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RLST non ancora individuato

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ale3000
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Iscritto il: 15 apr 2006 10:08

Buongiorno a tutti,

mi sono messa giusto a cercare in archivio-forum qualcosa sull'argomento RLS-RLST, pensando di essere l'ultima arrivata che non ha capito come muoversi, e invece vedo che da pochi giorni avete riesumato la problematica... e che i termini della questione sono proprio quelli che temevo.


Un collega mi suggerisce di non proporre al DdL di iscriversi agli enti bil. e richiedere l'RLST.. tanto la sua assenza non è sanzionata!.. e morta lì.
In effetti potrebbe essere una posizione accettabile dal punto di vista della normativa.

Mi pare però di capire, dal post di SB, che perlomeno se non si vuole effettuare iscrizione all'EB, si debba procedere nel seguente modo:

"si mettono a disposizione dell'INAIL i fondi relativi in attesa che giungano disposizioni in merito
( raccomandata R/R alla sede INAIL di zona ) , dichiarando di essere in attesa di conoscere le modalità per il versamento del contributo e quali siano gli  RLST nominati per il comparto relativo al codice ATECO di appartenenza . "


Questa comunicazione è valida anche se per quel comparto è disponibile un EB e il suo relativo RLST?

Per la lettera  raccomandata alla sede INAIL c'è un modello specifico, o è una semplice comunicazione redatta sulla scorta dei contenuti dell'art. 52 ?

Grazie mille

Ale
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Angelo
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Iscritto il: 21 giu 2005 12:25
Località: Milano

...se ricordo bene non è sanzionato il fatto di non disporre del RLS, considerando sempre che è una facoltà dei lavoratori e non un obbligo dell'azienda, ma è sanzionato il non comunicare all'INAIL il nominativo, se chiaramente è stato eletto. Considerando però che il nominativo del RLST non deve essere comunicato all'INAIL, se vi fosse un verbale di elezione nullo in azienda e non ci si iscrivesse ad alcun ente, credo si possa essere relativamente tranquilli. Ripeto, CREDOOO
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dado
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Iscritto il: 22 mag 2008 17:19

ale3000: "Questa comunicazione è valida anche se per quel comparto è disponibile un EB e il suo relativo RLST? "

proprio oggi ho contattato un eb per capire la situazione, ho parlato con un dirigente il quale mi ha ribadito che l'iscrizione all'eb non è obbligatoria e se l'azienda versa al fondo nessun problema...semplicemente non hai il rlst.

dado
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ale3000
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Iscritto il: 15 apr 2006 10:08

Grazie, ..ma quale "fondo"? quello dell'INAIL di cui all'rt. 52? .. mi risulta che non sia ancora istituito, o mi sono persa un pezzo?


Ho visto che alcuni enti bilaterali, senza far nome uno ad esempio del turismo, hanno creato la possibilità di avere l'RLST senza iscriversi all'EB stesso, ma versando una quota a parte...

mai un po' di omogeneità !!
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Angelo
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Iscritto il: 21 giu 2005 12:25
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il fondo non è ancora stato costituito quindi come muoversi?

Raccomandata INAIL???
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Angelo
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Iscritto il: 21 giu 2005 12:25
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Una prima bozza di comunicazione:



                                                                                                                                     Spett. INAIL di xxxxx


Richiesta partecipazione fondo di sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità ex Art. 52 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.


Spett. Istituto,
facendo seguito alla mancata designazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza in azienda, di cui si allega copia in allegato, con la presente siamo a richiedere le modalità di partecipazione al fondo di sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità ex Art. 52 D.Lgs. 81/08 e s.m.i., così come previsto dall’Art. 48 comma 3 del D.Lgs. 81/08.
Così come indicato dal comma 6 dell’Art. 48 del D.Lgs. 81/08, rimaniamo in attesa di ricevere il nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale.

In attesa di riscontro, cordiali saluti.



Articolo 48 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale
Comma 3. Tutte le aziende o unità produttive nel cui ambito non è stato eletto o designato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza partecipano al Fondo di cui all’articolo 52. Con uno o più accordi interconfederali stipulati a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative vengono individuati settori e attività, oltre all’edilizia, nei quali, in ragione della presenza di adeguati sistemi di rappresentanza dei lavoratori in materia di sicurezza o di pariteticità, le aziende o unità produttive, a condizione che aderiscano a tali sistemi di rappresentanza o di pariteticità, non siano tenute a partecipare al Fondo di cui all’articolo 52.
Comma 6. L’organismo paritetico o, in mancanza, il Fondo di cui all’articolo 52 comunica alle aziende e ai lavoratori interessati il nominativo del rappresentante della sicurezza territoriale.

