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approvato Testo Unico sicurezza e salute sul lavoro

In questa sezione sono archiviate discussioni di carattere generale che le aziende si trovano ad affrontare quotidianamente in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
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Bohr
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Chiamatemi puntiglioso ma i passi indietro si notano anche da come sono scritti gli articoli. Riporto quanto copiato e incollato da Nofer che voglio bene perchè ha citato il mio tanto amato e prossimo defunto DPR 164/56...la mia bibbia...

Art. 66
Lavori in ambienti sospetti di inquinamento
1. È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione.

No dico..."legati con la cintura di sicurezza"? Oh ragazzi ma cos'è sta roba scritta così...che se ho dei dubbi su cosa possa essere e vado a fare una googlata trovo che:

Nella meccanica automobilistica, le cinture di sicurezza sono dispositivi ancorati all'interno del veicolo che, in caso di urto, trattengano il corpo degli occupanti legato al sedile, evitandone l'impatto contro le strutture interne e la proiezione fuori dall'abitacolo. Sono uno dei dispositivi più importanti nel campo della sicurezza automobilistica.

Nel 2008 nemmeno l'accortezza di definirli "idonei dispositivi anticaduta o di trattenuta o imbracatura di sicurezza"...roba da matti.

P.S. Direi di iniziare a scrivere il T.U. bis... :smt043
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
Maurizioroma

Ho letto il testo che comunque mi sembra un passo in avanti rispetto a prima. non condivido il modo in cui è indicata all'articolo 89 comma 1 lettera c)

responsabile dei lavori: soggetto incaricato, dal committente, della progettazione o del controllo dell'esecuzione dell'opera; tale soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell’opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell’opera. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifiche, il responsabile dei lavori è il responsabile unico del procedimento;

alla fine il Direttore Lavori può cacciare il CSE ..... cosa ne pensate?

su questo link, nell'area download è disponibile il testo unico approvato in formato PDF

Testo Unico Sicurezza sul Lavoro.

Segnalo a Maurizioroma che il riferimento al sito da lei riportato sopra e' stato tolto in quanto marcatamente pubblicitario ed e' stato sostituito con quanto riportato, molto prontamente, ancora ieri mattina da Geppus.
Se vuole allegare nel Forum il suo Testo Unico in PDF puo' farlo ma deve prima registrarsi (la registrazione e' gratuita) ed il testo deve essere privato di ogni e qualsiasi riferimento alla sua azienda.
Se non volesse registrarsi puo' inviarlo a webmaster@sicurezzaonline.it che poi provvedo ad inserirlo appena possibile.
Cordiali saluti

Mod :smt039
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ursamaior
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ALLELUIA.
Finalmente una cosa chiara:
Art. 41, comma 3 (sorveglianza sanitaria)
Le visite mediche di cui al comma 2 non possono essere effettuate:
a) in fase preassuntiva
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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a.mattioli
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"Piove, governo ladro!" si diceva una volta, tanto tempo fa, in tempi di dura contrapposizione ideologica.
Che ci sia stata fretta nell'emanare il ddl sul TU è vero, ma secondo voi chi le ha scritte le cose che stanno lì dentro? I politici o i tecnici di varia appartenenza, che fanno sentire la loro voce in vari modi, sia attraverso i canali istituzionali, che tramite azioni di lobby?
Il T.U. è stato scritto da più di 15 gruppi di lavoro tecnici, coordinati dal Ministero del lavoro, a cui hanno partecipato tecnici di varia estrazione: Ministero del lavoro, Ministero della sanità, INAIL, ISPESL, Regioni, ASL...
Personalmente posso dire che il gruppo "Edilizia e Cave" coordinato dall'ing. Candreva del Ministero del lavoro ha visto il contributo, tra gli altri, del gruppo nazionale edilizia regioni-ASL, di cui fanno parte in maniera attiva circa 12-15 persone (ingegneri e medici addetti o responsabili dei servizi delle ASL),  provenienti da lombardia, toscana, emilia romagna, sicilia, lazio, umbria, marche, trentino, friuli, piemonte, veneto, che ogni tanto si incontrano.
Nel mese di novembre 2007 il gruppo ha elaborato una proposta di modifica del 494/96 ed ha dato mandato ai suoi 2-3 rappresentanti di sostenerla in seno al gruppo per il T.U. coordinato dall'ing. Candreva.
All'incontro di gennaio, abbiamo saputo che la nostra proposta non era passata, essendosi evidentemente scontrata con gli interessi "tecnici" di coloro che non vogliono che il progettista dell'opera ed il direttore dei lavori abbiano responsabilità in merito alla sicurezza. Ora questo può essere più o meno giusto, ma voi credete che chi ci governa sia in grado di gestire senza valido supporto tecnico queste dinamiche?
E se il supporto non è valido o diventa portatore di interessi particolari, voi credete che si può fare un T.U. adeguato alle esigenze reali?
Ma fortunatamente viviamo in democrazia e quindi, senza straccarci le vesti o lanciare invettive alla luna, possiamo fare, ognuno di noi, azione di lobby in maniera trasparente sui vari aspetti del T.U. che ci interessa modificare.
Per quanto riguarda il titolo II Cantieri temporanei se c'è qualcuno che ritiene che vada introdotto un legame più forte ed esplicito tra progettazione/gestione del cantiere e progettazione/gestione della sicurezza, può dare la sua disponbilità per iniziative rivolte a tale scopo che coinvolgano tutti i soggetti interessati; in Umbria, regione che in seno al gruppo nazionale edilizia si è ufficialmente dissociata dal testo approvato, stiamo cominciando a pensarci.
Saluti
A.M.
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Marzio
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Penso sia un link interessante (spero il mod. consenta).

