Io ero una pippa al sugo in chimica (si può dire "pippa", sto anche per scrivere l'apposita voce in wikipedia al fine di darne piena legittimazione), però non credo che il tizio intendesse che fossero necessarie colonne di strippaggio, ma che la cosa avverrebbe in modo naturale. E' possibile che addizionando l'acqua con ossigeno, questo possa favorire l'ossidazione del ClO2 e il suo strippaggio? Mah!
Ecco un quesito per Wonder Nofer. TA-DAH!!!
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
rischio chimico - saldatura
caro Samuraisenzapadrone, se non sapessi che le diatribe tra ursinodolce e te sono il più esilarante gioco di questo forum, la risposta che segue sarebbe stilata (nel senso "alla maniera di stilo", ovviamente) con estrema spocchia, perchè ursino fa parte dei miei "cuccioli cocchetti", come manfro, maxDP, guffolo etc.
Allora, in termini tecnici si definisce "strippaggio" l'evento per cui una sostanza adesa ad un supporto ne viene distaccata. E questa è la definizione più chiara che mi viene, meglio non lo so dire.
Però, per fare il mio esempio di prassi, ti spiego cosa intendevo per i depuratori mobili. La bocchetta aspiratrice aspira, aspira, aspira (è fatta per questo) e quello che viene aspirato finisce parte sui filtri a tasche o elettrostatici (per le particelle di polveri varie, metalliche in prevalenza) e la frazione gassosa finisce sui carboni attivi appositamente condizionati (non sono tutti uguali, giovanotti, sappiatelo!) oppure su altri substrati che abbiano le capacità chimico-fisiche di trattenere i predetti gas di saldatura. Un fumo è tecnicamente fatto da gas + particolato +fetenzie varie (anche vapore acqueo, spesso). L'efficienza dei vari filtri è commisurata a più fattori: innanzi tutto, a quanto di quale schifezza c'è in aria, poi alla velocità di aspirazione rispetto all'area di captazione, e quindi qui entriamo nel campo della fisica (orrore!!!!) per stabilire il tempo di contatto tra contaminante e depurante, che se non rispetta al minimo determinati parametri (diversi sostanza per sostanza) non trattiene una beneamata ceppa. Come puoi immaginare, aspira oggi, aspira domani, e poi dopodomani etc. ad un certo punto tutte le superfici utili per trattenere il contaminante sono giustappunto piene di contaminante, e quindi non c'è fisicamente proprio più lo spazio per trattenere alcunchè in più. In questi casi, e soprattutto se siamo in presenza di una ventilazione sostenuta parlando in m/s, abbiamo l'effetto paradosso per cui anche aspirando aria non contaminata dal punto di uscita viene fuori ogni ben di dio, che poi è ciò che era trattenuto ma per semplice dilavamento meccanico si stacca. ecco, quest'ultima fase si definisce "strippaggio" dei contaminanti.
Quando ho un po' di tempo e tanta voglia in più, vi spiego cosa ci azzecca la conoscenza di questo fenomeno (comunissimo e banalissimo, peraltro) con le modalità di campionamento di gas e vapori sia in aria ambiente che nelle emissioni.
Nofer
Segnalo che sono stati 'tagliati' tutti i posts che erano stati scritti sulla 'disinfezione idrosanitaria' e che seguivano questo per riportarli in una nuova discussione appositamente dedicata che trovate qui.
Cordiali saluti a tutti
Mod
Allora, in termini tecnici si definisce "strippaggio" l'evento per cui una sostanza adesa ad un supporto ne viene distaccata. E questa è la definizione più chiara che mi viene, meglio non lo so dire.
Però, per fare il mio esempio di prassi, ti spiego cosa intendevo per i depuratori mobili. La bocchetta aspiratrice aspira, aspira, aspira (è fatta per questo) e quello che viene aspirato finisce parte sui filtri a tasche o elettrostatici (per le particelle di polveri varie, metalliche in prevalenza) e la frazione gassosa finisce sui carboni attivi appositamente condizionati (non sono tutti uguali, giovanotti, sappiatelo!) oppure su altri substrati che abbiano le capacità chimico-fisiche di trattenere i predetti gas di saldatura. Un fumo è tecnicamente fatto da gas + particolato +fetenzie varie (anche vapore acqueo, spesso). L'efficienza dei vari filtri è commisurata a più fattori: innanzi tutto, a quanto di quale schifezza c'è in aria, poi alla velocità di aspirazione rispetto all'area di captazione, e quindi qui entriamo nel campo della fisica (orrore!!!!) per stabilire il tempo di contatto tra contaminante e depurante, che se non rispetta al minimo determinati parametri (diversi sostanza per sostanza) non trattiene una beneamata ceppa. Come puoi immaginare, aspira oggi, aspira domani, e poi dopodomani etc. ad un certo punto tutte le superfici utili per trattenere il contaminante sono giustappunto piene di contaminante, e quindi non c'è fisicamente proprio più lo spazio per trattenere alcunchè in più. In questi casi, e soprattutto se siamo in presenza di una ventilazione sostenuta parlando in m/s, abbiamo l'effetto paradosso per cui anche aspirando aria non contaminata dal punto di uscita viene fuori ogni ben di dio, che poi è ciò che era trattenuto ma per semplice dilavamento meccanico si stacca. ecco, quest'ultima fase si definisce "strippaggio" dei contaminanti.
