capisco che gli esempi forse sono sciocchi... ma ripeto, mi interesserebbe sapere se per "legge" quel "sempre che essi" si riferisce a tutta la frase o solo l'ultimo pezzo... secondo voi?
grazie
Pallino
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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dubbi art26
Io lo leggo così:
l'obbligo di cui al comma 3 non si applica
- ai servizi di natura intellettuale,
- alle mere forniture di materiali o attrezzature,
- ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Uf-ficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al regolamento di cui al d.P.R. 14 settembre 2011, n. 177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all'allegato XI del presente decreto. Ai fini del presente comma, per uomini-giorno si intende l'entità presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie all'effettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento all'arco temporale di un anno dall'inizio dei lavori.
Poi per tutto il resto, come tra l'altro ha detto Geppus, c'è il buon senso!
Ma mi pare che così sia giusto, anche come si completa con l'ultimo periodo... e la forma "sempre che essi", anche se sono un ciuccione in italiano, mi pare coerente riferirla a "ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno".
:smt028 :smt028
l'obbligo di cui al comma 3 non si applica
- ai servizi di natura intellettuale,
- alle mere forniture di materiali o attrezzature,
- ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Uf-ficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al regolamento di cui al d.P.R. 14 settembre 2011, n. 177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all'allegato XI del presente decreto. Ai fini del presente comma, per uomini-giorno si intende l'entità presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie all'effettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento all'arco temporale di un anno dall'inizio dei lavori.
Poi per tutto il resto, come tra l'altro ha detto Geppus, c'è il buon senso!
Ma mi pare che così sia giusto, anche come si completa con l'ultimo periodo... e la forma "sempre che essi", anche se sono un ciuccione in italiano, mi pare coerente riferirla a "ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno".
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"detto così è semplice e infatti lo è detto così" B.P.