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Semplificazioni in arrivo?

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

Benvenuti nella nostra nuova community e buone discussioni a tutti!
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givi
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Iscritto il: 18 giu 2008 23:47

Copio incollo dal sito di un quotidiano economico di Oggi


Lavoro da semplificare:
"Un modello ad hoc per il documento di valutazione rischi. A istituirlo è il pacchetto semplificazioni del governo, tra le misure in materia di sicurezza lavoro. Il modello servirà a provare l’effettuazione della valutazione rischi da parte delle piccole aziende (fino a 10 lavoratori) e delle aziende (di tutte le dimensione) operanti in settori a basso rischio infortunistico. Tra le altre semplificazioni, viene abrogata la denuncia all’Ssn, a carico dei medici competenti, dei dati delle cartelle sanitaria e di rischi (obbligo in vigore dal 25 agosto scorso).
La novità sul documento semplificato per la valutazione rischi potrebbe essere la soluzione giusta a risolvere l’impasse in cui si trova il Tu sicurezza (dlgs n. 81/2008) proprio in ordine alla previsione di procedure semplificate per le piccole imprese. Infatti, è oggi in atto la (seconda) proroga fino al 31 dicembre 2012 della possibilità di assolvere al compito mediante autocertificazione per evitare la procedura ordinaria. Il pacchetto semplificazione introduce una specifica procedura di valutazione, molto semplice, per le imprese che svolgono attività poco rischiose. In pratica, consente di attestare l’effettuazione della valutazione rischi sulla base di dichiarazioni redatte in forma semplificata su un apposito modello (allegato al pacchetto sicurezza). La semplificazione interesserà le aziende fino a 10 lavoratori, quelle di qualunque dimensione operanti in “settori di attività a basso rischio infortunistico” (l’individuazione di tali settori è affidata ad un decreto ministeriale) e le aziende con più di 50 lavoratori ad eccezione di quelle operanti ne settori “a rischio d’incidente rilevante” con diritto alla riduzione del tasso media di tariffa Inail (centrali termoelettriche; impianti e installazioni nucleari; industrie estrattive; strutture di ricovero e cura; rischi chimici, cancerogeni mutageni; cantieri). In ogni caso, la semplificazione spetta a patto che l’azienda non abbia avuto infortuni comportanti assenza dal lavoro per più di tre giorni (non si considerano eventuali infortuni in itinere), né denunce di malattia professionale nel biennio precedente"
givi
"... se sbaglio mi corriggerete!"
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Il ragionamento avrebbe senso se l'obiettivo fosse solo quello di ridurre la carta.
Ma, se non mi sbaglio, non è quello l'obiettivo concreto a cui, anche le piccole imprese, dovrebbero puntare .......
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Bond
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Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

Pur apprezzando lo sforzo del giornalista (che magari ha un contratto da fame a 50€ lordi per articolo scritto) c'è qualcosa che non mi convince nell'articolo.

La semplificazione interesserà le aziende fino a 10 lavoratori e le aziende con più di 50 lavoratori

E quelle da 10 a 50 di che morte devono morire?
A me non sembravano così i parametri per l'applicazione delle procedure semplificate... mah...

Eppoi c'è un altro punto che mi fa storcere il naso

il Coso 81 fissa la proroga dell'autocertificazione di VDR al 30/06/2012.
La proroga è stata estesa fino al 31/12/2012.
L'articolo (e forse anche qualche fonte di legge che ignoro) cita che l'elenco dei "settori di attività a basso rischio infortunistico" saranno individuati da un DM.

Campa cavallo che l'erba cresce.
Qui di inaugura a rate.
Usciranno anche le proc. sempl. ma per quel DM quanto dovremmo attendere?
Visto che in primavera del 2013 ci dovranno essere le elezioni.

Dopo la stravaganza delle bozze delle proc. sempl. che riporta il DVR agli albori della 626 (le check list che facevo nel 1996 erano migliori delle proc. sempl.) chissà quali circuiti viziosi prenderanno queste classificazioni di rischio infortunistico.

Ciaaa
Bond
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diaco
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Iscritto il: 01 feb 2011 12:08

Ma dire: "Tutti devono fare il DVR. Chi più ampio, chi più leggero.. in base al proprio rischio reale (non quella cosa ridicola che un artigiano è a rischio basso)".

Semplice veloce e indolore. Successivamente mettere alla gogna quei ladri truffatori che come mi è appena successo parlando con un mio nuovo cliente...



Un ente-conf-qualcosa gli ha proposta (già scontato) un modico prezzo di 3.000€ per fare:
- DVR
- chimico
- formazione
- formazione DL-RSPP
- formazione PS
- formazione AI


E stiamo parlando di una parrucchiera con 1 dipendente part-time?!