http://www.la7.it/approfondimento/detta ... ottoemezzo

Non tanto in termini di domande fatte (pare che i giornalisti non abbiano "alba" dell'argomento del quale si discute), quanto in termini di risposte date.

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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Nofer
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Bohr ha scritto:Chiamatemi puntiglioso ma i passi indietro si notano anche da come sono scritti gli articoli. Riporto quanto copiato e incollato da Nofer che voglio bene perchè ha citato il mio tanto amato e prossimo defunto DPR 164/56...la mia bibbia...
bohr, tesorucciocaro, avrei dovuto capire da come scrivevi  :smt045  che sei tra gli eletti che hanno avuto la grazia di sapere dell'esistenza del 164 e tra i privilegiati che l'hanno letto e, immagino, tra gli eccelsi che lo applicano!
personalmente, in tanti anni di consulenza nell'edilizia specializzata, credo di aver distribuito decine di fotocopie fatte da un mio storico testo di raccolta norme  edito nel 1980, ma pochi ne hanno tenuto conto ed erano pochissimi quelli che lo conoscevano già e bene: e ora, sono tutti in pensione, ahimé!

io sto seriamente rimpiangendo la cessazione di attività di Politici, quelli con la P anche se di parti a me ideologicamente distanti, che nei ministeri facevano i Concorsi, sempre quelli con la C, i cui Programmi di esame erano strettamente riferiti alle conoscenze tecniche delle competenze di quel ministero specifico, con approfodimenti in correlazione con il grado da ricoprire. Poi, inventarono le mobilità, e poi ancora le consulenze, e subito prima di queste due cose il c.d. voto di scambio e subito dopo la moltiplicazione di ministeri.
e non si è più cavato un ragno dal buco, visto che succede in tutti gli anfratti della costruzione di una norma ciò che a.mattioli ha così efficacemente descritto. Nei ministeri ci devono stare i tecnici, i migliori possibile, non gli arruffoni e non necessariamente solo i laueati in giurisprudenza. Beh', questo dovrebbe valere anche per tutti gli altri Enti Pubblici.
Potrei anche dilungami sulle botte da orbi che ci sono state sulla definizione di Medico Competente, e quanto stanno inc... gli specialisti di MdL che si devono cuccare 4 anni in scuola di specializzazione per ritrovarsi ipso facto "sanati" anche altri specialisti di altre cose (non faccio pubblicità...) che possano dimostrare di aver fatto 1 anno negli ultimi 3 come MC da qualche parte... almeno, il 277 chiedeva almeno tutti i 4 anni precedenti!
Occhiatina all'art. 38 può essere dirimente.

No, sentite, a me 'sto coso non mi scende: proverò a "farci amicizia", ma credo che continuerò a seguire le vecchie norme di cui condivido ratio e principio, che per dove sono state copiaincollate OK, e per il resto me le farò passare non come obbligo ex-lege, ma come "buona tecnica" : ho scoperto da relativamente poco che alcuni DdL -quelli che cui mi piace lavorare -  hanno quasi allergia per ciò che è obbligatorio ma guardano con interesse ciò che è "buona tecnica"
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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catanga
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Mattioli,
scusa ma quanti dei componenti dl gruppo di lavoro che hai citato hanno visto un cantiere "dal di dentro"?
Quanti di loro hanno "progettato" un'opera?
Quanti di loro hanno "diretto" l'esecuzione di un'opera?
C'erano, in questo gruppo di lavoro, rappresentanti del CNI, del CNA, dei Collegi nazionali dei Periti, dei Geometri, ecc.?

