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Richiesta cliente anomala

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gibbo39
Messaggi: 1254
Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Ciao Meo,
anzitutto ti ringrazio.
la cosa più ovvia e semplice e a questo punto se vuoi obbligatoria, è emettere il prodotto con marchio CE secondo la direttiva 2001/95/CE.
Ma perchè mi dici che devo marcarlo CE ???
Questa cosa non la capisco proprio, se così fosse andrebbero marcati CE tutti i prodotti di cui all'art.2 del 172/04.
Staremmo solo a marcare CE ogni cosa.
Attenzione ai rivetti, che non ci si sbucci se introduco la mano.
Verifica solo dove stanno i rivetti, se non sono pericolosi se introduco la mano, e via.
Si ma la domanda che pongo in merito a questi rivetti su cui ti soffermi, esiste qualche normativa di riferimento rispetto alla quale posso dichiarare che ho rivettato correttamente il mio manufatto? (mi viene davvero da ridere).
Se ciò non fosse che caspita posso dichiarare in merito ai rivetti?

Rispetto alla dichiarazione di conformità, in effetti non mi è mai servito farne alcuna... ne ho chiaramente viste, ma sempre in contesti in cui aveva un senso che questa ci fosse.

Non so più cosa dirti, ma un fac simile non esiste?

Francamente guarda...stento a poter comprendere cosa dover dire in una dichiarazione di conformità di una scatola di acciaio.

ciao

gibbosky
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Bohr
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Iscritto il: 25 giu 2007 08:48
Località: VI - BG

Bannatemi bannatemi e poi ancora bannatemia ma...

...mamma mia e che elucubrazioni mentali... :smt043
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
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gibbo39
Messaggi: 1254
Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Hai ragione bohr...
Sto dando i numeri... ma che posso fare?

ciao

gibbosky
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gibbo39
Messaggi: 1254
Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

2004...mumble mumble 2004... mumble....luglio 2004...
Sì, può essere che sia stata scritta con i piedi.
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Buttiglione, Ministro per le politiche comunitarie
Marzano, Ministro delle attivita' produttive
Frattini, Ministro degli affari esteri
Castelli, Ministro della giustizia
Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze
Sirchia, Ministro della salute
La Loggia, Ministro per gli affari regionali
Visto, il Guardasigilli: Castelli


ehm...

ciao Nofer

gibbosky
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gibbo39
Messaggi: 1254
Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Ma poi... alla fine di tutto vi voglio fare questa domanda:

Direttiva 2001/95/CE Sicurezza generale dei prodotti

è applicabile ad ogni prodotto o a quelli che RAGIONEVOLMENTE possano essere considerati pericolosi?

Il prodotto pericoloso presupposto dalla direttiva 2001/95/CE è un prodotto che presenta, nell’uso corretto, un irragionevole rischio (rapporto tra la probabilità e la gravità delle conseguenze cui si espone un individuo nell’uso di un prodotto), ritenuto intollerabile per la società.

sempre più nel buio ...

ciao a tutti

gibbosky
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

e perchè sei nel buio?
non mi dire che ti sei infilato in testa il contenitore di acciaio!
ma quello che ne fai così non è il suo normale uso corretto, per forza così' diventa pericoloso!
No, tu devi vedere se quando ci infili le tue manine sante dentro il coperchiaccio cattivo te le può mozare.
Te le può mozzare? e allora è pericoloso; non te le può mozzare se lo apri bene completamente e poi non ci metti le dita sul bordo quando richiudi? allora non è pericoloso, ma ce lo devi scrivere che va aperto tutto a poi che quando si chiude non bisogna mettere le mani vicino al bordo di chiusura... Come per le buste shopper: attenzione, questo non è un giocattolo, tenere fuori dalla portata dei bambini e non infilatevelo in testa.
Credo la direttiva intenda questo.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

Se non lo avete già detto, il d.lgs. 172/2004 è stato abrogato dall'art.146 comma 1 lett. o del d.lgs. 206/2005.
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Mod
Messaggi: 6399
Iscritto il: 04 ott 2004 11:29
Località: Treviso

Ringrazio sentitamente Geppus per i notevoli contribuiti che apportata (ormai da molti anni) alla community.
Le sue puntualizzazioni sono sempre state molto preziose per instradare correttamente le discussioni ed aiutare, molto spesso in modo determinante, ad arrivare a conclusioni certe nei confronti che si hanno quotidianamente nel forum.
Grazie ancora per la sua importante collaborazione e cordiali saluti.

Mod :smt039
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gibbo39
Messaggi: 1254
Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Per carità Geppus... sarò anche bellissimo e mi prendo tranquillamente il DE- MERITO di cotanta bellezza...
sono il primo ad odiare i riferimenti a normative abrogate ...
Diciamo che da quello che si trova in rete e soprattutto dal sito Europa non sono mai riuscito ad arrivare al decreto consumoche abroga quel 172/2004... anche perchè francamente non mi pare pane quotidiano neanche per molti degli avventori del forum, chissà magari tu ci hai sbattuto prima di me...

Rimangono tuttavia i miei grossi dubbi su cosa scrivere in una dichiarazione di conformità per un prodotto simile e soprattutto sull'obbligo di farla.

Gli spunti di Nofer e Meo sono senza dubbio interessanti ma attuarli seppur sembra di estrema facilità mi lascia perplesso per diversi apsetti.

Grazie per la dritta sul decreto, che chiaramente leggere è impossibile a meno di una mesata di ferie.

P.S.
chissà...magari tu conoscendolo a menadito potresti indicarmi la parte di decreto (se esiste) indicante per quali prodotti è obbligatoria la DICO e magari ci fosse come deve essere strutturata.


ciao

gibbosky
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

carissimo gibbo, prescindendo dal fatto che per quanto mi riguarda aspetto amenamente che qualcun altro legga e mi racconti..., il mio suggerimento mattiniero è di cercare di superare la mentalità "dell'Obbligo a Fare" che in europa ma più in generale nel mondo è rimasta quasi solo a noi ed ai paesi dell'ex cortina di ferro. La tendenza internazionale è non quella dell'obbligo bensì quella dell'opportunità: qualcuno, ben prima e decisamente meglio di noi, si è reso conto che obbligare qualcuno a fare 1 cosa significa quasi automaticamente tarpare la possibilità di andare oltre. E andare oltre significa crescere.
Esempio: i requisiti minimi di sicurezza dicono che etc. etc. Ok, ma se noi ci irrigidiamo su quella posizione appunto come obbligo assoluto smetteremo anche di cercare in che altra maniera si può fare per ottenere magari qualcosa di ancora più sicuro.
Devo dirti io che, senza ricerca, siamo fermi e nemmeno in posizione felice?
Innovazione non è fare di testa propria ma con la propria testa cercare il meglio, che abbia almeno quel contenuto indispensabile.
Che te frega, in quest'ottica, se sia obbligaorio o no fare una DICO (come schifo le sigle e gli acronimi!) per il tuo cestino metallico portamunnezza: tu pensa a come vorresti che illustrare in poche essenziali righe la sua funzionalità e la sua semplicità possa aiutarti a venderne di più, a come con poche essenziali informazioni tu possa dir sia come si deve usare (anche a costo di fare quelle cose all'americane del tipo "inserire la spina nella presa di alimentazione energetica" che a noi fanno tanto ridere) che quali sono i vantaggi nell'usarlo. Come si deve/può lavare (se è di acciaio, per esempio, magari pulirlo con la creolina non è tanto il caso, una bella disinfezione a vapore una volta al mese basta e avanza...) e così via.
Nofer
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