No purtroppo io non ho visto la modulistica presentata in comune poichè l'ampliamento in questione è l'ampliamento della casa di mio sucero e ha fatto tutto lui..esiste una maniera per "visionare" tale documentazione senza chiedere a mio suocero che poi mi va in paranoia?tipo in rete su qualche archivio non so..michi ha scritto:premetto che non conosco la modulistica da presentare nel comune in questione per ottenere il rilascio del PdC ma, riferendomi ai modelli finora visti nei comuni della mia zona, direi che il progettista dell'intervento previsto è sempre tenuto a dichiarare / asseverare se l'immobile ricade o meno in determinate zone sottoposte a tutele, vincoli sovraordinati, fasce di rispetto ferroviario, elettrodotto ecc. e, di conseguenza, è tenuto a dichiarare la conformità del progetto previsto alle disposizioni specifiche laddove sia richiesto da normativa.
in questo caso, se è lecito sapere, il progettista che ha fatto? avrai visto la modulistica presentata in comune?
saluti
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Cavi media tensione passanti sopra tetto ampliamento
Si tutte queste informazioni le avevo reperite leggendo tutte le documentazioni da voi consigliate...il fatto è che suddetto elettrodotto è da 20 kV e e non ho trovato nulla in riferimento a quella potenza..forse perchè è cosi piccola da non generare problemi?non è nemmeno segnata la linea nel PRG se puo' esserti utile..Giosmile ha scritto:Dal link postato da Aurora
Le fasce di rispetto degli elettrodotti, individuate nel Piano Regolatore Generale, sono riferite ad elettrodotti di potenza pari a 380 kV con terna singola non ottimizzata ed a
132kV, in terna singola e doppia, hanno carattere indicativo e riportano la distanza di rispetto rispettivamente di m. 100 per elettrodotto da 380kV e m. 50 o 70 per
elettrodotto da 132 kV.
Le fasce e le distanze di rispetto possono essere modificate secondo le leggi ed i provvedimenti regionali, senza che questi modifichino le indicazioni riportate nella
cartografia di P.R.G.. L’individuazione esatta dell’estensione del vincolo di inedificabilità, viene effettuata, al momento della richiesta di concessione ad edificare, su rilievo topografico che individua l’esatta posizione dell’elettrodotto, da tecnico progettista ed abilitato, che certificherà l’estensione del vincolo in rapporto alle caratteristiche dell’elettrodotto esistenti all’atto della rilevazione e della richiesta di edificabilità, nonché in rapporto alla normativa ed alle direttive vigenti alla stessa data.
Nell’ambito delle fasce di rispetto degli elettrodotti, individuate ai sensi del comma 3 del presente articolo, non è consentita alcuna destinazione residenziale o di altra
attività di abituale prolungata permanenza. Per prolungata permanenza si intende la presenza di un periodo superiore alle quattro ore giornaliere.
Giosmile
Volevo aggiornarvi sulle decisioni prese per avere il Vs. parere...allora i problemi erano 2:
1 Trovare un sistema per poter lavorare lo stesso e finire la copertura rispettando la distanza di 3,5 mt dai cavi
2 Scoprire se l'elettromagnetismo di tale elettrodotto attualmente "nudo" puo' causare problemi ai lavoratori per il periodo "cantiere" e se puo causare problemi anche una volta isolato e cioè quando ci andremo ad abitare
Per il problema 1 abbiamo deciso di fermarci alle perline del tetto che abbiamo potuto montare stando all'interno della casa con un'impalcatura (a norma) che ci permettesse di lavorare con solo le braccia e la testa fuori ed evitando rigorosamente di utilizzare attrezzature ingombranti (abbiamo perfino tagliato le perline tutte da 50 cm per evitare che anche messe in verticale superassero il limite di sicurezza. Abbiamo infine steso il primo strato di freno al vapore coperto con doppio strato di telo in nylon bello spesso in maniera che possa rimanere cosi com'è per i sei mesi necessari all'ENEL per venire ad isolare i cavi (da documentazione dell'ENEL ho scoperto che i 3 cavi una volta isolati e intrecciati ad elica fanno scendere la distanza di sicurezza a 50 cm).Dopodichè una volta isolati potremmo finire la copertura con isolante,barriera al vapore,guaina e tegole e richiedere l'agibilità.
