ciao a tutti.
Una domanda: avendo seguito i moduli A, C e B7 (servizi sanitari e sociali) posso redigere un dvr per un centro estetico o per parrucchieri? Quanto dovrei chiedere?
Grazie
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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dvr centri estetici
Sento odore di troll ma oggi ho voglia di affrontarlo
Ciaaa
Bond
Solo una persona può saperlo: TUsocri ha scritto:avendo seguito i moduli A, C e B7 (servizi sanitari e sociali) posso redigere un dvr per un centro estetico o per parrucchieri?
Come nelle ricette culinarie: Q.B.socri ha scritto:Quanto dovrei chiedere?
Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
Sono alla mia primissima esperienza e non so come regolarmi con le tariffe. Mi piacerebbe avere delle risposte precise, se possibile.Centro estetico di circa 80 mq con due lavoratrici, posso redigere il dvr avendo moduli A,C e B7?
Grazie
E scusate la mia ignoranza, ma durante i corsi ci tengono a non darci delle informazioni pratiche!
Grazie
E scusate la mia ignoranza, ma durante i corsi ci tengono a non darci delle informazioni pratiche!
Art.29 comma 1
"Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, nei casi di cui all'articolo 41."
Per fare ciò il DDL non necessita, a livello di legge, di seguire corsi su nessun modulo.
Quindi se vuoi, e se pensi di essere in grado, puoi aiutare il DDL a produrre il documento in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente
"Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, nei casi di cui all'articolo 41."
Per fare ciò il DDL non necessita, a livello di legge, di seguire corsi su nessun modulo.
Quindi se vuoi, e se pensi di essere in grado, puoi aiutare il DDL a produrre il documento in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente
Il DVR è un documento di cui risponde il Datore di Lavoro che può farsi aiutare da chiunque lo possa fare (nel senso che sappia come si fa). Certo il D.L.vo 81/2008 indica come primo collaboratore del Datore di Lavoro il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (RSPP) che , insieme al Medico Competente, analizza l'attività lavorativa, individua i rischi ad essa connessi e, di conseguenza, suggerisce le misure di sicurezza da adottare, cioè fa la bozza del DVR che poi il Datore di lavoro farà sua.
Tu se sei stato nominato RSPP hai tutti i titoli per farlo, anzi è uno dei tuoi compiti (vedi l'art. 33); se sei un consulente esterno (cioè non sei RSPP) fallo se ti senti in grado di farlo. Se sbagli ne risponderai al Datore di lavoro che ti ha incaricato, se avviene un infortunio in azienda potresti risponderne al Magistrato (vedi sentenza n.1834 del 15/01/2010 della Cassazione).
Tu se sei stato nominato RSPP hai tutti i titoli per farlo, anzi è uno dei tuoi compiti (vedi l'art. 33); se sei un consulente esterno (cioè non sei RSPP) fallo se ti senti in grado di farlo. Se sbagli ne risponderai al Datore di lavoro che ti ha incaricato, se avviene un infortunio in azienda potresti risponderne al Magistrato (vedi sentenza n.1834 del 15/01/2010 della Cassazione).
- weareblind
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- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
Centro estetico 80 mq, primo incarico: DVR 400,00 euro.
IMHO
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We are blind to the worlds within us waiting to be born
Se nel DVR includi anche le ROA ed il rischio chimico, direi di aumentare almeno del 50%.weareblind ha scritto:Centro estetico 80 mq, primo incarico: DVR 400,00 euro.
IMHO
Però c'è da dire che se tu fossi già in grado di eseguire una buona valutazione dei rischi onnicomprensiva, il tuo lavoro dovrebbe valere molto di più, quindi ...........
Io come studio faccio dei prezzi che sono circa il 50% in meno di quello proposto da sander.. e la cosa mi lascia un attimo perplesso..
"Dosis sola facit velenum"
Legge n.125/2001 Alcol e Lavoro:"Se il vino non lo reggi l'uva te la devi magnà a chicchi!"
