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opinioni su 9612 e 9432

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yaki
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Infatti in un post indietro dicevo:

il problema che citavo io era un altro: in edilizia voglio misurare flessibile, sega circolare, martello demolitore. Il flessibile viene di regola usato 2 minuti per tagliare 3 forati, poi dopo un'ora magari altri 3 minuti. Alcun giorni non viene usato. dire a un operaio che dobbiamo tagliare dei forati, anche se lui non lo sta facendo, ma che lo si deve fare per effettuare la misura e che dobbiamo farlo anche solo per 5 minuti, quello mi dice : e quanti cacchio di tagli facciamo?????" e quanti forati buttiamo ??

Le misure io le faccio sempre in opera, a volte però devo ricreare le condizioni. E ricrearle cosi nn è facile. Con la sega circolare, quanti assi devo far tagliare per arrivare a 5 minuti ? e a 15 ?


Io stavo valutando l'idea di prendere un dosimetro, però sono frenato da questa domanda: alla fine a cosa mi serve????? cioè se non ho time history e bande d'ottava cosa me ne faccio di sapere che il lavoratore giornalmente è esposto a 84,5 dBA per esempio ? non so come valutare i DPI, in che fasi di lavoro ecc, non so dire se attenuano a sufficienza..........
Quindi io rimango per la valutazione a compiti, nel senso che forse al livello globale è meno precisa nell'esposizione giornaliera, ma sicuramente più sfruttabile
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emipi
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una domanda forse sciocca

cosa cambia la valutazione a mansione del lavoro che fa dall'appiccicare un dosimetro ad un lavoratore?
ho inteso erratamente l'uso del dosimetro?
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Giosmile
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Caro Yaki

del dosimetro cosa te ne fai? Semplice, lo prevede la norma tecnica quindi è consentito.

Non avrai time history, non avrai bande di ottava, non è attendibile oltre i 4000hz e non è usabile oltre i 40gradi, ma è l'unico mezzo per il metodo a giornata intera e semplicemente necessario per il metodo a mansioni, quindi previsto e valido.

Alla fine avrai un unico numero, il Lex8h corretto con le incertezze e su quello avrai determinato l'esposizione. Per gli strumenti? Dovrai farti le tue belle misure in Leq su ogni strumento (lavoro quintuplo) e poi su ognuno valutare le misure e se il dpi è ok, cioè sulla falsa riga del 191.

Alla fine però, almeno al corso, il foglio di calcolo ce l'hanno dato per compiti, perchè in effetti in concreto è l'unico metodo usabile se non hai il dosimetro.

Vantaggi metodo per compiti: lo fai se hai solo il fonometro ed il DDL che ti dichiara anche le analisi del sangue

Svantaggi: pararti il didietro è più arduo, perchè soprattutto nei casi borderline, devi assicurarti che qualsiasi decisione su assergnazione compiti, tempi di esposizione, fasi di lavoro, ecc., siano dichiarati dal DDL, sentito RLS ed RSPP, sennò rischi davanti ad un giudice in caso di contenzioso.


I metodi per mansioni e per intera giornata demanda tutto a cosa ti restituisce il dosimetro e quella è effettivamente il Lex8h di quel lavoratore, c'è poco da fare.

Vantaggi: lo fai solo se hai il dosimetro, il DDL può pure non dichiarare nulla

Svantaggi: devi avere il dosimetro e convincere il DDL che per fare una fonometria solo di misure serve una settimana di tempo


Giosmile
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yaki
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ok, il dosimetro mi fornisce una valida indicazione dell'esposizione al rumore giornaliera. Ma a questo punto la dovrei integrare con misure puntuali per compiti per poter avere i dati su cui valutare i DPI.
Inoltre, tralasciando che le norme tecniche mi autorizzano all'uso del dosimetro, in termini tecnici, siamo sicuri che il dato giornaliero di uno strumento un pochino meno preciso (incertezza strumentale di pochissimo maggiore), che sopra 4000 HZ tira i numeri come il Lotto, che è sensibile a tutto, e soprattutto che non è controllato da te, sia un valore piu giusto di uno con metodo a compiti ?
D'altronde capisco bene l'obiezione dove ho brevi esposizioni molto rumorose, in effetti passare da 5 a 10 minuti mi cambia un bordello. Io sinceramente per adesso vado avanti con metodo a compiti, lasciando a DL, RSPP e RLS l'onere di valutare i tempi.

