gnazino ha scritto:Ringrazio ancora una volta per i vostri interventi.
Vorrei essere ancora più preciso per evidenziare le mie perplessità.
Nella officina in questione è presente una linea di produzione "cambio gomme" e una linea di produzione " revisione dei veicoli" . Ciascuna coinvolge un solo dipendente. In base ai dati annuali in media all'interno dell'officina ogni giorno si vendono 12 nuove gomme e si effettuano 8 revisioni.
Tenendo presente questi valori, per quanto riguarda il cambio gomme, inizialmente avevo pensato di misurare, così come mi avete suggerito, l'intera operazione del cambio di quattro gomme spostandomi continuamente nei vari punti dell'officina con l'addetto. Ma questa metodologia non mi convinceva sia per l'aleatorietà del posizionamento dello strumento, sia perchè nella realtà 12 gomme non corrispondono a 3 veicoli, nel senso che di solito le 12 gomme sono distribuite su più veicoli.
Inoltre le gomme vengono lavorate singolarmente secondo le segueti fasi :
1) sollevamento veicolo
2) smontaggio gomma 1
3) sgonfiaggio e distacco dal cerchione
4) rimontaggio sul cerchione e rigonfiaggio
5) equilibratura della gomma
6) rimontaggio della gomma sull'auto
La somma della durata di queste fasi è di 40 min.
Prima di inizare la lavorazione, alla fine della stessa e tra le singole fasi si può affermare che sia presente solo un rumore di fondo di tipo "ambientale".
Di solito vengono smontate tutte le gomme, trasportate nell'area di sostituzione , lavorate ad una ad una e poi ritrasportate insieme nei pressi del veicolo per il rimontaggio.
Detto questo ho pensato che fatta una ipotesi iniziale sul numero di lavorazioni, la suddivisione in microcompiti mi avrebbe consentito maggiore flessibilità.
Ma Resta il problema del campionamento breve .
Ecco, per questo motivo dicevo che usando il buon senso spesso conviene dividere l'operazione in tanti microcompiti, proprio per avere maggiore possibilità di diversificare i diversi tempi di esposizione nelle varie possibilità e non ingessarmi o complicarmi la vita.
Evidentemente, se esegui una misura di tutto il ciclo (in T3) di sostituzione delle 4 gomme, in generale non sbagli, se su 3 misure sei dentro i 3dB. Ma il problema è che hai forzato pesantemente la condizione di misura perchè avrai ottenuto 3 Leq da mediare energeticamente che sono riferiti esclusivamente alla fase così come l'hai misurata. Quindi, non contemplerai il caso di una sola gomma o due o tre, a meno che non rimisuri anche in tali condizioni operative. Ma è anche vero che si potrebbe dire che il caso delle 4 gomme è il caso peggiore, quindi la condizione più sfavorevole.
Sinceramente io mi sento più "tranquillo" - perchè lo ritengo corretto - se rendo "elementari" i compiti, tanto la norma non mi obbliga in un senso o in un altro, mi dice che il compito deve essere rappresentativo e non credo che non lo sia il singolo compito, per esempio, dell'uso dell'equilibratrice piuttosto che dell'uso del cric. Il T3, di fatto, o lo prendo "intero" o lo spezzetto in tanti T3.n, alla fine il risultato non cambia se la somma dei T3.n fa proprio T3 e la somma degli integrali è pari all'integrale della somma.
Quindi io al tuo posto considererei, nel caso del montaggio della gomma, quei 6 punti proprio come microcompiti con rumore fluttuante, quindi 6 X 3 = 18 misure da 5min (atteso che per ogni compito le tre misure mi da differenze inferiori a 3dB, sennò o ripeto o aumento i tempi o aumento i compiti).
Dopodichè mi studierei il caso e se sono 12 gomme a questo punto non ti interessa più se distribuite su 4 vetture per 4 gomme o su 12 vetture per una gomma, in quanto mi sono distaccato da questa logica, mi interesserà piuttosto calcolare/valutare/farsi dichiarare il tempo di esposizione minimo e massimo giornaliero che avrò per l'operazione 1 fino all'operazione 6, tenendo presente che, appunto, la somma dovrà fare 40min (il famoso T1+T2+T3 di tale fase).
Ora, se per es. per lo smontaggio di una gomma ci metto Tmin=1min e Tmax=3min, con Tmedio=2min, è lecito fare 3 misure inferiori ai 5min, perchè il (micro)compito dura meno. Se invece per l'equilibratura occorrono Tmin=6min e Tmax=10 con Tmedio=8min, farò tre misure a 5min accertandomi sempre di non avere differenze maggiori di 3dB.
A questo punto, ragionando operazione per operazione, avrò il mio T3 "Sostituzione Gomme", a cui aggiungerò i T1 per le pause ed i T2 se esistono ulteriori situazioni cicliche ed avrò il TE complessivo per questa fase. Non mi resta che valutare se esistono ulteriori fasi e ragionare analogamente (cioè suddividere in microcompiti) oppure, se il caso me lo consente, fare una misura lunga su tutta la macrofase, che a questo punto diventa compito.
Ricordiamoci che è la stessa norma che mi suggerisce di dividere il "compito" in "microcompiti" se la differenza tra le misure è maggiore di 3dB, e visto che decido io qual'è il compito e qual'è la fase (fa parte della valutazione), atteso che la mansione è l'insieme dei compiti svolti nelle varie fasi, non ci vedo alcun conflitto e alcun problema a ragionare in questo modo. Anzi, io azzardo che è pure più preciso e dettagliato, oltre che oneroso, visto che avrò un numero maggiore di misure distribuite su tempi ennesimi, rimanendo inalterato il concetto di calcolo integrale.
Giosmile