Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Caduta impedita con cordino > 2 m

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
Avatar utente
prady
Messaggi: 60
Iscritto il: 29 lug 2010 09:46
Località: Bologna

QUADRATO ha scritto:per il problema degli angoli basta utilizzare il dispositivo guidato a  lunghezza superiore, regolabile appunto, ed installare uno o più ganci a 180 cm dal bordo corto ai quali agganciarsi con un cordino di 2 metri per impedire effetti pendolo.
Gli antipendolo dovresti metterli dove ci sono dei pannelli.
QUADRATO ha scritto: La manutenzione credo sia fata anche per sostituzione di pannelli e quindi il problema inverso si ripropone visto che i pannelli a nord est e nord ovest del disegno non sono raggiungibili.
9 volte su 10 la manutenzione viene fatta dalla linea di gronda, e consiste in ispezioni visive e lavaggio dei pannelli con spazzoloni.
QUADRATO ha scritto: se tu mi confermi che il dispositivo retrattile a meno di 15% di pendenza ritorna sempre e comunque a lunghezze inferiori a quelle di esercizio allora alzo le mani e mi associo alla tua progettazione.

a spanne credo che il tuo disegno abbia una pendenza del 25%  non del 15 sicchè...:smt017
Sono 15 esatti. Detto questo, a presecindere da come l'ho disegnato, io mi riferivo a tale pendenza massima. Oltre a quella serve sicuramente un dispositivo di ancoraggio in alto per il posizionamento.
QUADRATO ha scritto: Ma  visto che io faccio molto riferimento al sito di copertura sicura toscana per la progettazione di linee vita mi trovo reticente a capire un sistema di protezione con ancoraggio dal basso (seppur il rendering sia favoloso).
Io mi sono proprio ispirato a tale sito. L'esempio non è identico, ma vi sono delle similitudini:

http://www.coperturasicura.toscana.it/p ... uzioni/243
Avatar utente
eziosav
Messaggi: 355
Iscritto il: 08 nov 2006 11:52
Località: Torino

ciao Prady ciao quadrato

i capannoni con tetto shed sono sempre un rebus
in quanto la caduta è possibile in molte direzioni.

per chiarire facciamo riferimento all'immagine 4 che è la prima postata delle 4

la linea vita quando è installata a livello del piano di calpestio
come risulta dal rendering
serve solo a proteggere da caduta attraverso la vetrata
ma in ogni caso deve avere parapetto terminale
altrimenti vi è la possibilità di caduta alle due estremità dello shed

si può risolvere il problema fornendo un cordino da 2 m
e terminando la linea a 2,30 dal bordo
in modo che alle due estremità vi sia un  situazione di trattenuta

questo risolve 1 problema - la caduta attraverso la vetrata -
risolve anche un scondo problema - la caduta alle estremità

se però si deve salire sulla falda inclinata la linea messa lì non serve a nulla !

1) perchè non puoi più fornire un cordino da 2 metri - ma devi fornire un cordino da 9 metri
quindi la caduta laterale è possibile a partire da 9 metri dalle estremità ( fai un arco di cerchio con raggio 9 m partendo dall'ancoraggio - la linea vita - ) e risulta subito chiaro che:
a) sei ancorato ad un ancoraggio che è posto più in basso della zona di lavoro -
b) quindi non ti protegge da scivolamenti lungo la falda con susseguente possibile sfondamento della vetrata a valle l'inclinazione non conta sei su moduli fotovoltaici che sono lisci se appena appena vi è un pò di guazza deventano come il ghiaccio.
c) anche in caso di caduta oltre la gronda a monte, lo spazio presente ( il tirante d'aria) non è sufficiente a fermarti prima di arrivare a terra- inoltre il cavo del dispositivo si trova in contatto con lo spigolo dello shed,magari rinforzato dalla rotaie per il fissaggio dei moduli fotovoltaici -
d) quindi dovresti impedire la caduta oltre la gronda tramite un dispositivo EN 353.2 regolato in modo che l'operatore sia in trattenuta - verso la gronda - fermo restando che non potrà mai esserein trattenuta alle due estremità.
e) se però usi un dispositivo guidato lungo 10 metri per poter raggiungere i moduli a monte, quando sei a valle ( vicino alle vetrate) ti trovi con 10 m di fune tra i piedi - uhmmm  :smt044

in ogni caso un dispositivo retrattile non può MAI garantire la situazione di trattenuta
saresti sempre in situazione di caduta possibile, con il conseguente problema di valutare il tirante d'aria esistente.