Poi si vedrà.
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yaki
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per empipi: la valutazione a mansione la puoi fare con il dosimetro. E' bene dettagliata nella norma. In base al numero di lavoratori di quella mansione  (o meglio, gruppo omogeneo) decidi ad esempio che devi fare 10 ore di misura (ti dice la norma quante ore fare in base al num di lav), tu scegli che ne so, 15 intervalli da 40 minuti e casualmente misuri 15 intervalli di 40 minuti a caso su diversi lavoratori di quella mansione. Alla fine medi e hai il tuo LEX,8h. Ovviamente non hai dati per valutare i DPI, cioè non sai quali sono le fasi rumorose e quelle no. In parte potresti anche riuscire a sorvegliare il lavoro, in quanto se ogni 40 minuti sposti il dosimetro devi essere li presemnte
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Giosmile
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Caro Emipi

chiedo venia, forse mi sono espresso male.

L'art.191 recita:

"Fatto salvo il divieto al superamento dei valori limite di esposizione" ovvero 87dB

quindi non intende il leq della macchina, ma proprio l'esposizione.

Quindi non prendo il macchinario più rumoroso, ma la fase di lavoro peggiore e valuto per questa fase, con il metodo per compiti, il Lexh8 nel caso peggiore, dimostrando che in tal caso rispetto il divieto di superamento considerando la verifica di efficacia ed efficienza dei dpi che mi impone la norma. Essendo il caso peggiore, ovviamente tutti gli altri casi possibili rientrano di conseguenza.

Quindi la scelta di usare l'art.191 non viene semplicemente considerando gli strumenti, non avrebbe senso, ma usando come parametro esclusivamente quello di non poter ottenere un Lexweek, in quanto il ciclo di lavoro è talmente variabile da superare la settimana. La scelta dell'art.191 avviene quindi a monte di tutte le possibili misure.

Per me variabile non è solo variabilità di esposizione, come recita il 191, ma proprio come variabilità operativa... pensiamo ai cantieri, come si può tirare fuori un Lexweek unico e sempre valido per tutta la durata del cantiere?

Quindi per me l'art.191 è sempre applicabile ogni qual volta il ciclo di lavoro dichiarato e sottoscritto da DDL ed RLS supera la settimana che la normativa mi consente di poter valutare.

Quel "fatto salvo" poi può significare tutto. Per stare tranquilli secondo me può bastare farsi dichiarare dal DDL ed RLS la fase peggiore e calcolare Leq8h o Leweek solo in tal caso, per dimostrare che comunque con i DPI si verifica l'efficacia e sei sotto gli 87... sennò il 191 diventa peggio dei casi normali, perchè dovresti calcolare TUTTI i Lex possibili... ma per un cantiere significherebbe dover star sempre lì.

Fatto questo, si passa ai singoli Leq delle singole macchine e caso per caso, ogni qual vota sei sopra gli 80, valuti anche l'efficacia del DPI ed indichi le misure... ma attenzione, solo l'efficacia, perchè l'efficienza non avrebbe senso non valutando il Lex

Poi emipi, io credo sia deleterio "considerare un dpi per ogni macchina", sarebbe troppo complicato. Anzi, si deve dire che prima del DPI occorre attuare tutte le misure possibili, quindi il DPI è alla fine.

Io sinceramente farei questi step:

1) otoprotettore presente in azienda -> valuto se è efficace su tutte le macchine presenti e censite in Leq su curva C e usando per es. il metodo SNR corretto con fattore beta

2) Se è efficacie (no iper o ipo protezione) mi fermo, se non è efficacie prescrivo il dpi giusto solo per quelle macchine ove si verifica l'iper o l'ipo protezione (dimostrando l'efficacia che si avrebbe).

Ma forse stiamo dicendo la stessa cosa  :smt002


Ritornando all'art.191, non è definito il campo di applicazione, quindi è valido per tutti i campi  :smt023

Ma ripeto, ove non sia possibile ottenere un ciclo entro la settimana, il 191 è sempre valido.


Passiamo nel dettaglio al metodo per mansioni o per giornata intera

Il metodo per mansioni prevede che per ogni gruppo omogeneo individuato occorre innanzitutto determinare la minima durata cumulativa delle misure che in ogni caso non può essere inferiore a 5h (numero lavoratori <5)

Ovvero:

n<5> 5h

5<n<15> 5h + (n-5)*0,5

15<n<40> 10h + (n-15)*0,25

n>40 -> 17h o dividere il gruppo

QUESTO PER OGNI GRUPPO OMOGENEO!!!

