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Decreto Spazi Confinati (2a parte)

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

Benvenuti nella nostra nuova community e buone discussioni a tutti!
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

hondo ha scritto: Attività: ripristino manto impermeabile in piscina (avente fondo ad altezza variabile, min 60 cm, max 300)  posta esternamente in struttura alberghiera.

Fase 1 - rimozione pavimentazione: un operaio edile ha accusato malori per le polveri (tralasciamo il rumore derivante dall'uso del demolitore elettrico);

Fase 2 - apposizione materiale isolante: altro operaio edile ha accusato malori a seguito dell'uso di resine bi-componenti (credo)

Fase 3- rimozione boiacche e pulizia nuovo manto piastrellato: la governante ha perso i sensi (si trovava in prossimità del massimo dislivello) a seguito di uso acido tamponato (credo Orto-fosforico). Tratta in salvo dal manutentore che casualmente si trovava nei paraggi.
Fase 1 : rischio chimico da polveri inerti non preventivamente valutato, conseguenza ovvia di inosservanza di art. 223 comma 1 lettere d) e e)
Fase 2 : rischio chimico da sostanze pericolose non preventivamente valutato, altra conseguenza conseguenza ovvia dell'inosservanza di art. 223, comma 6
Fase 3 : rischio chimico da prodotti sviluppanti sostanze pericolose non preventivamente valutato, terza e per fortuna ultima conseguenza ovvia dellìinosservanza di art. 223, comma 2 (manutenzione e pulizia, per la precisione).

La domanda originaria è : questo RSPP avrà anche avuto tutti i moduli di tutti i settori ateco di questo mondo, ma di mestiere -di fatto e con precisione- che sapeva fare?
La riflessione tanto postuma agli episodi narrati quanto preventiva dei prossimi che di certo continueranno ad avvenire è: lo vedete che non saranno le 120 orine di lezioncelle del piffero tenute da dottorini ancor più del piffero a fare il buon esperto di prevenzione?
E come dice giustamente hondo, "quando manca il sano buon senso e la capacità di analisi, non c'è legge/norma/accordo che tenga".
Ma anche quando paghi e ti certificano di tutto, non c'è norma che tenga: nemmeno se la leggono, alcuni "certificati".
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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hondo
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Iscritto il: 03 dic 2005 17:08
Località: Fermo

Nofer (puntualissima come sempre) mi riporta ad approfondire le mie considerazioni dato che avevo tralasciato in velocità:

la mancata valutazione dei fattori di rischio esplicitata da Nofer, di suo è una grave mancanza ma soprattutto, credo sia stata l'ubicazione della piscina (all'esterno e quindi non considerato l'aggravio dei fattori citati, che normalmente in ambienti confinati si eleva a potenza, direttamente proporzionale al volume di aria disponibile+assenza o scarsa ventilazione+spazi angusti) a creare nel consulente/RSPP la mancata percezione del reale rischio, inteso come "la probabilità che possa accadere l'evento dannoso/lesivo".
...che la forza sia con noi!!!
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massimilianom
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Iscritto il: 08 mar 2011 13:28

riprendo questa discussione per trattare un aspetto che non mi sembra sia stato discusso (o almeno..non lo ho trovato..se c'è ..mea culpa).

parlo dell'art 3 comma 2 del decreto, cioè l'obbligo da parte del committente di effettuare  "informazione" della durata "non inferiore ad un giorno" al personale della ditta appaltatrice che farà il lavoro in ambiente confinato.

ora, per me l'articolo è scritto poco chiaramente, ovvero cosa si intende per "informazione"??  E' sufficiente trasmettere un dvr per l'attività in oggetto e farlo almeno un giorno prima del lavoro di modo che l'appaltatore possa leggersi il documento e trasmettere le informazioni ai suoi dipendenti??
Oppure è necessaria una formazione in aula e/o sul campo della durata di una giornata (ma quanto è una giornata ?? 8 ore lavorative, 24 ore? 4 ore se si lavora part-time? boh!)

un opuscolo inail che ho letto interpreta questo comma come una giornata di formazione con docente fornito dal committente, mi sembra una grossa assurdità.

Se la legge prevede questo, verrà disattesa nel 99% dei casi. Figurarsi quante aziende committenti organizzeranno un corso di "una giornata" per gli appaltatori , quando magari il lavoro da fare è di poche ore.

grazie a chi mi darà i suoi commenti.
massimiliano
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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Io l'ho fatto.
Ci abbiamo messo poco meno di otto ore per un intervento di poco più di una.
E non abbiamo sprecato tempo.
Certo, le prossime volte utilizzeremo le stesse persone per interventi analoghi, con formazione ultra-ridotta.
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Marco
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Iscritto il: 14 ott 2004 15:45

Nofer ha scritto:e nemmeno è detto.
anche delle vascone enormi grosse quanto una piscina possono risultare "spazi confinati", e lateralmente e sul fondo lo sono senza dubbio, quando abbiamo a che fare con gas più pesanti dell'aria. Ed infatti anche una piscina vuota e con dei vapori residui di cloro che si formano perché magari continua a uscire dal gocciolatore che l'impianto di clorazione è collegato direttamente alla piscina -o perde dal filtraggio- e si forma da ipoclorito + acido muriatico (usato per la pulizia) a cloro gassoso è una trappola mooooolto pericolosa. [...] No perché sono fissata io e il rischio chimico: ma questi sono rischi chimici. E gli algoritmi te li puoi anche stampare su comoda carta morbida, intendo.
Ho letto solo una parte dei vostri interventi ed ho apprezzato particolarmente questo di Nofer.

Io ritengo che l'argomento sia ancora più complesso. In ogni caso sto sperimentando proprio una formula matematica per avere un valore numerico da non oltrepassare in nessun caso. Mi ci vorrà ancora un mese e poi inserisco l'intero documento.

Concordo che la valutazione deve essere fatta caso per caso e con estrema cautela.

Saluti

Marco
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massimilianom
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Iscritto il: 08 mar 2011 13:28

"Certo, le prossime volte utilizzeremo le stesse persone per interventi analoghi, con formazione ultra-ridotta"

sempre che la ditta appaltatrice mandi le stesse persone, cosa su cui il committente ha un controllo limitato.
massimiliano
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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Concordo.
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Marco
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Iscritto il: 14 ott 2004 15:45

... come anticipato ho aperto un nuovo thread dal titolo "Standard di sicurezza - Grandi Opere Infrastrutturali" nella sezione Cantieri temporanei e mobili - Edilizia.

Scaricando il file Revisione XVI NIR 2013 NRMM.pdf nell'Annesso II ho riportato un criterio per poter classificare gli ambienti confinati di grandi dimensioni.

Aspetto di leggere le critiche più feroci  :smt022

Saluti

Marco
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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Ieri ho visto due operai che stavano sistemando qualcosa nella buca della pesa di uno stabilimento.
Secondo voi, è "spazio confinato"?
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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La società A ha in deposito in un grosso serbatoio (qualche centinaio di metri cubi) dell'olio minerale della società B.
Adesso B non ha più bisogno del deposito presso A.
Occorre bonificare il serbatoio.
Secondo voi come si applica il 177? Chi gestisce le morchie?
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