una soluzione possibile, ho detto possibile non facile ed economica  :smt040 :

1) installi la linea sulla gronda a monte dove adesso avete installato i moduli fotovoltaici  senza lasciare lo spazio  :smt044  - bisognava pensarci prima  :smt045

2) per la caduta laterale alle estremità degli shed puoi optare per due soluzioni :
una ottima, che consiste nell'installare parapetti laterali  :smt045
una di ripiego che consiste nel fissare delle linee vita ( magari di tipo temporaneo) trasversalmente all'asse degli shed - a circa 2 m dalle estremità , purchè siano ad altezza che consenta all'operatore di collegarvi un cordino da 2 m -

ovviamente poi dovrai prevedere

a) delle vie di corsa pedonabili lungo la falda per poter andare ad ancorarsi alla linea vita posta a monte. a questo non ci pensa mai nessuno  :smt044

b) una serie di ancoraggi EN 795 A che serva da percorso di sicurezza ( specialmente in prossimità delle due estremità) lungo le vie di corsa pedonabili di cui al punto A ( puoi farne a meno in mezzeria del capannone) ma devi comunque installare degli ancoraggi sui bordi - per evitare le cadute laterali con effetto pendolo ,  se non installi i parapetti  :smt045

d) l'operatore sarà dotato, oltre che del normale cordino da 2 m anche di un dispositivo anticaduta guidato EN 353.2 che gli consentirà di lavorare in sicurezza lungo le falde,senza scivolare verso il basso in direzione delle vetrate esistenti.

il grosso problema è che dovrai litigare con chi vuole coprire ogni centimetro libero di moduli fotovoltaici e poi pretende che tu ci vada a lavorare in sicurezza durante le manutenzioni

dove cammini ?
sui moduli ? sono scivolosi e si rovinano!!
quando sei sui bordi alle due estremità dove ti attacchi ?  :smt044

se metti un ancoraggio sui bordi vi è possibilità di caduta
da cui deriva necessità di prevedere squadra di soccorso/recupero dell'uomo caduta in posizione di sospensione inerte

buon divertimento !!
eziosav
la vita è fragile te ne accorgerai dopo
Avatar utente
QUADRATO
Messaggi: 1518
Iscritto il: 13 lug 2010 08:50
Località: BL-TV-VE

Il problema è come progettare correttamente un sistema che sia funzionale oltre che pratico e sicuro, ovvero un impianto fotovoltaico che produca molti KW che sia facile da pulire e poco costoso da installare e manutenzionare.

non è possibile pensare di progettare un pavimento colmo di pannelli e nessuna area calpestabile in modo sicuro.

Sono dell'idea che la soluzione esiste, ma di certo non è semplice ne immediata.
il punto di partenza è molto buono ma la considerazione complessiva è da rivalutare...

a questo punto  mi chiedo, se è vero che l'operatore non dovrà mai andare sui pannelli, ma con l'idropulitrice e spazzolone può fare tutto entro il camminamento a quota gronda... basta solo un cordino di 2 metri e linea vita come progettata da tè.

e una dispositivo fall stop (linea vita inclinata) per salire e discnedere dalla falda e passare alla successiva per mezzo delle scalette.

se invece i lavoratori dovessero fare manutenzione pure ai pannelli io riterrei opportuno una progettazione degli stessi con uno sfasamento di almeno 60 cm tra le 2 fasce di pannelli. per creare una passerella tra gli sessi lungo la lunghezza di falda. (60 cm verso il basso non dovrebbero causare rischio di ombreggiature su falde di 9 metri).

