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Avvisatore acustico di retromarcia

In questo Forum verranno aperte discussioni su questioni eminentemente tecniche relative a impianti, macchine, rumore, vibrazioni, ATEX, prevenzione incendi, ecc...
ariman

Il cicalino serve nei 2-5 metri occupati nella retromarcia. Inutile che si oda dall'altro capo del magazzino.
I segnali di avvertimento sonoro devono essere distintamente udibili nell'area pericolosa.
A tal proposito la UNI EN ISO 7731:2009 indica che la differenza tra il rumore di fondo e il segnale (livelli di pressione sonora ponderati A) deve essere di almeno 15 dB. Se ricordo bene, se si vuole accettare un livello inferiore deve essere dimostrabile che la particolare frequenza del segnale di allarme (il tono puro per intenderci) sia almeno 9 dB più alto della (o delle) rispettiva frequenza del rumore di fondo.
Qualcuno ha parlato di 3 dB, lo sfido a fare una misura con incertezza minore di 3 dB. In un magazzino se faccio una misura oggi ho 70, domani trovo 75, dopodomani 63. :smt013
Lascio ai lettori l'interpretazione del testo della norma riguardo a come misurare il rumore di fondo in quelle situazioni in cui esso è variabile. In caso di elevata variabilità il livello del rumore di fondo lo misurerei nelle peggiori condizioni operative ipotizzabili (tutte le macchine che vanno o tutte le più rumorose).
Ma non basta!
Non dimentichiamoci dell'impatto di tutti gli otoprotettori in dotazione agli operatori! :smt020
Specie nel caso di utilizzo della seconda opzione (9 dB su singole frequenze) potrebbe verificarsi un drastico abbattimento della pressione sonora proprio nell'area di azione dell'allarme (alle frequenze tra 4000 e 8000 Hz, dove insistono la maggior parte degli allarmi, gli otoprotettori abbattono meravigliosamente).
Se non se ne viene a capo in questo modo si dovrà aggiungere al segnale sonoro un segnale visivo anch'esso nettamente distinguibile in funzione del tipo di ambiente e di tutte le condizioni di luminosità (naturale, artificiale, etc.) e di sfondo (colore dei muri e delle macchine).
Riguardo alla specifica domanda del tread, se sia o meno possibile ignorare la normativa da parte del datore di lavoro, ossia disabilitare una sicurezza di una macchina, la risposta è si.
Il datore di lavoro così facendo solleva il Costruttore della macchina da ogni responsabilità (relativa a incidenti riconducibili all'intervento) e si configura come nuovo Costruttore "de facto" della attrezzatura. Se ne assume tutti gli oneri e gli onori. :smt017
Ovviamente è vietato mettere in servizio macchine non certificate e pertanto dovrà completare l'iter di certificazione del nuovo prototipo, specificandone l'ambito di utilizzo, l'uso scorretto ragionevolmente prevedibile, etc.
Se venderà quella macchina modificata senza specificare il livello di pressione sonora del cicalino, e questa andrà in un reparto rumoroso e qualcuno viene messo sotto... beh, avete già capito chi andrà in galera. :smt104
Quello che fanno i costruttori di carrelli è fornire PER LORO CAUTELA cicalini sparati a 100 dB e lampeggiante.
Nel 99,9% degli ambienti saranno udibili. Non è quindi un caso che sia così.
Ma ciò non vuol dire che io debba lavorare a caso. :smt002
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Ringrazio ariman per il suo intervento  e gli do il benvenuto nella community.
Mod :smt039
ariman

