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Imhoff, Campania, autorizzazione, rifiuti liquido

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silqua
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Iscritto il: 31 mar 2009 15:26
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attenzione perchè il ricettore potrebbe anche essere costituito da un terreno (strati superficiali del terreno), non solo da un torrente un fiume un lago etc, e quindi anche in quel caso ci vuole l'autorizzazione (provincia in lombardia, in campania mi sembra di aver capito il comune).

ok, la vasca settica non scarica, però per me è una roba un po' barbara ...
sicuramente non è una soluzione normata dalla DGR lombardia (cioè secondo me la vasca settica con le attuali norme non si può fare. magari si poteva fare prima?).
immaginiamo un wc usato quotidianamente da un certo numero di abitanti equivalenti (che è il numero convenzionale con cui si indicano i produttori del refluo di quell'insediamento), come è realisticamente possibile provvedere magari una volta alla settimana a portare via il contenuto della vasca settica con la ditta di spurghi? con che costi? etc.
quanto è grande questo serbatoio, in quanto tempo si riempie? è sensato pensare di spurgarlo e con che frequenza?
forse sarebbero accettabili dei wc chimici invece di una semplice vasca di raccolta, che però secondo me sono tollerati nelle installazioni temporanee tipo fiere e cantieri, ma non in un edificio fisso.

a mio parere il tuo problema è stato gestito male da quelli che sono venuti prima di te, e cioè in primis dai progettisti del sistema di evacuazione dei reflui che hanno dimensionato qualcosa senza preoccuparsi delle norme di igiene. probabilmente anche gli uffici del comune hanno gestito male l'urbanistica pregressa.
purtroppo di insediamenti senza fognature ne sono stati fatti molti in passato (qui a pavia un quartiere è stato collegato recentemente, ma soprattutto i piccoli comuni hanno tutti un sacco di magagne sulla rete fognaria carente e mancante, con scarichi incontrollati in molti punti).

le statistiche dicono che ciascuno di noi consuma dai 300 ai 600 litri al giorno di acqua (purtroppo), non è possibile secondo me pensare di evacuare un refluo di un edificio (anche non domestico, quindi senza docce, cucina e lavatrici) accumulandolo in un serbatoio e trattandolo come rifiuto, per sempre e non come soluzione temporanea. è facile infatti che ben presto il serbatoio non venga gestito, e i reflui escano incontrollati.

è un edificio solo o un gruppo di edifici che ha questo problema? nel secondo caso sarebbe da vedere proprio come un problema urbanistico da correggere.
silqua
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Nofer
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x-alessandra ha scritto:La Vasca Imhoff ha un ingresso e un'uscita. Questo vuol dire che l'uscita del refluo fa prevedere un corpo recettore e se c'è un corpo recettore c'è bisogno di un'autorizzazione. Se invece non parliamo di vasca Imhoff, ma di vasca settica  dove abbiamo sono un ingresso, per questa tipologia di contenitore non è previsto alcuna immissione e quindi non si deve considerare un refluo ma un rifiuto liquido.
L'autorizzazione edilizia ci vuole per entrambe, l'autorizzazione allo scarico ci vuole solo per l'Imhoff.
Sono ancora fuori strada?
Oh, adesso cominci ad andare verso il fuoco-fuochino...

Se poi all'espressione "vasca settica" (neologismo orrendo falsamente scientifico) sostuiamo il più noto "pozzo nero" ecco che tutto prende una sua corretta dimensione e problematica.
A puro titolo informativo per silqua, guarda che -qui da noi ma non solo- i c.d. "pozzi neri", anche non a tenuta, esistono,  sono esistiti ed esisteranno sino a che non ci si decide alla realizzazione di collettamenti in fogna e dalle fogne ai depuratori per tutte le insistenze urbanistiche anche solo civili.  
E non sono nemmeno fuori legge: si chiamano adesso pozzi perdenti, in maniera estremamente suggestiva per dirla alla legalese, e gli unico posti in cui sono certamente interdetti a livello nazionale sono le c.d. "aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano", sempre che le regioni nel frattempo avessero deciso quali e dove siano in conformità a quanto previsto dal d-lgs. 30/2009.
Ricordo, ma  vagamente e a memoria, che in qualche momento della ns. storia legislativa fossero ammessi purchè "pescanti" ad almeno +75 m dalla superficie di falda sotterranea idonea all'uso potabile.
Ora, questo riferimento non lo trovo e non ricordo dove fosse: ma sono pronta a giocarmi qualcosa che ci fosse, perchè per quanto l'età mi renda decisamente tarda e lenta ancora non credo di essere pervenuta nella fase di "credere di aver visto" qualcosa di inesistente.
P.S.: per le "vasche di raccolta reflui" la autorizzazione alla costruzione/realizzazione è regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e dalle altre leggi speciali, ivi comprese quelle regionali specifiche.  
Nofer
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silqua
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ok, ma se è un pozzo perdente allora non scarica il percolato o il surnatante nei primi strati del sottosuolo?
per dire che porto via il contenuto come rifiuto per me il "contenitore" deve essere a tenuta; se non è a tenuta genera automaticamente uno scarico.