Fatto questo, si scelgono minimo 5 campioni (es. se sono 5h, 5 campioni di misure di almeno 1h) e di questi si ottengono i LpAeqTn ove Tn indica il tempo del campione.

Da cui si calcola poi il LpAeqTe e poi il Lex8h secondo due formule.

La norma 9432 semplifica (fino ad un certo punto) dicendo che invece di fare 5 o più campioni, posso scegliere il tizio con la condizione espositiva peggiore fra tutte, in questo caso l'esposizione del gruppo coinciderà con l'esposizione del tizio. La responsabilità della scelta del tizio e della condizione peggiore è del responsabile delle misure.

Es. preso dalle slide

Ho un G.O. di 18 lav

Durata giornata di lav = 7,5 ore

dal prospetto di cui sopra, Tmisure non può essere inferiore a 10,75h

Inoltre, devo avere almeno 5 campioni, quindi scelgo 6 campioni da 2 ore (in totale cumulativamente avrò 12 ore), quindi scelgo 6 lav a caso tra i 18 complessivi

Per fare questo:

1) uso insensatamente un fonometro e mi metto come una zecca cavallina appresso ad un ai 6 lavoratori per 2 ore ciascuno con rischio di muscolo anchilosato e incertezze indecifrabili

2) uso sensatamente un dosimetro personale

Alla fine ottengo 6 LpAeqTn da cui con una formula calcolo il Lex8h e le incertezze.


Domanda n.1: quanto chiedere al DDL per una valutazione del genere dopo aver dovuto spiegare che devi misurare per 6 ore un solo G.O.?

Il metodo a giornata intera non lo voglio proprio consierare in questo post, nell'80% dei casi è ancor meno applicabile del metodo a mansioni (del tipo, 3 misure a giornata intera che se differiscono di 3dB le DEVI RIPETERE almeno con 2 misurazioni ulteriori).

A mio parere, la norma è scritta solo per aziende di una certa complessità, non per le aziende medio piccole che sono la maggior parte del tessuto aziendale italiano.


Giosmile
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Giosmile
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yaki ha scritto:ok, il dosimetro mi fornisce una valida indicazione dell'esposizione al rumore giornaliera. Ma a questo punto la dovrei integrare con misure puntuali per compiti per poter avere i dati su cui valutare i DPI.

Cosa intendi per misure puntuali per compiti??? Intendi il Leq giusto?

Se si, in effetti sia che per il metodo a mansioni che a giornata intera, valutare i singoli leq è l'unico modo per poter capire cosa fare come misure e per verificare l'efficacia del DPI. E' ovvio che non ha senso la valutazione dell'efficienza che la puoi fare SOLO se usi  il metodo per compiti.

Quindi, se hai Lex8h=84dB, ti fai le misure il Leq delle macchine 1,2,3...n, e per quelle che superano gli 80dB (e quindi partecipano al superamento del valore inferiore di azione) verifichi efficacia dpi e imposti le misure... non puoi fare altro.

comunque io sono d'accordo con te, alla fine i metodi usabili (soprattutto in termini economici!) sono quello per compiti e l'art.191.

Ma se l'attività non rientra ne con il metodo per compiti ma nemmeno con l'art.191 cosa fare???

Intanto, far firmare pagine e pagine al DDL ed RLS per sollevarsi da responsabilità nelle scelte dei tempi e delle fasi di lavoro

Giosmile
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yaki
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Cosa intendi per misure puntuali per compiti??? Intendi il Leq giusto?

Si il leq di ciascuna macchina-attività. ma qui torniamo a casistiche strane. perchè io le macchine rumorose le valuto a parte della misura per mansioni o a giornata.

Cioè:dopo sopralluogo in azienda decido di fare la misura per mansioni. Consideriamo 3 mansioni diverse di 3 persone ....
Vengono fuori 18 ore di misura che mi danno una idea plausibile dell'esposizione, quindi il rischio l'ho valutato. Mansione A : 79 dba, mansione B 83.7, mansione C 85.8dba. Purtroppo a questo punto non so nulla sulle macchine che superano gli 85 dBA (o gli 80 dBA). Non conosco il Leq della singola macchina (o attività, o fase di lavoro), pertanto se voglio valutare un dpi idoneo, mi devo rifare la misura della macchina-attività-fase di lavoro e dichiarare che è nelle condizioni peggiori? E queste misure come le faccio ? facendo 3 misure da 5 minuti come da 9432 ? o ne basta una nelle condiz peggiori ? Quindi invece che 3 giorni ci sto 4 ?