Quando ho un po' di tempo e tanta voglia in più, vi spiego cosa ci azzecca la conoscenza di questo fenomeno (comunissimo e banalissimo, peraltro) con le modalità di campionamento di gas e vapori sia in aria ambiente che nelle emissioni.
Nofer
Segnalo che sono stati 'tagliati' tutti i posts che erano stati scritti sulla 'disinfezione idrosanitaria' e che seguivano questo per riportarli in una nuova discussione appositamente dedicata che trovate qui.
Cordiali saluti a tutti
Mod
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
- a.mattioli
- Messaggi: 292
- Iscritto il: 06 lug 2007 19:03
- Località: Umbria
In tema di cancerogeni non ci si è spostati molto in questi anni dal livello di esposizione zero come unica condizione accettabile.
Poichè nella saldatura di acciai inox è probabile la presenza nei fumi prodotti di cromo VI e ossidi di nichel, entrambi cancerogeni di classe 1 per lo IARC, questa è la valutazione preliminare da fare, integrata successivamente dalla analisi della scheda di sicurezza degli elettrodi utilizzati.
Data la saltuarietà dell'attività, penso sia più semplice in questo caso arrivare a definire il rischio chimico: "moderato".
Per quanto riguarda il ricircolo dell'aria aspirata, anche questo è argomento molto delicato, soprattutto dal punto di vista della loro "autorizzazione" all'uso.
Se interessate, le ASL si orientano in linea di principio spesso per il no, in alcuni casi, come Umbria, Emilia R., supportate da indicazioni regionali.
Anche in questo caso diverso è il discorso se ci sono o no cancerogeni nei fumi di saldatura.
Ritengo che in alcuni casi, rispettando norme di buon uso (manutenzione, sostituzione filtri etc.), i carrellini con ricircolo siano preferibili ad impianti fissi senza ricircolo che per ragioni di lay out non verranno mai utilizzati.
Saluti
Poichè nella saldatura di acciai inox è probabile la presenza nei fumi prodotti di cromo VI e ossidi di nichel, entrambi cancerogeni di classe 1 per lo IARC, questa è la valutazione preliminare da fare, integrata successivamente dalla analisi della scheda di sicurezza degli elettrodi utilizzati.
Data la saltuarietà dell'attività, penso sia più semplice in questo caso arrivare a definire il rischio chimico: "moderato".
Per quanto riguarda il ricircolo dell'aria aspirata, anche questo è argomento molto delicato, soprattutto dal punto di vista della loro "autorizzazione" all'uso.
Se interessate, le ASL si orientano in linea di principio spesso per il no, in alcuni casi, come Umbria, Emilia R., supportate da indicazioni regionali.
Anche in questo caso diverso è il discorso se ci sono o no cancerogeni nei fumi di saldatura.
Ritengo che in alcuni casi, rispettando norme di buon uso (manutenzione, sostituzione filtri etc.), i carrellini con ricircolo siano preferibili ad impianti fissi senza ricircolo che per ragioni di lay out non verranno mai utilizzati.
Saluti
Vedo che l'argomento è stato apprezzato e, a differenza di quanto pensassi, non è stato considerato per niente banale! Complimenti a tutti per le risposte.
Nofer più o meno dice - ed io concordo - "in caso di esposizione occasionale rischio moderato". Però i fumi di saldatura rientrano nelle famose tabelle della 303 che impongono la sorveglianza sanitaria per gli esposti, giusto? Quindi rischio moderato e sorveglianza sanitaria, ma le due cose non stridono perchè per legge - art. 16 della 626 - l'una non elimina l'altra. Ragionamento corretto?
Attendo vostre risposte per esprimere pubblicamente il mio giudizio su alcuni MC ed ispettori del lavoro operanti nella mia zona...
Nofer più o meno dice - ed io concordo - "in caso di esposizione occasionale rischio moderato". Però i fumi di saldatura rientrano nelle famose tabelle della 303 che impongono la sorveglianza sanitaria per gli esposti, giusto? Quindi rischio moderato e sorveglianza sanitaria, ma le due cose non stridono perchè per legge - art. 16 della 626 - l'una non elimina l'altra. Ragionamento corretto?
Attendo vostre risposte per esprimere pubblicamente il mio giudizio su alcuni MC ed ispettori del lavoro operanti nella mia zona...
Non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vorrei (Voltaire)
ebbene no, caro fabio, le cose stridono eccome.
Allora, tanto per cominciare le voci afferenti i fumi di saldatura che stavano nella mitica tabella del 303 (sigh, come l'ho amata...) sono state bellamente abrogate dal 25/02.
