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Aereo caduto ad Atene

Archivio Direttiva Macchine e Mezzi di Trasporto in genere.
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Marco
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Ciao a tutti

Ho letto alcuni articoli di stampa sull'incidente aereo che in un primo momento sembrava da addebitarsi al "microclima" interno all'aeromobile.
Oggi alcuni sostengono che nella relazione conclusiva dell'inchiesta si afferma che, l'aereo, è caduto perché senza più carburante.

Ma chi ci crede?

Le prime immagini dell'incidente proponevano un incendio ed elicotteri che riversavano acqua dall'alto direttamente sui rottami e sui frammenti metallici anneriti. In più quell'aereo non era destinato a Praga? Come poteva ever finito il carburante appena superato il tratto di mare davanti alla Grecia? Non sarà che gli hanno sparato alle ali per farlo precipitare lontano dai centri abitati, ed ora non lo possono confessare perché aeromobile di un paese diverso?

Saluti

Marco
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

L'ipotesi è stata in effetti proposta da alcuni giornalisti.
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vise
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Iscritto il: 29 ott 2004 00:02
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Bisogna attendere l'esame della scatola nera e, soprattutto l'autopsia sui corpi!
E occorre tanta cautela nel prendere per buone le versioni e le indiscrezioni della stampa!
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Marco
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... guardate le Foto!
Quello è carburante che brucia!


Ricordo che le foto, gentilmente allegate da Marco, sono visibili solo ai registrati al Forum e che la registrazione, al momento, e' ancora gratuita.

Cordiali saluti

Mod  :smt039
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vise
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Iscritto il: 29 ott 2004 00:02
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La mancanza di carburante è una delle ipotesi avanzate, io ho letto diverse altre ipotesi. Non rimane che attendere....noi italiani siamo giustamente diffidenti dopo il caso Ustica!!!
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skipper1971
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Il fatto che l'aero sia caduto per esaurimento del carburante è poco significativo perchè non ci dice  cosa ha causato l'esaurimento.
Al di là della plausibile (ma x me improbabile anche se molto "affascinante" per certi giornalisti) ipotesi di abbattimento, le foto non sono indicative dell'effettiva causa ultima dell'incidente, nè in un senso nè nell'altro.
In un aeromobile di cose che possono bruciare ce n'è una certa quantità, in particolare sono presenti importanti quantità di olio, inoltre gli allestimenti interni sono principalmente in materiale plastico ed infineil carico è generalmente combustibile, oltre alla normale presenza di minimi residui di carburante e vapori nei serbatoi.
Di fatto la sola depressurizzazione, ossia l'improvvisa perdita di pressione della fusoliera e conseguente calo della temperatura e della % di ossigeno, non spiega perchè comandante e copilota non sono stati in grado di reagire adeguatamente; occorre infatti anche capire se il sistema di emergenza, le famose maschere che cadono dall'alto, ha funzionato e come, se tutti e due i piloti erano in cabina, se hanno seguito le procedure correttamente ecc.
A mio avviso le cose sono andate così: l'aereo aveva già avuto problemi di pressurizazione in voli precedenti perciò appena si accende una spia uno dei due piloti esce dalla cabina per andare a controllare e in quel momento si ha la repentina depressurizzazione, il copilota non riesce a mettersi la maschera nei pochi secondi necessari e perde i sensi mentre l'altro sviene in cabina passeggeri. Solo alcune persone riescono a mettersi la maschera, tra cui l'assistente di volo vista ai comandi dai piloti militari, e riesce a mandare in circolo l'aereo ed a scendere di quota ma la temperatura e la % di ossigeno sono già scese molto e magari l'ossigeno di scorta si esaurisce (o non c'era...), anche lei sviene mentre quasi tutti gli altri a bordo sono morti per la carenza di ossigeno e/o il freddo.
A quel punto o si è esaurito il carburante oppure, in assenza di risposta radio e segni di vita a bordo visibili dai piloti militari si decide di evitare il rischio di una caduta sul centro abitato, ma visto che l'aereo girava in cerchio su una zona disabitata mi sembra poco probabile l'abbattimento a scopo precauzionale.
Accidere ex una scintilla incendia passim.
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
Lucrezio
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Parrebbe un'estate difficile per l'aviazione civile.
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
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Ma quanti aerei stanno cadendo in questo periodo? Alcune considerazioni:

