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incertezza valutazione rumore luogo di lavoro

In questo Forum verranno aperte discussioni su questioni eminentemente tecniche relative a impianti, macchine, rumore, vibrazioni, ATEX, prevenzione incendi, ecc...
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artù
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Iscritto il: 13 mar 2008 08:19
Località: umbria

Il seguente sw ''Rumors'' migliora la vita

http://www.sicurezzaonline.it/homep/inf ... 091013.htm

sono anni che uso le versioni precedenti del sw dell'ing. che lo ha redatto, ma ora è veramente spettacolare e completo (anche di PARE). anzi al convegno ISPESL di modena dBA09 si parlava anche di PARE (Piano Aziendale Riduzione Esposizione) per il rischio chimico.


X atxdel (ribattezzato  ciro  :smt003 )

ho riflettuto sulla tua situazione e secondo me c'è un baco/buco/bug nel tuo ragionamento: il tuo rumore per me non può essere ciclico ma deve essere fluttuante (vedi l'illuminante intervento di nofer sulle possibili sorgenti di rumore fluttuante o costante, specie nelle attività svolte manualmente). in ogni caso la distinzione si fa sul Las (max e min) e non sul LAeq.
Un consiglio: per il calcolo dell'incertezza usa RUMOURS.
:smt023
Essere saggio e amare eccede le capacità dell'uomo. (W. Shakespeare)
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Bassaumbria
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Iscritto il: 29 apr 2005 12:40
Località: UMBRIA

artù ha scritto: ........il problema è quando la 9432 entra nei luoghi di lavoro: non si può far pagare 300 € una valutazione impostata sulla base della 9432! c'è il triplo delle misure e calcoli da fare. ma qui siamo alle solite, il mercato è libero........
Infatti Artù hai ragione, la questione economica è sempre alla base di tutto soprattutto nella nostra regione
(penso che al centro nord la situazione sia leggermente diversa) ma io ho scelto di lavorare
meno ma lavorare meglio (o almeno ci provo, alla fine tocca sempre campare) e quindi sarò di certo più caro ( 10 - 15 % ? ?)
di qualche altro mio collega di zona a cui lascio pure firmare certi documenti così scarni che
tra copertina, indice e richiami normativi ed il documento è già che bello finito.
Intendiamoci anche il mio +10-15% è anche poco, perche se vorremmo farci pagare veramente per le competenze e le strumentazioni in gioco le tue 300 euro si raddoppierebbero di sicuro.
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Bouc
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Iscritto il: 14 nov 2010 11:54
Località: Pavia

Buongiorno a tutti.
Innanzi tutto complimenti agli utenti di questo forum (Nofer in primis :)), davvero pieno di contenuti utilissimi.
Sono un neo iscritto al forum, ho lavorato per un po' di anni ( otto) nel campo sicurezza e ambiente per conto di una grande ditta, principalmente emissioni e campionamenti aria in ambienti di lavoro ma anche qualche intervento in materia di valutazione rischi rumore e vibrazioni. Da poco ho iniziato l'avventura "da solo" e mi trovo a dover affrontare problematiche per me nuove.

Ho letto tutto il topic con interesse e mi pare adatto per attaccarmi con le mie questioni, piuttosto che aprirne uno nuovo nel filtro. Spero di non aver sbagliato.

Nel prepararmi i fogli di calcolo per analizzare i risultati delle indagini fonometriche mi sono accorto che i miei risultati di incertezza  sulle ore lavorative differiscono da quelli ottenuti con il foglio excel distribuito dall ispesl (lepdw_errors.xls).

Con dei valori di prova ho utilizzato le equazioni dellla UNI 9432:2008 C8 C6 e C7 per calcolare l'incertezza sul livello di esposizione giornaliera:

LAeq,t:
52,6      
57,8
43,5

Tempi rispettivi:
300
120
60

incertezza campionamento 0, incertezza posizionamento 1dB e incertezza strumentale 0,5dB
Io trovo un'incertezza sulle 8 ore di 0,9; con il foglio ispesl 1,1

Sbaglio io? Se si potete aiutarmi a capire dov'è l'errore? Nel foglio ispesl rientra stranamente nella formula anche l'errore della singola misura... che nelle mie formule invece non c'è  :smt017

Ringrazio in anticipo chi vorrà aiutarmi  :smt003
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

Non ricordo bene il foglio di lavoro della ISPESL. Ricordo che aveva subito un aggiornamento, ma non mi pare che questo riguardasse la norma uni 9342:2008.
Potrebbe essere che questo sia il motivo. In effetti mi par di ricordare che nel foglio si facessero tutta una serie di assunzioni (non giustificati nella precedente UNI 9432:2002) che ora non sono più idonee con la nuova norma
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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Bouc
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Iscritto il: 14 nov 2010 11:54
Località: Pavia

