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Il DVR incendio è sempre obbligatorio?

In questo Forum verranno aperte discussioni su questioni eminentemente tecniche relative a impianti, macchine, rumore, vibrazioni, ATEX, prevenzione incendi, ecc...
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ursamaior
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mirko ha scritto:Scusate ma siete diventati illegibili. L'argomento mi interessava visto che l'ho introdotto io ma non vi seguo più.
Hai ragione Mirko, scusa è già la seconda volta che mi faccio trascinare in un dicorso a due (vedi thread sulle porte scorrevoli)
mirko ha scritto:Però con Ursa mi trovo e non mi trovo daccordo a seconda dei casi.
Mirko in realtà tu non è che non sei d'accordo con me, da ciò che scrivi, ma con la difficoltà di gestire una situazione indubbiamente scomoda.
Il fatto comunque è che se lui non fa i tre lavoretti di cui parli, o il DdL non avrà mai la tua VRI perchè tu non consegnerai mai una valutazione che tu prima hai definito falsa come una banconota da 8,5 €, o al contrario tu ti ritroverai a consegnare un documento falso come la citata banconota per non perdere il cliente.
Ma queste sono scelte che attengono la professionalità di ciascuno, non hanno niente a che vedere con la questione se tu la VRI la devi fare o meno.
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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mirko
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ursamaior ha scritto: Il fatto comunque è che se lui non fa i tre lavoretti di cui parli, o il DdL non avrà mai la tua VRI perchè tu non consegnerai mai una valutazione che tu prima hai definito falsa come una banconota da 8,5 €, o al contrario tu ti ritroverai a consegnare un documento falso come la citata banconota per non perdere il cliente.
Ma queste sono scelte che attengono la professionalità di ciascuno, non hanno niente a che vedere con la questione se tu la VRI la devi fare o meno.
Sinceramente tu che fai di solito?
Perche a questo punto parliamo di realtà quotidiana e non più di bellissima teoria.

Del resto se la situazione è questa significa che la colpa è del DdL che non ha fatto ciò che doveva fare (lasciamo stare il consulente prededente che non lo sapeva, non lo ha detto, se lo è scordato, ecc....).

Perciò io in queste situazioni vado in crisi esistenziale ed economica spesso perche con questo, e solo questo, lavoro ci devo "anche" vivere.

Ovviamente ci sono casi e casi, è evidente. ma in linea generale tu, anzi voi che fate?

Attendo VS risposte su questo.
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ursamaior
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Io la valutazione del rischio di incendio (ma anche per il rischio chimico, rumore, ecc. vale lo stesso discorso) la faccio lo stesso e tiro fuori il risultato reale: rischio di incendio medio, elevato, rischio chimico non moderato, ecc.
Nel DVR cerco di non evidenziare le carenze, ma vale lo stesso discorso di un'azienda con un impianto elettrico palesemente fuori norma. Che fai gli scrivi: tutto bene?
Ci sono situazioni in cui non puoi nascondere la polvere sotto il tappeto e non ci sono giri di parole che tengano che possano giustificare una situazione del genere nel DVR.
Se sei l'RSPP, aver nascosto o meno la presenza di un cancerogeno nella valutazione del rischio chimico, sostanza per la quale la tua azienda non ha nulla delle misure di sicurezza previste, giusto per fare uscire il rischio moderato, può fare la differenza tra una denuncia penale (in caso di danni alla salute dei lavoratori).
Lo sai meglio di me che oltre certi livelli le ASL non le fai fesse.
In particolare, per tutti quei rischi nei quali esistono limiti, TLV, ove ci sia la necessità di dare un giudizio al rischio (basso, elevato, moderato, ecc.), per quanto mi riguarda questo giudizio deve essere sempre veritiero.
Ho detto, Augh!
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Ronin
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ursamaior ha scritto:A questo punto Ronin, ti rigiro la domanda postami da Mirko... Scrivi sul documento: ragazzi, c'è una RT verticale, ha pensato a tutto il legislatore. Sono lieto di comunicare che il rischio è medio  :smt059 ?
a parte che il legislatore ha sì fatto la VRI per l'autorimessa, ma non è che ci comunica il livello di rischio, ci comunica solo le misure obbligatorie per prevenirlo (perchè, questo è l'unico aspetto della discussione che mi preme in qualche maniera, e tra l'altro penso che su di esso concordiamo, basso/medio/alto è soltanto una parola, quello che conta sono le misure di sicurezza reali che da quella valutazione scaturiscono come necessarie).

