Non ce l'avevo mica con te, ma con il relatore, qualora avesse detto quanto hai riferito.
Sia chiaro, nella stragrande maggioranza dei casi, oggi sarà come dice lui (non ho fatto una personale ricerca statistica in tal senso di quanti OPT abbiano un bacino territoriale coincidente con la provincia), ma non è detto che sia così (e ho già evidenziato l'eccezione di Imola) e soprattutto che continuerà ad essere così in futuro, essendo libertà degli OPT quella di organizzarsi come meglio crede.
Ci tengo a precisare (anche se non vedo nemmeno perchè) che io non sono mai stato d'accordo sulla questione della collaborazione con gli OPT, ma non per una questione ideologica, quanto di praticità.
Un'azienda deve poter organizzare ed erogare questi corsi anche in tempi celeri senza pastoie burocratiche.
Detto questo, che un organismo PARITETICO si faccia garante (anche se non lo fa, ma potrebbe farlo) del fatto che il corso sia effettivamente organizzato con programmi e modalità idonee (che dunque oltre al rispetto della legge, promuovano la sicurezza e l'apprendimento della stessa), non mi pare di poco conto.
Ciò detto, dopo un primo tentativo durante la scrittura del 106 di rimuovere quest'obbligo, non mi ricordo quale parte sociale si oppose fermamente ed esso fu reintrodotto. Visto che non c'era verso di far capire l'enormità dello sforzo che questa collaborazione avrebbe richiesto nella situazione italiana, mi sono limitato ad aggiungere la condizione della presenza sul territorio per due motivi:
1) uno l'ho detto consentire che si applicasse in modo corretto la funzione dell'OPT, ovvero che esso intervenisse su questione delle quali era effettivamente a conoscenza perchè l'azienda che chiede la collaborazione si trova sul suo territorio (che deve conoscere) e nel comparto per cui l'OPT è stato generato
2) evitare che un'azienda fosse costretta a fare ricerche su tutta Italia per scoprire se esisteva un OPT che pur non trovandosi sul suo territorio facesse riferimento al suo comparto.
A chi critica il DLgs 81/2008, vorrei ricordare che il DLgs 626/1994 prevedeva già l'obbligo di questa collaborazione, ma senza limiti di territorio e comparto.
E aggiungo anche che è inutile prendersela con il DLgs 81/2008 se esistono miriadi di OPT sparsi sul territorio, senza che esista un elenco e nemmeno che si capisca se esse sono effettivamente rappresentative.
Non era compito del DLgs 81/2008 legiferare in tal senso o limitare la nascita di OPT.
Così come non è colpa del D.Lgs 81/2008 se esistono i cartai, piuttosto che coloro i quali fanno formazione a buffo o gli RSPP incompetenti.
Ed insisto che queste cose con il DLgs 626/1994 erano anche peggio solo che si vedevano di meno perchè inferiore era l'attenzione a queste tematiche che è invece "esplosa" con il DLgs 81/2008 (e questo non è nè un merito, nè un demerito).
Lo dico e lo affermo per l'ennesima volta: non intendo difendere l'attuale testo normativo (che ho tante volte criticato anch'io in quanto tale per la sua incompiutezza), ma vorrei che la si finisse con piagnistei immotivati, lamentandosi in ogni caso perchè "governo ladro"
mentre scrivo queste parole c'è un altro thread nel quale ci si chiede ancora oggi il senso di roba scritta 9 anni fa.
E non so nemmeno perchè, dato che mi sembra chiarissima la norma così come è scritta. Se si chiedono le interpretazioni per roba del genere il problema c'è, ma non è la norma.
http://www.forumsicurezza.com/forum/vie ... hp?t=16405
Non ce l'ho con nessuno in particolare, mi dà solo molto fastidio questa continua atmosfera di vittimismo e critica che, benchè legittime, non ci permettono di fare passi avanti.
Detto questo è bene che tutti si informino meglio su cosa sia un OPT e quali siano le sue funzioni.