Articolo 52 - Sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità
Comma 1. Presso l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) è costituito il fondo di sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità. Il fondo opera a favore delle realtà in cui la contrattazione nazionale o integrativa non preveda o costituisca, come nel settore edile, sistemi di rappresentanza dei lavoratori e di pariteticità migliorativi o, almeno, di pari livello ed ha quali obiettivi il:
a) sostegno ed il finanziamento, in misura non inferiore al cinquanta per cento delle disponibilità del Fondo, delle attività delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza territoriali, anche con riferimento alla formazione;
b) finanziamento della formazione dei datori di lavoro delle piccole e medie imprese, dei piccoli imprenditori di cui all’articolo 2083(N) del Codice civile, dei lavoratori stagionali del settore agricolo e dei lavoratori autonomi;
c) sostegno delle attività degli organismi paritetici.
Comma 2. Il fondo di cui al comma 1 è finanziato:
a) da un contributo delle aziende di cui all’articolo 48, comma 3, in misura pari a due ore lavorative annue per ogni lavoratore occupato presso l’azienda ovvero l’unità produttiva, calcolate sulla base della retribuzione
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Sint
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Iscritto il: 08 set 2008 17:32
Località: CN

Io mi trovo in una situazione un po' diversa ma simile dove ho una società composta da soli soci (SNC); non posso utilizzare il RLS-T (perchè vengono accettate unicamente ditte con dipendenti che versano all'EB) e nessuno dei soci vuole fare il RLS.

Come mi muovo?

Pensavo di fare così:
1) informativa del datore di lavoro agli altri soci per eleggere il RLS
2) risposta degli altri soci che non hanno individuato il RLS
3) il datore di lavoro prende atto che nessuno vuole ricoprire l'incarico del RLS e che quindi comunica ai lavoratori che fino a quando non sarà disponibile il RLS_T dell'INAIL procederà a riunioni informative per illustrare il contenuto del DVR a tutti i lavoratori

Il medesimo procedimento potrebbe valere per aziende con dipendenti che non hanno il RLS-T di comparto.

Cosa ne dite?  :smt006
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larsim
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Iscritto il: 14 mag 2008 10:08
Località: Casnà

io mi muoverei cosi

il datore di lavoro informa tutti i lavoratori di cui all'art. 2 della loro facoltà di eleggere l'rls (ricordando loro tra l'altro quali sono le tipologie di lavoratori che possono candidarsi, ex accordi interconfederali antidiluviani).

STOP

:smt006
"When a finger points at the sky, the imbeciles look at the finger"
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buggy
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Iscritto il: 13 giu 2008 09:54
Località: umbria

riesumo questo post ..
simulazione di quello che accade a volte:
un'azienda vuole fare formazione dei lavoratori (finalmente si sono convinti).
si progetta il corso si decidono le date e l'azienda manda la richiesta di collaborazione all'organismo paritetico(secondo modulo predisposto) per fare la formazione
condizione essenziale per l'organismo paritetico è la presenza dell'RLS (in definitiva pare si interessino solo di quello)
se l'azienda non ha RLS (le 32 ore di formazione spaventano sia il DL che i lavoratori e quindi nessuno lo vuole fare) l'organismo paritetico richiede il versamento della quota associativa per avere nominativo dell' RLST, cosa che comporta anche il pagamento delle 2 ore a lavoratore al fondo inail.
A questo punto il DL mi dice che non si vuole associare e comincia la guerra con l'organismo paritetico....
risultato : SALTA LA FORMAZIONE!

ora quello che per me era l'ultimo dei problemi  (il RLST) comincia a diventera una bella seccatura...

Voi mi direte, sta al consulente bravo convincere il datore di lavoro della necessità di avere un RLST se nessuno vuole fare l'RLS.... il consulente (bravissimo  :smt040 :io ehehehehehhe ) in questo caso però ritiene tutto questo giro un bel modo di estorcere soldi all'azienda visto e considerato che di RLST che svolgono il loro ruolo non ne ha MAI visto neanche 1.
la non presenza non è sanzionata.
In definitiva io sono la prima scettica ...
Chiedo conforto.. please... se faccio richiesta di collaborazione senza aver un RLS e mi rifiuto di pagare la quota associativa per l'RLST , per me la collaborazione c'è stata ( la cominucazione delle modalità e dei contenuti della formazione sono stati comunicati) e l'organismo paritetico non ha minimante sollevato obiezioni in merito al corso... quindi io il corso lo faccio lo stesso... Così per lo meno mi comporterei. Ma da consulente ho reso un buon servizio secondo voi all'azienda?
ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

Ti capisco, però in questo caso tu devi spiegare al DdL che la norma non prevede l'assenza del RLST.
Il datore di lavoro se "viene sgamato" deve accettare la presenza del RLST.
Ricordagli che l'organismo paritetico opera in forza del contratto che il DdL ha firmato.
Il RLST è un diritto dei lavoratori (che lo vogliano o meno): se c'è una cosa che il datore di lavoro non può proprio fare è decidere se i lavoratori debbano avere o meno il RLST. Non possono deciderlo loro, figurati lui...
Conseguenze? Boh, forse nessuna. Ma in questo contesto il DdL sta assumendo una condotta anticontrattuale e al di là del discorso TU non so se vi possono essere conseguenze
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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