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rumore canile

In questo Forum verranno aperte discussioni su questioni eminentemente tecniche relative a impianti, macchine, rumore, vibrazioni, ATEX, prevenzione incendi, ecc...
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zara
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Iscritto il: 14 nov 2005 10:08
Località: Imola

Un saluto a tutti,
sto cercando bibliografia sul rumore che potrebbe esserci in un canile di circa 200 cani.

Ho trovato questo:
http://www.comune.monza.it/export/sites ... ustica.pdf

Da cui evinco (pag 8) Leq 80 o 82 a secondo del giorno di valutazione
poi dice che ogni cane è una sorgente pari a circa 96,6 dB(A)

...... sto cercando di capire se serve valutazione strumentale o se posso dire che siamo sotto 80 dB (vorrei evitare di fargli spender soldi, già si fanno in 4 con le poche risorse che hanno rispetto ai tanti cani e gatti)
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Bond
Messaggi: 2685
Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

Ti parlo di una situazione che mi capitò ancora in regime di 277 quindi prendila con le pinze.

Dipende dal cane che misuri: si, mediamente si aggira attorno ai 96 ma alcuni cani hanno latrati superiori a 100, altri manco li senti finchè non ti sgagnano il polpaccio.
Poi tutto dipende dal tempo di esposizione.

Però ora c'è il PARE quindi devi intervenire alla fonte del rumore.
Che fai?
O li metti in box insonorizzati o gli metti una museruola insonorizzata

:smt040

Secondo me è meglio misurare: i gestori del canile sanno quali sono quelli più rumorosi

Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
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El Sander
Messaggi: 1473
Iscritto il: 11 ago 2010 15:25
Località: Solaro - MI

Non c'entra con il quesito di zara, ma tengo a sottolineare che il Comune di Monza richiede (giustamente) le previsioni di impatto acustico ma non ha ancora approvato il piano di zonizzazione acustica ..... :smt015
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

premettendo che mi vien da ridere (o forse da piangere...) al solo pensare ad una relazione tecnica dove alla dicitura fonte di rumore c'è scritto "meticcio di pastore tedesco spelacchiato ma allegro" oppure "barboncino/volpino abbandonato perchè inca@@oso", direi che tutto sommato l'esposizione nelle 8 ore sia al di sotto degli 80, prescindendo dal numero di utenti, se il personale al'interno del canile è sempre lo stesso e ben addestrato (il personale deve essere addestrato, mica solo i cani), perchè le bestiole abbaiano quasi solo per "fare le feste", il resto più che di bau-bau è tutto un uggiolare di arf-arf, al più di wouff-wouff...
I cani da strada, infatti, non sono "abbaiosi" come quelli di casa, proprio perchè non hanno il concetto di proprio territorio e quindi non hanno alcun motivo di entrare in competizione per lo stesso.
Operativamente, l'unica è indicare tale ipotesi di inferiorità alla soglia di azione, esattamente con le motivazioni che ti ho appena addotto e di cui potrai comunque chiedere conferma ai gestori.
D'altronde, tu hai mai saputo di qualcuno diventato ipoacusico perchè felice padrone di cagnetti irritabilissimi quanto chiassosissimi? Nemmeno un cane riesce ad abbaiare per 8 ore consecutive, su, in genere la smette in assai meno specie se gli porti da mangiare e da bere.

qualche nota su quanto ho letto nel link, a parte la già notata mancanza di zonizzazione acustica alla base di una valutazione previsionale di impatto acustico che sander ha appena stigmatizzato.

1) Il canile è da considerarsi soggetto ai limiti d’immissione in ambiente abitativo previsti dal criterio differenziale 1(1=In conformità a quanto previsto dall’art. 3 comma 2 del decreto 11 dicembre 1996 del Ministro dell'Ambiente "Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo".)


Bene, adesso i pur bravissimi e preparatissimi Tecnici Competenti in acustica redattori della relazione mi dicessero in che consiste di preciso il ciclo produttivo di un canile ed cosa produce, deiezioni a parte che sono considerabili rifiuti e soprattutto non fannno rumore; eventualmente, anche dove si commercializza e se consegnano a casa dei richiedenti/acquirenti/utenti il bene prodotto o bisogna andarselo a prendere di persona lì dove è opportuno vadano a prenderselo anche loro e chi gli ha commissionato il lavoro. Soprattutto, mi dicessero in quale delle fattispecie in cui è previsto l'impatto acustico previsionale come da art. 8 di Legge 447/95 sono ricompresi i canili. Non sono soggetti a VIA, non rientrano tra le infrastrutture e non sono nemmeno c) discoteche;d) circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi; e) impianti sportivi e ricreativi , a meno che non vogliamo intendere che i cani al canile ci vadano per farsi quattro abbaiate con gli amici.
In particolare, io desidererei conoscere, dagli stimabilissimi Tecnici Competenti in Acustica che hanno predisposto e redatto l'eccellente e ritengo anche assai costoso lavoro pubblicato in rete, che suggerimenti forniscono al proprietario/gestore di questo impattante impianto a ciclo produttivo continuo come intendono/suggeriscono l'abbattimento e riduzione alla sorgente dei fenomeni rumorosi: rescissione delle corde vocali? abbattimento tout court al secondo BAU! ? scudisciate ai renitenti? o magari delle semplici tettoie con superficie inferiore fonoassorbente e non le solite lamiere fonoriflettenti, oltre che termoradianti?