Se poi andiamo a vedere la progettazione dell'intero edificio io quando sono CSP e sono nominato per tempo impongo al progettista di prevedere le paratie perimetrali prefabbricate (sandwich) che siano almeno 1 metro oltre il piano di calpestio finito della copertura.
so di non sapere (Socrate)
Avatar utente
prady
Messaggi: 60
Iscritto il: 29 lug 2010 09:46
Località: Bologna

Grazie mille Eziosav!
L'unica cosa che non capisco è perché io non possa far terminare le linee vita a 9 m dai bordi laterali, quindi proteggendo l'operatore in trattenuta anche da quella parte.
Se vedi l'immagine http://www.forumsicurezza.com/forum/fil ... shed_3.jpg, ho disegnato in rosso le aree raggiungibili oltre le quali vieni trattenuto. Ovviamente il dispositivo dovrebbe essere un EN 353.2 regolato per i 9 m.
Come vedi non cadi da nessuna parte, a meno degli shed, per i quali sei comunque protetto essendoti agganciato anche con un arrotolatore. Gli angolini scoperti non mi interessano molto.
L'unico punto in cui si rischia è in prossimità della scala di accesso alla marinara, dove ovviametne la linea vita deve raggiungere lo sbarco. Lì al limite si potrebbe risolvere allungando il parapettino si sbarco e accorciando la linea vita (vedi http://www.forumsicurezza.com/forum/fil ... shed_2.jpg, e http://www.forumsicurezza.com/forum/fil ... shed_4.jpg.
Concordo con te che avere 9 m di corda dell'EN 353.2 è una rottura di scatole, ma le linee vita sui colmi sono molto ma molto più scomode per gli operatori, e ti dico per esperienza che non le usano.
Quello che ho postato è comunque un esempio, anche se tipico, e non un progetto reale.
Avatar utente
prady
Messaggi: 60
Iscritto il: 29 lug 2010 09:46
Località: Bologna

QUADRATO ha scritto:
a questo punto  mi chiedo, se è vero che l'operatore non dovrà mai andare sui pannelli, ma con l'idropulitrice e spazzolone può fare tutto entro il camminamento a quota gronda... basta solo un cordino di 2 metri e linea vita come progettata da tè.
No no, io pensavo ad un sistema EN 352.2, come suggerito anche da te, di lunghezza ragionata, in questo caso di 9 m.
QUADRATO ha scritto: e una dispositivo fall stop (linea vita inclinata) per salire e discnedere dalla falda e passare alla successiva per mezzo delle scalette.
Concordo, eventualmente si potrebbe mettere un dispositivo guidato rigido sul camminamento.
QUADRATO ha scritto: Se poi andiamo a vedere la progettazione dell'intero edificio io quando sono CSP e sono nominato per tempo impongo al progettista di prevedere le paratie perimetrali prefabbricate (sandwich) che siano almeno 1 metro oltre il piano di calpestio finito della copertura.
Per noi si tratta quasi sempre di edifici esistenti, e il mercato che c'è adesso non ci permette di sprecare spazio, se no l'impianto non lo facciamo. Detto ciò, è comunque nostro interesse trovare una soluzione per la manutenzione che sia sicura e funzionale.
Per spiegare meglio quando parlavo di linea vita che finisce a 9 m (pari alla lunghezza della falda) dal bordo, allego un'altra immagine.
Allegati
Esempio di tetto a shed 5.jpg
(217 KiB) Scaricato 25 volte
Avatar utente
prady
Messaggi: 60
Iscritto il: 29 lug 2010 09:46
Località: Bologna

Allegati
Esempio di tetto a shed 6.jpg
(210.1 KiB) Scaricato 24 volte
Avatar utente
eziosav
Messaggi: 355
Iscritto il: 08 nov 2006 11:52
Località: Torino

ciao Pardy
dall'ultimo rendering postato risulta eviente che una bella fetta della falda inclinata
non sarebbe raggiungibile nemmeno con un cordino da 9 m
quindi
o usi una getto d'acqua con prolunga per pulire i moduli restando nella parte bassa
dello shed - ma allora non serve il cordino da 9 metri

o comunque devi prevedere un  modo sicuro per l'accesso sulla falda sino
alla sua sommità o quasi - quindi dovrai comunque installare una serie di ancoraggi a punto fisso EN 795 A

in ogni caso quando sali sulla falda legato ad un dispositivo guidato EN353.2  di 9 m
non sei protetto contro lo scivolamento verso il basso che porterbbe ad un urto contro la vetrata

tecnicamente il fissare il punto d'ancoraggio (la linea vita) 2,30 m al di sotto della zona lavorativa non è corretto.

e poi, quella vetrata che corre logitudinalmente
è una vetrata antisfondamento ?
altrimenti anche la linea vita tesata dove è indicata non sarebbe utile a creare
un sistema di trattenuta.

