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serpentiniti

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
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areagism
Messaggi: 7
Iscritto il: 20 gen 2009 17:26

Diciamo che mi sono quasi convinto, però sul fatto che il PSC non riporti nulla al riguardo e che quindi il problema non esista per il CSE, dopo aver seguito un aggiornamento qualche tempo fà con il Dott. Guariniello devo dire che qualche dubbio al riguardo lo avrei.
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Carlo X
Messaggi: 279
Iscritto il: 25 ago 2009 12:31

Ciao aereagism.
Se temi che ogni azione-decisione come CSE o come RSPP o come anche altre figure evocate dal Koso 81/08 e dal Kosillo 106, possa portare a qualche risvolto penale, allora conviene dedicarsi alla mirmecologia ( studio delle formiche).
Naturalmente scherzo, per esempio con le formiche rosse si possono passare guai...
In questo caso tu ci dici che le risorse economiche forse non permettono di adempiere...etc, etc. Ma stiamo scherzando ? Questa è proprio la frase che Guarry and Nelly and Others attendono per legarti a testa in giu' ( in via figurativa naturalmente ) e batterti con lunghi e flessuosi rami di salice.
Se temi per eventuali fibre disperse di amianto ( non segnalate da nessuno, bada bene ) cosa dovresti temere, per esempio,  da molto piu' probabili perdite di olii idraulici e lubrificanti da tutti gli assi motorii, scatole cambi, riduttori, pompe idrauliche, e chi piu' ne ha piu' ne metta ?
Carlo
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areagism
Messaggi: 7
Iscritto il: 20 gen 2009 17:26

No assolutamente anzi ho sempre pensato che il CSE non è il cane da guardia del cantiere, come fortunatamente qualche recente sentenza comincia ad orientarsi, cerco solo di valutare più che posso tutte le variabili, senza sopratutto nessuna polemica.
Comunque grazie a tutti per le vostre risposte e buon week end.
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Carlo X
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Iscritto il: 25 ago 2009 12:31

No, no , mai voluto essere polemico.
Buon fine settimana anche a te.
Carlo
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

aaaarghhhh, come ho fatto a perdermi un thread sulle serpentiniti! Meno male che l'ho beccato, il mio amiante non me lo avrebbe mai perdonato. Spero di essere in tempo, oggi è solo lunedì...


Il dm 14 maggio 1996, sempre che il cielo lo benedica, all'All. 4 prevede modalità di attuazione ben specifica per le "coltivazioni" e lavorazioni di pietre verdi, distinguendo addirittura per materiali in brecce, in lastre o in blocchi. Ritengo che dato il vostro tipo di lavorazione si possa parlare di brecce.
Ah, per inciso: secondo me, non è che si possa cominciare a scavare e spostare materiali come fosse acqua, nè mi pare il caso di far finta di nulla e limitarsi a umidificare (che è comunque saggia iniziativa).  

Miiii, che voglia di offrirmi di farli io, i monitoraggi e gli esami sul massivo ! Pietre verdi ne ho poche, nella mia collezione.
Nofer
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areagism
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Iscritto il: 20 gen 2009 17:26

Allora eccomi quà, mi sono letto l'allegato 4 del DM suddetto, la mia interpretazione era che fosse riferito solamente a siti specifici di estrazione, lavorazione delle pietre, la classica "cava". Ma come al solito la legislazione italiana è scritta per essere interpretata in mille modi.
Comunque per precisare, anche se la roccia nell'area è prevalentemente fratturata, non è escluso "anzi quasi sicuramente" l'uso del martellone.
Quindi tornando allo specifico secondo Nofer come si dovrebbe intervenire per rispettare la normativa vigente?
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Carlo X
Messaggi: 279
Iscritto il: 25 ago 2009 12:31

piccolo contributo alla discussione su un " allargamento strada di montagna" ( ? E' cosi?)