Teniamo presente un fattore : se il dosimetro mi dice 84 dba in 30 minuti possono essere 30 minuti a 84 db, ma anche 28 minuti a 78 e 2 minuti a 94.5


Altra discussione che vorrei fare: DPI
Con il metodo SNR prendo il valore SNR del Dpi, moltiplico per beta (0.75 cuffie).

se ho un Laeq di 102, esempio una smerigliatura con flessibile, andare a 75 senza considerare incertezze vuol dire togliere 27 db, e considerando un beta di 0,75, vuol dire avere un otoprotettore da 36 dB (non consideriamo che snr prevede leq in C, che flex sono alte frequenze abbattibili bene, ecc). il mio è solo un esempio sui numeri. Un archetto andrà bene per fasi di lavoro con Laeq massimo di 85 db; viene dura trovare un dpi idoneo.
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Giosmile
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No Yaki, non credo.

Io penso che fai le misure con i dosimetri, ti escono

G.O. 1: 79dB(A) -> non faccio proprio niente

G.O. 2: 86dB(A) -> mi attivo


Considero le strumentazioni del G.O.2

Di queste calcolo con il metodo 9432 i vari Leq di ogni strumentazione utilizzata dal G.O.2 (quindi 3 misure e media energetica delle stesse, incertezze, ecc.)

considero gli oto presenti

valuto l'efficacia

dico ok gli oto sono sufficienti oppure gli dico cosa cambiare

misure di prevenzione e protezione e PARE (se te lo pagano, sennò scrivi al DDL che il PARE si deve fare)

Quindi non considero alcun caso peggiore, alcuna fase complessiva, ma semplicemente le strumentazioni una ad una di quel G.O. di interesse.

Diciamo che è un qualcosa di simile all'applicazione dell'art.191, solo che invece di imporre una classe di rischio senza il Lex, quì il Lex lo calcolo con il dosimetro.


Per la questione DPI non ho capito bene il problema... anche se usi il metodo per compiti, in fase di verifica dell'efficacia e poi dell'efficienza del DPI ove ricalcoli il Lex in condizione di otoprotezione, se ti trovi uno strumento di un dato compito che ha Leq = 102, comunque devi considerare l'attenutazione dell'otoprotettore, quindi con beta=0,75 avresti comunque la necessità di un'attenuzaizone a 36dB per avere i 75.

Cioè, che sia metodo per compiti, mansione o giornata lavorativa, in fase di efficacia ed efficienza (ove applicabile) i problemi sono gli stessi...

Giosmile
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emipi
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yaki ha scritto:per empipi: la valutazione a mansione la puoi fare con il dosimetro. E' bene dettagliata nella norma. In base al numero di lavoratori di quella mansione  (o meglio, gruppo omogeneo) decidi ad esempio che devi fare 10 ore di misura (ti dice la norma quante ore fare in base al num di lav), tu scegli che ne so, 15 intervalli da 40 minuti e casualmente misuri 15 intervalli di 40 minuti a caso su diversi lavoratori di quella mansione. Alla fine medi e hai il tuo LEX,8h. Ovviamente non hai dati per valutare i DPI, cioè non sai quali sono le fasi rumorose e quelle no. In parte potresti anche riuscire a sorvegliare il lavoro, in quanto se ogni 40 minuti sposti il dosimetro devi essere li presemnte
trovo il metodo molto meno sensato che non studiare i compiti svolti e fare una valutazione ottimale per il caso.
mi pare che il metodo abbia il solo scopo di eliminare la soggettività del valutatore cui non si può fare a meno nel campo dell'acustica. oltretutto un'oggettivazione estremamente casuale, mi pare, e che non tiene conto che anche se in un'azienda ho 400 addetti al confezionamento, ma una macchina è più numerosa, delle altre, con questo metodo non tutelo questo lavoratore visto che il Lex non conta 8 ore su quella macchina ma 40 minuti su quella e 440 su macchine meno rumorose

ma poi sto dosimetro da esattamente il Lex o da anche lanalisi in frequenza?

più che una norma tecnica mi pare una trovata commerciale.


:smt011
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