bisogna analizzare nel dettaglio la normativa regionale
legge regione campania n. 4 del 15 marzo 2011, art. 1 comma 250
delibera regione campania 7494 che non riesco a trovare riesco solo a scaricare i regolamenti comunali (se inserite nel motore di ricerca "disciplina acque reflue regione campania" o cose simili escono i link a questi regolamenti che sono tutti simili perchè derivano dalla delibera e dalla legge regionale)
silqua
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x-alessandra
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Grazie per le risposte...
Beh vi vorrei far vedere la situazione di cui sto parlando...
Stiamo parlando di un "buco" con un tombino, di cui non ho alcuna documentazione...
In mezzo alle campagne della terra dei fuochi... e in lontananza si vedono belle bufale...
In cambio a pranzo, quando vado dal cliente, mangio una meravigliosa mozzarella
Per me potrebbe essere anche un buco nero senza fine...
Purtoppo le situazioni spesso sono molto complicate sotto tutti i punti di vista.
:smt007

Non ho scritto la parola pozzo nero perché sapevo che non sono più a norma i pozzi assorbenti (quelli che sperciano nel terreno)...
Però non ho ancora approfondito (cosa che farò).
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Nofer
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x-alessandra ha scritto:Grazie per le risposte...
Beh vi vorrei far vedere la situazione di cui sto parlando...
Stiamo parlando di un "buco" con un tombino, di cui non ho alcuna documentazione...
In mezzo alle campagne della terra dei fuochi... e in lontananza si vedono belle bufale...
In cambio a pranzo, quando vado dal cliente, mangio una meravigliosa mozzarella
Per me potrebbe essere anche un buco nero senza fine...
Purtoppo le situazioni spesso sono molto complicate sotto tutti i punti di vista.
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Non ho scritto la parola pozzo nero perché sapevo che non sono più a norma i pozzi assorbenti (quelli che sperciano nel terreno)...
Però non ho ancora approfondito (cosa che farò).
Anche senza volere entrare nel merito che quando una è femmina anche se la chiami odoacre non per questo diventerà un maschietto, credo di non avere smesso un solo giorno da che ti conosco di ricordarti che DEVI RISALIRE ALLE FONTI IN PRIMA PERSONA.
Quindi, quando tu mi scrivi acriticamente quanto quotato in grassetto mi stai dimostrando almeno 2 cose:
1) nun m' 'e rat mai auriènza, e mi chiedo ogni volta perchè ci riprovo con te che sei l'emblema assoluto del mio fallimento didattico più clamoroso, direi umiliante per me che sono addirittura "formatore qualificato"
2) ignori che il d.lgs. 152/06 continui a dire, da ormai quasi 10 anni che

D.lgs. 152/06 ha scritto:103. Scarichi sul suolo
1. È vietato lo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo, fatta eccezione:
a) per i casi previsti dall'articolo 100, comma 3;
3) e quindi  continui a ignorare anche che l'art. 100 comma 3 espliciti chiarissimamente che
Per insediamenti, installazioni o edifici isolati che producono acque reflue domestiche, le regioni individuano sistemi individuali o altri sistemi pubblici o privati adeguati che raggiungano lo stesso livello di protezione ambientale, indicando i tempi di adeguamento degli scarichi a detti sistemi.
.

Il che appunto prova che non è che "sapevi che non sono più a norma i pozzi assorbenti" ma tutt'al più che qualcuno te lo ha detto e tu te lo sei ammoccato paro paro, contravvenendo al mio primo e prioritario insegnamento di : cerca, trova, e studia con gli occhi tuoi.  
E siccome sbagliava chi ti ha dato questa informazione, se si riferiva alla Regione Campania, ti stai sbagliando pure tu, e se chi te l'ha detto campa di stipendio (rubato, a sto punto)  tu che invece dovresti vivere di professionalità ci fai una figura ancora peggiore.

Trovami non dico una legge o regolamento regionale ma anche solo una delibera di GRC dove siano vietati tout court i pozzi neri, o assorbenti (=senza fondo a tenuta) o perdenti (= con scolmo a livello piano campagna) o di subirrigazione (con forellini per il passaggio acqua sull pareti verticali, cioè queli i cui scarichi sono recapitanti sul o nel suolo - che è diverso da sottosuolo quanto da falda, e poi e riparliamo, ok?

Costituzione, art. 23 della Costituzione.

