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locali seminterrati con attività già presente

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Angelo
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Iscritto il: 21 giu 2005 12:25
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Io più volte ho richiesto deroga su attività gia avviate. Non ho avuto alcun problema.
Prima di procedere alla richiesta avevo fatto fare il campionamento radon ma anche in questo caso, pur comunicandoglielo, non hanno mia voluto vedere le risultanze.
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pinky
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Iscritto il: 16 mag 2008 09:06

In che senso Angelo non hai avuto nessun problema?

Ecco un altro dubbio, in caso di subingresso in un'attività già autorizzata all'uso del seminterrato in deroga è necessario che il datore di lavoro ripresenti la richiesta?
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Angelo
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Iscritto il: 21 giu 2005 12:25
Località: Milano

Che l'Asl non ha mai avuto da dire sul fatto di avere richiesto deroga quando l'attività è già stata avviata....da anni.
Informo comunque il cliente sulla possibilità di auto denuncia e relativa sanzione.
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pinky
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Iscritto il: 16 mag 2008 09:06

L'attività in questo caso è avviata da almeno 30 anni, ma dato che il DPR 303 è datato 1956 e l'art. 8 parla di concessione di deroga all'utilizzo del locale seminterrato rilasciata dall'Ispettorato del lavoro d'intesa con l'ufficiale sanitario e che le USL che rilasciavano le autorizzazioni sanitarie sono state istituite nel 1978, l'autorizzazione sanitaria non poteva non comprendere l'uso del seminterrato per la cucina del ristorante (autorizzazione sanitaria che non si trova), ergo la sanzione può far capo solo all'art. 2 in riferimento a condizioni di illuminazione, microclima e aerazione non ottimali...ma questo è ancora da dimostrare (se ne sta occupando un ingegnere) quindi la sanzione è arrivata in maniera un po' affrettata.
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pinky
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Iscritto il: 16 mag 2008 09:06

Ho sotto gli occhi una vecchia autorizzazione sanitaria: scorrendo tra le righe si arriva alla seguente dicitura: "visto il parere favorevole espresso da questa U.S.L. dal quale risulta che i locali e le attrezzature sono rispondenti ai  requisiti igienico-sanitari prescritti..." e tra le leggi di riferimento è presente il D.L. 26.05.1997 n. 155, il quale nell'allegato I alla voce requisiti igienico-strutturali dei locali prescriveva idonee condizioni di illuminazione, aerazione naturale e artificiale, umidità e temperatura, requisiti dei servizi igienici, ecc. che ripercorrevano gli stessi precetti presenti nel DPR 303/56.

Attualmente il Reg. CE 852/04 ha abrogato la legge 155/97 e l'autorizzazione sanitaria è stata sostituita dalla registrazione nell'elenco del SIAN. Analogamente il DPR 303/56 è stato abrogato dal DL 81/08, il primo prevedeva che l'autorizzazione in deroga fosse richiesta all'ispettorato del lavoro e all'ufficiale sanitario (che a quel tempo rilasciava anche le autorizzazioni sanitarie per le attività di tipo alimentare) il secondo prescrive che l'autorizzazione deve essere richiesta all'organo di vigilanza (allo Spresal della ASL).
Concludo che è la stessa cosa, e cioè che l'autorizzazione sanitaria è una conferma della idoneità dei locali all'utilizzo previsto e che solo per attività di tipo non alimentare fosse necessario presentare una richiesta specifica all'ispettorato del lavoro.

Adesso invece rientra tutto nel procedimento unico di avvio attività nel quale, se si omette di richiedere l'autorizzazione in deroga per l'utilizzo di un locale seminterrato (sia di tipo alimentare che non) viene richiesta dall'ufficio preposto ad integrazione della pratica ed in sua assenza non è rilasciato l'atto autorizzativo...
...correggetemi se sbaglio...
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pinky
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Iscritto il: 16 mag 2008 09:06

Salve a tutti

riprendo questo post perché sono di nuovo alle prese con un locale seminterrato in attività produttiva senza autorizzazione in deroga.

Premetto che nel caso precedente in cui scrivevo la sanzione per il ristorante con cucina al piano seminterrato è stata infine revocata, con nostro sollievo e soddisfazione, dopo che abbiamo prodotto evidenza di idonee condizioni di illuminazione, aerazione e temperatura in locale comunque autorizzato dalla ASL come dimostrato nella vecchia autorizzazione sanitaria.