Che però mi fa un casotto infinito quando, trasposto nel D.Lgs. 626, all'art. 72 quater mi dice che devo tener conto degli esiti della sorveglianza sanitaria, e però nel 72-quinqies c. 2 mi dice che se valuto il rischio come moderato affanc... la sorveglianza sanitaria (che io ancora ci sto tirando giù moccoli, dal 2002, tanto per capirci).
mi pare del tutto ovvio che quindi c'è chi legge il 72-quater, e mi obbliga a SS, e chi invece legge il 72-quinquies e ciccia si salvi chi può.
non commento ulteriormente, sono ormai 5 anni e mezzo di improperi, e davvero non ne conosco altri. e non ce la faccio nemmeno più!
Nofer
Allora, tanto per cominciare le voci afferenti i fumi di saldatura che stavano nella mitica tabella del 303 (sigh, come l'ho amata...) sono state bellamente abrogate dal 25/02.
Che però mi fa un casotto infinito quando, trasposto nel D.Lgs. 626, all'art. 72 quater mi dice che devo tener conto degli esiti della sorveglianza sanitaria, e però nel 72-quinqies c. 2 mi dice che se valuto il rischio come moderato affanc... la sorveglianza sanitaria (che io ancora ci sto tirando giù moccoli, dal 2002, tanto per capirci).
mi pare del tutto ovvio che quindi c'è chi legge il 72-quater, e mi obbliga a SS, e chi invece legge il 72-quinquies e ciccia si salvi chi può.
non commento ulteriormente, sono ormai 5 anni e mezzo di improperi, e davvero non ne conosco altri. e non ce la faccio nemmeno più!
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
- a.mattioli
- Messaggi: 292
- Iscritto il: 06 lug 2007 19:03
- Località: Umbria
I fumi di saldatura rientrano nelle 45 voci abrogate dal:fabio ha scritto: Però i fumi di saldatura rientrano nelle famose tabelle della 303 che impongono la sorveglianza sanitaria per gli esposti, giusto? ...
Art. 5 d.l.gs 25/2002
Abrogazioni
...
3. Le voci da 1 a 44 e 47 della tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, sono abrogate.
La SS va effettuata solo in caso di rischio non moderato (art. 72 quiquies) e non c'è contraddizione tra il 72 quater, in quanto il DL prende in considerazione in particolare:
.....
se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria gia' intraprese.
Se non sono state intraprese....
Oltre al rischio chimico, ribadisco che occorre tener conto della esposizione a cancerogeni (fumi saldatura accai inox, che sviluppano ossidi di cromo e nichel cancerogeni).
Restiamo in attesa di sapere cosa di cono i MC e gli Ispettori del lavoro sulla materia.....
Saluti
- a.mattioli
- Messaggi: 292
- Iscritto il: 06 lug 2007 19:03
- Località: Umbria
Chiedo venia, nel post precedente avevo fatto piccoli errori di copia-incolla....
I fumi di saldatura rientrano nelle 45 voci abrogate dal:
"Art. 5 d.l.gs 25/2002
Abrogazioni
punto 3. Le voci da 1 a 44 e 47 della tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, sono abrogate."
La SS va effettuata solo in caso di rischio non moderato (art. 72 quiquies) e non c'è contraddizione con il 72 quater, in quanto il DL prende in considerazione in particolare:
"se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria gia' intraprese."
Quindi, se non sono state intraprese, ovviamente non se ne tiene conto; non mi risulta che qualcuno abbia mai contestato questa interpretazione, nè mi sembra che sia contestabile.
Oltre al rischio chimico, comunque, ribadisco che occorre tener conto della esposizione a cancerogeni nei fumi di saldatura degli acciai inox, che contengno ossidi di cromo e nichel cancerogeni.
Restiamo in attesa di sapere cosa di cono i MC e gli Ispettori del lavoro sulla materia.....
Saluti
I fumi di saldatura rientrano nelle 45 voci abrogate dal:
"Art. 5 d.l.gs 25/2002
Abrogazioni
punto 3. Le voci da 1 a 44 e 47 della tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, sono abrogate."
La SS va effettuata solo in caso di rischio non moderato (art. 72 quiquies) e non c'è contraddizione con il 72 quater, in quanto il DL prende in considerazione in particolare:
"se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria gia' intraprese."
Quindi, se non sono state intraprese, ovviamente non se ne tiene conto; non mi risulta che qualcuno abbia mai contestato questa interpretazione, nè mi sembra che sia contestabile.
Oltre al rischio chimico, comunque, ribadisco che occorre tener conto della esposizione a cancerogeni nei fumi di saldatura degli acciai inox, che contengno ossidi di cromo e nichel cancerogeni.
Restiamo in attesa di sapere cosa di cono i MC e gli Ispettori del lavoro sulla materia.....
Saluti
Qualcuno saprebbe cortesemente dirmi la quantità di ozono che si produce nelle varie saldature Mig - tig in grammi o comunque un valore numerico......Grazie