Ma io li andrei a prendere tutti a schiaffi..
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

...che poi vorrei tanto mi spiegassero come lo fanno un rischio chimico per un parrucchiere, che per i prodotti cosmetici non c'è alcun obbligo nè di etichettatura nè di SdS...
In compenso, ti posso assicurare che è vero che io faccio il mestiere che faccio, ma parlando da utente elaborare un DVR per un parrucchiere può anche essere complicato (il primo, almeno  :smt002 ): pensa che addirittura occorre indicare le misure preventive per cancerogeni, vibrazione HAV, ROA e CEM, che a dirlo pare una tragedia tipo l'ILVA di taranto e invece no: è la parrucchiera.
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diaco
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Iscritto il: 01 feb 2011 12:08

Ma a una ragazza di 24 anni che ha aperto il suo studio da sola con tanti sacrifici, con un bimbo di qualche anno.. io non ce la farei proprio.. piuttosto faccio un prezzo basso e gli faccio pagare una piccola quota ogni anno.. diamoli sti cavolo di incentivi!
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

diaco ha scritto:Ma a una ragazza di 24 anni che ha aperto il suo studio da sola con tanti sacrifici, con un bimbo di qualche anno.. io non ce la farei proprio.. piuttosto faccio un prezzo basso e gli faccio pagare una piccola quota ogni anno.. diamoli sti cavolo di incentivi!
E su questo mi trovi concordissima, ovviamente: a maggior ragione le associazioni di categoria dovrebbero ben sapere nella loro categoria di quali rischi standard si deve e si può parlare, e se proprio ci tengono a fornire un servizio agli associati dovrebbero trattare loro anche economicamente queste situazioni cui, inevitabilmente, nella piccola e piccolissima impresa ci si trova davanti, così come nell'artigianato puro dove non ci sono dipendenti ma, per esempio, familiari collaboratori in impresa familiare.
Io penso infatti che, dal punto di vista etico prima e socio-civile poi, un falegname e suo figlio non possano essere lasciati a rischiare un carcinoma delle fosse nasali o polmonare da inalazioni di polveri di legno duro e rivolgere tutte le azioni prevenzionali per questo rischio ai soli lavoratori dipendenti ed equiparati: è idiota.

P.S.: stamane credo di essermi svegliata in versione ancora più politico-gestionale del mio già corposo solito...
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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
Località: Napoli

Con sesquipedale stupore, oggi pomeriggio (qualcuno di voi ne sa qualcosa) ho ricevuto via email la pubblicità di un software miracoloso che consentirebbe la redazione del DVR secondo le procedure standardizzate ad un prezzo molto basso... il tutto condito da una serie di informazioni quasi a dare per scontato che tutto vada fatto secondo tali schemi.

... in attesa di riuscire in qualche modo a ridurre l'acidità di stomaco sopravvenuta subito dopo, vi chiedo se sono io che mi sono perso qualcosa di grosso oppure persiste la certezza che finchè non pubblicano una beneamata mazza quei fogli a crocette servono solo a pulirsi il ..... e nemmeno perchè la carta A4 è dura e troppo liscia.

Cioè, non è che nutra molte speranze sinceramente sul fatto che non le pubblicheranno... ma ad oggi mi confermate che non è cambiato niente ed i nostri DVR per le impresucole sotto i 10 lav non vanno rielaborati???


E se è così, come è possibile che una software house così importante come quella della pubblicità, venda OGGI un software basato su qualcosa che non ha ancora senso di esistere???


Sono smarrito...



Giosmile
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Bond
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Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

Eh Eh Eh
Hai mai visto il capolavoro di Mel Brooks "Balle spaziali"
Ti ricordi la stoccata che fece alla pirateria cinematografica?
Quando Casco Nero, per scoprire dove si era cacciato Stella solitaria, mise in play la videocassetta del film già in loro possesso prima che lo stesso film dovesse ancora terminare le riprese.

Siamo allo stesso livello: esistono già i software per la VDR senza che ancora ci siano le procedure.

:smt022  :smt044

Non so se ridere o piangere

P.S.
E i cinesi come stanno messi?
Hanno già taroccato i software di cui sopra?
E i napoletani? Hanno già taroccato i software taroccati dei cinesi?

Per me si

:smt040

Ciaaa
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Bond ha scritto:...

P.S.
E i cinesi come stanno messi?
Hanno già taroccato i software di cui sopra?
E i napoletani? Hanno già taroccato i software taroccati dei cinesi?

Per me si


Magari fosse, bondinoanimalunga!
Come tutti sanno, napoli era la piazza di produzione mondiale dei "veri finti falsi", sino a che non sono arrivati i cinesi.

Perchè comunque i ns. falsi erano sì falsi, ma non troppo: la pelle era la stessa della marca di borse o di scarpe griffate, perchè qua le facevano, e si sapeva chi era il produttore delle pelli, si andava e si comperavano, pagandole peraltro di meno perchè non c'era necessità di fattura. Poi ancora, il modello anche, perchè sempre qua lo facevano, capitava che qualcuno ricalcasse i modelli, quest'è: e poi si vendeva cara la copia. Certo, mancava il marchio: ma la qualità era assolutamente la stessa.

Poi, sono arrivati i cinesi. I cinesi non "scopiazzano" per conto proprio ciò che hanno fatto per contro altrui ed ufficialmente, no: loro, acquistano quello che si deve pezzottare, e tanto si industriano fino a che non gli riesce che a vedersi è uguale, griffe compresa. Ma solo a vedersi: altra concia, altre tinture e colorazioni, spesso con residui tossici. Il falso "napoletano DOC" tutto ciò che aveva di differente dall'originale era proprio che NON aveva il marchietto dentro, infatti non si poteva prenderli per "contraffazione", mica c'era la marca... nè il marchietto fasullo. E solo per quello costava, all'epoca delle lire, con 1 zero in meno.

Qua i cinesi con fabbriche non sono molto ben visti, ma proprio dai ceti meno abbienti, perchè se hanno stroncato il mercato di tante cose, qua da noi ci hanno ucciso addirittura l'economia "sommersa"!
Nofer
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