Regione Emilia Romagna - Il Progetto Regionale Pietre Verdi.
" Le ofioliti, la loro estrazione e il problema amianto".
http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_ ... _verdi.pdf

Carlo
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

areagism ha scritto:Allora eccomi quà, mi sono letto l'allegato 4 del DM suddetto, la mia interpretazione era che fosse riferito solamente a siti specifici di estrazione, lavorazione delle pietre, la classica "cava". Ma come al solito la legislazione italiana è scritta per essere interpretata in mille modi.
Comunque per precisare, anche se la roccia nell'area è prevalentemente fratturata, non è escluso "anzi quasi sicuramente" l'uso del martellone.
Quindi tornando allo specifico secondo Nofer come si dovrebbe intervenire per rispettare la normativa vigente?
guarda, il problema non è tanto che sia o meno una "cava" quanto il rischio di beccare una vena di amianto di serpentino, più noto come crisotilo che poi era l'amianto principe ustilizzato a casalmonferrato nell'eternit, e veniva dalle miniere di balangero. E del tutto in analogia con le cave, il rischio è la "dispersione incontrollata".
Se avete una relazione geologica che parla di serpentiniti, e di antigorite che è la sorella minore del crisotilo, il tuo bravo committente non può proprio ignorare che il rischio sia quello: e se lo ignora e lo ha ignorato anche il CSP, tu ti fai parte diligente e lo fai presente ad entrambi, prendendo per buono che non sia stato fatto con l'intenzione di far are un lavoro in perdita.
Mi pare ovvio che il primo passaggio sia quello di valutare innanzi tutto, a campione lungo il percorso da sbancare, se ci sono o meno fibre di amianto sulla roccia tal quale, che se non ci sono già andiamo meglio. Ma se ci sono, l'unica è contattare la ASL, sia la sanità pubblica che lo spisal, e spiegare che tuttavia la strada va allargata. Può darsi, se nel tal quale trovate qualcosa, che vi chiedano l'indice di rilascio come descritto in all. 4 e può anche darsi di no e verosimilmente, ci saranno delle procedure di sicurezza per gli operatori, ivi compresi i monitoraggi. Per la nebulizzazione, mi sa però che ti devi proprio attrezzare, sperando non ti chiedano di incapsulare (che è una cosa un po' stupida, ma potrebbero farla) che i costi vanno alle stelle.

Sfogliando il libro di cui al link postato da Carlo X, se sei in emilia ti trovi anche di che stiamo parlando, ma grosso modo tutti i nostri appennini stanno messi così. Pensavo proprio al fato che dio sa quanti piazzali e sottofondi stadali abbiamo, con livelli cospicui di amianto, e non lo sappiamo perchè sono pietre "vergini"... vabbè.
Nofer
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Carlo X
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Iscritto il: 25 ago 2009 12:31

Proprio cosi' come dici tu Nofer. Inoltre abbiamo ampie collezioni di pavimentazioni artistiche di interni, rivestimenti monumentali, ornamenti ed oggesttistica ed altro ancora da almeno ( forse ) 7 secoli.
Carlo
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

ma già lavorati e lisciati non mi creano problemi. Li avranno creati a chi li ha lavorati, ma una volta si moriva prima e ben più facilmente, anche di influenza complicata a bronchite e poi broncopolmonite, una settimana e via, passato in eterno il rischio di un mesotelioma o di un'asbestosi.    
Smanacciare con il bobcattino un piazzale con quel sottofondo, invece, forse qualche problema del tutto misconosciuto lo potrebbe dare.
Sapete che pensavo? ma che senso ha fare cave per avere materiale di riempimento e sottofondo, e poi "ripristinare" le cave con materiale di demolizione? ma non si farebbe prima a mandare a sottofondo direttamente il materiale demolito?  Per non dire che ciò che va a riempimento e sottofondo - ma anche a recupero ambientale - e proviene da demolizioni dev'essere sottoposto a decine di indagini sulla non pericolosità ambientale e per l'uomo, e poi prendiamo rocce con l'amianto vivo dentro e le spianiamo per benino in mezzo ad un cantiere magari con 15 persone addette ed in mezzo alla città...
Secondo me, c'è un corto circuito da qualche parte.
Nofer
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