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Decreto Spazi Confinati (2a parte)

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Bond
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Ahh beh... è come faccio io però sul web traspare diversamente

Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
Località: Milano

Mi hanno fatto una domanda che mi manda in ... crisi: il bacino di contenimento di un serbatoio contenente una sostanza pericolosa, che in caso di perdite può riempirsi di vapori tossici più pesanti dell'aria, è uno spazio confinato?
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Giuliano
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Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Non essendoci una definizione ufficiale di "spazio confinato" ritengo che la domada non abbia senso. Nel senso  :smt005  che la valutazione dei rischi deve tener conto della effettiva situazione che si può creare in caso di sversamento indipendentemente dalle definizioni, eventualmente avendo come riferimento l'art. 66 del D.L.vo 81/2008 e quindi anche il DPR 177/2011.
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massimilianom
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Iscritto il: 08 mar 2011 13:28

senza consultare nessuna definizione e forse con troppa precipitazione... mi vien da dir di no: i bacini di contenimento in genere non hanno copertura superiore e ci si accede con scala fissa.

per me vale sempre il principio se si entra da botola/passo d'uomo  è ambiente confinato, altrimenti no...e anche qui temo di peccare di superficialità , ma operativamente il principio che seguo è questo.
massimiliano
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SIC1945
Messaggi: 1000
Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
Località: Milano

La valutazione dei rischi è una cosa (seria); l'applicazione del 177 un'altra (cosa).
Se per la "burocrazia" del 177 il bacino è uno spazio confinato, allora mi scattano tutti gli adempimenti previsti: 30% di personale con tre anni di esperienza, formazione di un giorno, ecc. Ed è per questo che ho fatto la domanda.
A Massimilianom ricordo che si parla genericamente di "ambienti, vasche, e simili" e che a Mineo c'era, e c'è, una vasca aperta con accesso (penso) tramite scala.
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

massimilianom ha scritto: per me vale sempre il principio se si entra da botola/passo d'uomo  è ambiente confinato, altrimenti no...e anche qui temo di peccare di superficialità , ma operativamente il principio che seguo è questo.
qualunque testo che parli di spazi confinati ti dice che pecchi di superficialità.
Non solo: questo modo di pensare è ció che ha reso così pericolosi questi ambienti
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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ursamaior
Messaggi: 4925
Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

@ sic1945
Nel bacino ci può entrare una persona, di che dimensioni parliamo?
Se sì allora si applica il nuovo decreto (e suppongo mi dirai che è così) e, per quanto mi riguarda, è uno spazio confinato a tutti gli effetti.
Evidentemente non sto parlando del bacino di contenimento di un serbatoio da 9000 litri....
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

e nemmeno è detto.
anche delle vascone enormi grosse quanto una piscina possono risultare "spazi confinati", e lateralmente e sul fondo lo sono senza dubbio, quando abbiamo a che fare con gas più pesanti dell'aria. Ed infatti anche una piscina vuota e con dei vapori residui di cloro che si formano perchè magari continua a uscire dal gocciolatore che l'impianto di clorazione è collegato direttamente alla piscina -o perde dal filtraggio- e si forma da ipoclorito + acido muriatico (usato per la pulizia) a cloro gassoso è una trappola mooooolto pericolosa.
Che possa essere il solo azoto, atossico ma asfissiante, che possa essere la CO2 prodotta in qualche modo "naturale" (es: fermentazione del mosto quanto fermentazione aerobica di liquami) per lo stesso motivo, o il CO che è invece velenoso e può essere finito in fondo alla vascona perchè un furbo ha lasciato un camion con il motore acceso e con la marmitta verso la vasca, o un qualunque vapore di un qualunque idrocarburo volatile che si sperde da una cisterna aperta verso la vasca di contenimento. Se la testa sta fuori dal vascone, ok te la cavi. Se invece ci si deve chinare per qualche motivo a lavorare e la testa scende sotto il bordo, la sopravvivenza dipende da cosa c'è, se è organoletticamente percettibile e da quanto ce n'è.

No perchè sono fissata io e il rischio chimico: ma questi sono rischi chimici.
E gli algoritmi te li puoi anche stampare su comoda carta morbida, intendo.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
Località: Milano

Grazie a Nofer ed Ursamaior!
Il problema è che  non ci avevo pensato; e non ho letto nulla al riguardo.
Nei bacini di contenimento (e sono, come tutti sanno, tantissimi e privi di "buchi" proprio per contenere - ma nel frattempo impediscono il ricambio d'aria) ci va spesso il personale del committente; d'ora in poi con tutte le precauzioni/imposizioni del 177.
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igno_ranza
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Iscritto il: 25 mar 2010 19:44

pozzetto di derivazione esclusivo e dedicato a fibre ottiche/cavi TLC (sono quelli coi chiusini a doppio triangolo, di operatore pubblicizzato un tempo da noto motociclista tavulliano) in strada pubblica con traffico sostenuto. Profondità di circa 1.80 m.
Accessibilita' di un operatore.
Pedissequamente li tratterei come spazi confinati. Alla trettre': sara',ma a me, me pare na...
Oggi faccio un'analisi a 300 gradi: 60 gradi li tengo per me. - Francesco Scoglio
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