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Valutazione rischio chimico (istruzioni per l'uso)

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ursamaior
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Questa è la riprova di quanto dicevo prima...
Un algoritmo è stupido. Non è altro che una sequenza di fasi intervallate da formule, ma è cieco.
Non sa come si usa un lubrificante per funi, nè ti chiede se l'ossigeno e l'acetilene sono in bombole.
Guarda principalmente quantità, frasi di rischio e tempi di esposizione.
Questo lo fanno tutti gli algoritmi, da movarisk a cheope a inforisk.
Siete voi che dovete "tarare" il risultato.

Es. Sai perchè il lubrificante per funi ti dà un rischio così alto? perchè è T+, cioè estremamente infiammabile, cioè con T infiammabilità inferiore a 21°C.
Chiunque ne capisca di antincendio ti dirà che quello è un  liquido di classe A.
Se consideri che 21°C è la temperatura ambiente, la sostanza è effettivamente da considerarsi molto pericolosa in teoria, perchè già a T ambiente è sufficiente che arrivi un innesco con energia di accensione sufficiente (che comunque ne basta una caccola) e prende fuoco (o esplode).
L'acetilene anche peggio, anzi assolutamente peggio: è una delle bestie più brutte che esistano sotto 'sto punto di vista. Ha un campo di infiammabilità praticamente totale ed energia minime di accensione ridicole.

Ma non scordate che anche se voi scrivete "ossigeno", "acetilene", "lubrificante per funi", lui non capisce nulla di tutto questo: guarda solo i parametri che ho detto prima e non sa come si usa l'ossigeno, l'acetilene o il lubrificante. In pratica vi calcola il rischio potenziale e, viste le carattersitiche di queste sostanze, non gli darei torto.
Per questo dovete assolutamente fare voi le considerazioni necessarie ed aggiungere il lato umano per riportare tutto alla ragionevolezza.
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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erx
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Iscritto il: 19 feb 2008 18:27
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vi pongo un altro limite di questo algoritmo (che per me rimane comunque il migliore).

quando valuta le quantità utilizzate le considera in valore assoluto e non proporzionalmente al numero di addetti.
o mi sbaglio io?
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ursamaior
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No, non sbagli.
puoi pensare comunque di fare un passo in più e, anzichè ragionare considerando tutti i prodotti dell'azienda contemnporaneamente, valutare solo quelli impiegati per ogni mansione.
Facendo anche quella complessiva alla fine avresti la valutazione del rischio dell'azienda nella sua totalità (utile principalmente per la valutazione del rischio dei prodotti infiammabili) e la valutazione del rischio della singola mansione.
Tuttavia bisogna sempre ricordarsi che questa è una metodologia per piccole realtà
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carlito
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Iscritto il: 05 dic 2007 12:28

per chi non avesse partecipato al seminario esiste la possibilità di ottenere l'anarchim?

Prossimamente faremo dei seminari dove verra' illustrato ANARCHIM.
Un cordiale saluto a tutti.
Mod :smt039
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erx
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Iscritto il: 19 feb 2008 18:27
Località: Ascoli Piceno - Teramo

ursa io faccio la valutazione per mansione.

ti faccio un esempio.
10 postazioni di lavoro in cui bisogna fare il rabbocco di una certa sostanza.
oppure 3 turni lavorativi in cui i lavoratori manipolano un agente.

il DdL prende le fatture di acquisto e mi dice che consuma 100 Kg/anno.

quanto l'algoritmo mi chiede quantità utilizzata io che devo scrivere 100/10 nel primo caso e 100/3 nel secondo, oppure 100 e basta?
capisci il mio quesito?
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Mauro
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:51
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spero sia 100/(10*3)... avrebbe un maggior senso...

bah... pero' qui ci vuole Ursa
Chi vede il periglio ne' cerca di salvarsi, ragion di lagnarsi del fato non ha (DEMOFONTE)
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ursamaior
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Mi state facendo passare per l'esperto che non sono, anche perchè queste sono considerazioni che esulano dall'algoritmo.
Tutto dipende dal risultato che vuoi ottenere:
1) se vuoi valutare il rischio relativo alla mansione, o scrivi 100/10, o scrivi 100/(10*3) è la stessa identica cosa. Infatti la stessa operazione la dovrai fare per tutte le altre sostanze, quindi esse saranno sempre presenti in quantità diverse ma nella stessa proporzione reciproca (per capirci, se scrivi di avere due sostanze il risultato sarà lo stesso se scrivi che sono reciprocamente presenti in quantità 10 e 20 kg o 100 e 200 kg)
2) se invece vuoi fare una valutazione personale, allora dovrai indicare la quantità utilizzata dal singolo lavoratore e la somma delle quantità di dovrà poi dare 100
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ursamaior
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Riporto di seguito una versione aggiornata del file messo a disposizione da Artù, che non finirò mai di ringraziare per il lavoro che ha fatto.
Mi sono limitato a correggere alcuni errori di traduzione che in alcuni casi erano effettivamente fuorvianti (la colpa è del francese i cui termini a volte si prestano a molteplici traduzioni).
Ancora la "forma" in italiano non è ottimale (devo trovare il tempo, poi rimetterò mano ad ANARCHIM per renderlo più pratico e alla metodologia in italiano), ma ora chiunque non dovrebbe avere difficoltà di comprensione.
Grazie ancora ad Artù

P.S.
Ogni suggerimento è sempre ben gradito
Allegati
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artù
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Iscritto il: 13 mar 2008 08:19
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credo di aver trovato un buco... :smt031

dato che tra 2 giorni una azienda avrà la visita ispettiva per il rinnovo della certificazione ISO 14000 (ambiente), mi stavo riguardando con un pò più di attenzione la parte, già svolta, sulla valutazione degli impatti ambientali.

ebbene, sulla scheda VAL-AMB, laddove si calcola IEp (Impatto ambientale potenziale) in applicazione della tabella XXIII sulla base delle classi di pericolo e quantità, ho scoperto che per quanto queste classi fossero molto diverse tra loro, i valori di IEp sono tutti uguali  :smt012

qualcun altro che lo ha usato conferma o no?

saluti
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ursamaior
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Posso consigliarti di fare una verifica manuale prendento la metodologia che ho inserito sopra il tuo post e facendo la prova con due sostanze che tu reputi essere a differente impatto per verificare se i valori del foglio e della metodologia coincidono?
La cosa non dovrebbe richiederti più di 10 minuti perchè la metodologia è semplicissima.
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