Per il problema 2 abbiamo pensato che essendo i tecnici ENEL venuti in sopralluogo già 3 volte e non avendo fatto alcun riferimento a eventuali problemi di slaute ma solo riguardo alla distanza di sicurezza a 3,5 mt forse non è pericoloso/dannoso ma anche se lo fosse preferiamo non andare a chiedere e smuovere acque che potrebbero rivoltarcisi contro.Attenderemo che ci siano isolati i cavi e concessa l'abitabilità dopodichè a nostre spese provvederemo a far fare un rilievo da un tecnico che non sia ne comunale ne dell'ENEL per avere una documentazione comprovante la nostra esposizione a elettromagnetismo e se tale esposizione supererà i limiti previsti allora li procederemo come si conviene nei confronti di chi ci ha detto "non c'è niente di cui preoccuparsi".
Considerazioni:
Si lo so che nel periodo cantiere gli operai saranno esposti a suddetto elettromagnetismo ma abbiamo già avvertito il direttore lavori di farli lavorare nella zona esposta e cioè a 4 mt a sx e dx della perpendicolare dei cavi a qualsiasi altezza per turni non superiori alle 4 ore al giorno a personae e ha acconsentito senza problemi ringraziandomi addirittura per la premura.
Inoltre non credo che morirò con questi cavi isolati sopra la testa per quel breve periodo compreso tra quando mi daranno l'agibilità e quindi superero' le 4 ore/Dì e quando chiamerò il tecnico per il rilievo.
Comunque c'è una tale ignoranze su questo argomento sia tra i geometri,addetti alla sicurezza,comune,enel ecc. che mi spaventa alquanto perchè penso di non essere l'unico ad avere cavi sopra la testa e chissà quante persone non si sono mai poste il problema...
Ringrazio tutti per l'aiuto e il tempo che mi avete concesso
Ciao
1 Trovare un sistema per poter lavorare lo stesso e finire la copertura rispettando la distanza di 3,5 mt dai cavi
2 Scoprire se l'elettromagnetismo di tale elettrodotto attualmente "nudo" puo' causare problemi ai lavoratori per il periodo "cantiere" e se puo causare problemi anche una volta isolato e cioè quando ci andremo ad abitare
Per il problema 1 abbiamo deciso di fermarci alle perline del tetto che abbiamo potuto montare stando all'interno della casa con un'impalcatura (a norma) che ci permettesse di lavorare con solo le braccia e la testa fuori ed evitando rigorosamente di utilizzare attrezzature ingombranti (abbiamo perfino tagliato le perline tutte da 50 cm per evitare che anche messe in verticale superassero il limite di sicurezza. Abbiamo infine steso il primo strato di freno al vapore coperto con doppio strato di telo in nylon bello spesso in maniera che possa rimanere cosi com'è per i sei mesi necessari all'ENEL per venire ad isolare i cavi (da documentazione dell'ENEL ho scoperto che i 3 cavi una volta isolati e intrecciati ad elica fanno scendere la distanza di sicurezza a 50 cm).Dopodichè una volta isolati potremmo finire la copertura con isolante,barriera al vapore,guaina e tegole e richiedere l'agibilità.
Per il problema 2 abbiamo pensato che essendo i tecnici ENEL venuti in sopralluogo già 3 volte e non avendo fatto alcun riferimento a eventuali problemi di slaute ma solo riguardo alla distanza di sicurezza a 3,5 mt forse non è pericoloso/dannoso ma anche se lo fosse preferiamo non andare a chiedere e smuovere acque che potrebbero rivoltarcisi contro.Attenderemo che ci siano isolati i cavi e concessa l'abitabilità dopodichè a nostre spese provvederemo a far fare un rilievo da un tecnico che non sia ne comunale ne dell'ENEL per avere una documentazione comprovante la nostra esposizione a elettromagnetismo e se tale esposizione supererà i limiti previsti allora li procederemo come si conviene nei confronti di chi ci ha detto "non c'è niente di cui preoccuparsi".
Considerazioni:
Si lo so che nel periodo cantiere gli operai saranno esposti a suddetto elettromagnetismo ma abbiamo già avvertito il direttore lavori di farli lavorare nella zona esposta e cioè a 4 mt a sx e dx della perpendicolare dei cavi a qualsiasi altezza per turni non superiori alle 4 ore al giorno a personae e ha acconsentito senza problemi ringraziandomi addirittura per la premura.
Inoltre non credo che morirò con questi cavi isolati sopra la testa per quel breve periodo compreso tra quando mi daranno l'agibilità e quindi superero' le 4 ore/Dì e quando chiamerò il tecnico per il rilievo.
Comunque c'è una tale ignoranze su questo argomento sia tra i geometri,addetti alla sicurezza,comune,enel ecc. che mi spaventa alquanto perchè penso di non essere l'unico ad avere cavi sopra la testa e chissà quante persone non si sono mai poste il problema...
Ringrazio tutti per l'aiuto e il tempo che mi avete concesso
Ciao