Inviato: 06 feb 2012 21:54
che dire...
Catanga ed io su diverse cose la vediamo allo stesso modo: forse, avendo frequentato più o meno gli stessi buchi sottoterra avremo preso la stessa quantità di radon che ha innescato un medesimo processo cerebropreventivo...
Caro guerra, giusto adesso mi sono ricordata che tu hai un "minus" rispetto a catanga, e me: mi pare ricordare tu sia assai giovane e ancora non riprodotto.
Quando avrai la felicità immensa di occuparti di un bimbo, vedrai immediatamente la pericolosità estrema di tanti messaggi apparentemente innocui e che, come tu ricordi, vanno letti in modo critico. Tralasciando la capacità di critica di una popolazione che per 3 anni e più in cui non riusciva ad accocchiare il pranzo sulla cena e ha continuato a credere che "noi stessimo bene" perchè glielo raccontavano i TG, ma ti ricordo che -da Carosello in poi- le pubblicità sono il programma preferito dei bambini (tranne il nofernipote senior, che si incantava al meteo regionale in assoluta catalessi). E tutti questi programmi c.d. "leggeri" in linea di massima sono adatti a tutta la famiglia: se i genitori sono presenti, possono dire: chissà da chi quel signore ha fatto riaccendere il salvavita... e di certo il bimbo chiederà cos'è il salvavita, allora uno dei genitori o entrambi lo porteranno (di solito in ingresso) a vedere quel pulsante speciale e gli potranno dire che quello serve proprio ad evitare che montando la lampadina ci si possa fare un male bruttissimo con l'elettricità. Ma se il bimbo vede la pubblicità senza i genitori ciò non avviene. Allora, perchè non far vedere quei 10 secondi, 5, anche solo i 3 del richiamo "riaccendi il salvavita !" che possono entrare nelle facoltà di apprendimento del bimbo?
Qua non parliamo di bacchettonate come fare indossare le calzamaglie nere alle sorelle Kessler: parliamo di lanciare un messaggio subliminale sulle buone consuetudini/abitudini alla sicurezza. Se non si mostra più gente che fuma, ormai rarissimo persino al cinema, per educare indirettamente i ragazzi a non fumare, perchè non farlo anche con un cacchio di salvavita? E se davvero vogliamo dare una botta positiva alla diffusione della cultura della sicurezza, si deve partire anche da queste fesseriole. Fesseriole che, se le fai sempre, magari qualche incidente idiota te lo scansi. E se uno ha in sè il concetto di "prevenire" anche la formazione specifica avrà un risultato più incisivo, visto che il suo scopo reale non deve essere il guadagno di organizzatori e - forse, meno - docenti.
Come mi dissi tantissimi anni fa, guardando con improvviso odio quel tavolino di ottone spigolutissimo in salotto che mi era tanto piaciuto solo pochi mesi prima "si dovrebbero scegliere i mobili di casa solo dopo aver avuto un bimbo!".
Prima il futuro, ed in sua funzione il presente, tenendo sempre bene a mente il passato: è solo così che si può vivere davvero il proprio tempo.
Catanga ed io su diverse cose la vediamo allo stesso modo: forse, avendo frequentato più o meno gli stessi buchi sottoterra avremo preso la stessa quantità di radon che ha innescato un medesimo processo cerebropreventivo...
Caro guerra, giusto adesso mi sono ricordata che tu hai un "minus" rispetto a catanga, e me: mi pare ricordare tu sia assai giovane e ancora non riprodotto.
Quando avrai la felicità immensa di occuparti di un bimbo, vedrai immediatamente la pericolosità estrema di tanti messaggi apparentemente innocui e che, come tu ricordi, vanno letti in modo critico. Tralasciando la capacità di critica di una popolazione che per 3 anni e più in cui non riusciva ad accocchiare il pranzo sulla cena e ha continuato a credere che "noi stessimo bene" perchè glielo raccontavano i TG, ma ti ricordo che -da Carosello in poi- le pubblicità sono il programma preferito dei bambini (tranne il nofernipote senior, che si incantava al meteo regionale in assoluta catalessi). E tutti questi programmi c.d. "leggeri" in linea di massima sono adatti a tutta la famiglia: se i genitori sono presenti, possono dire: chissà da chi quel signore ha fatto riaccendere il salvavita... e di certo il bimbo chiederà cos'è il salvavita, allora uno dei genitori o entrambi lo porteranno (di solito in ingresso) a vedere quel pulsante speciale e gli potranno dire che quello serve proprio ad evitare che montando la lampadina ci si possa fare un male bruttissimo con l'elettricità. Ma se il bimbo vede la pubblicità senza i genitori ciò non avviene. Allora, perchè non far vedere quei 10 secondi, 5, anche solo i 3 del richiamo "riaccendi il salvavita !" che possono entrare nelle facoltà di apprendimento del bimbo?
Qua non parliamo di bacchettonate come fare indossare le calzamaglie nere alle sorelle Kessler: parliamo di lanciare un messaggio subliminale sulle buone consuetudini/abitudini alla sicurezza. Se non si mostra più gente che fuma, ormai rarissimo persino al cinema, per educare indirettamente i ragazzi a non fumare, perchè non farlo anche con un cacchio di salvavita? E se davvero vogliamo dare una botta positiva alla diffusione della cultura della sicurezza, si deve partire anche da queste fesseriole. Fesseriole che, se le fai sempre, magari qualche incidente idiota te lo scansi. E se uno ha in sè il concetto di "prevenire" anche la formazione specifica avrà un risultato più incisivo, visto che il suo scopo reale non deve essere il guadagno di organizzatori e - forse, meno - docenti.
Come mi dissi tantissimi anni fa, guardando con improvviso odio quel tavolino di ottone spigolutissimo in salotto che mi era tanto piaciuto solo pochi mesi prima "si dovrebbero scegliere i mobili di casa solo dopo aver avuto un bimbo!".
Prima il futuro, ed in sua funzione il presente, tenendo sempre bene a mente il passato: è solo così che si può vivere davvero il proprio tempo.