Legge n.125/2001 Alcol e Lavoro:"Se il vino non lo reggi l'uva te la devi magnà a chicchi!"
- weareblind
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- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
No, intendevo proprio il cuore del DVR. Se includiamo il chimico, ti confermo.El Sander ha scritto:Se nel DVR includi anche le ROA ed il rischio chimico, direi di aumentare almeno del 50%.weareblind ha scritto:Centro estetico 80 mq, primo incarico: DVR 400,00 euro.
IMHO
Però c'è da dire che se tu fossi già in grado di eseguire una buona valutazione dei rischi onnicomprensiva, il tuo lavoro dovrebbe valere molto di più, quindi ...........
We are blind to the worlds within us waiting to be born
un momento, qualcosa non mi torna.
se ho ben capito, sander dice 600, quindi il costo del DVR di un centro estetico come fatturato dallo studio di diaco sarebbe 300 euro. Al lordo delle tasse e al netto di iva.
Ipotizziamo per comodità che l'aliquota complessiva di tassazione, tra IRES o Irpef (società o studio) e IRAP sia grosso modo intorno al 35 % (sogno irrealizzabile...), e che i costi di gestione generale (affitto, luce, telefono, vetture e/o trasporti, assicurazioni, cancelleria, condominio, spese postali, commercialista, eventuali leasing, manutenzione ordinaria, acquisto e gestione SW e/o HW, aggiornamenti e formazione etc. etc.) dello studio incidano solo per il 15 % (altrettanto ipotetico come calcolo), avremo che il ricavo sarebbe di € 300 *50% = 150 euro.
Ritengo che una valutazione dei rischi consista in un sopralluogo, che per 80 mq sarà di un paio di ore, con l'acquisizione delle varie documentazioni delle apparecchiature e di dichiarazioni varie di messa a terra e similari, il tutto prendendo appunti sulle modalità di lavoro
Poi, si va in studio e si cominciano a guardare nella quantità ma ancora non nel merito le documentazioni acquisite, diciamo che un'altra ora se ne va (io, che so' 'mbranata, ce ne metto almeno 2 o 3 perchè mi devo fare le varie ricerche specifiche, normativa tecnica di riferimento etc. atteso che non le saprò MAI tutte a memoria).
Finalmente, si comincia a scrivere qualcosa. Giusto volendosi attenere ancora alla circolare del 1996 sui contenuti, dovrò riempire il quadro di chi è l'azienda e dove sta, chi sono le figure previste (DdL, RSPP, RLS anche solo scrivendo che non è stato eletto, MC, addetti PS e lotta emergenze).
Poi, dovrei anche indicare l'organigramma o almeno l'elenco dei lavoratori impegnati, con qualifica e mansioni, e quindi passare alla descrizione -sommaria ma non troppo- del ciclo produttivo e delle modalità di espletamento delle mansioni. Sia dei dipendenti ed equiparati sia, anche se non inquadrabili come tali, degli eventuali LA o lib prof che comunque al ciclo produttivo aziendale concorrono (es: il visagista specialist di una certa casa produttrice che va tutti i venerdì pomeriggio o la massaggiatrice che fa linfodrenaggio solo il martedì mattina). Una sommaria e stringata descrizione dei luoghi ed ambienti di lavoro, almeno la parte riguardante pavimenti e scale, finestrature e/o ricambi d'aria, illuminazione e accenni microclimatici (anche solo da copiaincollare dalle sempre comode LG dell'ISPESL o dell'INAIL) per dire che proprio problemi riferibili ai locali non ce n'è, pure ci sta tutta
E mi sa che anche da molto veloci meno di un'altra ora per fare tutto questo ci vuole. Passiamo quindi ai rischi valutati, presenti o residui che siano, ed alle misure di prevenzione collettiva o di protezione individuale adottate. Ci aggiungiamo che il rumore non ce ne frega, come da LG ispesl, e che non ci sono sorgenti di vibrazioni (se non ci sono, ma alcuni degli aggeggetti dell'estetista ne hanno, sia pure praticamente irrisorie ma pure ne devi parlare, no?), e passiamo al rischio chimico ed alle ROA, che se c'è la cabina per l'abbronzatura proprio non possiamo ignorarle. Ok, che i prodotti cosmetici non hanno nè devono avere SdS (e io non sono d'accordo ma fa niente) ma se possono cusare allergie cutanee c'è indicato, ed in ogni caso occorre tenerlo presente. Per le ROA, analisi di merito sulle schede tecniche degli impianti, ma i criterio è sempre quello del tempo di esposizione, non dimentichiamocelo.
