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Ponteggi, messa a terra e protezione dalle fulminazioni

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
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Il_Fiorentino
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Iscritto il: 19 apr 2011 09:21
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Mi scuso se ho aperto un post su un argomento già in buona parte discusso anche in passato, ma l'ho fatto perchè mi farebbe piacere scambiare con voi qualche idea al riguardo e soprattutto verificare il comportamento che voi tenete a seconda delle varie tipologie di cantieri:

-Iniziamo con il dire che sono le norme CEI a disciplinare la "valutazione del rischio fulminazioni" in un cantiere, giusto ?  E sono:

- CEI EN 62305-1: "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 1: “Principi Generali" Marzo 2006;

- CEI EN 62305-2: "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 2: Gestione del rischio" Marzo 2006;

- CEI EN 62305-3: "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 3: Danno fisico e pericolo di vita" Marzo 2006;

- CEI EN 62305-4:  "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture”; Marzo 2006;

- CEI 81-3: "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro  quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico." Maggio 1999;

SE per star sicuri (e dove l'importo dei lavori "lo permette" ) in genere si fa intervenire un installatore qualificato che ti mette a terra il ponteggio, ti fà la dichiarazione di conformità dell'impianto di terra e magari dichiara che NON è necessario adottare nessuna precauzione particolare per il ponteggio X, situato in zona Y e a quota Z........riguardo alle scariche atmosferiche........ nei "cantieri piccolini" giusto per manutenzione facciate, ove si fa giusto una scriscia di ponteggio, messo magari su asfalto o lastricato e situato in città in mezzo ai palazzi in area a scarsa densità di fulminazioni (ove anche una verifica eseguita da un tecnico porterebbe ad esito negativo)......chiamate lo stesso un installatore (scaricando poi le spese sulla committenza), oppure fate leva sulle vostre conoscenze in materia e dichiarate sul PSC che l'impianto di protezione non è necessario per il cantiere in oggetto ?  

Per quanto mi riguarda, io.......se opero in aree per le quali è già stata effettuata una valutazione da un professionista  e l'area del ponteggio è di dimensioni medio / piccole,   indico di solito (grazie alle considerazioni da me eseguite) che il ponteggio non necessità di protezioni.

Voi come vi comportate ?  Grazie per i pareri ! :smt002
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Giuliano
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Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Io, come CSP, nel PSC prescrivo all'impresa che renda conto della protezione del ponteggio dalle scariche atmosferiche o facendo fare una messa a terra certificata da un installatore qualificato oppure con una relazione, firmata da tecnico qualificato, che dimostri che il ponteggio è autoprotetto (metodo indicato dall'ISPESL se non ricordo male).
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Il_Fiorentino
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Iscritto il: 19 apr 2011 09:21
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Ringrazio Giuliano per il parere.... :smt002 ...e visto che nessun altro ha risposto, deduco che ogni CSE che ha letto il msg si comporta come Giuliano, ossia chiedendo sempre e comunque un attestazione redatta da un professionista abilitato, con buona pace della committenza..... Che dire, vedrò di adeguarmi pur io a 'sto punto !  :smt022
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Giuliano
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Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Che c'entra la Committenza? E' un onere dell'impresa utilizzare attrezzature e apprestamenti sicuri, cioè a norma.
Il ponteggio viene pagato senza ribasso d'asta perchè costo della sicurezza, ma deve essere a norma! E la protezione dalle scariche atmosferiche fa parte dei requisiti che fanno del ponteggio un'attrezzatura a norma. :smt003
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Il_Fiorentino
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Iscritto il: 19 apr 2011 09:21
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Giuliano ha scritto:Che c'entra la Committenza? E' un onere dell'impresa utilizzare attrezzature e apprestamenti sicuri, cioè a norma.
Si, a livello teorico sarebbe così.....poi è tutto da vedere in pratica !   :smt009
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mar_marco
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Iscritto il: 13 gen 2009 10:15

In passato qualora sia in relazione ai ponteggi di grande estensione (e conti alla mano deve essere davvero grande), sia in relazione alla presenza di grosse masse metalliche in cantiere, ad esempio un viadotto in acciaio prima di essere varato ho fatto io, nel PSC, il calcolo verificando che non necessitava la messa a terra (per il discorso fulminazione).

MM
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Giuliano
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Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

O Fiorentino, icchè tu cianci? L'unico modo per far pagare meno la Committenza è quello, da parte dell'Imprenditore, di fare un ponteggio non a norma (cioè come viene viene), risparmiando su tutto a scapito della sicurezza.
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larsim
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Iscritto il: 14 mag 2008 10:08
Località: Casnà

e hai anche calcolato la struttura del viadotto, al posto dello strutturista?
"When a finger points at the sky, the imbeciles look at the finger"
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Il_Fiorentino
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Iscritto il: 19 apr 2011 09:21
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Giuliano ha scritto:Che c'entra la Committenza? E' un onere dell'impresa utilizzare attrezzature e apprestamenti sicuri, cioè a norma.
Il ponteggio viene pagato senza ribasso d'asta perchè costo della sicurezza, ma deve essere a norma! E la protezione dalle scariche atmosferiche fa parte dei requisiti che fanno del ponteggio un'attrezzatura a norma. :smt003

Così a titolo di curiosità.......ho proprio sotto mano un contratto fra  una nota impresa di ponteggi e la committenza:

Dal preventivo sono esclusi:

-impianto di messa a terra
-impianto di luci rosse d'ingombro
-impianto d'allarme

La protezione dalle scariche atmosferiche non viene neppure citata, sarà compresa nel preventivo? Io non credo...... :smt009
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

Dai, se è per quello io vedo pure preventivi di ponteggisti che escludono la relazione di calcolo dell'ing. abilitato (in casi in cui ci vuole).
Loro possono escludere dal preventivo ciò che vogliono, ma che alcune cose si debbano fare non c'è dubbio. Perchè deve farle il CSE a costo zero? Questo è il senso delle osservazioni che hai ricevuto.
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