Grazie, vedrò di fidarmi dei miei calcoli allora. In fondo li ho controllati più volte e mi sembrano corretti...
Mi sembrava strano che a "sbagliare" fosse stato il foglio ISPESL, ma tant'è.
:smt039
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SJ
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Iscritto il: 25 mar 2008 12:56
Località: Lazio

ursamaior ha scritto:Infatti.
La mia filosofia è:

Misura con un micrometro. Segna con un gessetto. Taglia con un'ascia

:smt003
Parere mio personale sulle misure fonometriche, vibrometriche etc   per la valutazione del rischio :smt035 : un bella presa in giro! il perchè: Misura con un fonometro tarato e di buona classe. Fai il campionamento delle sorgenti rumorose anche in una giornata tipica. Applica i tempi di esposizione che il datore di lavoro o chi per esso ti certifica per i varii addetti e voilà la precisione e lo scarto quadratico medio hanno lo stesso valore di mettere un alberello profumato in un camion che trasporta bestiame.
Non può essere sempre così e voglio sperarlo almeno, ma rendiamoci conto che esasperare la precisione ed il rigore in un ambiente dove manca spesso la concretezza di voler fare sicurezza è una mezza follia! Ci si ritrova a barcamenarsi per essere ligi alle norme, ben coscienti che si è molto lontani dal descrivere la vera realtà.
:smt009  
:smt039
Il lavoro nobilità l'uomo, quando è sicuro lo preserva anche.
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manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

@SJ
concordo in buona parte con te tuttavia le valutazioni, se fatte al meglio delle nostre possibilità tecniche e con scienza e coscienza, inquadreranno sicuramente bene il rischio nel contesto in cui siamo ad operare.
Se invece non fossimo, come dici tu "ligi alle norme", amplificheremmo a dismisura le approssimazioni e quindi avremmo valutazioni completamente inutili.
:smt006 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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alessiotst
Messaggi: 60
Iscritto il: 08 apr 2008 10:09

Nofer ha scritto: Io invece sarei pronta a giurare di aver studiato che atteso che il decibel è una unità convenzionale ed esprime 10 volte il logaritmo in base 10 della pressione sonora espressa in Pa, al raddoppio della pressione stessa corrisponde un aumento di 3 dB. In effetti, 80 dB equivalgono a una pressione di 100.000.000 Pa, mentre 83 dB equivalgono a 199.526.231, se non ho toppato la formula, quindi un pochetto meno, perchè il log di 200.000.000 dovrebbe essere 8,301029996 che moltiplicto per 10 fa 83,0103 (approssimo).  
Ma se teniamo conto che la pressione atmosferica normale è di 100.000 Pa, e non la si sente proprio, e che avvertire una differenza pressoria di 3 dB (che infatti molti non la sentono) significa avvertire la centomillesima parte della pressione atmosferica, diciamo che è lana caprina e abbiamo dei timpani che sono un portento della natura..
 
Perdonami, ho studiato questa roba qualche anno fa e premetto che potrei essere abbondantemente arrugginito, ma il dB non è il Log in base 10 del rapporto tra i quadrati delle pressioni, e quindi 20 volte il rapporto tra le pressioni?.
Se così fosse il raddoppio di pressione sonora corrisponde a 6dB e non 3dB...
Con un aumento di 3dB si avrebbe invece il raddoppio della potenza sonora e quindi della sensazione.
Sbaglio qualcosa?
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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
Località: Napoli

Riapro questo post per porre un quesito proprio sulle incertezze.

Quando considero i vari compiti e faccio le famose 3 misure per ogni compito ottengo i LAeq,T... con le tre misure e le condizioni a contorno (tra cui le incertezze da posizionamento, strumentale, ecc.) ottengo alla fine il LAeq FASE che mi servirà successivamente al calcolo del Lex8,h.

Bene.

Quando giungo alla verifica dell'efficacia ed efficienza degli otoprotettori, mi occorre il LCeq,T.

A questo punto io avrò per ogni compito 3 misure di LCeq,T ottenute assieme ai LAeq durante i campionamenti.

Dei tre valori, qual'è il LCeq da considerare?

Mi pare di capire che la norma per le incertezze faccia riferimento al LAeq e non anche al LCeq che è usato nella EN 458.

Qualche collega mi ha risposto che si può considerare la semplice media delle tre misure oppure precauzionalmente prendere il valore più grande dei tre valori in curva C.

Occorre invece calcolare le incertezze alla stessa stregua del LAeq (incertezza strumentale, da posizionamento, tempi di esposizione, ecc.) oppure in effetti questo risulta anche a voi non previsto?

Grazie
Giosmile
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ursamaior
Messaggi: 4944
Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

la norma UNI 9432:2011 non dice nulla a riguardo.
Secondo me va bene  se usi la media tra i tre valori misurati
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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