Un accenno almeno a dire che per quello che si usa e si adopera atex e CEM nemmeno a parlarne (sempre che non ci siano strumentazioni di tipo elettromedicale particolari, se no pure per quelle si deve andare di merito), e insomma secondo me un altro paio di ore ci vogliono. E ci metto pure l'esame della relazione del MC e dei dati collettivi statistici, per comodità.
E stiamo a 6 ore. Prova di stampa e collazione
Collazionando vediamo che non abbiamo saltato niente e siamo stati bravi, quindi stampa definitiva, timbri e firme ove necessari, si chiama il corriere e si invia, non voglio nemmeno pensare al fatto di ritornare e parlare con il DdL per spiegargli il contenuto (cosa secondo me indispensabile ma non tutti ritengono di volerlo fare). Fermiamoci a 6 ore. Stiamo a 50,00 €/h lordi, 25,00 netti.
Un qualunque elettricista ti chiede di più, i tecnici di manutenzione dei PC anche, non voglio nemmeno parlare dei tecnici di lavatrici e aggeggi vari che là andiamo a costi per l'utente mai inferiori a 60 €/h.
Io ritengo che uno specialista della prevenzione, per il servizio che rende se lo rende come serve davvero, valga almeno quanto un tecnico di riparazione delle lavastoviglie (ed io li amo perchè odio lavare i piatti). E ci attestiamo ancora al di sotto della cifra indicata da wearinosanto.
Invece, per un giro a volo d'uccello mettendo crocette su check-list da farle mettere in macchina in maniera pedissequa dalla dattilografa, e poi stampare acriticamente qualsiasi cosa il SW emetta come risultato finale, 50 €/h sia pur lordi mi sembrano eccessivi.
se ho ben capito, sander dice 600, quindi il costo del DVR di un centro estetico come fatturato dallo studio di diaco sarebbe 300 euro. Al lordo delle tasse e al netto di iva.
Ipotizziamo per comodità che l'aliquota complessiva di tassazione, tra IRES o Irpef (società o studio) e IRAP sia grosso modo intorno al 35 % (sogno irrealizzabile...), e che i costi di gestione generale (affitto, luce, telefono, vetture e/o trasporti, assicurazioni, cancelleria, condominio, spese postali, commercialista, eventuali leasing, manutenzione ordinaria, acquisto e gestione SW e/o HW, aggiornamenti e formazione etc. etc.) dello studio incidano solo per il 15 % (altrettanto ipotetico come calcolo), avremo che il ricavo sarebbe di € 300 *50% = 150 euro.
Ritengo che una valutazione dei rischi consista in un sopralluogo, che per 80 mq sarà di un paio di ore, con l'acquisizione delle varie documentazioni delle apparecchiature e di dichiarazioni varie di messa a terra e similari, il tutto prendendo appunti sulle modalità di lavoro
Poi, si va in studio e si cominciano a guardare nella quantità ma ancora non nel merito le documentazioni acquisite, diciamo che un'altra ora se ne va (io, che so' 'mbranata, ce ne metto almeno 2 o 3 perchè mi devo fare le varie ricerche specifiche, normativa tecnica di riferimento etc. atteso che non le saprò MAI tutte a memoria).