Il dubbio che è sorto adesso per un'attività di tipo commerciale è questo: il locale seminterrato in questione fa parte di un'attività produttiva che si svolge al piano primo ed è utilizzato come deposito merci, è dunque un locale non stabilmente presidiato e dunque senza permanenza di personale. In quest'ultimo caso l’autorizzazione in deroga non risulterebbe necessaria o sbaglio (?).

Si accettano suggerimenti

Grazie
:smt039
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

DPR 303/56 ha scritto:Art. 8. Locali sotterranei
1. È vietato adibire al lavoro locali chiusi sotterranei o semisotterranei.
2. Possono essere destinati al lavoro locali sotterranei o semisotterranei, in deroga alle disposizioni del precedente comma, quando ricorrano particolari esigenze tecniche. In tali casi si deve provvedere con mezzi idonei alla aerazione, alla illuminazione ed alla protezione contro l'umidità.
3. L'Ispettorato del lavoro, d'intesa con l'ufficiale sanitario, può consentire l'uso dei locali sotterranei e semisotterranei anche per altre lavorazioni per le quali non ricorrono le esigenze tecniche, quando dette lavorazioni non diano luogo ad emanazioni nocive e non espongano i lavoratori a temperature eccessive, sempre che siano rispettate le altre norme del presente decreto e sia provveduto, con mezzi idonei, alla aerazione, alla illuminazione ed alla protezione contro l'umidità.
Il D.Lgs. 626/94 ha modificato parzialmente gli articoli successivi all'8, ma non l'8, ed infine:
coso 81 ha scritto:Articolo 65 - Locali sotterranei o semisotterranei
1. È vietato destinare al lavoro locali chiusi sotterranei o semisotterranei.

Non essendo locali destinati al "lavoro", e svolgendovisi attività occasionali e di durata limitata, non essendo neppure presidiati, io dico che non c'è da chiedere nessuna deroga.
Certo, occorre dire che quei locali esistono e a cosa sono adibiti, ma non più di tanto.

Sempre per l'art. 23 della Costituzione.
Nofer
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pinky
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Iscritto il: 16 mag 2008 09:06

Grazie Nofer carissima

ci speravo proprio in una risposta così.

Allora aggiungo un altro dettaglio che potrebbe creare insofferenza negli ispettori e che mi fa dubitare sulla necessità o meno di richiesta in deroga: il seminterrato ha destinazione d'uso come deposito, il datore di lavoro ha ricavato il suo ufficio in un vano di questo locale (e qui ancora ci siamo perché non è un lavoratore che lo utilizza) e ha anche messo, sempre nel seminterrato, dei macchinari rumorosi proprio per tenerli a debita distanza dalle postazioni dei lavoratori al piano primo.

Potrebbe, secondo te, tutto l'insieme far propendere per una maggiore frequentazione di questo locale o si può ancora sostenere a ragion veduta (perché è così effettivamente) che i lavoratori vi permangono brevemente, perché in tal caso eviterei tutto l'ambaradan della richiesta di autorizzazione in deroga che comporterebbe anche una modifica della destinazione d'uso.

Grazie per eventuali suggerimenti
:smt007
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

ti ho già "suggerito":
"Certo, occorre dire che quei locali esistono e a cosa sono adibiti, ma non più di tanto. "

Se hai anche elaborato il PARE per il rumore in quel senso, ci deve stare anche scritto che le lavorazioni con quelle macchine sono saltuarie e non di routine: se usi spesso un'attrezzatura rumorosa al più la schermi, non la releghi in un posto lontano dai reparti di normale lavorazione, perchè perdi tempi utili per l'ottimizzazione della produzione.
Nofer
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pinky
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Iscritto il: 16 mag 2008 09:06

Capito!...

Le attrezzature sono rumorose e sono poste nel seminterrato perché in grado di lavorare senza operatore e per ovvi motivi di spazio essendo piuttosto ingombranti. Sono usate giornalmente; per capire il grado di autonomia posso dire che a volte le lasciano accese alla chiusura dell'attività ed il giorno successivo verificano la lavorazione svolta.

Il dubbio è che gli ispettori potrebbero non accettare il discorso che si tratta di una permanenza dei lavoratori temporanea in detto locale e che non abbiamo modo di dimostrare nei fatti il contrario se non a parole. Chiedevo lumi in tal senso anche per sapere se esiste un qualche riferimento scritto da poter togliere dal cilindro all'occorrenza in caso di contestazione se no, proprio per evitare che incorrano in sanzioni con conseguente magra figura di scarsa professionalità, propenderei per la richiesta di autorizzazione.

Grazie Nofer disponibile come sempre! :smt008
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