Non sto mettendo in dubbio la competenza dei membri del gruppo di lavoro (ne conosco molti direttamente) ma solo dicendo che è solo una parte della competenza realmente necessaria per scrivere una norma.
Il resto della competenza va ricercata in altri soggetti che non appartengono nè alle Regioni, nè alle ASL, nè al MinLavoro, nè al Sindacato, nè alle imprese.

Se la percezione del "problema" è parziale, sarà parziale la soluzione proposta.
Questo è quello che non riesce ad entrare in testa al legislatore.

Insomma, non è quanto mai strano che una norma che riguarda certamente le Parti Sociali ma anche 200.000 professionisti, questi ultimi non siano stati coinvolti in questo gruppo di lavoro solo perchè non "parte sociale"?

In altri Paesi, quando si deve scrivere/riscrivere una norma, la prima cosa che si fa è individuare chi è deve essere coinvolto oltre, ovviamente, le parti sociali.
Andiamo a vedere in Francia chi è stato coinvolto nella modifica del Code du Travail per il recepimento della direttiva 92/57/CEE.

In merito alla "presunta" opposizione dei "tecnici" riguardo il coinvolgimento del progettista e del direttore dei lavori per conto del committente, il gruppo di lavoro del CNI ha elaborato una proposta di modifica che attribuisce alle figure citate determinati compiti in tema di sicurezza.
La proposta sta per essere formalmente presentata.
Quindi, non mi risulta proprio questa azione lobbistica.
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catanga
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Dimenticavo.
Per l'allegato XVI (Fascicolo dell'opera) potrei fare causa per violazione dei diritti d'autore.
Nel 1998 una nota casa editrice ha pubblicato un mio libro sul Fascicolo i cui contenuti trovo adesso nel citato allegato.

Sto scherzando ........ perchè la storia è quella che segue.

Il citato allegato scaturisce dal lavoro che il sottoscritto con un altri due colleghi e 4 provveditori alle opere pubbliche avevano predisposto nel 2000 per l'allora Ministero dei Lavori Pubblici.

Infatti, presso il citato ministero era stato costituito un gruppo di lavoro che aveva lavorato su tre decreti:
- regolamento sui piani di sicurezza - pubblicato con il DPR n° 222/2003;
- regolamento sul Fascicolo dell'opera - mai pubblicato e adesso inserito come allegato XVI nel TU;
- regolamento sulla Formazione dei Coordinatori - mai pubblicato e adesso (in parte) inserito come allegato XIV.

Questo gruppo di lavoro aveva lavorato sinergicamente ma separatamente da un analogo gruppo di lavoro (più o meno gli stessi dell'attuale gruppo di lavoro cantieri per il TU) presso il MinLavoro.
Periodicamente, uno dei colleghi citati si recava al MinLavoro e presentava quanto il ns gruppo aveva elaborato.
Se ne discuteva e si decideva.
Il risultato è stato il DPR n° 222/2003, il decreto sul fascicolo e sulla formazione (tutti consegnati il 18 dicembre 2000).
Il primo non sarà stato la panacea a tutti i mali dell'edilizia ma almeno un pò più di chiarezza penso abbia contribuito a farla (anche se personalmente ho dovuto inghiottire il rospo dei costi della sicurezza che ho sempre osteggaito).

Quello è stato il modo corretto di lavorare: tecnici da una parte, ministeriali-regioni-enti di vigilanza dall'altra.
Incontri per mettere in comune le proposte ed i punti di vista e poi decisioni!

Visioni diverse dello stesso problema che, messe insieme, permettono di avere la visone completa e reale in modo da definire le azioni preventive/correttive più adeguate per risolverlo.

Con il Testo Unico ciò non è stato fatto.
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Bohr
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Eppure è tanto semplice.

Un "bravo" tecnico "pratico" + un "bravo" tecnico "accademico" = sicurezza basata su principi di produttività.

Peronalmente...non comprendo!

:smt017
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Marzio
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Bohr ha scritto:Eppure è tanto semplice.
Un "bravo" tecnico "pratico" + un "bravo" tecnico "accademico" = sicurezza basata su principi di produttività.
Mica detto.

Marzio
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