2) per definizione, il canile è un posto di ricovero "transitorio" per le bestiole che vi finiscono. I privati volontari in genere cercano di accasarle, i pubblici ogni tanto procedono a sfoltimento per gassificazione. Quindi, anche volendo considerare un "ciclo produttivo continuo" quello di un canile, cambiando i cani cambiano anche le "sorgenti di rumore" e quindi l'impatto acustico del sito produttivo in parola: io resto in perenne attesa di una definizione normativa delle sorgenti di imbecillità
3) in virtù del fatto che il tutto è stato fatto in un canile esistente in una certa zona per vedere se facendone un altro in un'altra zona si poteva per caso dare fastidio al solo sig. Zubiani (che forse è il padre di qualche notabile del paese...), cfr. pag 3 secondo capoverso, io direi che sarebbe stato più che ampiamente sufficiente in fase progettuale prevedere un muro di confine con in sommità barriere deflettenti del rumore del tipo di quelle che si mettono ai treni, e all'interno una bella serie di alberelli fitti fitti a fare da barriera smorzante anche per gli inevitabili "odori". Un treno merci sferragliante nella notte fa certo più rumore anche di 200 cani, e un qualunque impianto di depurazione reflui fa certo più puzza di un canile.

4) MA STIAMO SCHERZANDO ???
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Giosmile
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Località: Napoli

:smt040  

Mi era sfuggito questo post... e mi mancava l'impatto acustico per un canile ... carissima Nofer, mi hai reso la giornata migliore e già solo per questo ti ringrazio... per il resto, oltre che dirti che sei GRANDE, ti saluto calorosamente.


Giosmile
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silqua
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Iscritto il: 31 mar 2009 15:26
Località: pavia

secondo me il rimando al Dm sull'applicazione del criterio diff per impianti a funzionamento continuo deve essere stato un classico refuso da "salvaconnome" di qualche altra relazione.

detto questo, è ragionevole che un canile sia assoggettabile a valutazione di impatto acustico (anche se il legislatore ha previsto delle categorie che non si sposano tanto ... ), perchè le problematiche acustiche di un assembramento di cani sono reali (pensate alla parola "cagnara") e anche immagino abbastanza gestibili progettando bene le strutture, quindi, in un mondo ideale, una valutazione di impatto acustico prima di installare un canile adiacente ad un centro abitato ci starebbe bene, anche per evitare litigi, cause, polpette avvelenate etc.
mi stupisco inoltre come il valutatore che ha firmato la relazione citata in questo post non abbia trovato componenti impulsive nel rumore prodotto dai cani, con conseguenti termini di penalizzazione.

da un punto di vista delle definizioni, un canile comunale non è riconducibile agevolmente ad una "attività produttiva", invece un luogo che custodisce cani per allevamento, addestramento, vendita direi di sì (io comunque mi preoccuperei del rumore e delle puzze in entrambi i casi).

saluti a tutti
silqua
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silqua
Messaggi: 279
Iscritto il: 31 mar 2009 15:26
Località: pavia

chiedo scusa, poco fa sono uscita di tema senza rispondere a zara.
a mio parere dovresti analizzare bene le mansioni del tuo canile, per capire per prima cosa i tempi di esposizione e le modalità, e vedere se puoi con tutta franchezza ipotizzare un'esposizione < 80 perchè i modi e i tempi sono "inferiori a", cioè vedere se riesci a giustificare il rischio grazie alla dettagliata e convincente descrizione del lavoro e delle condizioni degli animali all'interno del canile.
non è assolutamente facile organizzare una campagna di misure fonometriche ragionevole per il caso in esame, si rischia di fare accademia, e immagino che un canile non abbia molti soldi (se non è un allevamento di pedigree), e poi quanto cambiano le condizioni da misurare giorno per giorno all'interno di un canile?.
se per esempio i box sono piccoli riverberanti e sovraffollati di cani e le operazioni di accudimento per l'addetto sono lunghe almeno 15 minuti, effettivamente potresti avere Leq molto elevati e LEX > 80, con gli adempimenti del caso, ma in una situazione di valore massimo ricorrente?.
credo inoltre che (un po' come il pianto del bambino) l'abbaio possa più risultare una fonte di stress, piuttosto che di ipoacusia.
quindi, piuttosto che spendere molti soldi in una indagine fonometrica difficile, e arrivare magari a risultati paradossali (es: sorveglianza sanitaria... sembra sproporzionata!!!) se tu fai una analisi molto scientifica della situazione e vai a risolvere i punti critici che hai trovato e riesci così a giustificare il rischio ...
se migliori i tuoi ipotetici box piccoli, riverberanti e sovraffollati aumenti comfort canino e degli addetti senza perdere tempo in accademie.
magari, che so, se i cani fanno cagnara perchè porto cibo a venti tutti insieme che si sovraeccitano, cambio le modalità di portare loro il cibo.
ho visto in rete che ci sono tantissimi regolamenti di comfort canino, che sicuramente influiscono sull'abbaio, immagino...
se è stato nominato un medico competente, io sentirei anche un suo parere, perchè in teoria potrebbe essere utile mettere a disposizione dei DPI (ma anche lì, sembra sproporzionato...).
ma io nel caso in esame bypasserei il problema rumore andando al nocciolo (comfort canino e procedure finalizzate alla minimizzazione dell'abbaio)
silqua
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