dall'analisi dei rischi di caduta tu hai:

a) caduta attraverso la vetrata per sfondamento se non è di resistenza adeguata( non robusta ma antisfondamento con dichiarazione scritta )
b) caduta alle due estremità del camminamento in piano -
c) scivolamento lungo la falda che porterebbe al punto a)
d) caduta laterale in prossimità delle zone laterali delle due falde
e) caduta oltre il bordo a monte dello shed con tirante d'aria di 2.33 m

quindi , con riferimento ai vari punti indicati sopra:

a) non puoi installare l'ancoraggio in corrispondza del punto di caduta (vicino alla vetrata) ma dovrai installarlo dall'altra parte del camminamento - più o meno  dove inzia la falda in salita.
b) puoi interrompere la line vita ad una distanza pari a quella del cordino di collegamento
( 8,50 m ) però ovviamente come chiaramente indicato nel disegno ci sono due zone non raggiungibili e sono le due zone più pericolose.
c) un ancoraggio  posto più in basso della zona di lavoro non protegge dallo scivolamento verso il basso - con conseguente possibilità di sfondamento della vetrata - vedi punto a) - ed a quel punto se vi è caduta per sfondamento della vetrata , non sei legato ad un cordino da 2 metri ma ad un dispositrivo da 8,50 m - cosa c'è oltre alla vetrata ? tieni presente  che il tirante d'aria aumenta enomermenete se sei legato ad un cordino di 8,50 m e non ad un cordino di 2 m.
d) usando un dispositivo EN 353.2 di lunghezza 8,50  quì sei protetto
e) idem come sopra.

quindi la situazione da te proposta protegge solo dalle cadute di cui ai punti d) ed e)

adesso devi trovare la soluzione per gli altri punti a) b) c)

la proposta fatta : installare la linea vita a monte della falda  - forse - era più conveniente
a) protegge in trattenuta la caduta di sfondamento
b) con l'aggiunta di ancoraggi di deviazione posti a 2,30 m dai bordi laterali - ed un cordino da 2 m , protegge anche dalle cadute  laterali di cui ai punti B e D
c) ovviamente protegge anche dallo scivolamento verso il basso
e) se fissata a distanza adeguata dal bordo a monte dello shed ed usando un cordino da 2 m
protegge anche dalla caduta oltre il bordo superiore.

tutte queste protezioni sono sempre per TRATTENUTA -

ovviamente ( ma questo non succede mai per i motivi che anche tu hai indicato)
il progettista del sistema fotovoltaico cerca di riempire tutti gli spazi
e siccome non capisce una fava di sistemi anticaduta
non si preoccupa minimamente di dove cammineranno i mantentori
nè soprattutto di dove fisseranno i DPI anticaduta.

da cui risulta che chi debba progettare ed installare i sistemi anticaduta ha sempre la coperta corta
o protegge di qua però si cade di là
o protegge di là ma si cade di qua

questo è il problema derivante dalla poca competenza dei progettisti di sistemi fotovltaici che
mai si preccupano della sicurezza
nè di chi li monta
nè di coloro che dovranno effettuare le manutenzioni.

ci si pensa senpre e solo DOPO aver installato tuti i moduli fotovoltaici

più o meno come quelle imprese
che PRIMA mettono i coppi sul colmo dopo aver piazzato la coibentazione
e POI si preoccupano di dove installare una linea vita

ed alla risposta : SOTTO ai coppi ed SOTTO alla coibentazione
sono costernati dal dover nuovamente aprire il tetto.

buon lavoro
eziosav
la vita è fragile te ne accorgerai dopo
Avatar utente
prady
Messaggi: 60
Iscritto il: 29 lug 2010 09:46
Località: Bologna

eziosav ha scritto: dall'analisi dei rischi di caduta tu hai:

a) caduta attraverso la vetrata per sfondamento se non è di resistenza adeguata( non robusta ma antisfondamento con dichiarazione scritta )
b) caduta alle due estremità del camminamento in piano -
c) scivolamento lungo la falda che porterebbe al punto a)
d) caduta laterale in prossimità delle zone laterali delle due falde
e) caduta oltre il bordo a monte dello shed con tirante d'aria di 2.33 m

quindi , con riferimento ai vari punti indicati sopra:

a) non puoi installare l'ancoraggio in corrispondza del punto di caduta (vicino alla vetrata) ma dovrai installarlo dall'altra parte del camminamento - più o meno  dove inzia la falda in salita.
b) puoi interrompere la line vita ad una distanza pari a quella del cordino di collegamento
( 8,50 m ) però ovviamente come chiaramente indicato nel disegno ci sono due zone non raggiungibili e sono le due zone più pericolose.
c) un ancoraggio  posto più in basso della zona di lavoro non protegge dallo scivolamento verso il basso - con conseguente possibilità di sfondamento della vetrata - vedi punto a) - ed a quel punto se vi è caduta per sfondamento della vetrata , non sei legato ad un cordino da 2 metri ma ad un dispositrivo da 8,50 m - cosa c'è oltre alla vetrata ? tieni presente  che il tirante d'aria aumenta enomermenete se sei legato ad un cordino di 8,50 m e non ad un cordino di 2 m.
d) usando un dispositivo EN 353.2 di lunghezza 8,50  quì sei protetto
e) idem come sopra.
Io la vedo così:
a) e c) oltre al dispositivo guidato, sto usando un arrotolatore. Quindi se scivolo lungo il piano, questo si accorcia e quando sfondo la vetrata è già al minimo. Non appena inizia la caduta libera questo scatta. Detto questo, con 15° di inclinazione, a meno che io non sia salito con una lastra di ghiaccio (cosa vietata), non scivoli fino a giù.
b) come dicevo sopra, delle due zone non raggiungibili non mi interessa molto. Nella remota ipotesi che si dovessero sostituire proprio i pannelli in quegli angoli lì, ci arriverei con una piattaforma o comunque con un apprestamento ad hoc
d) ed e) siamo d'accordo.
Per quello che vedo, la caduta per sfondamento del vetro è molto meno probabile della caduta laterale od oltre il bordo fra uno shed e l'altro, che sono quelle che mi preoccupano di più.
Oltre  a questo, sempre come dicevo sopra, se io metto la linea vita sul colmo, vi sono delle notevoli difficoltà:
- logistiche per passare da un tratto all'altro,
- derivanti dall'avere un cavo che ti parte dal petto ed è in mezzo alle scatole mentre tu stai usando uno spazzolone lungo alcuni m,
per le quali ti dico con certezza che poi i tecnici non la usano.
Avatar utente
eziosav
Messaggi: 355
Iscritto il: 08 nov 2006 11:52
Località: Torino

ciao Prady

premesso che ognuno può scegliere la soluzione che ritiene più idonea
e quello che dico io è solo il mio parere

le misure contro le cadute dall'alto devono esere prese in questo ordine
1° ) misure collettive  ovvero parapetto
2° ) situazione di caduta impedita ovvero trattenuta
3° ) situazione di arresto caduta che deve essere la minima pssibile.

se usi un dispositivo retrattile non sarai MAI in situazione di trattenuta

quindi AUTOMATICAMENTE ti devi preoccupare di quanto scritto all'Art 43 TUS
ovvero devi allestire una squadra di soccorso in grado di recuperare il caduto
che è in posizione di sospensione inerte
entro 10 minuti -

non esistono shed con 15 ° di inclinazione
sarebbero considerabili orizzontali e proteggibili con linea EN 795-classe C
ad occhio dal rendering quella pendenza è di 30 °
però io non l'ho vista e posso anche sbagliarmi

se è una pendenza di 30° è considerata pendenza elevata
poi
metà della falda è composta da moduli che diventano scivolosi
sperare che mentre l'operaio rotoli verso il basso
il dispositivo recuperi tutto il cavo in bando
è esercizio di eccessivo ottimismo
non previsto nel TUS

nell'analisi del rischio
la caduta attraverso la vetrata è
a) impossibile perchè è dichiarata antisfondamnte
b) possibiule e quindi da evitare se la vetrata non è antisfondamnto

con la linea vita inatsllat a a monte
hai l'aggancio a partire dalle scalette che hai disegnato
da quel punto puoi proseguire
per almeno 15 metri a destra ed a sinistra
poi sarebbe meglio creare unìaltra passerelle ed un'altra scaletta

ma poi alla fine di tutto
sei tu che firmi il progetto
ed eventualmente ne vai a discutere  

noi possiamo solo offrire delle soluzioni che ci sembrino accettabili

buon lavoro
eziosav
la vita è fragile te ne accorgerai dopo
Rispondi

Torna a “Cantieri temporanei o mobili - Edilizia”