Finalmente, si comincia a scrivere qualcosa. Giusto volendosi attenere ancora alla circolare del 1996 sui contenuti, dovrò riempire il quadro di chi è l'azienda e dove sta, chi sono le figure previste (DdL, RSPP, RLS anche solo scrivendo che non è stato eletto, MC, addetti PS e lotta emergenze).
Poi, dovrei anche indicare l'organigramma o almeno l'elenco dei lavoratori impegnati, con qualifica e mansioni, e quindi passare alla descrizione -sommaria ma non troppo- del ciclo produttivo e delle modalità di espletamento delle mansioni. Sia dei dipendenti ed equiparati sia, anche se non inquadrabili come tali, degli eventuali LA o lib prof che comunque al ciclo produttivo aziendale concorrono (es: il visagista specialist di una certa casa produttrice che va tutti i venerdì pomeriggio o la massaggiatrice che fa linfodrenaggio solo il martedì mattina). Una sommaria e stringata descrizione dei luoghi ed ambienti di lavoro, almeno la parte riguardante pavimenti e scale, finestrature e/o ricambi d'aria, illuminazione e accenni microclimatici (anche solo da copiaincollare dalle sempre comode LG dell'ISPESL o dell'INAIL) per dire che proprio problemi riferibili ai locali non ce n'è, pure ci sta tutta
E mi sa che anche da molto veloci meno di un'altra ora per fare tutto questo ci vuole. Passiamo quindi ai rischi valutati, presenti o residui che siano, ed alle misure di prevenzione collettiva o di protezione individuale adottate. Ci aggiungiamo che il rumore non ce ne frega, come da LG ispesl, e che non ci sono sorgenti di vibrazioni (se non ci sono, ma alcuni degli aggeggetti dell'estetista ne hanno, sia pure praticamente irrisorie ma pure ne devi parlare, no?), e passiamo al rischio chimico ed alle ROA, che se c'è la cabina per l'abbronzatura proprio non possiamo ignorarle. Ok, che i prodotti cosmetici non hanno nè devono avere SdS (e io non sono d'accordo ma fa niente) ma se possono cusare allergie cutanee c'è indicato, ed in ogni caso occorre tenerlo presente. Per le ROA, analisi di merito sulle schede tecniche degli impianti, ma i criterio è sempre quello del tempo di esposizione, non dimentichiamocelo.
Un accenno almeno a dire che per quello che si usa e si adopera atex e CEM nemmeno a parlarne (sempre che non ci siano strumentazioni di tipo elettromedicale particolari, se no pure per quelle si deve andare di merito), e insomma secondo me un altro paio di ore ci vogliono. E ci metto pure l'esame della relazione del MC e dei dati collettivi statistici, per comodità.
E stiamo a 6 ore. Prova di stampa e collazione
Collazionando vediamo che non abbiamo saltato niente e siamo stati bravi, quindi stampa definitiva, timbri e firme ove necessari, si chiama il corriere e si invia, non voglio nemmeno pensare al fatto di ritornare e parlare con il DdL per spiegargli il contenuto (cosa secondo me indispensabile ma non tutti ritengono di volerlo fare). Fermiamoci a 6 ore. Stiamo a 50,00 €/h lordi, 25,00 netti.
Un qualunque elettricista ti chiede di più, i tecnici di manutenzione dei PC anche, non voglio nemmeno parlare dei tecnici di lavatrici e aggeggi vari che là andiamo a costi per l'utente mai inferiori a 60 €/h.
Io ritengo che uno specialista della prevenzione, per il servizio che rende se lo rende come serve davvero, valga almeno quanto un tecnico di riparazione delle lavastoviglie (ed io li amo perchè odio lavare i piatti). E ci attestiamo ancora al di sotto della cifra indicata da wearinosanto.
Invece, per un giro a volo d'uccello mettendo crocette su check-list da farle mettere in macchina in maniera pedissequa dalla dattilografa, e poi stampare acriticamente qualsiasi cosa il SW emetta come risultato finale, 50 €/h sia pur lordi mi sembrano eccessivi.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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