1) Ne cadono di più perché in questo periodo si vola di più
2) Non ne cadono di più rispetto ad altri periodi, quello che cambia è l'attenzione degli organi di stampa
3) Dato che il viaggio in aereo è circa 50 volte + sicuro del viaggio in auto, questo è un indice che sono aumentati i morti sulle strade
4) Di tutti gli incidenti, solo uno è accaduto ad una grande compagnia (Air France) con, mi pare, 0 morti è qualche ferito. Vuoi vedere che l'equazione voli Low Cost=voli Low Safety è corretta?
5) C'è di mezzo la Spectre... :smt012
6) Dato che gli incidenti che dovevano statisticamente accadere nel corso di quest'anno sono già avvenuti, prendiamo pure l'aeroplano senza alcun patema
7) Dato che la probabilità che si spenga un motore in volo è pari a 0,001 ogni mille ore, se ne sono spenti 6 (in tre aerei), quindi la probabilità cumulata è pari a 0,001^6, valore talmente basso da far supporre una singolarità nello spazio-tempo...

Credo di essere OT, spero il mod. mi perdoni.

Ciao

Marzio

No problem, Marzio.
Infinite grazie per i tuoi interventi sempre scientificamente e tecnicamente ineccepibili.
Ciao

Mod  :smt039
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Renato

Nel volo Roma-Venezia del lontano 1985 (circa) stavo leggendo tranquillamente il giornale quando a metà strada improvvisamente l'aereo iniziò a scendere inspiegabilmente e molto rapidamente ( il classico vuoto allo stomaco).
Contemporaneamente iniziò un mal di testa formidabile, in particolar modo localizzato al centro della fronte; immaginate che qualcuno vi stia affondando lentamente un chiodo sulla fronte.
Avevo la testa completamente confusa per contemporanea sensazione di forte pressione interna; ogni tanto guardavo il mio vicino di poltrona che ostentava invece  una discreta indifferenza, tradita solo dalla dilatazione delle pupille e da un sottile rivolo di sudore che scendeva dalla tempia.
Un'hostess cominciò a passeggiare per il corridoio e dare spiegazioni a destra sinistra, ma ricordo perfettamente che non riuscivo a sentire niente di quello che diceva, vedevo le labbra muoversi e capivo niente, mi ero accorto in quel momento che ero sordo.
Dopo uno o due minuti l'aereo riprende la posizione orizzontale ed dopo mezz'ora  atterriamo a Venezia. C'era anche il vecchio Rumor in prima fila ,che filò via come un razzo appena aprirono le porte.
In qualche modo riuscii poi a capire che c'era stato un guasto alla pressurizzazione e che era scattata l'emergenza che prevede il raggiungimento rapido della quota sopravvivenza di 3500 metri.

ciao
Renato
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GianLuca
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Iscritto il: 10 nov 2004 10:30
Località: Imola

Ho fatto i tests per entrare in "una compagnia aerea " come pilota, e vi posso dire la mia opinione...
Io ero arrivato ad un colloquio quando mi sono permesso di esprimere una opinione contro la compagnia aerea, in una situazione simulata, volevano sapere come ci saremmo comportati se durante il rullaggio ci accorgevamo di una anomalia, che "poteva" compromettere la sicurezza del volo (adesso che ci penso forse ci sono nato con il pallino...)e assolutamente io avrei "abortito" il volo...
Risultato non mi hanno preso (avevo già superato 2 scremature...ero quasi arrivato...ad essere preso)
Poi ho chiesto spiegazioni ad un esaminatore disponibile a darne, "se tutte le volte che c'è una anomalia che può compromettere la sicurezza del volo, un aereo si dovesse fermare, non volerebbe nessuno, e la percentuale tra anomalia che porta all' incidente e dissafezione alla compagnia dei clienti nel caso di voli ritardati è a vantaggio della prima ipotesi...della serie vola e sta zitto...
E ti parlo dell 1988 quando non c' era tanta concorrenza in Italia con la riduzione dei costi che ci può essere adesso....
Io continuo a volare lo stesso
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