Si tratta di un argomento già trattato (e bistrattato) ampliamente, tuttavia mi è capitata un'applicazione un po' particolare dell'81.
Una ditta zootecnica (ZM) proprietaria di numerosi capannoni ha ceduto la copertura di alcuni di questi ad un’altra società (MI), che si occuperà in qualità di committente di rimozione e sostituzione della copertura in eternit dei capannoni con successiva posa di pannelli fotovoltaici ed annesso impianto.
Per inquadrare l’intervento:
- si tratta di un lavoro sottoposto a nomina di entrambi i coordinatori con PSC sin dalla fase di progetto (ovvero io sia per il progetto, sia per l’esecuzione);
- L’intero intervento si snoda all’interno della proprietà ZM, ma in aree ben separate che saranno ulteriormente delimitate con recinzioni provvisorie;
- la ZM, già di per se poco presente nello stabilimento (1 unico addetto per circa 12 capi di bestiame), per l’intera durata dei lavori si ‘ritira’ interamente dalle aree interessate, la cui giurisdizione passa interamente sotto area di cantiere. ZM concentrerà la sua attività nelle zone di sua pertinenza, esterne all’area di cantiere.
Lo smaltitore di amianto incaricato da MI ha presentato il piano di smaltimento alla ASL competente, che tra le diverse integrazioni gli ha chiesto:
“Poiché il datore di lavoro committente non coincide con il datore di lavoro della ZM proprietaria ed utilizzatrice dei locali, si richiede di indicare le azioni poste in essere ai sensi dell’art. 26 comma 3bis”.
All’interno del PSC ho in ogni caso approfondito l’argomento interferenze tra il padrone di casa (ZM) e committente dell’opera (MI) ed ulteriori informazioni saranno poi desumibili dai diversi verbali di sopralluogo e di riunioni di coordinamento che farò non appena inizierà il cantiere sia relativamente allo svolgimento dei lavori sia soprattutto all’organizzazione tra padrone di casa e committente.
C’è un qualche modo per poter evitare la redazione del DUVRI*? Magari inviando loro un verbale di coordinamento firmato da ZM e MI?
* secondo me del tutto inutile, visto che l'argomento è già stato sviscerato nel PSC.
Grazie a tutti per le risposte
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Committente cantiere diverso dal proprietario: DUVRI & P
Intanto, semmai è il comma 3-ter e non il comma 3-bis.
Se non ho capito male, la frase "ZM proprietaria ed utilizzatrice dei locali" non è corretta, se è vero che "per l’intera durata dei lavori si ‘ritira’ interamente dalle aree interessate, la cui giurisdizione passa interamente sotto area di cantiere." Non c'è nessuna utilizzazione dei locali da parte di ZM, giusto?
Nel caso sia giusto, non esiste il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto e quindi non esistono neppure rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto (corsivi tratti dall'art26 comma 3-ter).
Se non ho capito male, la frase "ZM proprietaria ed utilizzatrice dei locali" non è corretta, se è vero che "per l’intera durata dei lavori si ‘ritira’ interamente dalle aree interessate, la cui giurisdizione passa interamente sotto area di cantiere." Non c'è nessuna utilizzazione dei locali da parte di ZM, giusto?
Nel caso sia giusto, non esiste il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto e quindi non esistono neppure rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto (corsivi tratti dall'art26 comma 3-ter).
Fermo restando che non capisco perchè proprio il comma 3-bis mi chiedo:flysch ha scritto:Lo smaltitore di amianto incaricato da MI ha presentato il piano di smaltimento alla ASL competente, che tra le diverse integrazioni gli ha chiesto:
“Poiché il datore di lavoro committente non coincide con il datore di lavoro della ZM proprietaria ed utilizzatrice dei locali, si richiede di indicare le azioni poste in essere ai sensi dell’art. 26 comma 3bis”.
esiste un contratto d'appalto tra la ZM e l'impresa esecutrice dei lavori?
Siccome la risposta sarà sicuramente no, semplicemente la ZM si adeguerà al Titolo IV del D.Lgs. 81/08 rispettando quelle che sono le disposizione imposte dal CSP tramite redazione del PSC anche se non esegue attività propedeutiche allo svolgimento del cantiere.
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
vabbeh.. sul 3bis abbiamo risposto all'unisono..
essendo area di cantiere, l'adeguamento all'art. 26 comma 3 rientra all'interno del PSC, quindi risponderei che, se vogliono, gli si manda il psc
essendo area di cantiere, l'adeguamento all'art. 26 comma 3 rientra all'interno del PSC, quindi risponderei che, se vogliono, gli si manda il psc
"When a finger points at the sky, the imbeciles look at the finger"
Grazie per le risposte.
3bis - 3 ter: me lo sono chiesto anch'io, ma la lettera dell'ASL - che ho quotato letteralmente - chiede il 3 bis.
Il PSC ovviamente non è stato trasmesso all'ASL, ma solo a committente (MI). Visto che i lavori ad ora non sono ancora cominciati (visti i 30 gg di tempo per il piano di lavoro, inizieranno tra fine aprile-inizio maggio), nell'arco di una decina di giorni mi incontrerò con il proprietario ZM (che al momento ho solo sentito per telefono) ed il committente per formalizzare quanto abbiamo concordato assieme (dismissione delle aree, recinzioni interne etc).
Le attività propedeutiche alla cantierizzazione (sgombero e pulizia delle aree) saranno fatti dal proprietario ZM PRIMA della cessione delle stesse ad area di cantiere.
Le uniche interferenze che vedo riguardano il transito sul piazzale dell'azienda zootecnica, in ogni caso extra cantiere ed in ogni caso formalizzate sul verbale di cui sopra.
Ricapitolando, nella risposta all'ASL per il piano di lavoro posso segnalare che
1. non ci saranno interferenze
2. prima dell'inizio dei lavori trasmetteremo verbale di coordinamento firmato da CSE, committente (MI), proprietario (ZM). (deve firmarlo anche l'impresa oppure basta che lo trasmetta io come coordinatore alle imprese esecutrici?)
Grazie ancora
3bis - 3 ter: me lo sono chiesto anch'io, ma la lettera dell'ASL - che ho quotato letteralmente - chiede il 3 bis.
Il PSC ovviamente non è stato trasmesso all'ASL, ma solo a committente (MI). Visto che i lavori ad ora non sono ancora cominciati (visti i 30 gg di tempo per il piano di lavoro, inizieranno tra fine aprile-inizio maggio), nell'arco di una decina di giorni mi incontrerò con il proprietario ZM (che al momento ho solo sentito per telefono) ed il committente per formalizzare quanto abbiamo concordato assieme (dismissione delle aree, recinzioni interne etc).
Le attività propedeutiche alla cantierizzazione (sgombero e pulizia delle aree) saranno fatti dal proprietario ZM PRIMA della cessione delle stesse ad area di cantiere.
Le uniche interferenze che vedo riguardano il transito sul piazzale dell'azienda zootecnica, in ogni caso extra cantiere ed in ogni caso formalizzate sul verbale di cui sopra.
Ricapitolando, nella risposta all'ASL per il piano di lavoro posso segnalare che
1. non ci saranno interferenze
2. prima dell'inizio dei lavori trasmetteremo verbale di coordinamento firmato da CSE, committente (MI), proprietario (ZM). (deve firmarlo anche l'impresa oppure basta che lo trasmetta io come coordinatore alle imprese esecutrici?)
Grazie ancora