persona che mostri intenti positivi. Ma non è così. Servirà solo a permettere al soggetto in causa di riscuotere la propria onerosa parcella:
1) incarico di RSPP = 1.000.00 €
2) DVR = 2.600.00 €

In quell'azienda io lavoro per 4 anni per avvicinarmi a quella cifra e non mi bastano.

Tcam
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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Giusto per consolare Tcam: di stupidate nei documenti di VdR ne ho trovate moltissime!
Ma la "migliore" è:
"In caso di intervento su parti elettriche (spine, cavi, ecc,) o componenti elettrici (computer, lampade, ecc.) o in caso di vicinanza ad essi, non si deve fare uso di acqua per spegnere gli incendi, perchè l'acqua infiammandosi genera idrogeno, e quindi a quelle temperature l'incendio viene alimentato e non estinto."
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

SIC1945 ha scritto: "In caso di intervento su parti elettriche (spine, cavi, ecc,) o componenti elettrici (computer, lampade, ecc.) o in caso di vicinanza ad essi, non si deve fare uso di acqua per spegnere gli incendi, perchè l'acqua infiammandosi genera idrogeno, e quindi a quelle temperature l'incendio viene alimentato e non estinto."

ma bella, l'acqua che si infiamma! :smt023 è la prima volta che lo sento. Proponiamolo per il Nobel per la fisica 2011.
Mi fa quasi il paio con l'asserzione di un CTP della procura secondo il quale l'alluminio a contatto con l'acqua esplode; che secondo me è la spiegazione che ha dato alla moglie alla seconda macchinetta del caffé saltata per aria perchè in realtà, magari , l'acqua se l'era dimenticata... Po'raccio, è stato sfortunato: io ero il CTP dell'altra parte.  
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Bond
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Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

Miiiiiii, ma è un genio incompreso
Ha appena inventato il modo di ricavare energia termica dall'acqua.
Che si riferisse alla scissione a freddo dell'atomo?

Fatti vendere il brevetto che diventi ricco

Ciaaa
Bishop
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emipi
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Iscritto il: 16 feb 2010 09:17
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condivido appieno quello che deve essere lo spirito del valutatore che non deve essere quello del cartario, ma penso che essa vada di pari passo con la considerazione economica vista solo come "parcella" e non come qualità aziendale e anche, perchè no, certezza di non avere grane per infortuni (cosa quest'ultima che già rende antieconomico il non fare una VR di qualità)
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