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Società estera con sede in Italia: DdL?

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Teo
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Iscritto il: 05 mar 2007 11:52
Località: Milano

Buongiorno a tutti!

Una società classificata come "SOCIETA' COSTITUITA IN BASE A LEGGI DI ALTRO STATO" sta effettuando l'iter procedurale di valutazione rischi.

La società ha la sede legale principale negli USA, una sede legale secondaria in Italia e "due unità locali" che non sono altro che due negozi in due città (italiane ovviamente) che vendono accessori di lusso. Ogni negozio ha il seguente assetto: responsabile del negozio (effettivamente con poteri decisionali e di spesa relativi al negozio) più il personale addetto alla vendita.

Nella visura storica relativa alla sede secondaria (quella italiana per intenderci) sono individuati due procuratori, uno dei quali firmatario di tutti i documenti, e un preposto, ma... tutti residenti all'estero!

Domanda: come si dovrebbe muovere la suddetta società in termini di individuazione del DdL e quindi del RSPP?

Personalmente non mi è mai capitato di incontrare una situazione del genere.

Grazie anticipatamente del supporto!
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Bohr
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Iscritto il: 25 giu 2007 08:48
Località: VI - BG

Per Sede Legale in Italia intendi un ufficio in cui c'è del personale impiegato? Se così fosse, indipendentemente dalla loro residenza, i procuratori (bisogna distinguerli meglio in funzione dei poteri conferiti) sono i DdL. I responsabili dei punti vendita a loro volta, visto come li hai descritti sono altri due DdL.
Di fatto hai 3 unità produttive distinte e separate.

:smt023
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
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Teo
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Iscritto il: 05 mar 2007 11:52
Località: Milano

Grazie mille Bohr!
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Teo
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Iscritto il: 05 mar 2007 11:52
Località: Milano

Altra società, questa volta spagnola.

Sede legale in Italia (presso il commercialista) senza dipendenti (ovviamente).

In visura CCIAA, è individuato esclusivamente l'amministratore unico (residente all'estero): non sono individuati procuratori, soci, ecc.

Tre punti vendita sul territorio presso centri commerciali, ciascuno con tre/quattro dipendenti.

Ogni punto vendita ha un suo responsabile ma senza nomina nè contratto specifico "da responsabile" e senza poteri decisionali o di spesa.

Esiste un "supervisionatore", spagnolo ma parlante decentemente l'italiano, che saltuariamente visita gli ambienti di lavoro ma effettivamente ha la responsabilità della gestione dei vari punti vendita pur non lavorandoci direttamente.

Questa persona vorrebbe frequentare il corso per DdL/RSPP.

Potrebbe essere una procedura corretta?

A mio avviso...perchè no! Magari con uno scritto tra l'amministratore unico e il "supervisionatore".


Che ne pensate?


Grazie a tutti e buon lavoro come sempre!
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