Per essere chiari e anche un po' pratici e realistici:
In genere i carrellisti si arrangiano e riducono con lo scotch l'emissione rumorosa del cicalino. :smt115
Si può dire che regolano il volume in funzione delle circostanze. Lo "ergonomicizzano", in autonomia, scegliendo quanti giri di scotch effettuare attorno all'allarme (quanto "respiro" lasciargli).
Nei casi più gravi lo disattivano sabotandolo definitivamente. :smt018  :smt013
E' una chiara omissione di riparo nel secondo caso.
ATTENZIONE! :smt026 E' quasi certamente omissione di riparo anche nel primo caso!
Potrebbe esserlo se ciò compromette la sicurezza della macchina in relazione alla velocità e alla visibilità in tutte le condizioni operative (diciamo in relazione "alla valutazione del rischio specifica dell'Azienda"). Queste valutazioni un lavoratore non deve farle autonomamente.
Altrimenti, se i giri di scotch sono "giusti", è solo buon senso, che, come è noto, è da applicare con estrema circostanzialità, con l'avallo delle figure di responsabilità, e SOLO fino all'arrivo del tecnico della macchina (o del carrello) per la regolazione del volume (o sostituzione) del cicalino.   :smt023
(ricordatevi di farvi aggiornare il manuale della macchina con le nuove caratteristiche!)
Se esiste la soluzione tecnica, adattare si deve. E' invece spesso inutile e dannoso improvvisare.
Scusate il sermone ma trovo la domanda e la circostanza molto utili per sottolineare il fatto che le azioni pericolose dei lavoratori sono spesso animate da un "comportamento scorretto ragionevolmente prevedibile" che è molto fruttuoso intercettare per tempo.
Così vissero tutti più sicuri e contenti.
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SIC1945
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Località: Milano

E se si adottasse un segnale luminoso?
ariman

SIC1945 ha scritto:E se si adottasse un segnale luminoso?
Se non si guarda nella direzione dell'allarme visivo questo non viene percepito. A meno che non sia un segnale che illumini molto e ad intermittenza tutta l'area pericolosa (impossibile da non vedere).
Tuttavia lo scarso utilizzo di tali sistemi potrebbe portare a un equivoco sul loro significato (oltre che a un notevole aumento degli abbagliamenti). :smt009
IMHO lo puoi fare solo se hai una giustificazione seria di non poter utilizzare metodi classici (sonori o misti) e dovresti spiegare questa codifica a tutti i lavoratori e agli esterni che accedono (sto pensando a locali con allarme silenzioso e solo visivo ma ho difficoltà a vedere altre applicazioni).
Credo perciò che nel 99% dei casi sia meglio seguire la via maestra.
E per i carrelli lo sconsiglierei proprio. Se vedo il carrello che piomba su di me in retromarcia lo evito (posso provarci, mi metto in allerta), se sono di spalle non vedrò ne il carrello ne il segnale.  :smt011
Il segnale sonoro invece lo percepisco anche di spalle SE idoneamente dimensionato rispetto al rumore di fondo.
Saluti.
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Bell'intervento, questo di ariman, davvero!
Profitto per portare il mio contributo proveniente da altro comparto.

A bordo delle navi, dove avvertire i segnali può fare la differenza davvero tra la sopravvivenza o no, il livello sonoro complessivo del segnale deve essere di almeno + 10 dB(A) rispetto al fondo e comunque non inferiore a 75 dB(A) misurati ad altezza della testa del passeggero o della persona in genere, MA nel campo di frequenza compreso tra 500 e 4000 Hz.

Trovo che questa norma di sicurezza internazionale della navigazione, al pari di diverse altre, abbia una logica tecnicamente più che condivisibile, infatti i famosi toni puri sulle alte frequenze non solo non vengono avvertiti con gli otoprotettori, ma neppure dai semplici presbiacusici (quelli sordi perchè vecchi...) o dagli otopatici professionali che appunto perdono il grosso a 4 kHz.
Nei locali ad alto livello sonoro, es. in sala macchine, dove i + 10 sono anche difficili da ottenere in quell'ambito spettrale, si chiede almeno un + 7 sui 2 kHz e in aggiunta segnalazione luminosa intermittente, preferibilmente bicolore, in colori base (quindi, o gialla o blu o rossa). Parlando con gente di macchina, loro dicono che il lampeggiante giallo e blu lo vedi/percepisci anche se sei daltonico.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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