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corsi antincendio

Archivio norme tecniche e legislazione in materia di Prevenzione Incendi.
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effenne
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Iscritto il: 18 gen 2005 13:56

catanga ha scritto: Se la formazione di 100 persone fosse stata imposta senza giustificazione alcuna ed i corsi fossero stati effettuati dagli stessi "coercitori" o da "società amiche" degli stessi, allora ci sono gli estremi per presentare un esposto alla locale procura competente per abuso d'atti d'ufficio (art. 323 del codice penale).
HE! Allora non sono il solito malpensante! O almeno non sono l'unico!
Era proprio quello che intendevo dire....
Non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vorrei (Voltaire)
giu72

Il problema è che se non si fa quanto chiesto, non si ha il CPI!!!!
Il cliente allora, vista la richiesta, preferisce far fare i corsi, ed io che sono il consulente ho dovuto spiegargli che non è obbligato, visto che gli ho fatto fare già tutto il necessario. Ma il CPI è il CPI.......
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manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

ciao, Giu scusa se mi permetto, ma noi consulenti stiamo in azienda proprio per questo non credi, per evitare che i clienti subiscano intanto infortuni e malattie, poi sanzioni e a volte (come in questo caso), abusi di sorta.
Occhio che se oggi sono 10 corsi da fare con società "affiliate", domani saranno esposti alla ASL, poi saranno richieste di mazzette.
Io resto convinto (l'ho già fatto di mio) che quando ti pestano i piedi (ed hai sacrosanta ragione) tu devi pestarli più forte così forse chi sta dall'altra parte e ti richiede cose strane capisce che in quella ditta non c'è trippa per gatti...
:smt006 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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skipper1971
Messaggi: 51
Iscritto il: 26 gen 2005 10:51
Località: Milano

Il mio commento non voleva essere una resa, nè un giustificativo, ma solo pragmatico, penso non sia quello il campo di battaglia giusto, perchè al massimo si ha una vittoria di Pirro.
Non mi riferisco al caso di concussione ma solo a quei casi, molto più frequenti, di modifiche ai progetti chieste tanto per metterci mano, una forma di affermazione della propria autorità come detto da catanga, "il ducetto di turno".

Tornando a noi: tu contesti e ottieni di non fare il corso ma molto probabilmente ti ritrovi 10 altri problemi peggiori, e questo nel caso migliore.
Questa frase "Quello che può essere sindacato da un comando prov.le dei VVF, è l'adeguatezza o meno del servizio in funzione delle specificità dell'azienda." contiene già il seme della sconfitta, ossia la soggettività della decisione.
Io non andrei davanti al giudice a contestare che i VVF, cui compete stabilirlo, hanno torto e il parere del consulente "vale" di più di quello dell'organo pubblico che ne ha l'autorità.  Salvo appunto provare la concussione. E anche qui poi la pagherei.

Detto ciò, l'unico modo sarebbe andare a monte e rivedere le leggi sulla sicurezza.....togliendo gran parte della soggettività delle decisioni, e quindi della flessibilità, con tutti i relativi pro e contro.

Saluti!
Accidere ex una scintilla incendia passim.
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
Lucrezio
giu72

Concordo appieno con skipper....il datore di lavoro mi ha preso da parte e mi ha detto chiaramente..."accontentiamoli"
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Certamente ma l'adeguatezza si misura in riferimento a parametri oggettivi e non in base ad affermazioni.

Non esiste che un funzionario di un comando VVF imponga ad un datore di lavoro di formare tutte le persone.

In uno stabilimento di 400 persone, ad esempio, avente superficie coperta di 80.000 mq, lavorando su tre turni, ci sono 60 addetti all'emergenza formati ed attivi che si esercitano con diverse simulazioni durante l'anno.

Il locale comando non ha fatto altro che prendere atto della situazione, constatare l'adeguatezza del servizio grazie anche ad un'attenta lettura del PdE e a non fare un fiato riguardo ipotetiche necessità di formazione a tappeto.
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