E contemporanemante collegare occhi, cervello e neuroni ausiliari, tutti assieme, e poi memorizzare l'esito del collegamento, e non solo i singoli step come continui ostinatamente a fare tu.
Nofer
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silqua
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scusate la cocciutaggine, ma mi interessa perchè un nostro cliente ha dei bagni "bloccati" perchè la imhoff, che ha sempre avuto, ora (secondo il regolamento regionale) non va bene (però la regione lombardia ha deliberato i trattamenti leciti, quindi quelli non elencati non sono leciti, e - caso del mio cliente - neanche se la situazione è preesistente. nel suo caso imhoff non è lecito per questioni di abitanti equivalenti, cioè dovrebbe sostituire imhoff con altri trattamenti per i quali ha problemi di spazio).
poniamo che in campania non sia (ancora) non lecito il pozzo perdente (soprattutto, magari, nelle situazioni preesistenti), la domanda originaria è:
- questo "scarico" del cliente di x-alessandra va autorizzato?
a mio (modestissimo) parere sì, perchè il refluo non è trattenuto al 100%, cioè mi pare una forzatura considerarlo come rifiuto.
può darsi che sia solo un problema di lana caprina, come si dice, ma come consulente mi preoccupo del fatto che, in futuro, qualcuno possa dire alla ditta che il suo scarico non è autorizzato.
scusate l'insistenza, poi non parlo più!
silqua
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Nofer
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silqua, jamm, e mo' non ti ci mettere anche tu, per cortesia, a depistare la povera alessandra che già tiene problemi di suo!
1) ti ho copiaincollato come la legge nazionale - che comunque vale anche in lombardia qualunque cosa ne pensi la lombardia e questo per art. 2 della costituzione - non solo non proibisce l'esistenza di pozzi neri neppure disperdenti se non all'interno delle aree di tutela del patrimonio idrico sotterraneo (cfr. art. 103 c.1.a) e segg.) ma appunto demanda a ciascuna regione come risolvere il problema dei reflui delle abitazioni o insediameti isolati (cfr. art. 100 c. 3)

Cosa ti fa pensare che il refluo del pozzo del cliente di alessandra possa non essere trattenuto al 100% ? ne sai più di alessandra? No, per quello che ne sappiamo tu ed io, ci è stato detto che è in utilizzo ad una "attività produttiva nel cui ciclo produttivo è stata esclusa l'acqua tranne che dal wc e docce e che tale acqua dei bagni viene convogliata in vasca Imhoff non collegata alle fogne, ma spurgata regolarmente da idonea ditta e con idoneo contratto, essendo tali acque trattate come rifiuti liquidi e non  scarichi". Su questo la povera x-alessandra è stata chiara ab origine.
la vasca settica/pozzonero/pozzo in genere del cliente di alessandra, per la quale c'è il servizio di espurgo ogni tanto, non scarica da nessuna parte: quello che FINISCE nel buco viene preso dallo spurghista che lo porta a trattamento. PUNTO.

La risposta, l'unica condivisibile davvero sin qua, l'ha data già 20 giorni fa walkerboh e quella risposta vale anche SE, e dico SE, si trattasse di un pozzo nero del tipo disperdente a meno che non sia disperdente in sito protetto, caso nel quale si fa a tenuta e ri rientra nella prima ipotesi.


il tuo cliente, e passiamo a te quindi adesso, ha i bagni "bloccati" perchè la sua imhoff non è tarata per gli AE "abitanti equivalente"regionalmente previsti: prima di tutto lo scarico di quella imhoff dove finisce? perchè tutto parte dal fatto che in una imhoff vera il refluo in qualche modo chiarificato da qualche parte lo butta. Quale parametro di uscita non rispetta?
Perchè appunto la Regione Lombardia non può scegliere come risolvere i problemi dei cittadini a seconda di chi sta di turno la mattina che escono le delibere: deve identificare e risolvere il problema, perchè è il loro dovere come il nostro di cittadini è rispettare le regole, PUNTO.
Comunque, una lettura puntuale sempre del commillo 3 dell'art. 100 indica che :
Per insediamenti, installazioni o edifici isolati che producono acque reflue domestiche, le regioni individuano sistemi individuali o altri sistemi pubblici o privati adeguati che raggiungano lo stesso livello di protezione ambientale, indicando i tempi di adeguamento degli scarichi a detti sistemi

Il che, letto come si deve, significa che se il livello di protezione ambientale che si ottiene anche in caso di eccesso al numero di AE previsti per le imhoff (con la delibera di cui dici) è rispettato, la regione Lombardia quella delibera inutilmente qaunto indebitamente gravosa per il cittadino se la può anche schiaffare sotto il tappeto: si va in sede di TAR e si vede chi la spunta, perchè la pubblica amministrazione ha il DOVERE costituzionale di assicurare l'imparzialità ed il buon andamento della res publica e i pubblici dipendenti non possono creare indebito aggravio economico a nessuno, privato cittadino o impresa che sia.
Se invece il tuo cliente sfora per qualche parametro ambientale oggettivo, ci rientrasse: è semplice.
Nofer
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