lo dico giusto per difendere la mia onorabilità  :smt022 : non farmi dire quello che non ho detto. nel tuo esempio c'è un'officina dove si eseguono lavori di saldatura su serbatoi; questa attività NON è una semplice autorimessa.
Se ci fosse SOLO un'autorimessa (solito logoro esempio del condominio), la VRI fatta dal legislatore sarebbe sufficiente.
C'è dell'altro, e allora giustamente si integrano quelle misure con delle misure aggiuntive.
Ma il caso in cui l'attività soggetta così come il legislatore l'ha pensata è di fatto l'unica a rischio incendio non è nè raro nè teorico (anzi è largamente diffuso), e in tale caso non occorre alcun adempimento aggiuntivo.

sulla questione della definizione dei luoghi di lavoro, e più in generale di tutto quello che è 626, ammetto i miei limiti e la mia semi-totale ignoranza; quel che intendo dire è che è il dm 10/03/98 stesso, che per mia fortuna soccorre la mia ottusità di incapace refrattario a prova di fumo: è il dm, infatti, che mi dice chiaramente che, per i fini che mi riguardano (quelli del progettista antincendio), per luoghi di lavoro devo intendere quelli definiti così come li definisce l'art. 30 comma 1a).
Adesso che si è chiarito (? pensavo che fosse ovvio...) che faccio il progettista, e nient'altro, posso avere il mio cammello a tre gobbe?  :smt101
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ursamaior
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tsk, tsk   :smt018  (guarda che mi tocca fare). Punto 8 DM 1° febbraio 1986
Vedrai che parla di autorimesse con officine annesse e prevede perfino la saldatura (una però non sei).
Comunque era solo un esempio (preso dalla mia esperienza personale, dunque REALE - maiuscolettato come piace a te), ma bastante a dimostrare che la valutazione del legislatore va bene in fase iniziale, quando l'attività è appena aperta, ma dopo un pò ci si deve rimettere mano.
Come che sia, fai giustamente notare che il legislatore non ti fa la classificazione del rischio dunque la devi fare tu e, santo cielo (sono sfinito da questa discussione), la fai sulla base delle persone che realmente lavorano lì dentro, sui loro limiti, sulle loro capacità, sulla loro organizzazione, sui loro turni.
Non esiste, in nessun caso, che ti limiti a quello che ti dice il legislatore o il progettista di turno per gestire dal punto di vista antincendio questo rischio. Ti posso stimare quanto vuoi come progettista, ma se sono l'RSPP la valutazione la DEVO fare io, perchè tu non potevi fare una valutazione adeguata.

Dunque Mirko, fatti 'sta valutazione del rischio di incendio e buonanotte al secchio.

P.S.
dammi l'indirizzo che ti spedisco il cammello a tre gobbe. Te lo sei meritato
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mirko
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ursamaior ha scritto:
Nel DVR cerco di non evidenziare le carenze...........
Monellaccio maladrino non si fanno ste cose! Non è professionale!
Io invece scrivo tutto quello che non va e poi vado pure alla AUSL a depositare il DVR nell'intento di far chiudere l'azienda e di conseguenza di perdere il clinete e di rimediare qualche mazzata tra capa e collo.  :smt003

Insomma Ursa... mandami il cammello a tre gobbe visto che tu già lo hai.  :smt002

Ciaoooo
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Personalmente sono perfettamente d'accordo con Ursamaior esattamente per le ragioni da lui addotte. Con l'unica differenza che indico il livello di rischio di incendio in sede di esame progetto per trarne alcune indicazioni operative (es. necessità o no di attestato di idoneità tecnica). Ma in sede di VRI, dopo che il luogo di lavoro sarà realizzato, esso potrà cambiare.
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manfro
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Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

bentornato di cuore weare.
:smt006 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Ciao weare

Oggi e' il giorno dei rientri ... dopo quello di alessandra che mancava nel Forum da quasi 4 anni e' arrivato anche quello di weareblind dopo ca. un anno di assenza.
Che dire ... di nuovo ben ritrovati ad entrambi nella speranza che i vostri impegni di lavoro vi permettano di essere ancora parte attiva della community con la competenza e la passione nel comunicare la sicurezza che vi avevano contraddistinto per anni.
Un cordialissimo saluto.

Mod :smt039
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Ma allora sono il solo che realizza richieste di parere di conformità su attività  già in essere (anche sostanziose) e sprovviste completamente di qualsivoglia documentazione di prevenzione incendi? Cioè attività già in essere e perfettamente operative ma che "sbadatamente" non possiedono "nulladinulla" per quanto attiene la parte antincendio di pertinenza dei VV.F?
E' interessante questo tread che mi pare stia sconfinando in un'analisi "sociologica" del comportamento regionale delle aziende ai fini antincendio...  :smt003

Ciao

Marzio

PS-Ciao Weare, ci manchi...  :smt033
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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